martedì 31 gennaio 2012

L’allevamento dello struzzo nel Salento leccese

L’allevamento dello struzzo nel Salento leccese






All' inizio furono le piume, di cui le signore amavano adornarsi. Per questo motivo nel secolo scorso venne creato a Firenze il primo allevamento europeo di struzzi, una specie originaria dell' Africa australe, l' ultima a essere stata addomesticata dall' uomo circa 1500 anni fa. Ma venne il giorno in cui le nobildonne si stancarono degli ampi cappelli: troppo ingombranti per salire sulle prime automobili. O più semplicemente i tempi stavano cambiando: era la vigilia della prima guerra mondiale. Di struzzi in Europa si ricominciò a parlare negli anni Settanta in seguito al successo della pelle, apprezzatissima dai designer americani.

Pur essendo un animale proveniente da climi caldi africani, lo struzzo si adatta molto bene anche ai nostri ambienti, purché siano rispettate alcune condizioni essenziali. E’ importante garantirgli un riparo dai venti dominanti e un luogo asciutto dove dormire la notte, evitando soprattutto il binomio pioggia - freddo. Bisogna inoltre mettergli a disposizione tettoie o alberi come riparo dal sole estivo. Lo struzzo è un animale molto rustico che si presta a condizioni d’allevamento estensive anche in zone marginali, trovando il suo habitat ideale nelle zone di collina e di montagna



Origini dello struzzo



L’origine dello struzzo è antichissima (in Cina si trovano resti risalenti a 25.000 anni fa). Conosciuto dagli Egiziani e dai Romani che lo utilizzavano come animale da lavoro ma anche da carne. Alla fine del 1700 in Sudafrica si allevano struzzi per la produzione di carne e per le penne. Dopo il 1986 a causa dell’apartheid negli USA si sono attivati allevamenti intensivi per soddisfare le richieste in particolare di pelle. L’allevamento si è diffuso poi in molti Paesi dall’Africa all’Australia, al Brasile, a Israele, all’Italia.



Caratteristiche della specie

Lo struzzo non appartiene a una specie addomesticata ma è un animale selvatico tenuto in cattività.

È il più grande uccello vivente nel mondo ma non può volare in quanto le piume di ali e coda non sono funzionali. Ha una straordinaria capacità di corsa: supera i 70 km/h, con un “fondo” di oltre 15 minuti e falcate a balzi di 4 – 5 metri. Le due dita del piede sono unite da una membrana che gli consente la corsa anche su terreni instabili e sabbiosi.



Le fasi dell’allevamento dello struzzo

Anche per lo struzzo, come per le altre specie avicole, l’allevamento è diviso per fasi.

In primis vi è l’allevamento del pulcino vero e proprio, di età compresa tra 1 e 28 giorni.

Si passa quindi alla fase cosiddetta di “svezzamento” che va da 28 giorni a quando si è completato lo sviluppo dell’apparato digerente, intorno a 3 mesi di età.

Da 3 a 6 mesi vi è la fase di accrescimento e, infine, per gli animali destinati alla produzione di carne, la fase di finissaggio che termina ad età di macellazione, tra gli 10 e gli 11 mesi.

Stesse fasi di allevamento per i riproduttori che vengono poi mantenuti a finissaggio fino al raggiungimento della maturità sessuale (3 anni per le femmine, 4 per i maschi).



Allevamento dei pulcini

Un pulcino di struzzo, alla nascita, pesa tra 1 e 1,2 kg. L’allevamento viene effettuato in pulcinaie con eventuale presenza di madri artificiali.

Le pulcinaie sono strutture generalmente molto semplici con pavimento in grigliato o in cemento leggermente inclinato verso canaline di scolo presenti lungo i bordi. Possiedono un’apertura che dà accesso ad un parchetto esterno. Si preferisce non utilizzare la lettiera perché lo struzzo è un animale molto curioso e ingerisce “a vista”. Potrebbe quindi ingerire quantità anche elevate di lettiera con ripercussioni negative sullo stato sanitario.

I pulcini possono essere tenuti al chiuso per 4 settimane ma, quando le condizioni climatiche lo permettono, si preferisce tenerli al chiuso per sole 2 settimane lasciando poi libero accesso al parchetto esterno sul terreno e tenendoli al chiuso solo di notte.



Modalità di allevamento dei pulcini

Quando vengono allevati al chiuso, la temperatura sotto le madri artificiali sarà: 30° C alla prima settimana, 28 alla seconda, 26 alla terza, 24 alla quarta.

La densità di allevamento sarà di 10 pulcini/m negli spazi chiusi e 4 pulcini/m² in quelli aperti durante le prime 2 settimane per poi scendere 5 pulcini m² negli spazi chiusi e 2 pulcini/m² in quelli aperti dopo le due settimane.

Il pavimento della pulcinaia potrà essere ricoperto da uno strato di gomma, purchè non troppo scivoloso. Le mangiatoie e gli abbeveratoi vanno collocati nella parte coperta della pulcinaia.



L’allevamento dopo la pulcinaia

Le fasi di allevamento successive alla pulcinaia si svolgono all’aperto, su terreno, in aree recintate di forma rettangolare. Le recinzioni sono molto semplicemente costituite da pali di legno che supportano una rete metallica. I pali devono essere collocati in modo da sporgere all’esterno dell’area di allevamento. Gli struzzi, infatti, passano parte del loro tempo correndo ad ali spiegate lungo il perimetro dei recinti e la presenza di eventuali sporgenze potrebbe arrecare danni fisici. Le reti non devono toccare il terreno ma devono distanziarsene di almeno 30 – 40 cm (in funzione delle dimensioni degli animali) in modo da fornire una via di fuga a chi gestisce gli struzzi. Mangiatoie e abbeveratoi vanno collocati sotto una tettoia lungo uno dei lati del recinto. Tra recinti contigui bisogna prevedere corridoi di servizio.



Densità di allevamento

Fino all’età di 60 giorni, la densità sarà di 2 pulcini per metro quadro. Successivamente, la densità va aumentata in funzione dell’aumento in peso dell’animale fino a raggiungere, nella fase di finissaggio i 20 metri quadri per animale.

Purtroppo, non sempre questi suggerimenti vengono accolti dagli allevatori.



L’allevamento dei riproduttori

I riproduttori possono essere allevati in:



•Coppia

•Tris (1 maschio e 2 femmine)

•Gruppo (2 maschi e 3 femmine o 3 maschi e 5 femmine).

Il tris rappresenta il giusto compromesso tra benessere animale e produttività.



L’allevatore individua nel gruppo di animali all’ingrasso i soggetti che, per conformazione, presentano le caratteristiche ideali ed inizia a sostituire i tris per dare in modo alle femmine di familiarizzare e quindi per ridurre la competitività al raggiungimento della maturità sessuale.

I recinti di allevamento hanno le stesse caratteristiche di quelli per l’ingrasso. Per un tris necessita un recinto 30 x 70 m (ogni adulto ha bisogno di 500 – 600 m²). Le recinzioni devono essere alte almeno 2 metri.



Produzione delle uova

•Maturità sessuale: 3 anni nelle femmine, 4 nei maschi in genere testimoniata dalla comparsa di una striatura rosso-arancio nella parte dorsale degli arti inferiori.

•Durata deposizione: 30 – 35 settimane (da marzo a settembre).

•Formazione dell’uovo: 48 ore circa.

•Numero uova deposte: da 30 a 50.

•La deposizione avviene in fosse scavate nel terreno profonde 30 cm e larghe 2 m e collocate in vicinanza del perimetro del recinto (in genere più o meno alla metà di un lato).

•Durante la deposizione gli animali diventano molto aggressivi ed il recupero delle uova può essere difficoltoso.

•L’incubazione dura 41 – 42 gg.



Produzione delle uova

Un uovo di struzzo pesa mediamente 1.2 – 1.4 kg ma può oscillare tra 1.0 e 2.1 kg.



Il diametro maggiore è 16 cm, il minore 12.



Il guscio è spesso da 1.65 a 2.15 mm.



Le uova vengono raccolte quotidianamente e trasportate all’incubatoio (t 36 – 36.5 °C, UR 25 – 35 % durante l’incubazione, 50 – 55 % nella fase di schiusa).Da notare la bassa percentuale di umidità utilizzata durante il periodo di incubazione. Ciò viene fatto perché data la dimensione dei pori potrebbe penetrare troppa umidità nell’uovo.



Nell’uovo di struzzo non sono ben distinguibili i poli e l’individuazione della camera d’aria viene effettuata tramite speratura a 48 h o dopo 7 – 8 gg in modo da posizionarle correttamente nella camera di incubazione.



Vitalità dei pulcini

La selezione dei pulcini da destinare all’allevamento viene effettuata in base alla vitalità mostrata alla schiusa.



I pulcini migliori sono quelli che rompono da soli il guscio. Ci sono poi quelli che beccano il guscio ma non riescono ad uscire dall’uovo. Sono in genere da scartare quei pulcini che hanno bisogno di aiuto per rompere il guscio, in quanto risultano molto spesso anormali o sotto peso.



In ogni caso la mortalità fino allo svezzamento è piuttosto elevata: dal 30 al 50 % da 1 g fino a 3 mesi.



Successivamente si riduce a 8 – 10 % da 3 a 6 mesi e al 2 – 3 % da 6 mesi alla macellazione.



Una buona femmina produce 25 piccoli vivi e vitali a 4 – 5 mesi di età.



LE NORME CHE REGOLANO L’ALLEVAMENTO DI STRUZZI

rag. Patrizia Montermini





1.Inviare comunicazione al Sindaco di inizio attività ai sensi dell'articolo 216 TULL.SS. Trascorsi 20 giorni dalla data di invio, qualora nessun confinante si fosse opposto a questa nuova attività, si può procedere all'organizzazione dell'allevamento.



2.Redarre una relazione tecnica contenente le caratteristiche dell'attività: allevamento a ciclo completo oppure finalizzato al solo ingrasso; definizione della superficie aziendale interessata; numero ed ampiezza dei recinti; ecc.



3.Predisporre certificato di destinazione urbanistica della zona di insediamento dell'attività (PRG).



4.Nel caso di inizio di attività di incubazione è necessario un certificato di agibilità o licenza d'uso dei locali utilizzati per lo stoccaggio e disinfezione delle uova, l'incubazione e la schiusa. Anche per gli struzzi è applicabile la legge 356 del 13 maggio 1966 che istituisce presso il Ministero dell'Agricoltura un registro nazionale delle imprese produttrici di uova da cova o di pulcini. Tali disposizioni non si applicano agli incubatoi la cui capacità totale di incubazione, al netto della schiusa, sia inferiore alle 1000 uova.



5.Dichiarazione delle modalità di prelievo dell'acqua potabile: pozzo con conta litri installato o pubblico acquedotto. Nel caso di utilizzo di acqua di pozzo è necessario allegare anche un certificato di analisi delle acque per la potabilità.



6.Pagamento dei diritti sanitari: normalmente Lire 100.000-



N.B. Purtroppo non tutti i comuni applicano queste disposizioni, capita spesso che vi siano amministrazioni comunali molto più restrittive che richiedono innumerevoli ulteriori formalità come ad esempio progetti edilizi per recinti e tettoie, distanze minime di centinaia di metri da corsi d'acqua e/o strade, ecc. Occorre pertanto di volta in volta accertarsi per prima cosa delle richieste del comune competente per territorio della zona ove si intende installare l'allevamento per evitare brutte sorprese quando magari si sono già acquistati gli animali.



LIQUAMI



Anche gli struzzi come tutti le altre specie animali producono feci ed urine.



