venerdì 25 ottobre 2024

La voce del Dottor Antonio Bruno: Urgenza di un’azione statale per salvaguardare il paesaggio rurale




La voce del Dottor Antonio Bruno: Urgenza di un’azione statale per salvaguardare il paesaggio rurale

Il paesaggio rurale italiano, elemento identitario del nostro Paese, versa in una situazione di abbandono preoccupante, e secondo il Dottor Antonio Bruno, agronomo e profondo conoscitore delle dinamiche agricole, è ora più che mai necessario che lo Stato intervenga con decisione per preservarlo. Questa negligenza verso i terreni rurali non riguarda solo l’aspetto paesaggistico, ma rappresenta anche una perdita di risorse preziose e opportunità per le comunità locali, specialmente per i giovani imprenditori.

Un esempio virtuoso di ciò che può essere fatto arriva dalla Diocesi di Nardò-Gallipoli, dove da cinque anni è attivo il progetto “Opera Seme Farm”. Questo progetto nasce con un duplice scopo: da una parte, recuperare i terreni agricoli abbandonati, spesso distrutti dalla Xylella, e dall’altra fornire un sostentamento alimentare alle famiglie indigenti della zona. Come spiega lo stesso Dottor Bruno, si tratta di un esempio concreto di come un’economia circolare, se ben gestita e supportata, possa coniugare la valorizzazione del territorio con il benessere della comunità.

“Opera Seme Farm” coinvolge circa 15 aziende agricole locali, cantine, frantoi e laboratori artigianali, con una produzione che spazia dall’olio extravergine d’oliva ai vini Igp Puglia, dai legumi alle conserve artigianali, dai prodotti da forno alla pasta e ai sughi. Grazie all’accordo con la Diocesi, i terreni abbandonati nella zona di Galatone sono stati concessi in comodato d’uso gratuito, permettendo la ripiantumazione di oltre 500 alberi di ulivo leccino, di cui quest’anno verranno raccolti i primi frutti per la produzione di olio extravergine.

Il Dottor Bruno evidenzia come questa iniziativa rappresenti un chiaro esempio di “filiera agroalimentare etica”. Non solo questi prodotti arrivano sulle tavole delle mense Caritas della zona, ma sono anche venduti sotto il marchio “Opera Seme”, attraverso una piattaforma online che consente di spedire in tutta Italia e in Europa. Questo canale di vendita supporta la cooperativa Ipso facto, prevalentemente composta da giovani e donne, sostenendo così l’occupazione locale e promuovendo un modello di economia di comunione.

Don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, sottolinea l’importanza di un’economia che mette al centro la persona e la giustizia sociale: “Stiamo dimostrando che si può fare un’economia differente, mantenendo alta la qualità dei prodotti, e che esistono imprenditori per bene, che pagano al giusto prezzo i lavoratori”. E questo aspetto si lega proprio alla riflessione del Dottor Bruno: quando acquistiamo un olio extravergine a un prezzo troppo basso, dovremmo chiederci da dove provengano quelle olive e se siano stati rispettati i diritti dei lavoratori.

In conclusione, il Dottor Antonio Bruno ribadisce l’urgenza di un intervento statale per replicare modelli virtuosi come quello di “Opera Seme Farm” in tutto il Paese, prima che il nostro patrimonio agricolo e paesaggistico vada perso definitivamente. Un’azione statale non solo contribuirebbe alla valorizzazione dei territori e alla lotta contro la povertà, ma permetterebbe anche a una nuova generazione di agricoltori di restituire valore e dignità a un paesaggio che è il cuore pulsante della nostra cultura e della nostra identità.

 


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