venerdì 29 gennaio 2010

Il Presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Puglia dottore agronomo Oronzo Milillo


Il Presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Puglia dottore agronomo Oronzo Milillo nella trasmissione di Telenorba AGRISETTE sottolinea l'utilità per le Aziende Agricole di essere seguite dal Dottore Agronomo di fiducia
http://www.telenorba.it/home/produzioni_video.php?vid=387

martedì 26 gennaio 2010

Vivaismo orticolo, metodologie e problematiche


Vivaismo orticolo, metodologie e problematiche
Dalla semina al trapianto, dalla movimentazione delle piante ai patogeni più diffusi: l'evoluzione di tecniche e trattamenti - a cura di Antesia
Il vivaismo orticolo negi ultimi decenni
Quando ero un ragazzino nei pomeriggi verso la fine dell'inverno, dopo aver svolto i compiti, aiutavo mio padre nella preparazione dei letti caldi, con il letame fresco in fermentazione, i criteri erano i medesimi che mio bisnonno ci aveva tramandato.
Ho pensato di iniziare cosi questa mia breve relazione, perché credo renda bene l'idea di quanta strada abbia fatto il vivaismo orticolo negli ultimi decenni.
Oggi le aziende più moderne sono di ampie dimensioni, e i letti caldi sono sostituiti da serre con cubature dai 3 ai 5 metri cubi/mq, climatizzate e il controllo dei parametri ambientali, spesso e affidato a computer con la possibilità di combinare temperatura, luce, umidità, secondo le esigenze delle specie coltivate e della loro fase di sviluppo. Molte delle operazioni svolte dalla semina al trapianto, la movimentazione delle piante, l'irrigazione, sono meccanizzate.
Non è possibile sintetizzare le metodologie e le problematiche di lavoro in poche righe, in un paese come l'Italia a condizioni ambientali così diverse da Nord al Sud, non possiamo permetterci la semplicità a cui spesso si fa riferimento, la tecnica Olandese, dimenticando quanto vario sia il nostro clima e il nostro carattere.
Una delle colture più importanti del vivaismo orticolo è il pomodoro e in particolare per i numeri prodotti, quello da trasformazione industriale, interessando dal sud al nord tante aziende agricole e vivaistiche.Per il pomodoro, il passaggio dalla semina diretta in campo al trapianto è avvenuto - in modo massiccio - con l'introduzione della raccolta meccanica, questa richiedeva colture omogenee per una maturazione concentrata con frutti di alta qualità. Queste caratteristiche sono delle varietà ibride ma l'alto costo del seme ha finito per rendere vantaggiosa la piantina allevata in vivaio rispetto alla semina in campo.
La produzione vivaistica col tempo si è avvicinata a un processo produttivo di tipo industriale, in questa visione la trasformazione si attua impiegando fondamentalmente 3 materie prime: il seme, il contenitore e il substrato.Le operazioni fondamentali partono dalla semina, segue la germinazione in cella climatizzata alle temperature idonee a una rapida e uniforme germinazione, per le lattughe sui 18°C, pomodoro 22-24 °C, peperone e melanzana fino a 26-27° con umidità relativa del 100%. Prima che la plantula emerga segue la stesura in serra dei contenitori per la coltivazione fino allo stadio vegetativo idoneo al trapianto in campo o in serra.Durante questo processo è fondamentale tenere sotto controllo i fattori che influenzano il corretto sviluppo vegetativo delle piantine.
Il pomodoro, una delle principali colture del vivaismo orticolo
I contenitori alveolari più comuni sono in polistirolo espanso, oppure rigidi in materiale plastico, per le colture cosi dette da foglia come: lattughe, cicorie, finocchio, sedano, è indicata la semina in cubetti di torba pressata, in quanto sono specie con colletto molto debole e subirebbero danni, al trapianto, durante l'estrazione dal contenitore. Nella produzione per il mercato non professionale, ove sono richieste piante più sviluppate, per gli ortaggi a frutto in particolare, si esegue la semina in contenitori da 448 a 240 alveoli, pari a densità di 2,250 piante /mq per poi trapiantare, dopo alcune settimane, in contenitori finali da 48 a 15 alveoli, pari a densità di 75 a 250 piante/mq.