Il problema dei liquami nel caso dell'allevamento dello struzzo è facilmente evitabile strutturando i recinti con le misure consigliate per il rispetto del benessere animale che però nel contempo garantisce anche una ripartizione dei capi sul territorio in misura proporzionata a quanto previsto dalla legge Merli (2,5 t peso vivo di bestiame per ettaro di terreno utilizzato per gli allevamenti avi-cunicoli, 3,5t per allevamenti di suini e vitelli a carne bianca, 4t di peso vivo per gli altri tipi animali).



Problemi possono sorgere per le pulcinaie. Normalmente la parte coperta utilizzata per il ricovero notturno presenta un fondo in cemento sul quale si depositano le feci e che richiede frequenti lavaggi per garantire l'igiene di tali locali. Per legge l'acqua sporca derivante da tali operazioni deve essere raccolta in tre grandi vasche di cemento per la decantazione e maturazione prima di essere asportata con grandi cisterne mobili ed opportunamente sparsa su terreni agricoli. Per evitare tale operazione si può prevedere l'utilizzo, quale fondo per il riposo notturno, di trucioli o paglia che vengono periodicamente sostituiti.



OBBLIGHI FISCALI



Ogni azienda deve poi essere regolarmente iscritta presso il Ministero delle Finanze richiedendo l'attribuzione della partita IVA con codice attività “allevamento di animali per l'alimentazione umana”.



Occorre anche procedere all'iscrizione presso la Camera di Commercio come attività agricola. E' capitato in passato che alcuni uffici non riconoscessero l'attività di allevamento dello struzzo come attività agricola, il problema è stato risolto dimostrando che l'allevamento dello struzzo è impossibile senza l'uso del terreno e che gli struzzi sono animali erbivori che vengono alimentati con foraggi di produzione aziendale.



OBBLIGHI CONTRIBUTIVI



L'allevatore di struzzi deve anche procedere all'iscrizione presso l'INPS come coltivatore diretto. Per legge è “imprenditore agricolo” colui che dedicata la maggior parte della propria attività lavorativa ad un'attività agricola e che ricava la maggior parte del suo reddito da tale attività.



Per quanto riguarda il tempo necessario per accudire gli struzzi l'AVAS ha elaborato una tabella dimostrante le ORE lavoro necessarie per un allevamento composto da una famiglia di struzzi. Tale tabella è già stata recepita da alcuni uffici provinciali ed è reperibile sul sito AVAS oppure è possibile richiederla a mezzo posta.



NORMATIVE SANITARIE



Non esistono norme specifiche per gli struzzi. Non esiste alcun obbligo di vaccinazioni se non in Toscana per una recente diffusione di peste aviare.



La maggior parte delle patologie dello struzzo deriva da inadeguate condizioni di allevamento. Maggiore è il tentativo di intensificare l'allevamento, riducendo gli spazi e forzando l'alimentazione, maggiori sono le patologie batteriche e protozoarie di insorgenza secondaria.



Gli struzzi, per la loro propria conformazione, hanno necessità di vivere in ampi spazi aperti, sopravvivono ben difficilmente negli spazi ristretti e chiusi.



Dove puoi trovare gli struzzi

Salento Struzzi di Scupola Rosanna Allevamento di struzzi. Acquarica del capo (Lecce)

Coluccia Rita Allevamento di struzzi ed altri animali a Ortelle (Lecce)

Allevamento struzzispongano LE (Lecce)

lunedì 30 gennaio 2012

Raffronto tra l’olivicoltura dell’Australia e quella del Salento leccese

Raffronto tra l’olivicoltura dell’Australia e quella del Salento leccese




In questa nota farò il raffronto tra l’olivicoltura che si sta affermando in Australia e quella del Salento leccese. E’ importante sapere che tipo di olio d’oliva si produce nei paesi che fanno la concorrenza all’olio d’oliva prodotto nel Salento leccese al fine di stabilire quale prodotto può affermarsi per ottenere il rilancio dell’attività economica che ha fatto nei secoli scorsi la ricchezza della terra tra i due mari tanto da coniare per l’olio il termine di “Oro del Salento”.



L’olivicoltura australiana

Anche grazie al successo della dieta mediterranea e ai numerosi abitanti di origine italiana, l’olio sta entrando sempre più nei consumi degli australiani. E’ per questo che in Australia, oltre a importare olio soprattutto da Spagna e Italia, dai primi anni novanta vengono piantati circa mezzo milione di olivi ogni anno. Sempre in Australia esiste quella che si può definire la più vasta tenuta olivicola, monopadronale (appartenente ad un unico proprietario), del mondo, con oltre mezzo milione di piante di olivo.



Quanti alberi di olivo ci sono in Australia?

L’olivicoltura australiana è appena nata ma è fatta da professionisti motivati, molto aiutati dalle istituzioni e dalla ricerca. Il nuovo olio prodotto non serve a soddisfare solo al mercato nazionale. Riferisce Lamberto Baccioni in un convegno a Bari che in soli 7mila ettari ci sono 7milioni di piante e 14 varietà.

L’ambasciata Australiana in Italia riferisce che in base alle attuali stime relative all’industria australiana delle olive, in Australia vengono coltivati circa 10 milioni di olivi su oltre 30.000 ettari di terreno per un totale di circa 800 oliveti. Si stima che la produzione di due regioni in particolare, il centro nord dello stato del Victoria e la zona a nord di Perth, nel Western Australia, copra oltre il 70% dell’attuale produzione australiana.

Gli alberi di olivo in Australia sono a una distanza di 4 metri uno dall’altro su file distanti 6 o 7 metri che significa una densità di 350 – 400 alberi per ettaro.



Come viene effettuata la raccolta delle olive in Australia?

Le olive vengono raccolte con l’utilizzo delle macchine, specificamente con il particolare sistema ad aspo oscillante libero di ruotare sulla vegetazione che è stato adottato nei nuovi macchinari per la raccolta in continuo laterale e nelle grandi macchine di raccolta delle olive come la imponente Colossus con 38 tonnellate di peso. Questa macchina lavora alla velocità di 3,5 chilometri all’ora e raccoglie le olive da due piante in un minuto! Sono delle scavallatrici alte dai 4 ai 4,5 metri e larghe circa 2 metri per il loro utilizzo nella raccolta dell’oliveto servono due operatori. L’ultima prova a cui si è avuto modo di assistere si è svolta tra Veneto e Lombardia, su impianti giovani, di 3-4 anni e hanno mostrato risultati con una quantità di prodotto raccolto intorno al 75% e una produzione oraria di 45-50 quintali di olive.



La trasformazione delle olive in olio in Australia

Queste olive vengono subito trasportate e immesse in 3 linee di lavorazione della capacità di 3 tonnellate l’ora. Il costo dell’olio d’oliva australiano ottenuto in questo modo è di circa 1,50 EURO al chilo! L’olio australiano viene venduto a 11 euro il litro in contenitori Bag-in-Box da 3 litri. I contenitori Bag-in-Box sono un imballo ecologicamente ed economicamente competitivo in confronto ai contenitori in plastica o metallo. Il riciclaggio è semplice ed il volume del materiale residuo è molto ridotto.

Bag-in-Box è inoltre particolarmente adatto all'olio d'oliva, in quanto assicura che nessuna delle qualità originarie del prodotto vengano intaccate dall'aria o dalla luce.

I dati del Coi dicono che da quegli oliveti australiani si sono ottenuti nella campagna 2010 circa 18mila tonnellate di olio che sono lo 0,62% di quella mondiale. La produzione australiana potrebbe trovare spazio sulle tavole di molti nuovi mercati, come quelli nord-americani e giapponesi.



Premio BIOL all’olio d’oliva australiano (Newsletter Ambasciata Australia a Roma speciale edizione agroalimentare dicembre 2011)

L’azienda Kailis Organic Olive Groves ha ottenuto due riconoscimenti per il suo olio d’oliva biologico al concorso italiano Premio BIOL, un evento annuale che premia i migliori olii extravergine biologici fra quelli provenienti da tutto il mondo. Gli olii d’oliva vengono giudicati da una giuria internazionale ed in base ai risultati di un’analisi dei parametri chimici. Al Premio partecipano molti produttori olivicoli e cooperative internazionali. Kailis Organic Olive Groves ha la sua sede nel Western Australia ed ha vinto molti premi australiani ed internazionali. Ha buone probabilità il prossimo anno di diventare il maggiore produttore di olio d’oliva biologico al mondo.



La tenuta di Monini a Hillstone (NSW) in Australia. (Newsletter Ambasciata Australia a Roma speciale edizione agroalimentare dicembre 2011)

La famiglia Monini produce da tre generazioni olio extra vergine di qualità e a fine agosto la società ha prodotto una edizione limitata di olio extra vergine dalle piantagioni australiane Monini di Hillstone, a 600 km da Sidney. “il Primissimo”, distribuito in esclusiva da Esselunga, è stato il primo olio extra vergine d’oliva franto nel 2011, sfruttando l’inverno australe di giugno e la raccolta delle olive, che in Australia si svolge dal mese di aprile. L’olio australiano ha tutta la qualità e l’eccellenza delle migliori varietà umbre di olive Frantoio, Leccino e Pendolino, che nel 2004 hanno dato inizio alla storia de “il Primissimo” Monini, quando dopo un lungo viaggio dall’Italia, i giovani ulivi hanno trovato casa in Australia. “il Primissimo” ha un sapore fresco, erbaceo intenso, floreale, con sentore di mela e sfondo di mandorla, leggermente amaro e pungente, con un odore intenso, complesso ed elegante.



L’olivicoltura del Salento leccese

L’olivicoltura del Salento leccese con i suoi alberi secolari prevalentemente delle varietà ogliarola leccese e cellina di Nardò. Bellissima vero? Un albero d’olivo è distante dieci metri dall’altro albero d’olivo e quindi ci sono circa 100 alberi d’olivo per ettaro. Sono circa 90mila gli ettari della foresta degli ulivi e quindi siamo in presenza di circa 9milioni di alberi! I proprietari del Paesaggio rurale sono circa 250mila e quindi sono davvero tantissimi i proprietari di 30 o 50 alberi di olivo sino ad arrivare a 100 alberi. Insomma la maggioranza dei proprietari possiedono un piccolo pezzetto di paesaggio rurale del Salento leccese con al massimo 100 alberi di olivo. Questa situazione rende possibile una meccanizzazione fatta con agevolatori abbacchiatori, ganci scuotitori ecc. che possono essere utilizzati su olivi alti 4 metri o al massimo 4 metri e mezzo. Inoltre in questa situazione la resa di un raccoglitore in condizioni ottimali arriva come ho già avuto modo di scrivere a 90 chili di olive l’ora. Che fare per raccogliere 90 chili l’ora di olive ogliarole leccesi e celline di Nardò? http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2011/12/che-fare-per-raccogliere-90-chili-lora.html

Sarebbe interessante applicare una ristrutturazione degli olivi portandoli ad un’altezza di 4 metri utilizzando le potatrici meccaniche per poter utilizzare le scavallatrici alte come già scritto dai 4 ai 4,5 metri e larghe circa 2 metri. Questa macchina potrebbe essere acquistata da una cooperativa o un consorzio che curerebbe la raccolta delle olive dagli alberi secolari. I risultati con una quantità di prodotto raccolto intorno al 75% e una produzione oraria di 45-50 quintali di olive darebbero un toccasana per i nostri insostenibili costi di produzione.



