domenica 26 settembre 2010

Il Salento leccese al XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali


Il Salento leccese al XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali
di Antonio Bruno*
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Dal 22 al 25 settembre 2010 si sono svolti i lavori del XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. In questa nota qualche riflessione del Delegato del Salento leccese.
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Come? Sei andato al XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e non ci racconti nulla? Intanto ci sono andato perchè me l'ha chiesto il mio Presidente dell'Ordine di Lecce Vico Maglie, ci dovevano andare lui e Rodolfo Rossi, delegati dal Consiglio, ma impegni improrogabili hanno trattenuto entrambi a Lecce ed ecco che arriva l'invito rivolto alla mia modestissima persona, ed io accetto.
Sapete tutti che ho un impegno con me stesso: scrivere del Salento leccese, degli altri percorsi non tratto, non li conosco e non posso che scrivere di ciò con cui entro in contatto.
Cosa cava il Salento leccese dal XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali? Ecco una domanda che merita una risposta!
Già! Che cosa porto a casa?
La lunga serie di tavole rotonde, i pezzi sul Sole 24 ore e su Italia Oggi, i servizi su tutte le TV Nazionali vi hanno raccontato dei quattro giorni (dal 22 al 25 settembre 2010) dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali d'Italia sulla Via Emilia, tra Reggio Emilia, Parma e Bologna; ma il Salento leccese cosa rimedia da questa lunga ed estenuante Kermesse?
La penisola che si immerge nel Mediterraneo come può entrare in un dibattito su una serie di tesi , che ha fatto convergere interessi e personalità come il presidente della Ferrari e della Maserati Luca Cordero di Montezemolo, il direttore del Giornale TV della TV La 7 Enrico Mentana, il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, il Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro?
Io sono stato un delegato che prende il treno e arriva in mezzo ai colleghi d'Italia, li vede con la spalla dritta, con delle buone idee e con la consapevolezza di poter contribuire al bene di questo paese, ognuno nel suo territorio e, soprattutto facendo la propria parte con rigore e con efficienza, ma senza prendersi troppo sul serio.
Quello che ho visto in Emilia Romagna è un Congresso di professionisti! Ho preso parte a un tentativo di metter al servizio del territorio le nostre competenze e la nostra preparazione scientifica, per affrontare e risolvere problemi! Un tecnico fa questo!
Nel Salento leccese c'è una diffusa consapevolezza di quanto sia importante l'ambiente, che come più volte ho scritto è al 90 % e più Paesaggio rurale. La mia professione può dare spessore scientifico a chi ha a cuore le sorti dell'ambiente e del territorio.
Inoltre la mia professione è al servizio di chi ha in animo di intraprendere nel settore agricolo! Nel Salento leccese, nella mia terra c'è davvero necessità di imprenditori agricoli!
Questa consapevolezza di fare ed essere i professionisti del territorio, si è rafforzata ascoltando i dibattiti e le relazioni che si sono susseguite in questi quattro giorni. Consapevolezza che pur nella diversità di ogni territorio della Penisola Italiana il fil rouge che unisce tutti, dalle Alpi sino al tacco del Salento leccese, è la conoscenza approfondita che ogni professionista Dottore Agronomo e Dottore Forestale possiede dell'ambiente in cui vive ed opera ogni giorno. Una sapienza che non deriva solamente dallo studio, ma che è la sommatoria delle esperienze di anni di professione.
Ricordate quante volte ho scritto della professionalità dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali? Della assoluta inadeguatezza dei Centri di Assistenza (C.A.) delle Categorie Professionali Coldiretti, Confagricoltura e Cia? Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, a Parma in quello che fu uno dei tanti stabilimenti dell'Eridania, ha detto a chiare lettere che chi fa il Sindacato degli Imprenditori Agricoli subisce il danno della Consulenza a pagamento dei C.A.! Insomma chi deve fare il consulente è terzo rispetto allo Stato e anche rispetto all'imprenditore! Terzo!
L'ho sempre detto che come si dice “Ogni scarrafone è bello a mamma soia” ovvero “Ogni scarafaggio per sua madre è bello”! Insomma come può una Categoria professionale fare consulenza tecnica senza fare “rivendicazione”? Si badi, la rivendicazione è legittima, ma altro è questo ruolo, altro è il ruolo di un tecnico professionista che dal suo studio, mettendo in campo il rapporto fiduciario e rispondendo del suo operato di fronte alla legge, opera per il raggiungimento degli scopi dell'imprenditore.
Diciamocelo tra noi e diciamolo anche al Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro: i Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali non hanno potuto svolgere il loro compito perchè c'era e ancora c'è una concorrenza nel fornire prestazioni professionali a pagamento da parte delle Categorie Professionali Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
Ma adesso che le Categorie professionali si vedono snaturate dalla loro funzione, almeno nella analisi del presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, ecco che si fa chiaro il ruolo del professionista Dottore Agronomo e Dottore Forestale. Ecco un compito per il Salento leccese, per i colleghi del mio territorio!
Ma non finisce qui: c'è l'incitamento del Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro che ha preso atto dell'assenza dal dibattito sulla nuova Politica Agricola Comune degli Italiani. Pare che solo io e altri quattro italiani abbiamo partecipato a quel dibattito. Siamo stati in tutto cinque! Ecco che il Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro ci chiede di innescare noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali il dibattito: un altro compito per noi del Salento leccese.
Ma c'è tantissimo altro che vedrà impegnati i Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Lecce da qui al prossimo XIV Congresso Nazionale del 2011, c'è tanto da fare, c'è da giocare di nuovo una partita anche se nel Salento leccese c'è troppa gente che è stata abituata a vincere le partite a “tavolino”. Non è più quel tempo, non ci sono le risorse e, soprattutto, quelle persone di allora, oggi hanno più di 65 anni e con quelle vittorie a tavolino hanno fatto dei loro figli dei professionisti stimati ed apprezzati ma non degli agricoltori, quasi nessuno dei loro figli è oggi un contadino! Oggi possiamo giocare una partita con tutti, con i bancari, i ferrovieri, i ragionieri e i medici! Lo scrivo soprattutto a chi ancora non si è reso conto che viene a chiederci come risolvere problemi tecnici l'hobby farmer (o agricoltore amatoriale) che affolla anche le conferenze e i seminari su temi agricoli. L'ho scritto anche al commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale è un membro della Commissione europea Dacian Cioloş, gli ho scritto che della nuova PAC si deve parlare con tutti i cittadini dell'Europa. Certo che dopo che si poteva intervenire sul sito http://ec.europa.eu/agriculture/cap-post-2013/debate e preso atto che noi italiani che abbiamo preso la parola siamo stati in tutto cinque, diventa difficile partire in questo assoluto disinteresse generale pensate che le Categorie professionali non sono intervenute in questo dibattito che le riguarda in prima persona. Ma se ognuno di noi professionisti si rimbocca le maniche per far comprendere questo nuovo diverso modo di operare ecco che le cose potrebbero cominciare a cambiare: io faccio la mia parte, adesso tocca a te fare la tua!