Il seme rappresenta il materiale con maggiori rischi, questo per ragioni di costo, infatti alcune varietà ibride da mensa hanno prezzi molto alti dai 20 a oltre 30 centesimi di euro a seme. Altri aspetti da considerare per il seme sono la germinabilità e l'energia germinativa, in pratica il vivaista deve conoscere di ogni lotto , la capacita di produrre piante commerciabili nelle condizioni di coltivazione della sua azienda, ultimo aspetto la sanità, intesa come assenza di organismi nocivi per la coltivazione in vivaio e la seguente fase produttiva.
Per il pomodoro da industria si usano contenitori in polistirolo espanso da cm 52 per 33 a 260, 280, 336 alveoli, alcune aziende propongono densità maggiori, con possibilità di riduzioni di costi ma limiti possono essere nelle condizioni di trapianto in campo e la necessità di tempestive irrigazioni dato che il pane di terra è molto limitato. Alcune aziende hanno introdotto contenitori in plastica rigida con dimensioni cm 40 per 60, questi rendono possibile il riutilizzo, dopo accurata disinfezione, sono però molto pesanti e quindi più difficili da movimentare, ma risolvono il problema dello smaltimento dei contenitori a perdere.
Nel caso del pomodoro da industria, col seme possono essere introdotti patogeni in coltivazione. Il pericolo maggiore è dato dai batteri: Cancro batterico, Macchiettatura batterica, Maculatura batterica. Durante la fase di allevamento in serra, se non ben gestita, si potrebbero amplificare i danni.
Il Cancro batterico è un grosso problema per le aziende vivaistiche che producono piante di pomodoro innestate, in quanto con le operazioni di taglio consentono la diffusione del patogeno da pianta a pianta anche se presente in minima quantità.
Pseudomonas syringae, caua della Maculatura batterica nel pomodoro (Foto/Atlas of Plant Pathogenic Bacteria)
La Maculatura batterica è più frequente sul pomodoro da industria, ma il controllo del seme, l'impiego di varietà meno sensibili, la buona gestione della temperatura e dell'umidità in serra, l'intervento preventivo con prodotti rameici consentono di produrre piante sane.
I patogeni citati sono specifici di una specie importante come il pomodoro, ma non bisogna dimenticare le malattie tipiche da vivaio, fra le più frequenti la moria delle giovani piantine a causa del Pythium, il potogeno è molto pericoloso e in grado di colpire praticamente tutte le specie allevate in vivaio, dalle orticole alle floricole.Per il controllo essenziale è l'impiego di seme sano e conciato, di substrato esente da patogeni, con struttura idonea alla specie coltivata, mantenere temperature minime indicate per le varie specie.
I trattamenti sono efficaci se preventivi al substrato e quelli comunemente impiegati sono il Propamocard e i Fenilammidici come il Metalaxil. Anche il pH influenza lo sviluppo dei marciumi radicali, questo deve essere compreso fra 5,5 e 6,5, anche se le giovani piante di ortaggi riescono meglio con valori vicino alla neutralità . Altro importante parametro è la salinità, espressa come conducibilità elettrica della soluzione estratta dal substrato di coltivazione, se riferita alla pasta satura, questa non dovrebbe superare i 2,5 mS/cm. Un metodo semplice per valutare un substrato è quello di coltivarci la specie a cui è destinato nell'ambiente in cui si opera, e di tanto in tanto inviare campioni a laboratori di chimica agraria che seguono le metodologie idonee per i substrati di coltivazione .
La fase di coltivazione in serra, dalla stesura dei contenitori alla consegna, è la più delicata richiede personale esperto e disponibile, e individua nell'irrigazione e concimazione le operazione più importanti per la produzione di piante di qualità.
Per quanto riguarda le concimazioni partendo dalle caratteristiche chimiche dell'acqua di irrigazione è possibile a mezzo della fertirrigazione apportare solo gli elementi nutritivi carenti o mancati, trascurando quelli già presenti, inoltre con l'apporto di acidi, spesso si impiega acido nitrico, è possibile la correzione del pH su valori che consentono la disponibilità di tutti gli elementi nutritivi.
Al momento sono disponibili strumenti che consentono l'automazione dell'irrigazione, tensiometri, sistemi a pesata dei contenitori, e recentemente sensori WET in grado di rilevare umidità temperatura e salinità, ma nella pratica l'irrigazione rimane una forma di arte che richiede sensibilità, si acquisisce col tempo rimanendo giornalmente a contatto con le piante.