Conclusioni

Da quanto ho esposto risulta chiaro che l’olio extra vergine di oliva, ovvero quello commercializzato oggi nella grande distribuzione organizzata a 3,50 euro al litro, può proporre questo prezzo competitivo provenendo da olivicolture strutturate come quella dell’Australia che, a quei prezzi, danno un olio d’oliva extra vergine assolutamente ordinario. Ecco che appare evidente che l’unico olio che può essere prodotto dall’olivicoltura degli olivi secolari del Salento leccese di varietà ogliarola leccese e cellina di Nardò è quello d’eccellenza che, grazie alle sue caratteristiche uniche al mondo, ha un vero e proprio monopolio nel mercato mondiale dell’olio d’oliva.

Di questo argomento tratterò nei miei prossimi scritti.



di Antonio Bruno

domenica 29 gennaio 2012

La confusione e l’ignoranza avvolgono l’oro del Salento

La confusione e l’ignoranza avvolgono l’oro del Salento


E’ davvero singolare ciò che riferisce sull’olio d’oliva Alex Renton del giornale USA theguardian ovvero che le frodi su questo prezioso e sublime alimento c’erano già ai tempi dei Sumeri infatti secondo le tavolette cuneiformi ritrovate nel sito archeologico di Ebla quel popolo aveva una vera e propria “Arma fatta da gendarmi” incaricati dell’attività di investigazione e repressione delle frodi perpetuate sull’olio d’oliva.

E’ uscito da poco negli USA un libro di Tom Mueller dal titolo “Extra Virginity: The Sublime and Scandalous World of Olive Oil” ovvero Extra verginità il mondo sublime e scandaloso dell’olio d’oliva si può leggere la ragione che ho fatto stigmatizzato nel mio pezzo sul perché non c’è un mercato degli olii d’oliva di eccellenza http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/perche-nel-salento-leccese-non-ce-il.html . Infatti Mueller afferma che la chiave del successo dei truffatori dell’olio d’oliva è la confusione e l’ignoranza che avvolgono l’oro del Salento.

Una delle truffe degli ultimi anni

Il libro sta vendendo moltissime copie negli USA e Mueller afferma che c’è un mondo agricolo laborioso che è sopraffatto da un gruppo scivoloso (viscido) di uomini d’affari. Scrive Muller:

“Ricordate quando il 10 agosto 1991, una nave cisterna arrugginita chiamata Mazal II attraccò al porto industriale di Ordu, in Turchia e pompò 2.200 tonnellate di olio di nocciola nelle sue stive? La nave, iniziò poi un tortuoso viaggio attraverso il Mediterraneo e il mare del Nord. Il 21 settembre, quando la Mazal II raggiunse il porto di Barletta in Puglia, il carico era diventato olio di oliva greco in base ai documenti ufficiali. Superò la dogana, probabilmente con la connivenza di un funzionario, fu collocato su camion cisterna e consegnato alla raffineria di RIOLIO, un produttore italiano di olio di oliva con sede a Barletta. Là fu venduto – mescolato in alcuni casi in parte con vero olio di oliva – a clienti della RIOLIO.

Fra l’agosto e il novembre del 1991, la Mazal II e un’altra nave cisterna, la Katerina T., consegnarono a RIOLIO circa 10.000 tonnellate di olio di nocciola turco e olio di semi di girasole argentino, tutti dichiarati olio di oliva greco. Il proprietario di RIOLIO, Domenico Ribatti, si arricchì con il falso olio mettendo insieme solide società immobiliari, che includevano un ex grande magazzino in Bari. Corruppe due funzionati, uno con contanti, l’altro con cartoni di olio di oliva e fece diversi viaggi a Roma, dove alloggiò al Grand Hotel, incontrandosi con altri produttori di olio di oliva italiani e stranieri. In qualità di una delle più importanti aziende importatrici di olio di oliva, la società di Ribatti era socia di ASSITOL, la potente associazione nazionale degli industriali oleari e lo stesso Ribatti aveva parecchia influenza a Roma tanto da chiedere un favore – trattamento preferenziale per il nipote di un associato, che cercava di essere ammesso alla Scuola Ufficiali Militare – ad un funzionario di alto rango del Ministero delle Finanze, un pugliese come lui.”

Sempre Mueller riporta un suo colloquio con l’allora Ministro Paolo De Castro:

“Paolo De Castro quando era Ministro dell’Agricoltura, mi ha detto “Dobbiamo evitaredistorsioni, non porre limiti al commercio,” mi disse. “La cosa importante è che le persone non facciano i furbi e che questo olio tunisino non diventi olio extra vergine di oliva pugliese. Ora, questo è un bel problemino eh?” De Castro aggiunse che il suo decreto “Made in Italy” che obbligherebbe i distributori ad indicare in etichetta la provenienza del loro olio, impedirebbe loro d’ingannare il pubblico. “Lo si scrive e non esiste il problema,” disse.
Leonardo Marseglia respinse l’idea che una tale misura possa essere efficace. “L’olio non ha una carta d’identità, viaggia e basta,” disse. “Quando qualcuno ha due silos d’olio, uno italiano e l’altro estero, deve solo scambiarli: l’estero diventa italiano e l’italiano diventa estero.” Rilevando che l’olio etichettato “Made in Italy” è venduto a prezzi più alti degli altri oli, Marseglia disse che la legge di De Castro indurrebbe soltanto a maggiori frodi. “Quindi, cosa potrebbe accadere? Faranno altre truffe e sotto la copertura del ‘Made in Italy’ ci saranno oli esteri etichettati ‘Made in Italy’.

Leonardo Colavita è ugualmente scettico: “ Io dico che un criminale dovrebbe fare la legge, perché il criminale sa come aggirarla.”


La truffa dell’olio è una storia deprimente

E 'una storia deprimente, senza alcun rimedio ovvio, ma è solo la metà di questo libro molto divertente di Mueller, un americano che ha messo su casa in Liguria e che racconta una storia avvincente della nascita di olio d'oliva al punto in cui esso simboleggia la civiltà sia nella mente di un legionario romano negli avamposti tedeschi dell'Impero, o su un tavolo da pranzo della classe media del Nord Europa o dell'America di oggi.

Attraverso i secoli, l'olio fresco verde d’oliva è passato indenne attrabersando imbroglioni e fanatici. I Romani, dice Mueller, dalla cima di Monte Testaccio, una collina dalla Tevere fatta di anfore olearie scartate, sorvegliavano l’olio d'oliva meglio di quanto facciamo noi.

E Mueller conclude che la maggior parte dell’olio d’oliva che mangiamo oggi e che acquistiamo a buon mercato in realtà è olio lampante un olio che i romani ritenevano idoneo solo per l'illuminazione delle loro case.


Infine riporto questo scambio epistolare tra Gino Celletti e Tom Mueller

Una cara amica, Silvia Lazzari che lavora nell’olio, in Grecia, mi chiede via Facebook http://www.facebook.com/gino.celletti1/posts/143362359111279 cose penso delle recenti vicende apparse su

- La Repubblica http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2011/12/22/news/agromafia_la_truffa_dell_olio-27042671/

- Teatro Naturale http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/12489-allarme-italia-si-vuole-affossare-il-comparto-olio-di-oliva.htm



Ecco cosa penso e per rispondere prenderò a modello “IF” di Kipling.



Caro Produttore di Olio Italiano di Qualità.

Se continui a dare la colpa agli altri perchè fanno e tu no.

Se continui a fare come hai sempre fatto per paura ci cambiare o peggio di lavorare.

Se continui a pensare che tu sei il più bravo e gli altri fanno solo robaccia.

Se continui a pensare che il tuo olio è italiano e quindi si vende da solo.

Se continui a pensare che è non sei tu a dover investire per te stesso ma altri per tuo conto (associazioni, consorzi ecc.).

Se continui a pensare che debbano essere gli altri a suonare la tua tromba e non tu stesso.

Se continui a pensare che il mondo deve venire da te e non tu da lui …

Allora clicca questi links sotto e allora forse capirai che ti devi dare una mossa e che il marketing è prezioso e ci devi spendere qualche euro fino a che te ne restano da spendere.

QUi

http://www.ciaprochef.com/oliveoil/sponsors..html

in California, la Spagna sponsorizza un Corso per insegnare ai Buyer della Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

- cosa sia l’olio delle olive.

- come si sceglie.

- come si scoprono i difetti.

- come si compra.

- come si vende.

- come si abbina magari ?

Tu Produttore di Olio di Qualità Italiano hai mai chiesto ad un ESPERTO di spiegare per te tutto questo?

Tu Produttore di Olio di Qualità Italiano lo sai che grandi aziende italiane di Olio “da paesi comunitari e non comunitari” fanno regolarmente queste attività sui BUYER della GDO Italiana e estera ?

Non lo sapevi ? Se sei piccolo e da solo non ce la fai, accordati con i tuoi omologhi, smetti di guardarli in cagnesco e sposa il detto “l’unione fa la forza”.



Guarda questi link

Qui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/home/home.asp

il sito di OliveoilfromSpain cioè il sito che dice al mondo cosa che olio può avere dalla Spagna. Lascio a te ogni commento se avrai la pazienza di visitartelo tutto.

Qui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/calendar.asp

il calendario delle attività promozionali che la Spagna fa in America. Da paura, tanti sono gli appuntamenti e la saturazione dei luoghi ! Niente è lasciato al caso e soprattutto niente è lasciato agli altri.

Qui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/PastPromotions.asp

il coinvolgimento dei ristoranti e degli chef spagnoli nel preparare piatti per gli Americani. Da noi se un ristoratore chiede 6 bottiglie per una cena si va nel panico, quel ristoratore è un approfittatore. E se dovesse chiedere parcella e spese viaggio per fare una cena in Texas? Che proporresti? la forca?

e qui la mazzata finale

http://www.oliveoiltimes.com/olive-oil-business/europe/made-in-italy-olive-oil-investigations/23505?utm_source=Olive+Oil+Times&utm_campaign=4fa8d09ccf-OOR_212_16_2010&utm_medium=email

oltre ai dubbi che ora anche la della Cina ha su i nostri oli, dubbi ovviamente alimentati ad arte, c’è il sig. Rafael Civantos della COAG dell’Unione degli Agricoltori di Spagna che dice “l’Italia spaccia olio di oliva spagnolo come proprio, perché "le sue cifre sulla produzione di olio d'oliva, sui consumi e sulle importazioni non tornano". Chi ha coraggio di replicare ?

Ecco cosa penso ed ecco sotto la mia soluzione.

Devi cominciare ad investire sulla CULTURA perché non hai scampo se investi solo su:

- prezzi

- nuovi mercati.

Qualcuno farà i prezzi più bassi dei tuoi o ti raggiungerà nel nuovo mercato, se non c’è già arrivato prima di te. Investi sulle figure che fanno CULTURA ITALIANA DELL’OLIO ma che siano AUTOREVOLI e soprattutto INDIPENDENTI,

COPIA la Spagna, che usa i suoi Assaggiatori, i suoi Chef ed i suoi Ristoratori per promuovere il suo olio

La guerra si vince a tavola, non al supermercato.

Gino Celletti



Ciao Gino,

Ben detto! Il rosario dell’olio vero, e di come smettere di perdere occasioni.

Non vedo l'ora di rivederti, e di parlare di…olio, naturalmente.

Sarò negli Stati Uniti dal 10.01 al 05.02, tra l’altro per parlare alla conferenza in California per i buyer che segnali qui sopra. C’e’ qualcosa di grosso che si muove nel mondo dell’olio. Speriamo di fare in tempo a celebrare/proteggere/preservare il buon olio da quello finto, che rischia di annegare tutto.

Poi di nuovo nello stivale, e conto di rivederti presto per parlare di nuovo di...olio, e’ ovvio. Non finisco mai di imparare, specie da gente con le idee chiare come te. Gente con le idee chiare e’ rara assai in qualsiasi campo, sopratutto nel mondo luminoso dell’olio extravergine!

