Compositore di Patate
di Antonio Bruno
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Abstract Riassunto
La tipologia dei terreni presenti nell’aerale indicato
presentano caratteristiche chimico fisiche (terra rossa) insieme al microclima
influenzato dalla vicinanza del mare Jonio tali da conferire alla patata
caratteristiche organolettiche uniche.
Mio padre non c’è più e comunque dopo di lui nessun Capo
manovra compone treni di patate Sieglinde, magari solo qualche vagone.
Francesco Minonne dell’Università del Salento poi quella di Enzo Manni della
Cooperativa ACLI di Racale, seguirà il Prof. Francesco Serio dell’ISPA – CNR
Bari sulle innovazione per la valorizzazione della patata precoce e concluderà
il Dott. In particolare, la produzione di patate primaticce (novelle) copre il
33,9% rispetto al totale nazionale.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali siamo invece
convinti che per salvaguardare la biodiversità e garantire la conservazione
della tipicità di tanti prodotti agroalimentari sia necessario promuoverli e
consumarli soprattutto in loco ed è per questo motivo che l’iniziativa proposta
per domani dal collega Prof. Luigi De Bellis dell’Università del Salento va
appunto nella direzione auspicata da noi Medici della Terra!
La questione che noi Dottori Agronomie Dottori Forestali
poniamo appartiene alla più ampia tematica dei prodotti del Sud che vengono acquistati
da dai consumatori meridionali solo nella misura del 6% con un evidente danno
per l’economia del Meridione.
Da una ricerca di Coldiretti emerge che in nessuno dei
supermercati del Salento è presente la patata di Galatina, ma si vendono patate
provenienti dall’estero vecchie di 12 mesi e questo è un altro dei prodotti
della mancata informazione dei consumatori che potrebbe essere fatta
efficacemente da noi Medici della Terra.
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La prima volta che ne sentii parlare fu nel periodo che va
da questo mese di marzo sino a giugno, io adolescente fremevo per i primi amori
primaverili per poi spiaggiare alle avventure estive mentre mio padre, più
maturo, fibrillava perché in primavera lui componeva treni. Chi? Mio padre un
compositore? Ebbene si era capo manovra alla stazione di Lecce e li giungevano
dalle Ferrovie Sud Est vagoni e vagoni pieni anzi, stracolmi, di patate
Sieglinde che dovevano essere poi le note che messe insieme componevano il
treno dell’armonia dei tedeschi, perché le Sieglinde nascono in Provincia di
Lecce parlando tedesco solo ed unicamente per la felicità delle tedesche e dei
tedeschi.
Ecco perchè chi attende con trepidazione la Sieglinde sono
uomini e donne che dalla Germania alla Svezia che sono disposti a sborsare
tantissimi Euro per la nostra patata che in quelle terre fredde del Nord Europa
costa più di una bistecca. Infatti ad Amburgo ogni anno si svolge “l’
Internationale Kartoffel-Frühjahrsbörse”, cioè la fiera mondiale della patata,
dove la nostra Sieglinde è tra le più richieste e valutate.
Solo che adesso tutte quelle vagonate di Patate non ci sono
più. Ricordo che quasi tutte le duemila aziende agricole che assistevo negli
anni 80 e 90 cominciavano a chiedere l’acqua per l’irrigazione nel mese di
marzo, poi continuavano a chiederla per tutta l’estate e le patate davano
lavoro a chi le produceva, raccoglieva e a chi le ammassava per la prima
lavorazione prima di spedirle verso il nord Europa.
La patata Sieglinde è un prodotto inserito nell’elenco dei
prodotti tradizionali di PUGLIA - Decreto Mi.P.A. del 22 luglio 2004 e la
produzione si svolge su terreni in proprietà o in affitto siti nei feudi dei
Comuni di: Melissano, Ugento, Alliste, Racale e Taviano.
La tipologia dei terreni presenti nell’aerale indicato
presentano caratteristiche chimico fisiche (terra rossa) insieme al microclima
influenzato dalla vicinanza del mare Jonio tali da conferire alla patata
caratteristiche organolettiche uniche.
La Sieglinde è una patata novella, e la sua raccolta avviene
precocemente tra la seconda metà di marzo e giugno nel Salento e da maggio a
metà luglio sulla costa jonica.
Il tubero non ancora completamente maturo (non c'è ancora il
completo indurimento della buccia), viene immediatamente destinato al mercato
per essere consumato.
