Se si dovesse parlare di Strampelli mettendo in evidenza
quello che di davvero rivoluzionario egli ha compiuto, prima di altri breeders,
sul grano tenero (resistenza alle ruggini, riduzione della statura della
pianta, precocità di spigatura e maturazione), tutti si dovrebbero
inevitabilmente convincere che lo scienziato è stato soprattutto un innovatore.
Invece, accostando Strampelli unicamente al grano duro “Cappelli” - certamente
la meno innovativa delle sue creazioni - si è portati ad esaltare la tradizione,
ovvero il miglioramento fatto senza nemmeno quel minimo d’innovazione che,
all’epoca del nostro amico con baffi e cappello, era dato unicamente
dall’ibridazione, ossia dall’incrocio intervarietale o intergenerico. (Tratto
da Povero Nazareno Strampelli, “prigioniero” del grano Cappelli…! di Sergio
Salvi https://agrariansciences.blogspot.it/2016/08/povero-nazareno-strampelli-prigioniero_7.html?utm_medium=twitter&utm_term=agricoltura,+scienza,+produzione,+fame,+ogm,+cibo&utm_source=twitterfeed
)
Il grano duro Senatore Cappelli
strampelli1-200Nel 1907 il deputato del Regno Raffaele
Cappelli, permise a Strampelli di effettuare delle semine sperimentali su dei
campi di sua proprietà vicino a Foggia, essendo lui stesso interessato
all’agricoltura. Come già aveva fatto per il grano tenero, Strampelli selezionò
e incrociò sia grani duri autoctoni del sud d’Italia e delle isole sia
provenienti da altri paesi del mediterraneo. Nel 1915 selezionò una varietà
autunnale con buone qualità di adattabilità e adatta alla pastificazione, ottenuto
della varietà locale tunisina Jeanh Rhetifah. È il grano che nel 1923 verrà
rilasciato omaggiando con il nome Raffaele Cappelli, nel frattempo divenuto
senatore. Strampelli rilascia altre varietà di grano duro come il Milazzo e il
Tripolino, ma è il Senatore Cappelli che diventa un successo tra gli
agricoltori italiani, nonostante fosse alto e suscettibile all’allettamento.
Era infatti molto più produttivo dei grani duri utilizzati in precedenza. Le
rese passarono dalle 0,9 tonnellate per ettaro del 1920 a 1,2 della fine degli
anni ’30. (Tratto da Il Senatore Cappelli
e gli altri grani di Nazareno Strampelli di Dario Bressanini http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/03/22/il-senatore-cappelli-e-gli-altri-grani-di-nazareno-strampelli/comment-page-1/
)
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