Un caro saluto,

Tom Mueller


Il corso dell'ADAF Lecce
Nel Salento leccese l’ADAF Lecce ovvero l’Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e forestali ha in programma un corso di questo tipo tenuto dal noto oleologo Carmelo Buttazzo il dottore agronomo che ha sbancato facendo razzia di premi. Tutte le aziende seguite dal collega Buttazzo sono state premiate! Noi lo facciamo perché c’è bisogno che la cultura dell’olio si diffonda. Che aspetti a venire anche tu? i posti disponibili sono quasi esauriti!


di Antonio Bruno

La confusión y la ignorancia rodean el oro en el Salento

La confusión y la ignorancia rodean el oro en el Salento




Y "lo que es realmente inusual Alex Renton informes del Aceite de Oliva de la theguardian periódico de EE.UU. o que el fraude de este alimento precioso y sublime en los días de tablillas cuneiformes sumerias encontradas tanto de acuerdo con el sitio arqueológico de Ebla en el pueblo había una verdadera "arma hecha por la policía", a cargo de la investigación y persecución del fraude perpetuado en el aceite de oliva.

Sólo "salen en los EE.UU. un libro de Tom Muller, titulado" La virginidad Extra: El mundo sublime y lo escandaloso de Aceite de Oliva "o el mundo el escándalo de oliva virgen y aceite de sublime se puede leer la razón por la que se estigmatiza en mi artículo sobre por qué existe un mercado de aceites de oliva de http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/perche-nel-salento-leccese-non-ce-il.html excelencia. De hecho, Muller dice que la clave para el éxito de los estafadores de aceite de oliva es la confusión y la ignorancia que envuelven el oro del Salento.



Una de las estafas de los últimos años

El libro se está vendiendo tantas copias en los EE.UU. y Muller dice que hay una agricultura de trabajo intensivo que se supera mediante un grupo resbaladiza (resbaladizo) de los empresarios. Muller escribe:

"¿Recuerdas cuando 10 de agosto 1991, un camión cisterna oxidado llamado II Mazal atracó en el puerto industrial de Ordu, Turquía, y se bombea a 2.200 toneladas de aceite de avellana en su bodega? El barco comenzó un tortuoso viaje por el Mediterráneo y el Mar del Norte. El 21 de septiembre, cuando la II Mazal llegó al puerto de Barletta en Apulia, la carga se convirtió en el aceite de oliva griego de acuerdo con documentos oficiales. Pasó por la aduana, posiblemente con la complicidad de un oficial, fue colocado en los camiones cisterna y entregado a la refinería de Riolio, un productor

Aceite de oliva italiano con sede en Barletta. No se vendió - en algunos casos mezclada con aceite de oliva grandes - a los clientes de la riolita.

Entre agosto y noviembre de 1991, la II Mazal y otro petrolero, el T. Katerina, entregado cerca de 10.000 toneladas de aceite de aceite de avellana turca Riolio y semillas de girasol argentino, todos declarados de aceite de oliva griego . El propietario de Riolo, Domenico Ribatti, se han enriquecido de aceite falso armar una sólida empresa de bienes raíces, que incluye un antiguo almacén de Bari Él sobornó a dos funcionarios, uno con dinero en efectivo, y el otro con cajas de aceite de oliva y realizó varios viajes en Roma, donde se alojó en el Grand Hotel, de reuniones con otros productores de aceite de oliva italiano y extranjero. Como uno de los mayores importadores de aceite de oliva, la compañía Ribatti era miembro de ASSITOL, la poderosa Asociación Nacional de Industriales y las fábricas de la misma Ribatti tenido mucha influencia en Roma como un favor a pedir - un trato preferente para su nieto un asociado, quien trató de ser admitido en la Escuela de Oficiales Militares - un funcionario de alto rango del Ministerio de Finanzas, una de Apulia como él ".



Siempre Muller publica una entrevista con el entonces ministro de Paolo De Castro:



"Paolo De Castro cuando era Ministro de Agricultura, dijo:" Hay que evitar

distorsiones, no para limitar el comercio ", dijo. "Lo importante es que la gente no hace la lista y que este aceite no se convierta en aceite de oliva virgen extra de Túnez de la Puglia. Ahora bien, esto es un problema pequeño y agradable ¿no? ", Dijo De Castro que su decreto" Made in Italy "que exigen a los distribuidores a indicar en la etiqueta el origen de su aceite, impediría a engañar al público. "Está escrito y no hay ningún problema", dijo.

Leonardo Marseglia rechazó la idea de que tal medida puede ser eficaz. "El petróleo no tiene una tarjeta de identificación, simplemente viajar", dijo. "Cuando alguien tiene dos silos de aceite, uno italiano y uno extranjero, sólo cambio: de Relaciones Exteriores italiano y se convierte en italiano se convierte en el extranjero." Teniendo en cuenta que el aceite de la etiqueta "Made in Italy" se vende a precios más alto que otros aceites, Marseglia, dijo que la ley de De Castro daría lugar a que haya más fraude. "Entonces, ¿qué podría pasar? Voluntad y otras estafas con el pretexto de "Made in Italy" no habrá aceites extranjeros como 'Made in Italy ".

Leonardo Colavita es igualmente escéptico: "Debo decir que una ley penal, porque el delincuente sabe cómo evitarlo."



La historia es deprimente estafa de aceite

Es una historia deprimente, sin remedio obvio, pero es sólo la mitad de este libro Mueller muy divertido, un estadounidense que se instala en Liguria, y que cuenta una historia convincente de la luz del aceite de oliva hasta el punto de que simboliza la civilización está en la mente de un legionario romano puestos en la tabla de Imperio alemán comedor o en una clase media de Europa o Norte América hoy.

A través de los siglos, el aceite de oliva fresco verde ha ido delincuentes ilesos attrabersando y fanáticos. Los romanos, dice Mueller, de la cima del Monte Testaccio, una colina desde el Tíber hizo de ánforas de aceite desechado, visto el aceite de oliva mejor que nosotros.

Muller y concluye que la mayor parte del aceite de oliva que consumimos hoy en día y comprar el barato es en realidad un aceite de la lámpara de aceite que los romanos consideraban adecuadas sólo para la iluminación de sus hogares.



En conclusión, este intercambio de cartas entre Gino Celletti y Tom Mueller

Una querida amiga, Silvia Lazzari, quien trabaja en el petróleo, en Grecia, me pide cosas que http://www.facebook.com/gino.celletti1/posts/143362359111279 facebook apareció en los recientes acontecimientos

- La República

- Teatro Naturale



Esto es lo que pienso y voy a tomar como modelo para responder a las "SI" de Kipling.



Fabricante queridos de la calidad del aceite italiano.

Si siguen culpando a otros por hacer y no hacer.

Si usted continúa haciendo lo que siempre hay que temer al cambio o peor que los que trabajamos.

Si seguimos pensando que eres el mejor y muchos otros son sólo basura.

Si siguen pensando que su aceite es el italiano y luego los vende en sí.

Si seguimos pensando que no es lo que tienes que invertir por sí mismo, pero otros en su nombre (asociaciones, consorcios, etc.).

Si seguimos pensando que los demás deberían estar jugando su trompeta, y no a ti mismo.

Si seguimos pensando que el mundo debe llegar a usted de él y no usted ...

A continuación, haga clic en estos enlaces de abajo y entonces tal vez usted entienda que usted tiene que hacer un movimiento y que el marketing es muy valioso y que tenemos que gastar unos cuantos dólares hasta que se dejan pasar.

Aquí

http://www.ciaprochef.com/oliveoil/sponsors..html

California, España, está patrocinando un curso para enseñar a los grandes compradores al por menor (comercio minorista)

- ¿Qué es el aceite de las aceitunas.

- A medida que usted elija.

- ¿Cómo encontrar defectos.

- ¿Cómo comprar.

- ¿Cómo vender.

- A medida que se va tal vez?

Usted Fabricante de la calidad del aceite italiano que ha preguntado a un experto para explicar a usted todo esto?

Usted Fabricante de Calidad petrolera italiana italiana grandes empresas saben que el petróleo "de la UE y países no pertenecientes a la UE" estas actividades regularmente en COMPRADOR GDO italianos y extranjeros?

¿No lo sabías? Si son pequeños y no pueden hacerlo solos, de acuerdo con sus contrapartes, que dejar de mirarlos con recelo, y la novia dijo que "la unión hace la fuerza".



Echa un vistazo a estos enlaces

Aquí

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/home/home.asp

Sitio OliveoilfromSpain que el sitio que le dice al mundo lo que puede tener el petróleo de España. Os dejo los comentarios, si usted tiene la paciencia para visitar a todos.

Aquí

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/calendar.asp

el calendario de actividades de promoción que España está en América. Del miedo, hay tantas citas y la saturación de este lugar! Nada se deja al azar y sobre todo no se deja nada a los demás.

Aquí

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/PastPromotions.asp

la participación de los restaurantes españoles y cocineros en la preparación de platos para los estadounidenses. De un propietario de un restaurante nos preguntó si 6 botellas para una cena de entrar en pánico, este restaurante es un especulador. Y si se le preguntara a cargo y gastos de viaje para hacer una cena en Texas? ¿Qué propondría usted? la horca?

y aquí el golpe final



Además de la duda de que China tiene ahora también en nuestro petróleo, por supuesto, las dudas alimentadas por el arte, no es el señor. Rafael Civantos la Unión de Agricultores COAG dice que los españoles "Italia pretende aceite de oliva español como propio, ya que" sus cifras en la producción del consumo de aceite de oliva y las importaciones no vuelven ". ¿Quién tiene el valor para responder?

Esto es lo que creo y aquí está mi solución a continuación.

Tienes que empezar a invertir en cultura, porque no se le escapó, si usted invierte sólo:

- Precios

- Nuevos mercados.

Alguien va a bajar sus precios o se llega al nuevo mercado, si no está ya allí antes. Invertir en las cifras que hacen que la cultura del aceite italiano autoritario y por encima, pero que son independientes

COPIA España, que utiliza sus catadores, su chef y su propietarios de restaurantes para promover su petróleo

La guerra se gana en la mesa, no el supermercado.

Gino Celletti



Hola Gino,



¡Bien dicho! El aceite de Rosario verdad, y cómo dejar de perder oportunidades.

No puedo esperar a verte otra vez, y hablar ... de aceite, por supuesto.

Voy a estar en el 10:01 a 05:02 Estados Unidos, entre otras cosas, a hablar en la conferencia en California para los compradores que signos mencionados anteriormente. Hay algo grande se mueve en el mundo del petróleo. Esperamos tener tiempo para marcar / protect / preservar el buen aceite de la falsificación, que amenaza con ahogar a todo.

Por otra parte en el arranque y esperar a ver muy pronto para hablar de aceite ... una vez más, y 'obvio. Nunca dejo de aprender, especialmente de la gente como usted con las ideas claras. Las personas con ideas claras y "muy poco común en cualquier ámbito, especialmente en el mundo brillante de extra-virgen!

Mis mejores deseos,

Tom Mueller



En el Salento Lecce Lecce ADAF o la Asociación de Graduados en Agricultura y Silvicultura está preparando un curso de este tipo en manos de la famosa Buttazzo Carmelo oleologo el ingeniero agrónomo que ha excavado por asalto las primas. Todas las empresas seguir las Buttazzo enlaces han sido premiados! Lo hacemos porque es necesario que la cultura del aceite se extienda. ¿A qué esperas para venir? las sillas estén casi agotadas!