A cura di Romano Grilli - socio di Antesia

Antesia, l'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In AgricolturaI soci di Antesia sono dottori agronomi e forestali, periti agrari, agrotenici, tecnologi alimentari che svolgono assistenza tecnica agronomica a centinaia di produttori agricoli e agroalimentari, svincolati dalla vendita di qualsivoglia prodotto materiale alle aziende agricole. Antesia contribuisce alla formazione dei soci ed al loro continuo aggiornamento, promuovendo il reciproco scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze di campo. Se vuoi conoscere le iniziative di Antesia, vai su http://www.antesia.it/. Se vuoi diventare socio di Antesia, vai su www.antesia.it

Informazione in agricoltura, imprecisa e generica


Informazione in agricoltura, imprecisa e generica
Efficacia della comunicazione e ruolo del giornalista: lettura di Massimo Lucchesi, presidente Odg Toscana, organizzata dall'Accademia dei Georgofili
Da sinistra: il professor Filiberto Loreti e Massimo Lucchesi, presidente Odg della Toscana
'Giornalismo ed etica dell'informazione in agricoltura': è il titolo della lettura di Massimo Lucchesi, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, tenutasi la scorsa settimana presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa. L'incontro è stato organizzato dalla sezione Centro-Ovest dei Georgofili, presieduta dal professor Filiberto Loreti.
Quale è l'identikit del professionista dell'informazione agricola? Quali le competenze necessarie? Cosa vuol dire oggi correttezza dell'informazione in agricoltura? Questi sono gli interrogativi sollevati da Lucchesi durante la sua lettura, e ai quali ha risposto con ampie ed esaurienti argomentazioni.
Mentre si parla sempre più spesso di un ritorno alla campagna - pensando che ciò significhi tornare all'agricoltura ed alla sua antica civiltà, -s i dibattono contemporaneamente temi come Ogm, paesaggio agricolo e urbanizzazione dei terreni coltivabili, agricoltura biologica, filiere alimentari, biomasse.
Questo avviene però con una certa "confusione nei termini - ha detto il presidente dell'Ordine - usati ad esempio nel linguaggio giornalistico, con una informazione spesso generica, che talvolta non rispecchia la realtà e sembra ignorare la precisione scientifica di termini e dati".
Occorre perciò richiamare l'attenzione sulle necessità di una più efficace informazione, esatte formulazioni concettuali e di scrittura che l'agricoltura esige nei mezzi di comunicazione sociale.
In questa prospettiva è necessario che con spirito di servizio ci si metta a disposizione degli operatori dei mezzi della moderna comunicazione con un metodo che consenta di far giungere informazioni che partano da fonti rigorosamente attendibili.
Nel concludere, Lucchesi ha messo in evidenza che il saper interpretare la notizia e saperla poi riportare al pubblico sono operazioni che richiedono "capacità, una solida preparazione e un grande senso di responsabilità. Nel tradurre in'"notizia' il dato agricolo, infatti, il giornalista già compie un'operazione di commento e selezione, creando quel delicato divario che esiste tra l'essere e il ricostruire, tra il fatto e la sua descrizione. E in questo equilibrio sta tutto il fascino della professione".
Fonte: Accademia dei Georgofili

Dalle produzioni integrate, alle prospettive per gli agricoltori: i convegni di Fieragricola
Verona, 4-7 febbraio 2010. Il programma completo dei convegni. In primo piano, gli appuntamenti dell'Arena delle novità di Agripiazza
Una foto di un convegno nell'Arena delle novità di Agripiazza, durante la precedente edizione dell'evento Fonte: Scopri tutti gli eventi di Agripiazza
Ricco ed ampio, il panorama dei convegni di Fieragricola presenta una serie di approfondimenti sulle tematiche più attuali del settore primario: dalle bioenergie alle produzioni integrate, dai brevetti vegetali, alle prospettive per i giovani agricoltori.
Ai convegni, si affiancano workshop e dimostrazioni pratiche, in particolare nelle aree dedicate alla meccanica (ad esempio, l'agricoltura di precisione) ed alla multifunzionalità.
Nel padiglione 1 dedicato ad Agripiazza, il salone dei mezzi tecnici per l'agricoltura organizzato da Image Line in partnership con Veronafiere, ci sarà l'Arena delle novità, un'area convegni multimediale che ospiterà approfondimenti sul tema dei mezzi tecnici per la difesa e la nutrizione delle colture, sui brevetti delle piante, sul futuro dell'agricoltura.
Clicca qui in alto a destra per scaricare il 'coupon invito riduzione'.
Clicca qui per leggere il programma degli eventi di Agripiazza.
Clicca di seguito per accedere ai programmi dettagliati di tutte e quattro le giornate:
- Giovedì 4 febbraio
- Venerdì 5 febbraio
- Sabato 6 febbraio
- Domenica 7 febbraio


Gli eventi dell'Arena delle novità in Agripiazza - Padiglione 1
Giovedì, 4 febbraio 2010
Ore 9:00 "2010-2014: ruolo chiave di consulenti e distributori nelle produzioni integrate"
Confronto fra gli operatori della filiera distributiva dei mezzi tecnici, in vista dell'evoluzione del comparto determinata dal "pesticide package" recentemente approvato in Europa.

Venerdì, 5 febbraio 2010
Ore 11:00 "Spotlight Plus, la nuova soluzione per la spollonatura, il diserbo di vite e fruttiferi, e per il disseccamento patata"
A cura di Belchim Crop Protection

Ore 14:00 "Diachem, la miglior formula in ogni campo. Proposte per la difesa e la nutrizione in agricoltura"
A cura di Diachem

Sabato, 6 febbraio 2010
Ore 9:00 "Piante protette: i brevetti"
A cura del Gruppo di Lavoro SOI "La tutela delle innovazioni in ortoflorofrutticoltura" in collaborazione con Image Line

Ore 11:30 "Il premio per le migliori tesi di laurea sui fertilizzanti - Premiazione"
A cura di Arvan

Domenica, 7 febbraio 2010
Ore 14.00 "Qualità o quantità: quale il futuro?"
Appuntamento con Isagro Italia