Bibliografia
Andrea Sisti: Agronomi e Forestali: una professione che guarda al futuro http://www.teatronaturale.it/articolo/9912.html
Montezemolo agli agronomi "Premiare le competenze" http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio_emilia/cronaca/2010/09/22/388657-montezemolo.shtml
Tradizione rurale e innovazione, dottori agronomi e forestali a congresso http://agricolturaonweb.imagelinenetwork.com/dall-italia-e-dal-mondo/tradizione-rurale-e-innovazione-dottori-agronomi-e-forestali-a-congresso-11656.cfm
Agricoltura: All’avvocato Anna Maria Martuccelli il Premio Conaf "Massimo Montezemolo" http://www.agenziaimpress.it/ingr_news.php?id_news=6642
Antonio Bruno: Una decisione nel territorio sarà accettata solo se sarà una decisione partecipata http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2010/05/una-decisione-nel-territorio-sara.html
Antonio Bruno: La crisi dell'agricoltura e la Nuova Politica Agricola Comune per superare la logica del PAREGGIO A RETI INVIOLATE http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2010/05/la-crisi-dellagricoltura-e-la-nuova.html
Antonio Bruno: Dal sostenibile locale a quello globale: tutto ciò che fai ha conseguenze nel resto del mondo http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2010/05/dal-sostenibile-locale-quello-globale.html
Antonio Bruno:Il Dottore Agronomo di famiglia per proteggere il territorio dalle alluvioni http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2010/04/il-dottore-agronomo-di-famiglia-per.html
Antonio Bruno:Nuova Politica Agricola Comune: il processo di partecipazione deve sancire la centralità dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2010/03/nuova-politica-agricola-comune-il.html

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