Antonio Bruno

A confusão ea ignorância cercam o ouro no Salento

A confusão ea ignorância cercam o ouro no Salento




E 'o que é realmente incomum relatórios de Alex Renton sobre o Azeite do theguardian jornal dos EUA ou que a fraude deste alimento precioso e sublime foram nos dias de tábuas sumérias cuneiformes encontrados tanto de acordo com o sítio arqueológico de Ebla no povo tinha uma "arma feita pela polícia" real responsável pela investigação e repressão da fraude perpetuada em azeite de oliva.

É só sair em os EUA um livro de Tom Muller, intitulado "A virgindade Extra: O Mundo Sublime e escandalosa de Azeite" ou o mundo sublime e extra virgem escândalo azeite você pode ler a razão pela qual eu fiz estigmatizados no meu artigo sobre porque é que há um mercado de azeites de http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/perche-nel-salento-leccese-non-ce-il.html excelência. Na verdade, Muller diz que a chave para o sucesso de scammers azeite é a confusão ea ignorância que envolvem o ouro do Salento.



Um dos golpes dos últimos anos

O livro está vendendo tantas cópias em os EUA e Muller diz que há uma agricultura de trabalho intensivo que é superado por um grupo escorregadio (slippery) de empresários. Muller escreve:

"Lembra quando 10 de agosto de 1991, um navio-tanque enferrujado chamado de II Mazal, atracado no porto industrial de Ordu, Turquia e bombeado 2.200 toneladas de óleo de avelã em sua influência? O navio começou então uma viagem tortuosa através do Mediterrâneo e do Mar do Norte. Em 21 de setembro, quando a II Mazal chegou ao porto de Barletta, na Apúlia, a carga tornou-se azeite grego de acordo com documentos oficiais. Ele passou pela alfândega, possivelmente com a conivência de um funcionário, foi colocado em caminhões-tanque e entregue à refinaria Riolio, um produtor

Azeite italiano com sede em Barletta. Havia vendido - em alguns casos é misturado com azeite grande - para clientes do riolito.

Entre agosto e novembro de 1991, o II Mazal e outro petroleiro, o T. Katerina, entregues cerca de 10.000 toneladas em Riolio óleo óleo de avelã turco e sementes de girassol argentino, todos declarados de óleo de oliva grego . O proprietário de Riolo, Domenico Ribatti, enriqueceu com o petróleo falsa unir uma sólida empresas do setor imobiliário, que inclui uma loja de departamento ex-Bari Ele subornou dois funcionários, um com dinheiro, o outro com caixas de azeite e fez várias viagens em Roma, onde permaneceu no Grand Hotel, reunião com outros produtores de azeite italianos e estrangeiros. Como um dos mais importantes importadores de azeite, empresa Ribatti era um membro da ASSITOL, a poderosa Associação Nacional de moinhos industriais e os Ribatti mesmo teve muita influência em Roma, como um favor a pedir - o tratamento preferencial para seu neto um associado, que procurou ser admitido na Escola de Oficiais Militares - um alto funcionário do Ministério das Finanças, um Apúlia como ele ".



Muller sempre publica uma entrevista com o então ministro Paolo De Castro:



"Paolo De Castro, quando ele foi ministro da Agricultura, disse que" Devemos evitar

distorções, e não para limitar o comércio ", disse ele. "O importante é que as pessoas não fazem a inteligente e que este óleo não se torne Tunísia azeite extra-virgem de Puglia. Agora, este é um problema pouco agradável hein? "De Castro disse que seu decreto" Made in Italy ", que seria exigir que os distribuidores a indicar no rótulo a fonte de seu petróleo, iria impedi-los de enganar o público. "Está escrito e não há nenhum problema", disse ele.

Leonardo Marseglia descartou a idéia de que tal medida pode ser eficaz. "O óleo não tem um cartão de identificação, apenas viajando", disse ele. "Quando alguém tem dois silos de petróleo, um italiano e um estrangeiro, só deve câmbio: torna-se Exteriores italiano e italiano se torna estranho." Notando que o óleo chamado "Made in Italy" é vendido a preços mais elevados do que outros óleos, Marseglia disse que a lei de De Castro levaria apenas a mais fraudes. "Então, o que poderia acontecer? Will e outros golpes, sob o disfarce de 'Made in Italy "haverá óleos estrangeiros rotulados' Made in Italy".

Leonardo Colavita também se mostra cético: "Devo dizer que uma lei penal, porque o criminoso sabe como contornar isso."



A história é scam óleo deprimente

É uma história deprimente, sem solução óbvia, mas é apenas metade deste livro Mueller muito engraçado, um americano que fixaram residência em Liguria, e que conta uma história convincente do nascimento de azeite até o ponto onde ele simboliza a civilização está na mente de um legionário romano postos na tabela Império Alemão de jantar ou em uma classe média da Europa ou América do Norte hoje.

Através dos séculos, o óleo de oliva verde fresco passou incólume attrabersando bandidos e fanáticos. Os romanos, diz Mueller, a partir do topo do Monte Testaccio, uma colina do Tibre feito de ânforas de óleo descartado, viu o azeite melhor do que nós.

Muller e conclui que a maioria do azeite que comemos hoje e nós compramos o mais barato é na verdade uma lâmpada de óleo de petróleo que os romanos consideravam adequado apenas para a iluminação de suas casas.



Em conclusão, esta troca de cartas entre Gino Celletti e Tom Mueller

Uma querida amiga, Silvia Lazzari, que trabalha em óleo, na Grécia, pedindo-me coisas que eu http://www.facebook.com/gino.celletti1/posts/143362359111279 facebook apareceu sobre os acontecimentos recentes

- A República

- Teatro Naturale



Aqui está o que eu penso e vou tomar como modelo para cumprir os "SE" Kipling.



Fabricante querido qualidade do óleo italiano.

Se você continuar a culpar os outros, porque eles fazem e você não.

Se você continuar a fazer o que você sempre tem que temem a mudança ou pior do que nós trabalhamos.

Se você continuar a pensar que você é o melhor e mais outros são apenas sucata.

Se você continuar a pensar que o óleo é o italiano e depois vende por si mesmo.

Se você continuar a pensar que não é você tem que investir para si mesmo, mas outros em seu nome (associações, consórcios, etc.).

Se você continuar a pensar que os outros devem estar tocando o seu trompete, e não a si mesmo.

Se você continuar a pensar que o mundo deve vir para você com ele e não você ...

Em seguida, clique estes links abaixo e então talvez você vai entender que você tem que fazer um movimento e que o marketing é precioso e temos que gastar alguns dólares até você é deixado para gastar.

Aqui

http://www.ciaprochef.com/oliveoil/sponsors..html

Califórnia, Espanha, está patrocinando um curso para ensinar os grandes compradores de varejo (loja)

- O que é o óleo de azeitonas.

- Como você escolhe.

- Como encontrar defeitos.

- Como comprar.

- Como vender.

- Como vai, talvez?

Você Fabricante de qualidade do óleo italiano Você já pediu um especialista para explicar-lhe tudo isso?

Você fabricante italiana de Qualidade de petróleo empresas italianas sabem que o petróleo "da UE e de países fora da UE" fazer essas atividades regularmente italianos e estrangeiros COMPRADOR GDO?

Você não sabia? Se você é pequeno e não pode fazer isso sozinho, concordou com os seus homólogos, você parar de olhar para eles com desconfiança, ea noiva disse que "a união faz a força."



Confira esses links

Aqui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/home/home.asp

Site OliveoilfromSpain que o site que diz ao mundo o que você pode ter petróleo de Espanha. Deixo-vos os comentários se você tiver a paciência de visitar todos.

Aqui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/calendar.asp

o calendário de actividades promocionais que a Espanha está na América. Do medo, há tantos compromissos e saturação desse lugar! Nada é deixado ao acaso e, acima de tudo nada é deixado para os outros.

Aqui

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/PastPromotions.asp

o envolvimento de restaurantes e chefs espanhóis na preparação de pratos para os americanos. A partir de um dono de restaurante nos perguntou se 6 garrafas para um jantar de você entrar em pânico, este restaurante é um aproveitador. E se você fosse perguntar a taxa e despesas de viagem para fazer um jantar no Texas? O que você propõe? a forca?

e aqui golpe final



Além da dúvida de que a China tem agora também no nosso petróleo, é claro, as dúvidas alimentadas pela arte, não é o Sr.. Rafael Civantos do COAG Agricultores União diz que o espanhol "A Itália pretende azeite de oliva espanhol como sua própria, porque" seus números sobre a produção de consumo de azeite e importações não voltar. " Quem tem coragem de responder?

Aqui está o que eu penso e aqui está a minha solução abaixo.

Você tem que começar a investir em cultura, porque você não escapar, se você investir apenas:

- Preços

- Novos mercados.

Alguém vai baixar seus preços ou você chegará ao novo mercado, se não já está lá antes de você. Investir nas figuras que fazem CULTURA ITALIANA DE ÓLEO autoritário e acima, mas que são independentes

COPY Espanha, que usa seus provadores, seu chefe e os proprietários de seu restaurante para promover o seu petróleo

A guerra é ganha na mesa, e não o supermercado.

Gino Celletti



Olá Gino,



Bem dito! O óleo rosário verdade, e como parar de desperdiçar oportunidades.

Eu não posso esperar para vê-lo novamente, e falar sobre ... de óleo, é claro.

Eu estarei nos Estados Unidos 10:01-05:02, inter alia, para falar na conferência na Califórnia para os compradores que assina acima. Há algo de grande movimento no mundo do petróleo. Esperamos ter tempo para marcar / proteger / preservar o bom óleo do falso, que ameaça afogar tudo.

Então, novamente no porta-malas e esperar para ver você em breve para falar sobre o petróleo ... de novo, e 'óbvio. Eu não canso de aprender, especialmente de pessoas como você, com idéias claras. Pessoas com idéias claras e 'muito raro em qualquer campo, especialmente no mundo brilhante de extra-virgem!

Best wishes,

Tom Mueller



No Lecce Lecce Salento ADAF ou a Associação de Graduados em Agricultura e Florestas está planejando um curso deste tipo realizada pelo famoso Carmelo oleologo Buttazzo o agrônomo que tem escavado invadindo os prémios. Todas as empresas seguem o Buttazzo ligações foram concedidas! Fazemo-lo porque você precisa que a cultura do óleo se espalhe. O que você está esperando para vir? os assentos disponíveis estão quase esgotados!





Antonio Bruno

La confusion et l'ignorance entourent l'or dans le Salento

La confusion et l'ignorance entourent l'or dans le Salento




Et «ce qui est vraiment inhabituel Alex Renton rapports sur l'huile d'olive de l'theguardian journaux américains ou que la fraude de cet aliment précieux et sublime, étaient à l'époque des tablettes cunéiformes sumériens trouve soit selon le site archéologique d'Ebla dans le peuple avait un véritable «arme faite par la police" en charge de l'enquête et la poursuite des fraudes perpétué sur l'huile d'olive.

Il vient de sortir aux Etats-Unis un livre de Tom Muller intitulé «La virginité supplémentaire: le monde sublime et scandaleux de l'huile d'olive» ou le monde sublime et extra scandale d'huile d'olive vierge que vous pouvez lire la raison pour laquelle je n'ai stigmatisé dans ma pièce sur laquelle il ya un marché des huiles d'olive de http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/perche-nel-salento-leccese-non-ce-il.html excellence. En fait, Muller dit que la clé de la réussite de l'olive arnaqueurs le pétrole est la confusion et l'ignorance qui enveloppent l'or du Salento.



