Intervista al Dottor Antonio Bruno, agronomo, sulla digitalizzazione agricola e il DemoLab di Brindisi
Intervistatore : Dottor Bruno, ieri ha saputo del
DemoLab organizzato dal Cetma-Dihsme presso la Cittadella della Ricerca di
Brindisi. Secondo lei qual è lo stato dell'obiettivo principale dell'evento?
Dott.
Antonio Bruno :
Certamente. L'obiettivo principale del DemoLab era sensibilizzare le aziende
agricole della Puglia e della Basilicata sull'importanza dell'uso intelligente
delle tecnologie digitali in agricoltura. Gli organizzatori attraverso questo
evento, hanno voluto mostrare agli imprenditori agricoli come queste soluzioni
possano non solo aumentare l'efficienza dei processi produttivi, ma anche
migliorare la sostenibilità complessiva delle loro attività.
Intervistatore : Quali sono stati i principali
temi trattati durante la giornata?
Dott.
Antonio Bruno : Dalle
cronache ho appreso che i partecipanti hanno avuto l'opportunità di approfondire
diversi temi legati all'innovazione digitale applicata all'agricoltura. Si è
parlato di telerilevamento, intelligenza artificiale, robotica, uso di droni e
algoritmi per ottimizzare i consumi idrici. Sono state anche presentate
soluzioni per monitorare le colture e prevedere l'attacco di parassiti come la
mosca olearia, con l'obiettivo di prevenire i danni alle coltivazioni.
Intervistatore : E’ a conoscenza di qualche
dettaglio sulle dimostrazioni pratiche effettuate ieri?
Dott.
Antonio Bruno : Si pare
che una delle dimostrazioni più interessanti sia stato l'uso di un drone per il
monitoraggio delle colture. Il drone ha effettuato un volo di mappatura “live”
dei terreni agricoli attorno alla Cittadella della Ricerca. Questo tipo di
tecnologia permette di avere un controllo visivo immediato e preciso delle
condizioni delle colture, riducendo i tempi di risposta e migliorando
l'efficacia degli interventi agronomici.
Intervistatore : A suo parere, come possono le
tecnologie digitali impattare il futuro dell'agricoltura nelle regioni Puglia e
Basilicata?
Dott.
Antonio Bruno : Le
tecnologie digitali hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui si gestisce
l'agricoltura, rendendola più sostenibile e competitiva. Davanti alle sfide
come i cambiamenti climatici, la scarsità delle risorse idriche e la
compressione dei prezzi, diventa uno strumento cruciale che consente di
ottimizzare i processi e ridurre gli sprechi. Questo evento ha mostrato
chiaramente come l'innovazione tecnologica possa rappresentare un vero supporto
per le aziende agricole del territorio.
Intervistatore : Ha menzionato la sostenibilità.
In che modo la digitalizzazione può contribuire a una maggiore sostenibilità in
agricoltura?
Dott.
Antonio Bruno : Le
tecnologie come i sistemi di supporto alle decisioni, l'intelligenza
artificiale ed i droni consentono un uso più efficiente delle risorse,
riducendo gli sprechi di acqua e di input agricoli come fertilizzanti e
pesticidi. Inoltre, grazie al telerilevamento e agli algoritmi avanzati, è
possibile prevenire problemi legati alle malattie delle piante o ai parassiti,
intervenendo in modo mirato e tempestivo. Tutto questo si traduce in una
produzione più sostenibile e in un miglioramento della qualità del prodotto
finale.
Intervistatore : Cetma-Dihsme ha annunciato che
nei prossimi anni saranno erogati oltre 1.400 servizi di innovazione per le
piccole e medie imprese del settore agricolo. Qual è il suo punto di vista su
queste iniziative?
Dott.
Antonio Bruno : È una
grande opportunità per le aziende agricole della nostra regione. Il fatto che
questi servizi siano finanziati fino al 100% grazie ai fondi europei e
nazionali rappresenta un incentivo concreto per le imprese a investire
nell'innovazione. Il modello di "test before invest" proposto dal
Cetma-Dihsme è estremamente utile: permette agli agricoltori di sperimentare le
tecnologie prima di fare un investimento definitivo, riducendo i rischi e
aumentando la probabilità di successo.
Intervistatore : Cosa si pensa dovrebbe essere
fatto per promuovere ulteriormente l'adozione di queste tecnologie nel settore
agricolo?
Dott.
Antonio Bruno : Credo che
la chiave sia la formazione e l'informazione. È fondamentale che gli
agricoltori conoscano le tecnologie disponibili e capiscano come possono essere
utilizzati per le loro attività specifiche. Gli eventi come il DemoLab sono un
ottimo punto di partenza, ma è necessario continuare a organizzare iniziative
che coinvolgano gli imprenditori e li aiutino a comprendere i vantaggi concreti
dell'innovazione digitale. Ma ciò non basta perché nella provincia di Lecce la
maggior parte del paesaggio rurale è in mano a persone di più di 70 anni, per
questi ci vuole un Azienda pubblica che gestisca il paesaggio rurale che adotti
tali tecnologie.
Intervistatore : Grazie per il suo tempo, dottor
Bruno. Vuoi aggiungere qualcosa per concludere?
Dott.
Antonio Bruno : Vorrei
solo sottolineare che il futuro dell'agricoltura è sempre più legato
all'innovazione. Le aziende che sapranno cogliere questa opportunità saranno
quelle che riusciranno a prosperare, anche di fronte alle sfide future. Posso
assicurare che essendo pochissimi gli imprenditori agricoli tutto ciò non basta
così come ho già detto. La digitalizzazione non è più un'opzione, ma una
necessità che deve essere messa in atto dalla gestione pubblica del paesaggio
rurale del salento come ho dimostrato con il mio progetto.
Intervistatore : Grazie ancora per la sua
disponibilità e per il suo prezioso contributo.
Dott.
Antonio Bruno : Grazie a
voi!
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