Dal 4 al 6 febbraio, inoltre, ogni sera alle 17:30, l'Aperiweb, un momento di incontro informale per parlare dell'evoluzione di Internet in agricoltura e degli strumenti di comunicazione che il web mette a disposizione delle aziende produttrici di macchine, prodotti e tecnologie per l'agricoltura. Organizzazione a cura dello staff di Image Line Network

Il programma completo dei convegni di Fieragricola
Giovedì 4 febbraio
Convegno
2010-2014: ruolo chiave di consulenti e distributori nelle produzioni integrate
Image Line
09.00 - 11.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Convegno
L'incidenza delle mastiti cliniche: analisi produttiva ed economica
Veronafiere in collaborazione con SIVAR
09.15 - 13.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione dell'orto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento degli avicoli
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Come iniziare l'attività di apicoltore
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Prospettive per il biogas
Veronafiere in collaborazione con FIPER - Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili
10.00 - 12.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Convegno
Crisi globale: come ne esce l'agricoltura?
Coldiretti
10.00 - 13.00 Centrocongressi Europa-Auditorium Verdi

Convegno
Problematiche fitosanitarie per l'export nel florovivaismo e nell'agricoltura italiana
Veronafiere in collaborazione con ANVE - Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori
10.30 - 12.30 Sala Puccini- Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Inaugurazione
Cerimonia di inaugurazione con la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
11.00 quartiere fieristico

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
11.00 - 11.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Le opportunità per la vendita diretta e l'agriturismo
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
11.00 - 12.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto
Veronafiere in collaborazione con Stazione Sperimentale per i Combustibili
12.00 - 14.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Convegno
Bioenergie: strategie, tecnologie, esperienze concrete
Veronafiere in collaborazione con Fast, Nova Multimedia e Università degli Studi di Milano - Dipartimento Tecnologie delle Comunicazioni
13.45 - 18.00 1° p. Palaexpo - Sala Respighi

Workshop
Biogas, opportunità per gli investitori
Veronafiere in collaborazione con Bioelettra
14.00 - 14.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Agricoltura di precisione: sistemi di ausilio alla guida, come usarli per non andare solo dritti - da sistema di guida a strumento di gestione
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Workshop
Agricoltura di precisione: concimazione a dose variabile,strumento per una concimazione mirata - come risparmiare senza ridurre la resa
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Workshop
Agricoltura di precisione: strumento per un uso razionale dell'acqua - come decidere quando irrigare
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento del coniglio
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione di un alveare
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione delle piante aromatiche e officinali
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Progettazione ed incentivi per impianti fotovoltaici ad alta efficienza
Consorzio Ecowork
14.00 - 17.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Convegno
Il Risiko dei motori: verso il motore unico?
Veronafiere in collaborazione con Vado e torno Edizioni
14.00 - 17.00 Sala Puccini- Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Convegno
L'impiego dei FANS nel trattamento delle patologie respiratorie bovine
Veronafiere in collaborazione con SIVAR
14.15 - 18.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Workshop
Impianti di mini-biogas: un modello di autoproduzione energetica da reflui replicabile sul territorio
Veronafiere in collaborazione con Bluenergycontrol
14.30 - 15.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Potatura dell'olivo
14.30 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Alla ricerca della competitività: esperienze allevatoriali di successo
Veronafiere in collaborazione con AIA - Associazione Italiana Allevatori
14.30 - 16.00 Area Forum Zoosystem - Pad. 8

Workshop
Miscelazione efficiente per ridurre il consumo elettrico nei digestori a biogas
Veronafiere in collaborazione con ITT Water & Wastewater AB
15.00 - 15.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
15.00 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Le opportunità per la vendita diretta e l'agriturismo
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
15.00 - 16.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Presentazione
Energia rinnovabile ed emissioni: certificare per un ambiente migliore
Veronafiere in collaborazione con CCPB e la Scuola di S. Anna dell'Universita' di Pisa
15.00 - 17.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Convegno
Articolo 68 riforma PAC: quali nuovi scenari per le assicurazioni agricole agevolate
VH Italia
15.00 - 17.30 Centrocongressi Europa-Sala Vivaldi

Workshop
Aumentare l'efficienza degli impianti di biogas attraverso l'ottimizzazione della filiera feedstock e della seguente digestione
Veronafiere in collaborazione con Schaumann Italia srl
15.30 - 16.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Convegno
Giornata europea degli imprenditori agromeccanici
Veronafiere in collaborazione con CEETTAR e UNIMA
15.30 - 18.00 Centrocongressi Europa-Sala Salieri