Une des escroqueries de ces dernières années

Le livre se vend autant de copies aux Etats-Unis et Muller dit qu'il ya un élevage de main-d'œuvre qui est surmonté par un groupe glissante (glissante) des hommes d'affaires. Muller écrit:

«Rappelez-vous quand le 10 août 1991, un pétrolier rouillé appelé Mazal II amarré au port industriel de Ordu, en Turquie, et pompé 2.200 tonnes d'huile de noisette dans son emprise? Le navire a alors commencé un voyage tortueux à travers la Méditerranée et la mer du Nord. Le 21 Septembre, quand le II Mazal atteint le port de Barletta dans les Pouilles, la charge est devenue huile d'olive grecque selon les documents officiels. Il a passé la douane, éventuellement avec la complicité d'un officier, a été mis sur les camions-citernes et livré à la raffinerie, Riolio un producteur

Huile d'olive italienne basée à Barletta. Il a été vendu - dans certains cas, le mélange avec l'huile d'olive grand - pour les clients de la rhyolite.

Entre Août et Novembre 1991, le II Mazal et un autre pétrolier, le T. Katerina, livré près de 10 000 tonnes en huile de l'huile de noisette Riolio turcs et les graines de tournesol en Argentine, tous déclarés huile d'olive grecque . Le propriétaire de Riolo, Domenico Ribatti, s'est enrichie de l'huile de fausses mettre sur pied une des sociétés solides de l'immobilier, qui comprenait un ancien grand magasin à Bari, il soudoyé deux fonctionnaires, l'un avec de l'argent, l'autre avec des cartons d'huile d'olive et fait plusieurs voyages à Rome, où il a séjourné au Grand Hôtel, la rencontre avec d'autres producteurs d'huile d'olive italiennes et étrangères. Comme l'un des plus importants importateurs d'huile d'olive, la société Ribatti était un membre de ASSITOL, la puissante Association nationale des moulins industriels et les mêmes Ribatti eu beaucoup d'influence à Rome comme une faveur à vous demander - traitement préférentiel pour son petit-fils un associé, qui cherchait à être admis à l'Ecole Militaire officiers - un haut fonctionnaire du ministère des Finances, une des Pouilles comme lui ".



Toujours Muller publie une interview avec l'ancien ministre Paolo de Castro:



»Paolo De Castro quand il était ministre de l'Agriculture, a déclaré:« Nous devons éviter

distorsions, de ne pas limiter le commerce ", at-il dit. "La chose importante est que les gens ne font pas le malin et que cette huile ne devienne pas tunisiennes d'huile d'olive extra vierge des Pouilles. Maintenant, c'est un problème joli petit hein? "De Castro a déclaré que son décret" Made in Italy "qui exigerait des distributeurs à indiquer sur l'étiquette la source de leur huile, les empêcherait de tromper le public. "Il est écrit et il n'ya aucun problème", at-il dit.

Leonardo Marseglia rejeté l'idée qu'une telle mesure peut être efficace. «Le pétrole n'a pas une carte d'identité, juste voyager», at-il dit. «Quand quelqu'un a deux silos d'huile, un Italien et un étranger, ne doit échange: Affaires étrangères devient italien et italien devient étrangère." Notant que l'huile étiquetés «Made in Italy" est vendu à des prix plus élevé que d'autres huiles, Marseglia dit que la loi de De Castro mènerait qu'à plus de fraude. "Donc, ce qui pourrait arriver? Will et autres escroqueries sous le couvert du «Made in Italy», il y aura des huiles étrangères étiquetés «Made in Italy».

Leonardo Colavita est tout aussi sceptique: «Je dois dire que d'une loi pénale, car le criminel sait comment le contourner."



L'histoire est déprimante escroquerie pétrolière

C'est une histoire déprimante, sans solution évidente, mais ce n'est que la moitié de ce livre très drôle Mueller, un Américain qui a créé la maison en Ligurie, et qui raconte une fascinante histoire de la naissance de l'huile d'olive au point où elle symbolise la civilisation est dans l'esprit d'un avant-postes des légionnaires romains dans la table à manger Empire allemand ou à une classe moyenne de l'Europe ou l'Amérique du Nord aujourd'hui.

A travers les siècles, l'huile d'olive verte fraîche est allé escrocs attrabersando indemne et fanatiques. Les Romains, dit Mueller, du sommet du Monte Testaccio, une colline du Tibre fait d'amphores d'huile jetée, regardé l'huile d'olive mieux que nous.

Et Muller conclut que la plupart de l'huile d'olive que nous mangeons aujourd'hui et nous achetons du bon marché est en fait une huile de lampe à huile que les Romains considéré comme convenable uniquement pour l'éclairage de leurs maisons.



En conclusion, cet échange de lettres entre Gino Celletti et Tom Mueller

Un ami très cher, Silvia Lazzari, qui travaille dans le pétrole, en Grèce, en me demandant des choses que je http://www.facebook.com/gino.celletti1/posts/143362359111279 Facebook est apparu sur les récents événements

- La République

- Teatro Naturale



Voici ce que je pense et je vais prendre comme modèle pour répondre à la "IF" de Kipling.



Fabricant Chers qualité de l'huile italienne.

Si vous continuez à blâmer les autres parce qu'ils font et vous n'avez pas.

Si vous continuez à faire comme vous avez toujours à craindre le changement ou pire que nous travaillons.

Si vous continuez à penser que vous êtes le meilleur et le plus que d'autres sont simplement indésirable.

Si vous continuez à penser que votre huile est italien et se vend.

Si vous continuez à penser que ce n'est pas que vous avez à investir pour vous-même, mais d'autres en votre nom (associations, consortiums, etc.).

Si vous continuez à penser que les autres devraient jouer votre trompette, et non vous-même.

Si vous continuez à penser que le monde doit venir à vous de lui et de ne pas vous ...

Puis cliquez sur ces liens ci-dessous et puis peut-être que vous comprendrez que vous avez à faire un geste et que le marketing est précieux et nous avons à dépenser quelques dollars jusqu'à ce que vous êtes de gauche à dépenser.

Voici

http://www.ciaprochef.com/oliveoil/sponsors..html

Californie, l'Espagne, parraine un cours pour enseigner les grands acheteurs au détail (magasin de détail)

- Quel est l'huile d'olives.

- Comme vous le choisissez.

- Comment trouver des défauts.

- Comment acheter.

- Comment vendre.

- Comme il va peut-être?

Vous Fabricant de qualité de l'huile italienne vous jamais demandé à un expert pour vous expliquer tout cela?

Vous Fabricant de qualité pétrolier italien grandes entreprises italiennes savent que le pétrole "de l'UE et les pays non UE" faire ces activités régulièrement sur ACHETEUR GDO italienne et étrangère?

Vous ne saviez pas? Si vous êtes petite et ne peut pas le faire seul, d'accord avec vos homologues, vous arrêtez de les regarder de travers, et l'épouse a déclaré: «l'union fait la force."



Consultez ces liens

Voici

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/home/home.asp

Le site OliveoilfromSpain que le site qui raconte le monde ce que vous pouvez avoir de l'huile d'Espagne. Je vous laisse un commentaire si vous avez la patience de visiter tous.

Voici

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/calendar.asp

le calendrier des activités de promotion que l'Espagne est en Amérique. De la peur, il ya tant de rendez-vous et la saturation de cet endroit! Rien n'est laissé au hasard et surtout rien n'est laissé à d'autres.

Voici

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/PastPromotions.asp

l'implication des restaurants espagnols et des chefs dans la préparation de plats pour les Américains. Du propriétaire d'un restaurant nous a demandé si 6 bouteilles pour un dîner vous allez dans une panique, ce restaurant est un profiteur. Et si vous demandez à des frais et dépenses de voyage de faire un dîner au Texas? Que proposeriez-vous? la potence?

et voici le coup final



Outre le doute que la Chine est désormais aussi sur notre pétrole, bien sûr, doutes alimentés par l'art, il ya M.. Rafael Civantos l'Union des agriculteurs COAG dit que les Espagnols "L'Italie prétend huile d'olive espagnole comme le leur, car" ses chiffres sur la production de la consommation d'huile d'olive et les importations ne reviennent pas. " Qui a le courage de répondre?

Voici ce que je pense, et voici ma solution ci-dessous.

Vous devez commencer à investir sur la culture parce que vous n'avez pas échapper si vous investissez uniquement:

- Prix

- De nouveaux marchés.

Quelqu'un va baisser vos prix ou vous allez arriver sur le marché de nouvelles, s'il n'y est pas déjà là avant vous. Investir sur les chiffres qui font CULTURE pétrolier italien autorité et ci-dessus mais qui sont indépendants

COPIE Espagne, qui utilise ses dégustateurs, son chef et son propriétaires de restaurants afin de promouvoir son pétrole

La guerre est gagnée à la table, pas le supermarché.

Gino Celletti



Bonjour Gino,



Bien dit! L'huile chapelet vrai, et comment cesser de gaspiller les opportunités.

Je ne peux pas attendre pour vous revoir et parler ... d'huile, bien sûr.

Je serai dans le 10:01 05:02 Etats-Unis pour, entre autres, à parler à la conférence en Californie pour les acheteurs qui signe ci-dessus. Il ya quelque chose de grand mouvement dans le monde du pétrole. Nous espérons avoir le temps de marquer / protéger / conserver la bonne huile du faux, qui menace de noyer tout.

Puis de nouveau dans la chaussure et s'attendent à vous voir bientôt à parler de l'huile ... encore une fois, et «évidente. Je ne cesse jamais d'apprendre, surtout de gens comme vous avec des idées claires. Les gens avec des idées claires et «très rare dans n'importe quel domaine, en particulier dans le monde lumineux de l'extra-vierge!

Meilleurs voeux,

Tom Mueller



Dans l'ADAF Salento Lecce ou de l'Association des diplômés en agriculture et en foresterie est la planification d'un cours de ce genre organisé par le célèbre Buttazzo Carmel oleologo l'agronome qui a creusé en pillant les primes. Toutes les entreprises de suivre les liens Buttazzo ont été attribués! Nous le faisons parce que vous avez besoin que la culture de l'huile de se répandre. Qu'attendez-vous pour venir? les sièges disponibles sont presque tous vendus!





Antonio Bruno

The confusion and ignorance surround the gold in the Salento

The confusion and ignorance surround the gold in the Salento




And 'what is really unusual Alex Renton reports on Olive Oil of the U.S. newspaper theguardian or that fraud of this precious and sublime food were in the days of Sumerian cuneiform tablets found either according to the archaeological site of Ebla in the people had a real "weapon made by police" in charge of the investigation and prosecution of fraud perpetuated on olive oil.

It 'just come out in the U.S. a book by Tom Muller entitled "Extra Virginity: The Sublime and Scandalous World of Olive Oil" or the world sublime and extra virgin olive oil scandal you can read the reason I did stigmatized in my piece on why there is a market of olive oils of excellence http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/perche-nel-salento-leccese-non-ce-il.html. In fact, Muller says that the key to the success of scammers olive oil is the confusion and ignorance which envelop the gold of the Salento.



One of the scams of recent years

The book is selling so many copies in the U.S. and Muller says that there is a labor-intensive farming that is overcome by a group slippery (slippery) of businessmen. Muller writes:

"Remember when August 10, 1991, a rusty tanker called the Mazal II docked at the industrial port of Ordu, Turkey, and pumped 2,200 tons of hazelnut oil in its hold? The ship then began a tortuous journey through the Mediterranean and the North Sea. On 21 September, when the Mazal II reached the port of Barletta in Apulia, the load became greek olive oil according to official documents. He passed through customs, possibly with the connivance of an officer, was placed on tanker trucks and delivered to the refinery Riolio, a producer

Italian olive oil based in Barletta. There was sold - in some cases mixed it with great olive oil - to customers of the rhyolite.

