giovedì 14 novembre 2024

Il ruscellamento: una sfida per la protezione dell’ambiente agricolo

 


Il ruscellamento: una sfida per la protezione dell’ambiente agricolo 

di Antonio Bruno

Il ruscellamento è uno dei fenomeni naturali che più influiscono sulla dispersione dei prodotti fitosanitari nell’ambiente. Quando piove, l’acqua che non riesce a infiltrarsi nel terreno scorre in superficie, trascinando con sé sostanze chimiche, come pesticidi e fertilizzanti, e particelle di terreno, spesso contaminandole. Questo fenomeno è influenzato da fattori difficilmente controllabili, come la pendenza, la struttura del suolo e le condizioni meteo, rendendo complessa la sua gestione per agricoltori e tecnici ambientali.

Come si genera il ruscellamento

Il ruscellamento può avvenire in due modi principali:

  1. Per ridotta infiltrazione: quando il terreno perde la capacità di assorbire l’acqua, spesso a causa di una crosta superficiale che si forma in seguito a precipitazioni intense.
  2. Per saturazione: in presenza di strati nel terreno a bassa permeabilità, come la cosiddetta "suola di aratura", l’acqua si accumula in superficie, generando il ruscellamento.

Valutare e ridurre il rischio di ruscellamento

Per comprendere il rischio di contaminazione delle acque dovuto al ruscellamento, è necessario un approccio di analisi su larga scala, spesso esteso a interi bacini idrografici. La morfologia del suolo, la vegetazione, la frequenza delle piogge e la pendenza sono tutti fattori che determinano quanto e come avverrà il ruscellamento. Grazie all’uso di mappe digitali e modelli di elevazione, integrati con sopralluoghi sul campo, è possibile identificare le aree più a rischio.

Pratiche agricole per mitigare il ruscellamento

Per ridurre l’impatto del ruscellamento, è possibile adottare diverse pratiche agricole:

  • Gestione del suolo: tecniche come la minima lavorazione possono migliorare la struttura del terreno, aumentando la sua capacità di assorbire acqua e riducendo il rischio di formazione della crosta superficiale. Anche la rotazione colturale e la conservazione di una buona dotazione di sostanza organica aiutano a preservare la struttura del suolo e la sua capacità di trattenere l’acqua.

  • Fasce tampone vegetate: le fasce di vegetazione posizionate lungo le linee di pendenza del terreno agiscono come veri e propri filtri. Costituite da erbe, siepi o piccoli boschi, queste barriere naturali rallentano il flusso d’acqua e trattengono le particelle di terreno trasportate, proteggendo i corpi idrici.

  • Strutture di ritenzione e dispersione: fossi di drenaggio, piccole dighe o bacini di ritenzione svolgono un’importante funzione di raccolta e dispersione delle acque di ruscellamento, trattenendo i residui di pesticidi e favorendone la degradazione. Tali strutture, posizionate strategicamente, riducono il rischio di contaminazione e preservano la qualità dell’acqua nei bacini idrografici.

Uso corretto dei prodotti fitosanitari e tecniche di irrigazione

L’adozione di pratiche attente nell’uso dei fitofarmaci è cruciale: le normative europee sulla sostenibilità richiedono che le attrezzature di distribuzione siano periodicamente controllate e calibrate, per ridurre la dispersione dei prodotti nell’ambiente. È fondamentale anche monitorare le previsioni meteo, poiché la pioggia immediatamente successiva all’applicazione rappresenta il momento di massimo rischio per il ruscellamento.

L’irrigazione deve anch’essa essere gestita con cautela. Sistemi come l’irrigazione a goccia o a pioggia possono rispondere ai bisogni delle piante limitando l’eccesso d’acqua, riducendo così il fenomeno del ruscellamento rispetto a metodi come l’irrigazione per scorrimento.

Conclusioni

Il ruscellamento rappresenta una sfida complessa, ma non insormontabile. Attraverso una gestione attenta del suolo, l’adozione di tecniche di mitigazione e un uso responsabile dei prodotti fitosanitari, è possibile ridurre l’impatto ambientale e preservare le risorse idriche, un passo fondamentale per garantire un futuro sostenibile all’agricoltura e per tutelare la biodiversità degli ecosistemi acquatici.

Antonio Bruno

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