Workshop
Usi termici da fonti rinnovabili: il ruolo della filiera legno-energia
Veronafiere in collaborazione con FIPER - Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili
16.00 - 18.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Aperiweb: Terra chiama Internet!
Image Line e Università di Bologna - Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare
17.30 - 18.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1
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Venerdì 5 febbraio
Dimostrazione
Malattie delle piante del frutteto e dell'orto
09.00 - 18.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Conferenza
Hobby farming in Italia: presentazione dei risultati dell'indagine diretta
Veronafiere in collaborazione con Nomisma e Edizioni l'Informatore Agrario
09.30 - 12.00 Sala Puccini- Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Convegno
Genomica bovina: dalla ricerca alle applicazioni pratiche
Veronafiere
09.30 - 12.30 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Tavola Rotonda
Agroenergie a confronto: le reali opportunità per l'imprenditore agricolo
Veronafiere in collaborazione con Rinnova Green Energy
09.30 - 13.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Convegno
Valorizzazione delle risorse genetiche vegetali autoctone
Progetto MiPAAF RGV - Trattato Internazionale FAO
CRA - Centro di ricerca per la frutticoltura
09.30 - 13.00 Centrocongressi Europa-Sala Vivaldi

Convegno
Commercio internazionale delle biomasse
Veronafiere in collaborazione con CREAR - Centro Ricerca Energie Alternative e Rinnovabili
09.30 - 18.00 Sala Donizetti - Pad. 9

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione dell'orto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento degli avicoli
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Fertilizzanti: dalle parole ai fatti
Veronafiere in collaborazione con Arvan srl e con l'Associazione Italiana Fertilizzanti
10.00 - 12.00 1° p. Palaexpo - Sala Respighi

Workshop
Sistemi di controllo degli impianti di digestione anaerobica, per ottimizzarne le rese energetiche
Veronafiere in collaborazione con CRPA - Centro Ricerche Produzioni Animali
10.00 - 13.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
11.00 - 11.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Gli investimenti per migliorare la competitività
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
11.00 - 12.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
SPOTLIGHT PLUS, la nuova soluzione per la spollinatura, il diserbo di vite e frutteti e per il disseccamento patata
Belchim Crop Protection
11.00 - 13.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Incontro
Tao Preview: focus usato in agromeccanica, da problema a opportunità
11.30 - 11.45 Area Agri Labor - Pad. 2

Conferenza Stampa
Conferenza stampa UNACOMA Agrofarma
12.00 - 13.00 Centrocongressi Arena-Sala Bellini

Incontro
Tao News: focus risorse umane nelle concessionarie dell'agrimeccanica
Veronafiere in collaborazione con Quintegia
12.30 - 12.45 Area Agri Labor - Pad. 2

Workshop
Incrementare l'efficienza e ridurre gli autoconsumi dell'impianto di biogas: presentazione delle 4 novità tecnologiche MT-Energie che lo rendono possibile
MT-Energie Italia Srl
13.00 - 13.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Il Consorzio Italiano Bio-gas Energia KWerde:obiettivi ed attività
Consorzio Italiano Bio-Gas Energia KWerde
13.30 - 14.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Agricoltura di precisione: strumento per un uso razionale dell'acqua - come decidere quando irrigare
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento del coniglio
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione di un alveare
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Agricoltura di precisione: sistemi di ausilio alla guida, come usarli per non andare solo dritti - da sistema di guida a strumento di gestione
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Workshop
Agricoltura di precisione: concimazione a dose variabile,strumento per una concimazione mirata - come risparmiare senza ridurre la resa
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione delle piante aromatiche e officinali
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Diachem, la miglior formula in ogni campo
Proposte per la difesa e la nutrizione in agricoltura
Diachem
14.00 - 15.30 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Workshop
La trasformazione del biogas in biometano: aspetti tecnico-economici di una potenziale applicazione presso la cooperativa Stalla Sociale di Monastier
Veronafiere in collaborazione con Veneto Agricoltura
14.00 - 16.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Convegno
Gestione delle biomasse e dei processi per la produzione di energia
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria
14.00 - 18.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Dimostrazione
Potatura dell'olivo
14.30 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
"ek0- energia km zero"- La soluzione da 1 MW(e) a Biomassa
Busi Power
14.30 - 16.30 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Convegno
Codex Assalzoo: l'esperienza delle prime aziende certificate
Veronafiere in collaborazione con Assalzoo
14.30 - 17.00 Area Forum Zoosystem - Pad. 8

Convegno
Energia da fonti rinnovabili: la filiera legno-energia
CONAF - Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali - con la collaborazione del Consiglio Provinciale di Verona
14.30 - 17.30 Centrocongressi Europa-Sala Vivaldi

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
15.00 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Gli investimenti per migliorare la competitività
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
15.00 - 16.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Incontro
Africa e Italia, le possibilità commerciali
Presentazione e incontri B2B con delegazioni dei paesi subsahariani
Veronafiere in collaborazione con il Ministero Affari Esteri e l'Associazione Italiana Allevatori
15.00 - 18.00 1° p. Palaexpo - Sala Respighi

Riunione
Riunione concessionari CLAAS 2010
CLAAS
15.30 - 18.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Incontro
TAO News: focus novità, nuove tecnologie e prodotti per le future sfide di mercato
Veronafiere in collaborazione con Quintegia
16.00 - 16.15 Area Agri Labor - Pad. 2

