Sulla delimitazione
delle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN)
Antonio
Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore
e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Il Dottore
Agronomo Giovanni Margarito mi ha scritto:
Buongiorno,
sarà molto importante ciò che delibereranno. Segnalo l'assurda delimitazione
delle zone ZVN, effettuata per fogli di mappa, non considerando molteplici
aspetti di salvaguardia ma anche economici, sociali, occupazionali. Io mi
riferisco in particolare alla zona di Nardò e viciniori, dove verrà limitata e
forse impedita la coltivazione dell'anguria, del pomodoro ed altre colture
Primaverili-Estive. Argomento troppo lungo per whatsapp, ma da approfondire.
Buongiorno
Giovanni,
grazie per
la tua segnalazione, che affronta un tema di grande rilevanza per la gestione
delle risorse idriche e per il futuro dell'agricoltura nella nostra regione. La
questione che sollevi riguardo alla delimitazione delle Zone Vulnerabili ai
Nitrati (ZVN) è particolarmente importante, poiché tocca non solo aspetti
ambientali, ma anche economici, sociali e occupazionali.
La proposta
di legge che stiamo discutendo mira a migliorare la gestione delle acque in
agricoltura, promuovendo un approccio più flessibile e integrato. In
particolare, una delle proposte chiave è quella di estendere le zone di
protezione attorno alle sorgenti di acque potabili e alle aree
idrogeologiche, ma con un'attenzione particolare alla sostenibilità
economica e sociale delle comunità locali.
Nel caso
specifico di Nardò e delle aree limitrofe, è fondamentale che la delimitazione
delle ZVN non sia basata esclusivamente su criteri cartografici, ma tenga conto
delle specificità territoriali, delle pratiche agricole locali e dell'impatto
socio-economico delle restrizioni. La coltivazione dell'anguria, del pomodoro e
di altre colture primaverili-estive rappresenta una risorsa economica
fondamentale per molte aziende agricole della zona, e limitazioni troppo rigide
potrebbero avere conseguenze negative sulla redditività e sull'occupazione.
Per questo,
la proposta di legge prevede:
- Valutazioni integrate: La delimitazione delle ZVN
dovrebbe essere effettuata considerando non solo gli aspetti ambientali,
ma anche quelli economici e sociali, coinvolgendo gli stakeholder locali
nel processo decisionale.
- Incentivi per pratiche sostenibili: Le aziende agricole nelle ZVN
potrebbero accedere a incentivi per l'adozione di tecniche di irrigazione
efficienti e per la riduzione dell'uso di fertilizzanti, mitigando così
l'impatto ambientale senza compromettere la produttività.
- Monitoraggio partecipativo: Creare un sistema di
monitoraggio delle acque che coinvolga attivamente gli agricoltori, per
garantire che le misure adottate siano efficaci e rispettose delle
esigenze locali.
Ritengo che
il caso di Nardò sia emblematico e meriti un approfondimento specifico. Sarebbe
utile organizzare un incontro con i rappresentanti delle aziende agricole
locali e con gli esperti di gestione delle risorse idriche per trovare
soluzioni equilibrate che concilino la tutela ambientale con lo sviluppo
economico.
Resto a
disposizione per discutere ulteriormente la questione e per collaborare alla
definizione di proposte concrete.
Cordiali
saluti,
Riferimenti
alla proposta di legge:
- Articolo 3.2: Estensione delle zone di protezione con
valutazioni integrate.
- Articolo 1.1: Incentivi per l'adozione di tecniche di
irrigazione sostenibili.
- Articolo 4.1: Creazione di un piano regionale di gestione
integrata delle acque.
Spero che
questa risposta possa essere utile per avviare un dibattito costruttivo sulla
questione.
Nessun commento:
Posta un commento