venerdì 11 aprile 2025

Un Mondo senza fame


 Un Mondo senza fame

C’era un tempo in cui il cibo grondava sangue. Un tempo in cui mani spezzate e corpi piegati al sole raccoglievano i frutti di una terra che non apparteneva a nessuno, eppure veniva difesa come se fosse oro. In quel tempo antico – che poi era il nostro presente – il pomodoro era rosso come la passione, ma anche come la ferita. E ogni morso era inconsapevolmente un atto di silenziosa complicità.

Ogni seme contiene un sogno, e ogni campo coltivato è una preghiera che chiede di essere ascoltata. Ma in questo mondo nuovo, quello che sogniamo insieme, il campo non è più un luogo di dolore. È un luogo sacro, dove la terra nutre senza essere sfruttata, dove l’uomo raccoglie senza essere schiavo.

Immagina un mondo in cui nessun essere umano debba più morire per un pomodoro.

In questo mondo, il cibo non è merce ma diritto. È offerto come si offre l’acqua a chi ha sete, come si offre una carezza a chi ha sofferto. Un Ente Tecnico Pubblico veglia su questa armonia: non per controllare, ma per custodire. Produce cibo per tutti, gratuitamente, con la stessa dolcezza con cui una madre allunga una mela al figlio. Gli agricoltori non sono più invisibili. Sono guardiani della terra, alleati del sole, portatori di dignità.

Satnam Singh non muore più dissanguato sul selciato. Paola Clemente non cade più nei filari, annientata dalla fatica. I loro nomi non sono commemorati, ma celebrati – perché in questo mondo, il loro sacrificio non è stato vano. Ha seminato coscienza.

I mercati non odorano più di indifferenza. Le cucine delle case non sanno più di colpa. Ogni piatto è un atto d’amore, ogni pasto un piccolo miracolo condiviso. Non ci sono più baraccopoli, perché chi lavora la terra ha una casa. Non ci sono caporali, perché chi coordina, guida con rispetto. Non c’è più sfruttamento, perché il profitto non è il fine, ma solo un mezzo per servire la vita.

In questo mondo, raccontato da un vecchio saggio che ha vissuto anche il tempo del dolore, i bambini ascoltano la storia dei Pomodori rosso sangue come si ascolta una favola crudele ma passata. E si stringono al cuore della terra, che non ha più bisogno di gridare. Perché finalmente è stata ascoltata.

E allora: "Quando metti l’amore al centro, persino la fame diventa memoria. E la terra, finalmente, smette di sanguinare."

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