Workshop
Studio per la diffusione degli impianti a bioenergie per la produzione elettrica in Italia
APER - Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili
16.00 - 17.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Meeting
Incontro New Holland
New Holland Italia
16.00 - 18.30 Centrocongressi Europa-Auditorium Verdi

Incontro
Aperiweb: Internet per il marketing relazionale in agricoltura
Image Line
17.30 - 18.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1
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Sabato 6 febbraio
Convegno
Piante protette: i brevetti
Gruppo di Lavoro SOI "La tutela delle innovazioni in ortoflorofrutticoltura" in collaborazione con Image Line
09.00 - 11.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Convegno
Biogas, nel futuro della agrozootecnia
Veronafiere in collaborazione con Edizioni l'Informatore Agrario
09.30 - 12.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Convegno
Micotossine nella filiera zootecnica
Veronafiere in collaborazione con Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) - Consiglio Nazionale delle Ricerche
09.30 - 12.30 Area Forum Zoosystem - Pad. 8

Workshop
Quadro del solare fotovoltaico e termico in Italia e prospettive
Veronafiere in collaborazione con ISES
10.00 - 11.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione dell'orto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento degli avicoli
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Come iniziare l'attività di apicoltore
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Tabacco e piani di sviluppo rurale
Veronafiere in collaborazione con Fiera Agricola di San Biagio
10.00 - 12.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7

Convegno
Rete europea di province e città del riso: qualità e nuove tecnologie
Veronafiere in collaborazione con la Provincia di Vercelli
10.00 - 13.00 1° p. Palaexpo - Sala Respighi

Convegno
La multifunzionalità del contoterzismo. Nuovi orizzonti per l'agromeccanico.
Veronafiere in collaborazione con CONFAI
10.30-12.30 Centrocongressi Europa-Sala Vivaldi

Workshop
Fotovoltaico, un investimento alla luce del sole
Veronafiere in collaborazione con ForGreen SPA
11.00 - 11.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
11.00 - 11.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Bioenergie e ambiente
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
11.00 - 12.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Incontro
TAO News: focus novità, nuove tecnologie e prodotti per le future sfide di mercato
Veronafiere in collaborazione con Quintegia
11.30 - 11.45 Area Agri Labor - Pad. 2

Workshop
Il Fotovoltaico applicato alle serre: strutture, impianti e benefici
Leitner Solar, Idromeccanica Lucchini
11.30 - 12.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Premiazione
Il premio per le migliori tesi di laurea sui fertilizzanti
Arvan
11.30 - 13.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Workshop
Il fotovoltaico si rinnova: ultima normativa, serre e strumenti per la manutenzione
Consorzio Ecowork
12.00 - 13.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Incontro
Tao Preview: focus usato in agrimeccanica, da problema a opportunità
Veronafiere in collaborazione con Quintegia
12.30 - 12.45 Area Agri Labor - Pad. 2

Workshop
Biomasse per la digestione anaerobica: quadro normativo e limiti allo sviluppo
ICQ Holding Spa
13.30 - 14.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Agricoltura di precisione: viticoltura di precisione, nuovo approccio per gestire al meglio resa e qualità
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Dimostrazione
La corretta gestione di un alveare
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione delle piante aromatiche e officinali
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Agricoltura di precisione: concimazione a dose variabile,strumento per una concimazione mirata - come risparmiare senza ridurre la resa
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Workshop
Agricoltura di precisione: strumento per un uso razionale dell'acqua - come decidere quando irrigare
Edizioni l'Informatore Agrario
14.00 - 15.00 Salone dell'Agricoltura di Precisione - Pad. 6

Convegno
"Allevare come una volta" con il Metodo Mignini & Petrini
Mignini & Petrini Spa
14.00 - 16.30 Area Forum Zoosystem - Pad. 8

Dimostrazione
Potatura dell'olivo
14.30 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Energie da residui agricoli e dell'industria agroalimentare. Un caso concreto: combustione di residui a basso potere calorifico da distilleria e altre fonti
Veronafiere in collaborazione con W.T.E. - Waste to Energy Srl
15.00 - 15.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
15.00 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Bioenergie e Ambiente
I finanziamenti per l'azienda agricola
Come ottenerli come utilizzarli
Edizioni l'Informatore Agrario
15.00 - 16.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
L'utlizzo delle biomasse oleoginose per il raggiungimento degli obiettivi comunitari 20/20/20: quali prospettive per le centrali elettriche di piccola taglia (<1MW)
Veronafiere in collaborazione con Asja Agricole - Gruppo Asja
15.30 - 16.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Incontro
Tao News: focus risorse umane nelle concessionarie dell'agrimeccanica
Veronafiere in collaborazione con Quintegia
16.00 - 16.15 Area Agri Labor - Pad. 2