Between August and November of 1991, the Mazal II and another tanker, the Katerina T., delivered nearly 10,000 tons in Riolio hazelnut oil turkish oil and Argentinean sunflower seeds, all declared greek olive oil . The owner of Riolo, Domenico Ribatti, grew rich from the false oil putting together a solid real estate companies, which included a former department store in Bari He bribed two officials, one with cash, the other with cartons of olive oil and made several trips in Rome, where he stayed at the Grand Hotel, meeting with other producers of Italian olive oil and foreign. As one of the most important importers of olive oil, Ribatti's company was a member of ASSITOL, the powerful National Association of Industrial mills and the same Ribatti had a lot of influence in Rome as a favor to ask - preferential treatment for his grandson an associate, who sought to be admitted to the Military Officers School - a high-ranking official of the Ministry of Finance, an Apulian like him. "



Always Muller publishes an interview with the then Minister Paolo De Castro:



"Paolo De Castro when he was Minister of Agriculture, said" We must avoid

distortions, not to limit trade, "he said. "The important thing is that people do not do the clever and that this oil does not become Tunisian extra virgin olive oil from Puglia. Now, this is a nice little problem huh? "De Castro said that his decree" Made in Italy "that would require distributors to indicate on the label the source of their oil, would prevent them to deceive the public. "It is written and there is no problem," he said.

Leonardo Marseglia dismissed the idea that such a measure can be effective. "The oil does not have an ID card, just traveling," he said. "When someone has two silos of oil, one Italian and one foreign, should only exchange: Foreign becomes Italian and Italian becomes foreign." Noting that the oil labeled "Made in Italy" is sold at prices higher than other oils, Marseglia said that the law of De Castro would lead only to more fraud. "So, what could happen? Will and other scams under the guise of 'Made in Italy' there will be foreign oils labeled 'Made in Italy'.

Leonardo Colavita is equally skeptical: "I should say that a criminal law, because the criminal knows how to circumvent it."



The story is depressing oil scam

It 'a depressing story, with no obvious remedy, but it is only half of this book very funny Mueller, an American who set up home in Liguria, and that tells a compelling story of the birth of olive oil to the point where it symbolizes civilization is in the mind of a Roman legionary outposts in the German Empire dining table or on a middle class of Europe or North America today.

Through the centuries, the fresh green olive oil has gone unscathed attrabersando crooks and fanatics. The Romans, says Mueller, from the top of Monte Testaccio, a hill from the Tiber made of discarded oil amphorae, watched the olive oil better than we do.

And Muller concludes that most of the olive oil we eat today and we buy the cheap is actually an oil lamp oil that the Romans considered suitable only for lighting their homes.



In conclusion, this exchange of letters between Gino Celletti and Tom Mueller

A dear friend, Silvia Lazzari, who works in oil, in Greece, asking me things I http://www.facebook.com/gino.celletti1/posts/143362359111279 facebook appeared on the recent events

- The Republic

- Teatro Naturale



Here's what I think and I will take as a model to meet the "IF" Kipling.



Dear Manufacturer of Oil Italian Quality.

If you continue to blame others because they do and you do not.

If you continue to do as you always have to fear change or worse than we work.

If you continue to think that you are the best and most others are just junk.

If you continue to think that your oil is Italian and then sells itself.

If you continue to think that it is not you have to invest for yourself but others on your behalf (associations, consortia, etc..).

If you continue to think that others should be playing your trumpet and not yourself.

If you continue to think that the world must come to you from him and not you ...

Then click these links below and then maybe you will understand that you have to make a move and that marketing is precious and we have to spend a few dollars until you are left to spend.

Here

http://www.ciaprochef.com/oliveoil/sponsors..html

California, Spain, is sponsoring a course to teach the large retail buyers (retail store)

- What is the oil of olives.

- As you choose.

- How to find defects.

- How to buy.

- How to sell.

- As it goes maybe?

You Manufacturer of Oil Italian Quality you ever asked an expert to explain to you all this?

You Manufacturer of Quality Italian oil major Italian companies know that the oil "from EU and non EU countries" do these activities regularly on Italian and foreign GDO BUYER?

Did not you know? If you are small and can not do it alone, agreed with your counterparts, you stop looking at them askance, and the bride said "unity is strength."



Check out these links

Here

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/home/home.asp

OliveoilfromSpain site that the site that tells the world what you can have oil from Spain. I leave you any comments if you have the patience to visit all.

Here

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/calendar.asp

the timing of promotional activities that Spain is in America. From fear, there are so many appointments and saturation of this place! Nothing is left to chance and above all nothing is left to others.

Here

http://www.oliveoilfromspain.com/OOFS/events/PastPromotions.asp

the involvement of Spanish restaurants and chefs in preparing dishes for the Americans. From a restaurant owner asked us if 6 bottles for a dinner you go into a panic, this restaurant is a profiteer. And if you were to ask fee and travel expenses to make a dinner in Texas? What would you propose? the gallows?

and here the final blow



addition to the doubt that China has now also on our oil, of course, doubts fueled by art, there is Mr.. Rafael Civantos the COAG Farmers Union says that the Spanish "Italy pretends Spanish olive oil as their own, because" its figures on the production of olive oil consumption and imports do not come back. " Who has courage to respond?

Here's what I think and here is my solution below.

You have to start investing on CULTURE because you did not escape if you invest only:

- Prices

- New markets.

Someone will lower your prices or you will reach the new market, if there is not already there before you. Invest on the figures that make OIL ITALIAN CULTURE AUTHORITATIVE and above but who are INDEPENDENT

COPY Spain, who uses his tasters, his chef and his restaurant owners to promote its oil

The war is won at the table, not the supermarket.

Gino Celletti



Hello Gino,



Well said! The rosary oil true, and how to stop wasting opportunities.

I can not wait to see you again, and talk about ... oil, of course.

I will be in the United States 10:01 to 05:02, inter alia, to speak at the conference in California for buyers who signs above. There 'something big moving in the world of oil. We hope to have time to mark / protect / preserve the good oil from the fake, which threatens to drown everything.

Then again in the boot and expect to see you soon to talk about oil ... again, and 'obvious. I never cease to learn, especially from people like you with clear ideas. People with clear ideas and 'very rare in any field, especially in the bright world of extra-virgin!

Best wishes,

Tom Mueller



In the Salento Lecce Lecce ADAF or the Association of Graduates in Agriculture and Forestry is planning a course of this kind held by the famous Caramel oleologo Buttazzo the agronomist who has dug out by raiding the premiums. All companies follow the links Buttazzo have been awarded! We do it because you need that culture of the oil from spreading. What are you waiting for to come? the available seats are almost sold out!





Antonio Bruno

sabato 28 gennaio 2012

L’Assessore Dario Stefàno ha inventato il Concorso enologico nazionale dei vini rosati d'Italia

L’Assessore Dario Stefàno ha inventato il Concorso enologico nazionale dei vini rosati d'Italia




Il vino rosato rappresenta circa il 10 per cento del consumo mondiale, e specie quello riservato al Nord Europa dove, da qualche anno, sembrano andare pazzi per il vino dai toni di buccia di cipolla o color ciliegia chiaro. Forse a Stoccolma si consuma molto vino Rosato perché lì, e in particolare in Scandinavia, sono grandi consumatori di pesce e il rosato si sposa bene con i prodotti del mare. C’è da dire che il vino rosato rispetto al loro bere fortemente alcolico, con qualche sorso fresco, dal gusto aromatico, è capace di rallegrare il palato senza appesantire lo stomaco. Molti penseranno che il 10 per cento, non è molto perché il predominio rimane dei vini rossi e bianchi, invece è una percentuale decisamente alta se si considera che fino a poco tempo fa il rosato veleggiava solo intorno al 2, 3 per cento.


Il vino Rosato dai Romani

I Latini già conoscevano la "Lacrima" o "Mosto vergine" che Plinio chiamava «protropum» e che Columella molto appropriatamente definiva «mostum lixivium»; Catone accennava già ai vini grigi o rosati (Helveolum vinum) e insegnava a fare i rosati prendendo uve Helvolae, vino Apicio che significa che quel vino è derivato da uve di vitigno Apicium perche prediletto dalle api. Nei secoli successivi si continua a produrre lagrima o lacrima semplicemente perche facile da ottenere, gustosa e soprattutto precoce, anche se la passione per i vini vecchi, quelli centenari, non aveva limiti. Parlano diffusamente di queste produzioni di lacrima Andrea Bacci, medico di Papa Sisto V nella poderosa opera: «De Naturali Vinorum Historia», Sante Lancerio, «bottigliere» di Papa Paolo III Farnese, Prospero Rendella e persino Francesco Redi. Proprio Sante Lancerio, nel 1549, ebbe a dire, nelle sue famose memorie, in merito al vino «nominato lacrima o rosato», qualcosa che ancora oggi lascia meditare. Il nome è applicato - egli scrive - ad un tipo: che per tutte le parti del mondo, dove si fa il vino, si può fare; si domanda lagrima perché alla vendemmia colgono l'uva rossa et la mettono nel Palmento. Et quando è pieno, cavano, innanzi che l'uva sia ben pigiata, il vino che può uscire, et lo imbottano. Et questo domandano lagrima, perché nel vendemmiare, quando l'uva è ben matura, sempre geme. Il vino migliore veniva da Somma. Ma era sovente falsificato con una mescolanza di vini bianchi e rossi».

I vino dei guerrieri

La legione straniera sapete cos’è? Si legge nel sito: “Qui, l'uomo che ha tagliato i ponti con il suo passato, con i suoi affetti famigliari, ripone nella Legione il suo bisogno d'ideali e i suoi affetti mancanti, identificandoli con l'idea di Patria, al punto di sacrificare tutto con una generosità assoluta..” Insomma si tratta di veri e propri guerrieri di tutte le nazionalità, si tratta di persone abituate al pericolo che affrontano con durezza e decisione la vita! Ebbene proprio questi uomini duri producono il vino rosato come potete verificare voi stessi cliccando su www.legion-boutique.com !

Come si ottiene il vino rosato

Il vino rosato è ottenuto da una macerazione delle uve lasciate per alcune ore a bassa temperatura e da una successiva estrazione di una parte del succo degli acini, il cosiddetto “mosto fiore”. Nella fase successiva viene fermentato ed affinato soltanto in acciaio.

Colori, odori e sapori

Il colore nel bicchiere è uno splendido corallo acceso e brillante. Ma l’emozione diventa davvero intensa appena il naso odora le note floreali che si alternano ai più intensi sentori di piccoli frutti di bosco. E’ giunto il tempo di sorseggiare e al palato puoi sentire l’acidità indispensabile e rinfrescante che stimola la salivazione insieme ad una sapidità palpabile che alla fine del bicchiere allunga il sorso.

Il vino rosato in Europa

In Provenza i vini rosati costituiscono sempre la quota di maggior produzione. Stessa buona sorte in alcune aree spagnole, come la Navarra, e - più a nord-est - austriache, come la Stiria.

Il vino Rosato del Salento

In Terra d'Otranto già il De Ferraris, detto il Galateo, nel 1463 nel trattato «De Situ Japigia», elogia il vino giallo ambrato quando parla della vecchia Lupia che: «ha vigneti - egli scrive - ma lungi quattro o cinque miglia... Produce vini ocri e Xanti come dice Galeno, noi li chiamiamo ambrati o biondi o a color d'oro: sono squisitissimi e gareggiar possono col vino di Creta». Vini pallidi, quindi, prodotti con la tecnica della lacrima.
Al principio del XVII secolo, nel 1629, Prospero Rendella, patrizio di Monopoli, nella rassegna dei vini meridionali cita un antico vino Lupiense o Liciense (da Lupia appunto, l'attuale Lecce), nel territorio degli antichi Japigi. Inoltre questo appassionato giurista parla di un vino S.Cesareo prodotto poco lontano dal Liciense o Lupiense Infatti fino al 1700, anche in Francia, i vini rosati erano i soli vini potabili. Per ottenere dei rossi apprezzabili occorre attendere la metà del XIX secolo, e per alcune regioni anche epoche successive, quando i trasporti diventano più facili e consentono il contatto con popolazioni che impongono un radicale cambiamento del gusto

Il vino Rosato del Salento nel Mondo

È stato il rosato a dare il via alla commercializzazione in bottiglia dei vini salentini perché i produttori si erano resi conto che solo vini meno ruvidi potevano assecondare la tendenza generale dei consumi.