Mio padre non c’è più e comunque dopo di lui nessun Capo
manovra compone treni di patate Sieglinde, magari solo qualche vagone. Oggi i
Paesi nord Africani e la Grecia suona altre composizioni che non vanno su
rotaie ma che solcano i mari, le patate oggi sono dei naviganti che partono
dall’africa per raggiungere le coste del nord Europa. Ma la patata africana non
è la nostra elegante e raffinata Sieglinde del Salento leccese! C’è la qualità
e la specificità propria della patata Sieglinde del Salento leccese che può
essere un biglietto da visita per il mercato ecco che per questo motivo è
davvero lodevole l’iniziativa del Prof. Luigi De Bellis dell’Università del
Salento del Convegno sulla patata Sieglinde che si terrà 18 marzo 2010 presso
il Rettorato Università del Salento a partire dalle ore 16.00.
Ci sarà la relazione del Dott. Francesco Minonne
dell’Università del Salento poi quella di Enzo Manni della Cooperativa ACLI di
Racale, seguirà il Prof. Francesco Serio dell’ISPA – CNR Bari sulle innovazione
per la valorizzazione della patata precoce e concluderà il Dott. Roberto Fatano
di Confindustria Lecce.
Nel Salento leccese una superficie di quasi 3.000 ed una
produzione di 438.000 quintali dimostra che la Patata novella è tuttora una
realtà produttiva per i territori che si sono specializzati anche se non c’è
più una generalizzazione della produzione su ampia scala.
In particolare, la produzione di patate primaticce (novelle)
copre il 33,9% rispetto al totale nazionale.
Ho già scritto che la patata Sieglinde compare nell'Elenco
Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 193 del 18 agosto 2004, la cosa è di notevole importanza perché
quell’elenco riporta i più importanti prodotti della tradizione gastronomica
italiana, appositamente schedati al fine di garantirne la “sopravvivenza.
Questa patata come ho già scritto è particolarmente
apprezzata in Germania, ma la questione si pone in modo pregnante perché è poco
utilizzata proprio nel territorio di produzione, noi non la utilizziamo, non la
mangiamo, non la consumiamo e quindi inesorabilmente assoggettiamo la
produzione e la raccolta agli umori del mercato tedesco.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali siamo invece
convinti che per salvaguardare la biodiversità e garantire la conservazione
della tipicità di tanti prodotti agroalimentari sia necessario promuoverli e
consumarli soprattutto in loco ed è per questo motivo che l’iniziativa proposta
per domani dal collega Prof. Luigi De Bellis dell’Università del Salento va
appunto nella direzione auspicata da noi Medici della Terra!
La questione che noi Dottori Agronomie Dottori Forestali
poniamo appartiene alla più ampia tematica dei prodotti del Sud che vengono
acquistati da dai consumatori meridionali solo nella misura del 6% con un
evidente danno per l’economia del Meridione.
Da una ricerca di Coldiretti emerge che in nessuno dei
supermercati del Salento è presente la patata di Galatina, ma si vendono patate
provenienti dall’estero vecchie di 12 mesi e questo è un altro dei prodotti
della mancata informazione dei consumatori che potrebbe essere fatta
efficacemente da noi Medici della Terra. Solo un professionista iscritto
all’Ordine che garantisce la sua azione tecnica nell’esclusivo interesse del
consumatore può aggiustare questi paradossi che si verificano nel nostro
Salento leccese.
C’è un grande assente al Convegno del Prof. De Bellis,
infatti non c’è l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali che pur
partecipando ai lavori e sicuramente anche al dibattito non è stato invitato a
esprimere questo concetto di azione di informazione e formazione del
consumatore a favore dei prodotti locali per una filiera corta dal produttore
al consumatore che può essere messa in atto solo ed unicamente attraverso
l’azione di noi Medici della Terra.
Il Prof. Luigi De Bellis che è anche un collega Dottore
Agronomo e sono certo che sarà sensibile a questa esigenza di valorizzazione
del territorio attraverso i prodotti garantiti da noi Dottori Agronomi e
Dottori Forestali, garantiti da noi medici della terra e sono certo che in
seguito l’Università e l’Ordine troveranno sinergie per la valorizzazione del
nostro territorio.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Puglia agricola Maggio 2006
elenco dei prodotti tradizionali di PUGLIA - Decreto Mi.P.A.
del 22 luglio 2004
http://patatesieglinde.com/
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