giovedì 6 marzo 2025

Sulla delimitazione delle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN)

 


Sulla delimitazione delle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN)

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

 

Il Dottore Agronomo Giovanni Margarito mi ha scritto:

Buongiorno, sarà molto importante ciò che delibereranno. Segnalo l'assurda delimitazione delle zone ZVN, effettuata per fogli di mappa, non considerando molteplici aspetti di salvaguardia ma anche economici, sociali, occupazionali. Io mi riferisco in particolare alla zona di Nardò e viciniori, dove verrà limitata e forse impedita la coltivazione dell'anguria, del pomodoro ed altre colture Primaverili-Estive. Argomento troppo lungo per whatsapp, ma da approfondire.

 

Buongiorno Giovanni,

grazie per la tua segnalazione, che affronta un tema di grande rilevanza per la gestione delle risorse idriche e per il futuro dell'agricoltura nella nostra regione. La questione che sollevi riguardo alla delimitazione delle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) è particolarmente importante, poiché tocca non solo aspetti ambientali, ma anche economici, sociali e occupazionali.

La proposta di legge che stiamo discutendo mira a migliorare la gestione delle acque in agricoltura, promuovendo un approccio più flessibile e integrato. In particolare, una delle proposte chiave è quella di estendere le zone di protezione attorno alle sorgenti di acque potabili e alle aree idrogeologiche, ma con un'attenzione particolare alla sostenibilità economica e sociale delle comunità locali.

Nel caso specifico di Nardò e delle aree limitrofe, è fondamentale che la delimitazione delle ZVN non sia basata esclusivamente su criteri cartografici, ma tenga conto delle specificità territoriali, delle pratiche agricole locali e dell'impatto socio-economico delle restrizioni. La coltivazione dell'anguria, del pomodoro e di altre colture primaverili-estive rappresenta una risorsa economica fondamentale per molte aziende agricole della zona, e limitazioni troppo rigide potrebbero avere conseguenze negative sulla redditività e sull'occupazione.

Per questo, la proposta di legge prevede:

  1. Valutazioni integrate: La delimitazione delle ZVN dovrebbe essere effettuata considerando non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli economici e sociali, coinvolgendo gli stakeholder locali nel processo decisionale.
  2. Incentivi per pratiche sostenibili: Le aziende agricole nelle ZVN potrebbero accedere a incentivi per l'adozione di tecniche di irrigazione efficienti e per la riduzione dell'uso di fertilizzanti, mitigando così l'impatto ambientale senza compromettere la produttività.
  3. Monitoraggio partecipativo: Creare un sistema di monitoraggio delle acque che coinvolga attivamente gli agricoltori, per garantire che le misure adottate siano efficaci e rispettose delle esigenze locali.

Ritengo che il caso di Nardò sia emblematico e meriti un approfondimento specifico. Sarebbe utile organizzare un incontro con i rappresentanti delle aziende agricole locali e con gli esperti di gestione delle risorse idriche per trovare soluzioni equilibrate che concilino la tutela ambientale con lo sviluppo economico.

Resto a disposizione per discutere ulteriormente la questione e per collaborare alla definizione di proposte concrete.

Cordiali saluti,


Riferimenti alla proposta di legge:

  • Articolo 3.2: Estensione delle zone di protezione con valutazioni integrate.
  • Articolo 1.1: Incentivi per l'adozione di tecniche di irrigazione sostenibili.
  • Articolo 4.1: Creazione di un piano regionale di gestione integrata delle acque.

Spero che questa risposta possa essere utile per avviare un dibattito costruttivo sulla questione.

 

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