lunedì 8 agosto 2016

La soddisfazione dell'Adaf per lo studio finalizzato all’utilizzo delle cave dismesse


Esprimo viva soddisfazione per l’emendamento approvato dal Consiglio Regionale a Bari che assegna 100mila euro per uno studio finalizzato all’utilizzo delle cave dismesse così come era previsto dal progetto di massima presentato il 26 maggio a Bari e il 3 giugno 2011 nel Convegno Internazionale tenutosi a Tricase di cui allego il documento finale a firma del Presidente Giulio Sparascio CHE CHIEDEVA CHE i Consorzi di Bonifica della Puglia procedano alla progettazione e alla esecuzione dei lavori per la reimmissione delle cave nel circuito degli usi collettivi dopo la fine delle attività trasformandole in specchi d’acqua. .
Auspico che lo studio venga effettuato in tempi brevi in maniera tale da dare alla Regione Puglia una fruizione dell’acqua sicuramente innovativa e originale.
Antonio Bruno Consigliere della FIDAF Federazione Nazionale dei Dottori in Agraria e Forestali http://www.fidaf.it/index.php/la-fidaf/
  
Presentato oggi 26 maggio 2011 a Bari il progetto 100 laghi del Salento leccese durante l'evento conclusivo delle attività delle Scuole di partecipazione e cantieri C.A.S.T. http://portale.formez.it/content/scuole-di-partecipazione-e-cantieri-cast-bari-levento-conclusivo-delle-attivit%C3%A0  Il progetto è stato presentato dal Dott. Antonio Bruno
Oreste Caroppo Presidente de "La Rinascita del Salento", movimento aderente alla rete del Coordinamento Civico mi ha scritto dopo un contatto sulla chat di facebook in cui l’ho invitato a intervenire al Convegno Internazionale “i 100 laghi del Salento leccese” che si terrà a Tricase il prossimo 3 giugno 2011 nella splendida Sala del Trono di Palazzo Gallone in Piazza Pisanelli a partire dalle 9.00.

Documento finale del Convegno Internazionale “i 100 laghi del Salento leccese”

Comitato di Azione per il Paesaggio ( C.A.P. )

Palazzo dei Principi Gallone

Piazza Pisanelli

Tricase (Lecce)

Documento finale del Convegno Internazionale “i 100 laghi del Salento leccese”


Considerato



1. che in Puglia sono 617 le cave - attive: 212 a Bari, 121 a Foggia, 54 a Brindisi, 126 a Lecce e 73 a Taranto e che l’attività estrattiva riveste una notevole importanza sia sotto il profilo economico che ambientale; in particolare la Puglia risulta essere al terzo posto in Italia per volume di materiale estratto.

2. che il numero delle cave risulta distribuito più o meno uniformemente nelle cinque province.

3. che se da una parte l’attività estrattiva risulta essere un importante fattore per l’economia della Regione (legata soprattutto all’imprescindibile necessità di reperimento di materiale per l’edilizia) dall’altra, causa il ritardo con cui la normativa è intervenuta a regolamentarla ha spesso indotto un notevole impatto sul territorio modificando in modo anche irreversibile la morfologia, l’idrografia, e in definitiva il suo ecosistema.

4. che il tema della tutela ambientale nei territori in cui viene estratta la pietra e più in generale il tema del recupero di vaste aree degradate acquista per la regione pugliese una rilevanza indiscutibile soprattutto in un contesto territoriale in cui la questione degrado legato alle attività estrattive - in continua trasformazione e espansione - e la necessità di un recupero consono alle esigenze umane e ambientali, divengono sempre più urgenti.

5. che è necessario ridefinire l’orizzonte culturale che consenta la reimmissione delle cave nel circuito degli usi collettivi anche dopo la fine delle attività, fornendo la possibilità di reinventare il paesaggio antropico e la sua relazione con il paesaggio naturale.

Preso atto


1. che riciclare l'acqua reflua urbana ed utilizzarla in agricoltura contribuisce ad alleviare i problemi legati alla scarsità dell'acqua e a ridurne l'inquinamento, e che tale pratica non è attualmente diffusa quanto dovrebbe, secondo un recente rapporto della FAO.

2. che l'utilizzo in agricoltura delle acque reflue trattate risulta esser praticato in circa 50 paesi, per una superficie complessiva pari al 10% di tutte le terre irrigate, così come si può leggere nel rapporto "La ricchezza dei rifiuti: l'economia dell'utilizzo delle acque reflue in agricoltura", pubblicato nella Settimana Mondiale dell'Acqua (Stoccolma, 5-11 settembre 2010).

3. che tra i sistemi in grado di offrire un immediato contributo alla soluzione del problema acqua (spreco, scarsità, crescenti costi dell'approvvigionamento) vi sono quelli basati sul recupero e riciclaggio delle acque piovane (o acque meteoriche).



./.

Il Comitato di Azione per il Paesaggio



costituitosi a Tricase in data 3 giugno 2011 a seguito del Convegno “ I 100 Laghi del Salento Leccese “


propone


che i Consorzi di Bonifica della Puglia procedano alla progettazione e alla esecuzione dei lavori per la reimmissione delle cave nel circuito degli usi collettivi dopo la fine delle attività trasformandole in specchi d’acqua.


Per raggiungere tale fine si utilizzeranno le acque di prima pioggia trattate, quelle di seconda pioggia e i reflui depurati e resi batteriologicamente puri attraverso opportune tecniche “ naturali “ , quali la fitodepurazione.


Inoltre il comitato propone che tali specchi d’acqua abbiano la funzione di invasi naturali di accumulo della risorsa idrica da destinare al riuso in agricoltura, nell’industria e per gli usi domestici nonché alla fruizione per il tempo libero dopo opportuna risistemazione paesaggistica degli spazi circostanti .





IL COORDINATORE

(Giulio Sparascio)



Bibliografia :



-ALESSANDRO REINA - Politecnico di Bari, La Regione Puglia è tra le prime in Italia per attività del recupero estrattivo

-Rapporto di Legambiente sulla gestione dell’attività estrattiva nel territorio italiano

-Atti del Convegno “i 100 laghi del Salento leccese” , Tricase 03/06/2011


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