Parere Proposto all’UE da Loredana Capone in favore dei proprietari di piccoli appezzamenti di terra
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Sintesi del Parere Proposto all’UE da
Loredana Capone
Loredana Capone, presidente del Consiglio della Regione Puglia, ha proposto
un parere all’Unione Europea per rafforzare la posizione degli
agricoltori nella filiera agroalimentare e contrastare le pratiche
commerciali sleali. Il parere è stato approvato dalla commissione NAT del
Comitato europeo delle Regioni e sarà discusso in assemblea plenaria a maggio
2024.
Punti Chiave del Parere:
- Contratti Scritti: Si chiede alla Commissione
europea di introdurre l’obbligo di contratti scritti tra agricoltori e
altri attori della filiera, per garantire prezzi che coprano almeno i
costi di produzione.
- Protezione dei Piccoli
Agricoltori: Il
parere mira a tutelare i piccoli imprenditori agricoli, che spesso hanno
redditi inferiori alla media europea e sono svantaggiati nella
negoziazione con trasformatori e dettaglianti.
- Investimenti per la Crisi
Idrica:
Vengono proposti stanziamenti per affrontare la crisi idrica, un problema
sempre più urgente per il settore agricolo.
- Sostegno al Settore
Vitivinicolo: Il
parere include misure specifiche per supportare il settore vitivinicolo,
cruciale per molte regioni europee.
- Standard Equi per i Prodotti
Importati: Si
chiedono standard più equi per i prodotti agroalimentari provenienti da
paesi terzi, per garantire una concorrenza leale.
Obiettivi:
- Migliorare i redditi degli
agricoltori.
- Riequilibrare il potere
contrattuale nella filiera agroalimentare.
- Preparare il terreno per la
riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027.
In sintesi, il parere di Loredana Capone vuole creare un mercato più equo e
sostenibile per gli agricoltori europei, con particolare attenzione ai piccoli
produttori e alle sfide attuali come la crisi idrica e la concorrenza
internazionale.
Analisi SWOT del Testo
Punti di Forza (Strengths)
- Supporto Istituzionale: Il parere è stato approvato
dalla commissione NAT del Comitato europeo delle Regioni, dimostrando un
ampio consenso istituzionale.
- Focus sui Piccoli Agricoltori: Il testo si concentra sulla
protezione dei piccoli imprenditori agricoli, che rappresentano una parte
significativa del settore agricolo europeo (11 milioni di agricoltori,
molti dei quali operano in aziende familiari).
- Proposte Concrete: Vengono avanzate proposte
specifiche, come l’obbligo di contratti scritti per garantire prezzi equi,
stanziamenti per la crisi idrica e standard più equi per i prodotti
agroalimentari provenienti da paesi terzi.
- Allineamento con la PAC: Il parere è complementare
alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027, dimostrando
una visione strategica a lungo termine.
- Coinvolgimento degli Stakeholder: Il parere è il risultato di
un confronto con associazioni di categoria e stakeholder, garantendo una
rappresentanza ampia delle istanze del settore.
Punti di Debolezza (Weaknesses)
- Complessità Attuativa: Le proposte richiedono un
coordinamento tra diverse autorità e un’implementazione a livello europeo,
che potrebbe essere lenta e burocratica.
- Asimmetria di Potere: Non è chiaro come le proposte
possano effettivamente riequilibrare il potere contrattuale tra
agricoltori, trasformatori e dettaglianti, data la forte concentrazione di
potere nelle fasi successive della filiera.
- Risorse Finanziarie: Nonostante si parli di
stanziamenti, non è specificato da dove proverranno le risorse necessarie
per affrontare la crisi idrica e supportare il settore vitivinicolo.
Opportunità (Opportunities)
- Riforma della PAC: Il parere può influenzare la
riforma della PAC post-2027, introducendo misure più eque per gli
agricoltori.
- Cooperazione Internazionale: L’introduzione di standard
più equi per i prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi potrebbe
aprire opportunità per una maggiore cooperazione internazionale e un
commercio più equo.
- Innovazione e Sostenibilità: Le proposte potrebbero
incentivare investimenti in tecnologie sostenibili e pratiche agricole più
efficienti, soprattutto in risposta alla crisi idrica.
Minacce (Threats)
- Resistenza delle Grandi Aziende: Le grandi aziende di
trasformazione e distribuzione potrebbero opporsi a misure che riducono il
loro potere contrattuale.
- Concorrenza Internazionale: I prodotti agroalimentari
provenienti da paesi terzi potrebbero continuare a rappresentare una
minaccia competitiva, soprattutto se gli standard non vengono applicati in
modo uniforme.
- Crisi Climatica: La crisi idrica e i cambiamenti climatici
potrebbero rendere ancora più difficile garantire redditi dignitosi agli
agricoltori, soprattutto nelle regioni più vulnerabili.
Commento con Riferimenti alla Letteratura Scientifica
e Casi di Studio
Letteratura Scientifica
- Asimmetria di Potere nella Filiera Agroalimentare: La letteratura evidenzia come
l’asimmetria di potere tra agricoltori e grandi aziende di
trasformazione/distribuzione sia un problema strutturale. Studi come
quelli di Martinez (2002) e Reardon et al. (2003) mostrano
che la concentrazione di potere nelle fasi successive della filiera spesso
porta a pratiche commerciali sleali, con conseguenti svantaggi per i
piccoli produttori.
- Contratti Scritti e Redditi Agricoli: La proposta di contratti
scritti è supportata da ricerche come quelle di Swinnen e
Vandeplas (2010), che dimostrano come contratti formali possano
migliorare la trasparenza e la stabilità dei redditi agricoli.
- Crisi Idrica e Sostenibilità: La crisi idrica è un tema
centrale nella letteratura sulla sostenibilità agricola. Molden
(2007) e FAO (2017) sottolineano l’importanza di
investimenti in tecnologie efficienti e pratiche di gestione delle risorse
idriche per garantire la resilienza del settore agricolo.
Casi di Studio Mondiali
- Esperienze Europee: In Francia, la legge EGalim
(2018) ha introdotto misure simili per riequilibrare il potere
contrattuale nella filiera agroalimentare, con risultati contrastanti.
Mentre alcuni agricoltori hanno beneficiato di prezzi più equi, altri
hanno segnalato difficoltà nell’implementazione.
- Stati Uniti: Negli USA, il Farm Bill include
misure per supportare i piccoli agricoltori, ma la forte concentrazione di
potere nelle mani di poche grandi aziende (es. Cargill, Tyson Foods)
limita l’efficacia di queste politiche.
- America Latina: In Brasile, il programma PRONAF (Programma
Nazionale di Rafforzamento dell’Agricoltura Familiare) ha dimostrato che
politiche mirate possono migliorare i redditi dei piccoli agricoltori, ma
richiedono un forte sostegno finanziario e istituzionale.
Conclusioni
Il parere
proposto da Loredana Capone rappresenta un passo importante verso una maggiore
equità nella filiera agroalimentare europea. Tuttavia, la sua efficacia
dipenderà dalla capacità di superare le resistenze istituzionali e dalle
risorse finanziarie disponibili. La letteratura scientifica e i casi di studio
internazionali suggeriscono che, sebbene simili misure possano migliorare le
condizioni dei piccoli agricoltori, è essenziale un approccio integrato che
includa investimenti in sostenibilità, innovazione e cooperazione
internazionale.
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