mercoledì 13 novembre 2024

Cover Crop: Un Alleato per la Salute del Suolo e la Biodiversità Agricola

 


Cover Crop: Un Alleato per la Salute del Suolo e la Biodiversità Agricola

di Antonio Bruno

Le cover crop, o colture di copertura, rappresentano una pratica agricola sempre più valorizzata per i numerosi benefici che apportano al suolo e all’agroecosistema, in particolare durante i mesi invernali o nei periodi in cui i terreni agricoli rimangono scoperti. A differenza delle colture principali, le cover crop non sono destinate alla raccolta per la vendita, ma offrono preziosi servizi agroecologici che includono la protezione del suolo, l’incremento della fertilità, il contrasto all’erosione e la promozione della biodiversità.

 

Protezione del Suolo e Contrasto all’Erosione

Durante i periodi di inattività delle colture da reddito, come l’autunno e l’inverno, i suoli restano scoperti e sono esposti ai fenomeni atmosferici, come piogge intense e venti, che possono portare a erosione e perdita di sostanza organica. Le cover crop, attraverso le loro radici e la biomassa, mantengono il suolo protetto, riducendo i rischi di degrado.

 

Benefici per la Fertilità del Terreno

Alcune cover crop, specialmente le leguminose come la veccia, l’erba medica e il trifoglio, hanno la capacità di fissare l’azoto atmosferico, arricchendo il suolo di questo nutriente essenziale per le colture successive. Questo azoto, che diventa disponibile per la coltura da reddito seguente dopo l’interramento della biomassa, favorisce una crescita rigogliosa, riducendo al contempo la necessità di fertilizzanti chimici. Il processo di decomposizione delle leguminose è più rapido rispetto a quello delle graminacee, come l’avena o l’orzo, che rilasciano i nutrienti più gradualmente, contribuendo così anche al sequestro del carbonio nel suolo.

 

Sinergia e Efficienza Nutrizionale

Combinando leguminose e graminacee, si ottiene un mix sinergico che migliora l’efficienza nell’uso dei nutrienti. Le leguminose, decomponendosi rapidamente, arricchiscono il terreno di azoto, mentre le graminacee assorbono i residui di nutrienti, prevenendo la lisciviazione nelle falde acquifere. Questa combinazione rende i terreni più resilienti, incrementando la biodiversità e riducendo la dipendenza da input esterni.

 

Miglioramento della Struttura del Suolo e Contenimento dei Patogeni

Specie come il rafano aratore, con la sua radice fittonante, svolgono una sorta di “lavorazione naturale” del terreno. Altre cover crop, come la senape bianca e la rucola, producono composti naturali con effetto nematocida, contribuendo a tenere sotto controllo i parassiti. Grazie agli effetti di competizione per risorse come luce, acqua e nutrienti, le cover crop contrastano anche la crescita delle infestanti, proteggendo la coltura successiva.

 

Pacciamatura e Conservazione dell’Umidità

Le cover crop possono essere utilizzate anche come pacciamatura attraverso un processo di schiacciamento della biomassa con rulli sagomati (roller crimper), che crea uno strato protettivo sul terreno, riducendo la crescita delle infestanti, l’evaporazione dell’acqua e l’erosione.

 

Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Nel progetto sperimentale Mitiorg del Crea, in un’area soggetta a frequenti allagamenti nel Metapontino, le cover crop sono state integrate con tecniche di baulatura per promuovere l’infiltrazione dell’acqua nei terreni e migliorare la struttura del suolo. In combinazione con le colture da reddito estive, questa tecnica permette agli agricoltori di mantenere la produzione anche in condizioni climatiche difficili, come quelle causate dagli eventi atmosferici estremi.

 

Precauzioni e Consigli per l’Uso delle Cover Crop

Nonostante i numerosi benefici, l’impiego delle cover crop richiede una pianificazione attenta. Gli agricoltori devono considerare i costi di semina e gestione, che possono includere l’irrigazione di soccorso o concimazioni, e valutare le possibili interazioni con le colture successive. Le cover crop possono in alcuni casi competere con le colture da reddito per nutrienti e acqua, e alcune specie possono risultare inadeguate a causa dei loro effetti allelopatici, che possono ostacolare la crescita di piante sensibili.

 

Un Approccio Sistemico e Sostenibile

L’uso delle cover crop si inserisce perfettamente nei principi dell’agroecologia, che vede l’agroecosistema come un sistema unico e interconnesso. La pratica, quando ben pianificata, permette di creare sistemi agricoli produttivi, resilienti e sostenibili, rappresentando uno strumento fondamentale per l’agricoltura biologica e conservativa.

Antonio Bruno

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