martedì 4 marzo 2025

Parere Proposto all’UE da Loredana Capone in favore dei proprietari di piccoli appezzamenti di terra

 


Parere Proposto all’UE da Loredana Capone in favore dei proprietari di piccoli appezzamenti di terra

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Sintesi del Parere Proposto all’UE da Loredana Capone

Loredana Capone, presidente del Consiglio della Regione Puglia, ha proposto un parere all’Unione Europea per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare e contrastare le pratiche commerciali sleali. Il parere è stato approvato dalla commissione NAT del Comitato europeo delle Regioni e sarà discusso in assemblea plenaria a maggio 2024.

Punti Chiave del Parere:

  1. Contratti Scritti: Si chiede alla Commissione europea di introdurre l’obbligo di contratti scritti tra agricoltori e altri attori della filiera, per garantire prezzi che coprano almeno i costi di produzione.
  2. Protezione dei Piccoli Agricoltori: Il parere mira a tutelare i piccoli imprenditori agricoli, che spesso hanno redditi inferiori alla media europea e sono svantaggiati nella negoziazione con trasformatori e dettaglianti.
  3. Investimenti per la Crisi Idrica: Vengono proposti stanziamenti per affrontare la crisi idrica, un problema sempre più urgente per il settore agricolo.
  4. Sostegno al Settore Vitivinicolo: Il parere include misure specifiche per supportare il settore vitivinicolo, cruciale per molte regioni europee.
  5. Standard Equi per i Prodotti Importati: Si chiedono standard più equi per i prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi, per garantire una concorrenza leale.

Obiettivi:

  • Migliorare i redditi degli agricoltori.
  • Riequilibrare il potere contrattuale nella filiera agroalimentare.
  • Preparare il terreno per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027.

In sintesi, il parere di Loredana Capone vuole creare un mercato più equo e sostenibile per gli agricoltori europei, con particolare attenzione ai piccoli produttori e alle sfide attuali come la crisi idrica e la concorrenza internazionale.

 

 

Analisi SWOT del Testo

Punti di Forza (Strengths)

  1. Supporto Istituzionale: Il parere è stato approvato dalla commissione NAT del Comitato europeo delle Regioni, dimostrando un ampio consenso istituzionale.
  2. Focus sui Piccoli Agricoltori: Il testo si concentra sulla protezione dei piccoli imprenditori agricoli, che rappresentano una parte significativa del settore agricolo europeo (11 milioni di agricoltori, molti dei quali operano in aziende familiari).
  3. Proposte Concrete: Vengono avanzate proposte specifiche, come l’obbligo di contratti scritti per garantire prezzi equi, stanziamenti per la crisi idrica e standard più equi per i prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi.
  4. Allineamento con la PAC: Il parere è complementare alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027, dimostrando una visione strategica a lungo termine.
  5. Coinvolgimento degli Stakeholder: Il parere è il risultato di un confronto con associazioni di categoria e stakeholder, garantendo una rappresentanza ampia delle istanze del settore.

Punti di Debolezza (Weaknesses)

  1. Complessità Attuativa: Le proposte richiedono un coordinamento tra diverse autorità e un’implementazione a livello europeo, che potrebbe essere lenta e burocratica.
  2. Asimmetria di Potere: Non è chiaro come le proposte possano effettivamente riequilibrare il potere contrattuale tra agricoltori, trasformatori e dettaglianti, data la forte concentrazione di potere nelle fasi successive della filiera.
  3. Risorse Finanziarie: Nonostante si parli di stanziamenti, non è specificato da dove proverranno le risorse necessarie per affrontare la crisi idrica e supportare il settore vitivinicolo.

Opportunità (Opportunities)

  1. Riforma della PAC: Il parere può influenzare la riforma della PAC post-2027, introducendo misure più eque per gli agricoltori.
  2. Cooperazione Internazionale: L’introduzione di standard più equi per i prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi potrebbe aprire opportunità per una maggiore cooperazione internazionale e un commercio più equo.
  3. Innovazione e Sostenibilità: Le proposte potrebbero incentivare investimenti in tecnologie sostenibili e pratiche agricole più efficienti, soprattutto in risposta alla crisi idrica.

Minacce (Threats)

  1. Resistenza delle Grandi Aziende: Le grandi aziende di trasformazione e distribuzione potrebbero opporsi a misure che riducono il loro potere contrattuale.
  2. Concorrenza Internazionale: I prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi potrebbero continuare a rappresentare una minaccia competitiva, soprattutto se gli standard non vengono applicati in modo uniforme.
  3. Crisi Climatica: La crisi idrica e i cambiamenti climatici potrebbero rendere ancora più difficile garantire redditi dignitosi agli agricoltori, soprattutto nelle regioni più vulnerabili.

Commento con Riferimenti alla Letteratura Scientifica e Casi di Studio

Letteratura Scientifica

  1. Asimmetria di Potere nella Filiera Agroalimentare: La letteratura evidenzia come l’asimmetria di potere tra agricoltori e grandi aziende di trasformazione/distribuzione sia un problema strutturale. Studi come quelli di Martinez (2002) e Reardon et al. (2003) mostrano che la concentrazione di potere nelle fasi successive della filiera spesso porta a pratiche commerciali sleali, con conseguenti svantaggi per i piccoli produttori.
  2. Contratti Scritti e Redditi Agricoli: La proposta di contratti scritti è supportata da ricerche come quelle di Swinnen e Vandeplas (2010), che dimostrano come contratti formali possano migliorare la trasparenza e la stabilità dei redditi agricoli.
  3. Crisi Idrica e Sostenibilità: La crisi idrica è un tema centrale nella letteratura sulla sostenibilità agricola. Molden (2007) e FAO (2017) sottolineano l’importanza di investimenti in tecnologie efficienti e pratiche di gestione delle risorse idriche per garantire la resilienza del settore agricolo.

Casi di Studio Mondiali

  1. Esperienze Europee: In Francia, la legge EGalim (2018) ha introdotto misure simili per riequilibrare il potere contrattuale nella filiera agroalimentare, con risultati contrastanti. Mentre alcuni agricoltori hanno beneficiato di prezzi più equi, altri hanno segnalato difficoltà nell’implementazione.
  2. Stati Uniti: Negli USA, il Farm Bill include misure per supportare i piccoli agricoltori, ma la forte concentrazione di potere nelle mani di poche grandi aziende (es. Cargill, Tyson Foods) limita l’efficacia di queste politiche.
  3. America Latina: In Brasile, il programma PRONAF (Programma Nazionale di Rafforzamento dell’Agricoltura Familiare) ha dimostrato che politiche mirate possono migliorare i redditi dei piccoli agricoltori, ma richiedono un forte sostegno finanziario e istituzionale.

Conclusioni

Il parere proposto da Loredana Capone rappresenta un passo importante verso una maggiore equità nella filiera agroalimentare europea. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla capacità di superare le resistenze istituzionali e dalle risorse finanziarie disponibili. La letteratura scientifica e i casi di studio internazionali suggeriscono che, sebbene simili misure possano migliorare le condizioni dei piccoli agricoltori, è essenziale un approccio integrato che includa investimenti in sostenibilità, innovazione e cooperazione internazionale.

 

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