Nel 1891 il vino Rosato del Salento nell’Impero Austro Ungarico

Il rosato pugliese e soprattutto quello salentino , a base di uve negroamaro , inizia la sua affermazione commerciale negli anni dell’applicazione del trattato con l’Impero Austro-Ungarico del 1891 . L’Austria-Ungheria in quei tempi accusò una forte riduzione della produzione di vino e dato che quello rosato rappresentava ben 1/5 di tale produzione ( i loro vini rosati erano prodotti soprattutto nell’Ungheria orientale oltre che nel Tirolo , la Croazia e la Dalmazia ) e si rivolse al Meridione d’Italia per ricercare la produzione più qualificata.


Già nel 1968 il Rosato del Salento ottenne la denominazione d’origine

Il rosato è stato, quindi, la molla che ha fatto decollare i vini salentini ed ha consentito l'approccio con il mercato dei consumi.
Che fosse una produzione tipica lo dimostra il fatto che a seguito dell'emanazione della normativa prevista dal D.P.R. 19.6.1963, n. 930, sulla tutela delle denominazioni di origine dei vini, il Rosato del Salento ottenne, nel 1968, esattamente con D.M. 5.8.1968, la delimitazione della zona di produzione come vino a denominazione di origine semplice. Questo fatto poteva, forse, consentirgli di essere ritenuto di diritto «vino tipico» ai fini della successiva regolamentazione comunitaria per la designazione dei vini da tavola .

1° Concorso enologico nazionale dei vini rosati d'Italia

Parte dalla Puglia l'iniziativa del "1° Concorso enologico nazionale dei vini rosati d'Italia" le cui selezioni si svolgeranno a Bari il 20 e 21 aprile per arrivare alle premiazioni a Otranto il 5 maggio. Oggi, il ministero delle Politiche agricole ha ospitato la presentazione alla stampa con il ministro Mario Catania, il presidente della Puglia Nichi Vendola, l'assessore all'agricoltura della Puglia Dario Stefano e Antonio Calo' dell'Accademia della vite e del vino che fa parte del comitato organizzatore con Assoenologie unioncamere.
La Regione Puglia, promotrice ed organizzatrice dell’iniziativa, ha ottenuto l’apprezzamento del Ministero che ne ha autorizzato la realizzazione in considerazione degli obiettivi lodevoli che si prefigge.
Il concorso, infatti, si propone di valorizzare le migliori produzioni nazionali, favorirne la conoscenza e la diffusione e, al contempo, affiancare le aziende lungo il percorso che va dalla produzione di vini di qualità sino ad una adeguata e moderna commercializzazione.

Le dichiarazioni dell’assessore Dario Stefàno

“Era doveroso per la Puglia, storicamente vocata alla produzione dei rosati, rendersi protagonista di una iniziativa di altissimo profilo che non ha precedenti nella storia dei concorsi nazionali dedicati alla enologia di qualità. Il concorso rappresenta per noi il tassello di una più ampia strategia di sostegno alla viticoltura di qualità che ora entra nella fase della valorizzazione di una tipologia enoica che appartiene al dna produttivo, culturale e sociale della nostra regione. Una strategia iniziata qualche anno fa, quando in veste allora di Presidente della Commissione Sviluppo economico della Regione Puglia, volli strenuamente difendere una nostra tradizione e tecnica produttiva da una iniziativa comunitaria orientata a consentire la miscela di rossi e bianchi per la produzione del vino rosato. Non poteva esserci mostruosità peggiore per una regione come la Puglia, per la sua storia e la sua vocazione produttiva, ma anche per un Paese come l’Italia così ricca di territori noti per gli eccellenti rosati ricercati ed apprezzati in tutto il mondo. Sono certo che questo progetto contribuirà ad irrobustire l'immagine dei produttori e dei vini pugliesi ed italiani nel mondo.

Le dichiarazioni del presidente Niki Vendola

La spinta dei processi di innovazione è l’unica speranza di sopravvivenza del settore produttivo, particolarmente sofferente. Dobbiamo modificare la nostra visione e guardare al territorio agricolo pensando allo sviluppo del turismo rurale, delle masserie didattiche e delle tante altre realtà che possono vivere sul territorio. Nel contesto di una crisi rurale drammatica noi abbiamo il dovere di aiutare l’agricoltura a vivere e non sopravvivere, investendo sull’innovazione. Ciò che stiamo realizzando in Puglia, che sul vino ha già saputo inserire qualche marcia in più e che vede nel 1° concorso sui vini rosati una tappa ambiziosa e importante, va esattamente nella direzione della innovazione. Il nostro obiettivo è quello di offrire migliori opportunità e supportare al meglio chi ha voglia e capacità di crescere.

Le dichiarazioni del Ministro Mario Catania

Il Ministro Catania, che ha ospitato questa mattina nella sede del suo Ministero la conferenza di presentazione dell’evento, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, ribadendo l’importanza di innovare in ambito rurale. “Questo palazzo – ha affermato il ministro – è la casa dell’agricoltura italiana, ma quando si promuovono iniziative come questa della Regione Puglia, queste mura diventano ancor più la vostra residenza, perché solo con progetti simili si potrà uscire dalle secche della crisi”. “Soprattutto in questo momento di grande sofferenza – ha aggiunto Catania – in cui bisogna indicare alle imprese la strada dell’innovazione, ancora carente nell’agricoltura italiana. Dobbiamo trasmettere, necessariamente, alle classi dirigenti la sensazione di quanto sia importante mantenere viva l’agricoltura sul nostro territorio per non andare incontro al dissesto idrogeologico e ad una perdita ambientale, culturale ed economica, incalcolabile”.

Il portale del concorso

Da mercoledì 1 febbraio, inoltre, sarà attivo anche il portale interamente dedicato al concorso. All’indirizzo www.concorsorosatiditalia.it sarà possibile scaricare la modulistica per partecipare, il regolamento ed altre informazioni utili.

di Antonio Bruno

Bibliografia

Mario jr. Sacconi, Parole di vino. Un libro da assaggiare

Cenacolo del Rosato, Il vino Rosato salentino: Storia della nostra civiltà

Anche il futuro è roseo, il mio vino maggio 2011

Massimiliano Rella, Rosati: ha vinto la tradizione

Felice Trovatore, Bianco + Rosso = Rosato?

Luca Maroni, Guida dei vini italiani

I vini rosati del Gambero Rosso

Michelin, Itinerari tra i vigneti

Vittoria Cisonno, La Puglia è servita 2010

Salento Lecce mükemmellik hiç zeytinyağı piyasası olmadığı için?

Salento Lecce mükemmellik hiç zeytinyağı piyasası olmadığı için?










Şubat 2012 yılında Salento Lecce zamanki sahne gördüm. 1 gram zeytin 100 bin 20 Euro fiyat çok az olduğu için zeytin hasat, bitti ağaçların 9milioni bazı düşmüş ve ürün yer kaldı! Zaten bir zeytin veya ogliarola Lecce Cellina di Nardo zeytin bir ton elde etmek için bir gram ağırlığında, onlar 100 bin toplamak gerekir. 20 € zeytin bir ton! Bu delilik! Ama çılgın sızma zeytinyağı bir şişe 2,50 € büyük perakende zincirlerinde satılıyor olmasıdır!







Salento Lecce değer ve zeytinyağı çok az diye mi?



2001 yılında George Akerlof Ekonomi Nobel Ödülü bilgilere erişim için olduğunu anlamak için. Kim bu bilgileri temas beni koymak? Bu Başkan Lamberto Baccioni Agrivision Ltd oldu Akdeniz Tarımsal Araştırma Enstitüsü Valenzano (Bari) olarak 25 Ocak 2012 son teması "zeytinyağlarının 's duyusal işlevi teknolojinin etkisiyle bir sunum yaptı ki http://www.agrivision.it/ mükemmellik ".







Biz Avrupa'nın Araplar



Bu Araplar bir bir Arap için rip off vermek imkansız olduğu noktaya zırhlı alış ve satış sistemi yerine konmuştur gibi görünüyor. Bu en düşük fiyat mümkünse minimum fiyat satın almak ve satmak. Anladın mı? Tüm Araplar satın almak ve satmak ürünlerin kalitesiz çok düşük fiyatlarla ama bunların hiçbiri bir rip-off olduğunu sanmıyorum. Bir yakalama olarak? Onların bir alt ürün için yüksek bir fiyat ödedik! Bu durumda neden bilmek ister misiniz? O, George Akerlof var öğrendim ve Ekonomi için bir Nobel ödülü kazandı. Çok düşük fiyatlarla mal yoksul satış nedeni "asimetrik bilgi" yer almaktadır.





Bilgi asimetrisi ne olduğunu?



George Akerlof arz ve Salento Lecce zeytinyağı adapte olacağını talep arasındaki bilgi asimetrisi ilişkisi nitelendirdi. Salento Lecce mükemmel yeterli, ya da yeni kötü olanı farklı kalitede zeytinyağı teklif satıcıları vardır. Zeytinyağı Alıcılar mükemmel veya kötü yeterli veya ne ne petrol bilmiyorum yağın kalitesi hakkında bilgi yoktur. Ve bizim durum değil mi? Ve 'ne Salento Lecce oluyor değil mi? Petrol piyasası kaybolur: Peki, her yıl olur biliyorum! Zeytinyağının kalitesi belirsiz olduğunu ve artık pazar Yani Salento Lecce gibi, burada zeytin yerde kalır bulunuyor! Anladın mı?



Onlar yakalamak almaya korkuyorlar!



Zeytinyağı satıcı burada başka bir şey dürüstlük ile çarpılır güç hiçbir güvenilirlik, olduğu gibi Kısacası, yakalamak almamak alıcı satıcı fiyat inmesi güçleri olmasıdır. Anladın mı? Zeytinyağı satıcıları güvenmiyorum! Bunun yerine, alıcılar KOOP reklam "KOOP sensin!" Burada hissediyorum güvendiğiniz ve gıdalar kullanıldığında 3.50 Euro ve zeytinyağı ödediğiniz onlar inanıyoruz olduğu mükemmel zeytinyağı KOOP satıyor budur. Bu yüzden ve mükemmel zeytinyağı da nasıl tanıyacaklarını biliyorlar ben, biz sonuç, bu € 3,50 maliyeti ne kullananlar onlar tercih zeytinyağı satın almak asla olduğunun farkındayız bu saat Salento PAZAR HAS DEĞİL!



Ne yapmalıyız?



Biz "Salento Lecce zeytinyağı mükemmellik için pazar yoktur Neden?" Sorusuna cevap olarak ilk adımı attık. Bu pazar itmek var ise Salento Lecce 9milioni bir ormanın 85 bin hektar üretim ve gelir zeytin ağaçları oluşur anlıyorum. Herkes zeytinyağı bir uygun fiyata satılmaktadır ise ülkemizin bu büyük mirası Salento Lecce zeytin ağaçlarının orman tüm 220 bin sahipleri için zenginlik haline olacağını bilir. Ama bu başka bir hikaye ve sonraki yazılı olarak size söylüyoruz.



Antonio Bruno