lunedì 23 settembre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla viticoltura in Puglia

 

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla viticoltura in Puglia


Intervistatore: Buongiorno Dottore Bruno, grazie per essere qui con noi oggi. Volevo iniziare la nostra conversazione parlando della viticoltura in Puglia. Ci può spiegare quanto sia importante il vino pugliese per l'economia italiana?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno e grazie a voi per l'invito. Il vino pugliese ha un ruolo cruciale nell'economia italiana; pensi che due litri su dieci prodotti in Italia portano il marchio «made in Puglia». Negli ultimi anni, dopo la crisi degli anni Ottanta, abbiamo visto un notevole recupero e un consolidamento della nostra posizione, tanto che ora siamo al secondo posto in Italia per produzione vinicola.

Intervistatore: Questo è davvero impressionante! Quali sono le principali varietà di vino che rappresentano la Puglia?

Dott. Antonio Bruno: In Puglia, predominano i vitigni a bacca nera come il Negro Amaro, il Primitivo e l’Uva di Troia. Queste varietà sono emblematiche del nostro territorio, con il Negro Amaro che si trova soprattutto nel Salento, il Primitivo nel centro della regione e l’Uva di Troia a nord. Abbiamo anche vitigni bianchi di grande qualità, come il Bombino Bianco e la Malvasia Bianca.

Intervistatore: La Puglia è famosa anche per le sue denominazioni di origine. Può parlarci di questo aspetto?

Dott. Antonio Bruno: Certamente. La Puglia conta 32 denominazioni di origine protetta (DOP) e 6 indicazioni geografiche protette (IGP). Questo sistema non solo protegge le nostre tradizioni, ma aiuta anche a promuovere la qualità e l'identità dei nostri vini. Inoltre, con oltre 90.000 ettari di vigneti, ci collochiamo al terzo posto in Italia per superficie vitata, il che è un ottimo segnale per la nostra viticoltura.

Intervistatore: Parliamo dei dati economici. Qual è il valore attuale delle produzioni di vino in Puglia?

Dott. Antonio Bruno: Il valore delle nostre IGP è di circa 543 milioni di euro, mentre per le DOP si attesta sui 228 milioni di euro. Questi numeri dimostrano non solo l'importanza economica del settore, ma anche il suo potenziale di crescita, specialmente in un contesto di innovazione e internazionalizzazione.

Intervistatore: Ha menzionato l’innovazione. Può dirci qualcosa di più riguardo agli investimenti recenti nel settore vitivinicolo pugliese?

Dott. Antonio Bruno: Tra il 2014 e il 2021, la Puglia ha beneficiato di circa 227 milioni di euro da aiuti OCM vino, con il 68% di queste risorse destinate alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Questo è stato fondamentale per migliorare la qualità del nostro vino e per adattarci alle nuove sfide del mercato.

Intervistatore: E per quanto riguarda l’enoturismo? Quali opportunità vede per la Puglia in questo settore?

Dott. Antonio Bruno: L'enoturismo ha un enorme potenziale in Puglia, ma c'è ancora molto da fare. Le cantine possono investire di più nella promozione delle storie e delle tradizioni che circondano i loro vini. Questo non solo aiuta a generare fatturato, ma arricchisce anche l'esperienza del visitatore, facendo scoprire la bellezza del nostro territorio.

Intervistatore: Ultima domanda, Dottore: come vede il futuro del vino pugliese nei prossimi anni?

Dott. Antonio Bruno: Sono ottimista. Con la continua innovazione, l'attenzione alla qualità e il crescente interesse per il nostro patrimonio vitivinicolo, credo che il vino pugliese continuerà a guadagnare prestigio sia a livello nazionale che internazionale. La chiave sarà rimanere fedeli alle nostre tradizioni, pur abbracciando nuove tecnologie e mercati.

Intervistatore: Grazie mille, Dottore Bruno, per il suo tempo e le sue preziose informazioni. È stato un piacere parlare con lei.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi! È stato un piacere condividere la nostra passione per il vino pugliese.

 

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