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento del coniglio
16.00 - 17.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Una filiera dell'olio vegetale puro per autotrazione in un'azienda pilota e domostrativa di Veneto Agricoltura
Veronafiere in collaborazione con Veneto Agricoltura
16.00 - 18.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Incontro
Aperiweb: comunicazioni mirate ed efficaci via Internet
Image Line
17.30 - 18.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1
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Domenica 7 febbraio
Workshop
Investire nel biogas: dal primario nuovi progetti a rendita sicura
Veronafiere in collaborazione con Bluenergycontrol
10.00 - 10.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Tecniche di coltivazione dell'orto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento degli avicoli
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
10.00 - 11.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Convegno
Progetto BIOSIRE - vaporetti veneziani turistici alimentati ad olio vegetale puro
Veronafiere in collaborazione con Veneto Agricoltura e AIEL
10.00 - 13.00 Centro Servizi dei Signori - Padd. 10/11

Workshop
Biogas da filiera agro-zootecnica: aspetti ambientali e territoriali
Asja Agricole - Gruppo Asja
10.30 - 11.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
La pollina come risorsa energetica, opportunità o problema?
Veronafiere in collaborazione con ICQ Holding Spa
11.00 - 11.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Tracce di elementi e effetti di inibizione nel progresso di digestione anaerobica delle biomasse
Veronafiere in collaborazione con Schaumann Italia
11.00 - 11.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Dimostrazione
Uso e manutenzione della motosega, del rasaerba e del decespugliatore. I carburanti ed i lubrificanti che rispettano l'ambiente e la salute dell'operatore
STIHL
11.00 - 11.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Workshop
Le tecniche di miscelazione all'interno del reattore per impianti a biogas
Agraferm Italia Srl
11.30 - 12.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Perché scegliere Ergyca Biogas come partner nel mondo del biogas: riduzione quasi totale del rischio imprenditoriale e creazione di marginalità interessanti ma non solo.
Ergyca Biogas Srl, gruppo Ergycapital
12.00 - 12.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
La valorizzazione energetica di biomasse animali e vegetali. Una soluzione nel solco della tradizione. La proposta VOMM: i processi TURBO BIO e TURBO ENERGY
VOMM Impianti e Processi Spa
12.30 - 13.00 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Ottimizzazione del carico di alimentazione nei digestori biogas - EnviTec Feedcontrol
Envitec Biogas Italia srl
13.00 - 13.30 Area Forum Bioenergy - Pad. 10

Workshop
Spunti di vista, un sistema di ascolto pensato per condividere pareri, necessità, proposte, commenti e novità
Isagro Italia e Siapa
14.00 Arena delle novità - Agripiazza - Pad. 1

Dimostrazione
Tecniche per la coltivazione delle piante aromatiche e officinali
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Innesto e potatura delle piante da frutto
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione di un alveare
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
La corretta gestione dell'allevamento del coniglio
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura e allevamento della vite
14.00 - 15.00 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

Dimostrazione
Potatura dell'olivo
14.30 - 15.30 Salone "Vivere in campagna" - Pad.3

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Per ulteriori informazioni: Fieragricola.com - area convegni
Fonte: Veronafiere - Fieragricola

sabato 23 gennaio 2010

L’innovazione in agricoltura:


L’innovazione in agricoltura: il caso dei prodotti funzionali


Un alimento è “funzionale” se è in grado di svolgere una funzione importante per il benessere del
consumatore, che si affianca e che va oltre quella prettamente nutrizionale.
Il documento europeo di consenso sui “Functional Foods” descrive le caratteristiche:
L’alimento funzionale deve mostrare benefici effetti su
una o più funzioni dell’organismo.
Mediante le proprietà nutrizionali l’alimento funzionale
deve promuovere uno stato di salute e di benessere.
Gli alimenti funzionali non sono ne pillole ne capsule.
Un alimento funzionale può essere un cibo naturale,
oppure un alimento al quale, mediante trattamento
tecnologico, è stato aggiunto o tolto un componente; può essere inoltre un alimento in cui uno o più componenti sono stati modificati.
Un alimento funzionale deve essere tale per tutta la
popolazione o per particolari gruppi di persone
L’informazione sugli alimenti funzionali deve essere
chiara.
In Europa oltre il 40% del totale dei prodotti
alimentari sono nuovi e riformulati. Negli ultimi due
anni più di 4.000 prodotti sono stati riformulati per
rispondere alle esigenze del consumatore. Meno
zucchero, meno sale, meno acidi grassi saturi, meno
colesterolo.
I comparti alimentari maggiormente vocati
all’innovazione sono i prodotti derivati del latte,
l’acqua, i soft-drinks, i surgelati, i biscotti, gli
snacks salati e i formaggi.
I drivers dell’innovazione sono:
• Salute
• Fitness
• Piacere
• Praticità
In Italia, il 25% del fatturato dell’industria
alimentare, pari a 28,5 miliardi di euro nel 2007,
deriva da prodotti innovativi o comunque prodotti
che sono il frutto di una evoluzione rispetto ai
classici prodotti della tradizione (surgelati, IV
gamma, sughi pronti, ecc.).
In rapidissima evoluzione è la proposta di alimenti
funzionali o nutraceutici, la loro domanda nel mondo
cresce al ritmo del 20% all’anno.
Negli Stati Uniti il mercato di tali prodotti ha
raggiunto i 23 miliardi di euro.
In Europa il mercato di tali prodotti si aggira
intorno a 5,7 miliardi di euro.
In Italia il mercato di tali prodotti oltrepassa gli 800
milioni di euro e vengono acquistati dal 17% dei
consumatori.
“La funzione protettrice”
Aglio e cipolla: antiossidanticomposti solforati
Avena e derivati: fibre solubili e b-glucani
Broccoli: antiossidanti
Pomodori e derivati: licopene
Legumi e derivati: isoflavoni
Frutta e ortaggi rosso/viola: antocianidine
Cavoli, broccoli, cavolfiore, cavolo di Bruxelles,
cavolo verza, … (Crucifere):
Glucosinolati (inibitori della carcinogenesi)
Il Parmigiano Reggiano ricco di calcio.
Il pesce ricco di acidi grassi omega3.
La carne, in particolare la carne equina ricca di ferro.
Le uova ricche di acido linoleico.
Tali considerazioni potrebbero indurre a una
definizione di prodotto funzionale così articolata:
“Prodotto naturale, ottenuto con tecniche di
coltivazione a basso impatto ambientale, che
presenti nella sua composizione una o più
componenti riconosciute dalla comunità scientifica
internazionale come fattori favorenti (o inibenti) il
funzionamento fisiologico dell’organismo.”
Riconoscere l’importanza della valorizzazione di
prodotti dell’agricoltura che contengono
naturalmente, o con l’ausilio di particolari tecniche
produttive, principi nutritivi che li rendano diversi
dagli analoghi prodotti agricoli tradizionali.
Esiste un consumatore in grado di acquistare un
prodotto “diverso”.
Su tale richiesta l’industria alimentare ha investito in
ricerca e sviluppo e ha raccolto i frutti
dell’innovazione.
La promozione ha un’influenza notevole su un
consumatore recettivo all’innovazione.
Anche il settore agricolo potrà beneficiare della
domanda di prodotti nuovi a valenza salutistica, se:
dedicherà risorse all’innovazione di prodotto e di
processo e se saprà comunicare i vantaggi derivanti
dall’uso di prodotti agricoli “Funzionali”.

giovedì 21 gennaio 2010

L'olio d'oliva non basta a fare un grande Paese

L'olio d'oliva non basta a fare un grande Paese
L'Italia vanta il maggiore attivo commerciale con l'estero per la frutta fresca a livello dei paesi del G-20 e anche il pi elevato export di prodotti trasformati dalla cosiddetta dieta mediterranea . Ringraziamo di cuore il Professor Marco Fortis per l'informazione, ma la lunga ricerca diAspen e della Fondazione Edison pubblicata ieri sul Sole 24 Ore non ci rassicura granché, circa il futuro del nostro Paese. Non basta dire che abbiamo una buona qualità della vita. Occorre porsi fattivamente il problema di come conservarla. Un'altra classifica, quella dell'Index ofEconomic Freedom, che ieri sui giornali aveva un rilievo assai inferiore ma di cui abbiamo parlato su queste colonne, fa del nostro Paese una fotografia un po' diversa. Saremo i campioni dell'olio d'oliva, ma facciamo peggio, quanto a libertà economica, di Paesi non proprio noti come paradisi del liberismo quali Germania, Austria e perfino la Francia. Le graduatorie internazionali non sono il Vangelo ma sono utili se non altro per capire come siamo percepiti, come il resto del mondo ci vede. E, con il dovuto rispetto, la percezione del resto del mondo è la seguente: l'Italia va benissimo per comprarci l'olio d'oliva, un po' meno per farci ricerca e sviluppo. A ciascuno il suo. Ci che ci piace invece dell'ottimismo del professor Fortis è la consapevolezza che, nonostante i nostri numerosi primati (pizza e spaghetti), serve un importante programma di riforme che permetta di stabilizzare i conti pubblici, migliorando le infrastrutture e i servizi che lo Stato offre . Il professor Fortis è persona vicina a Giulio Tremonti. Noi che non lo siamo auspichiamo che questa vicinanza dia dei frutti, e consigli al Ministro di abbandonare la retorica del va tutto bene, che in Italia non convince nessuno e men che meno quelli fra i suoi elettori che faticosamente si confrontano coi mercati internazionali, per imbracciare invece la strategia del rimbocchiamoci le maniche. Cominciando dai servizi pubblici. Al centro-destra italiano manca la cultura thatcheriana della liberazione del Paese dall'oppressivo intervento pubblico, lo sappiamo. Se avesse almeno la cultura del far viaggiare i treni in orario, sarebbe già qualcosa.
fonte
http://stampa.ismea.it/Viewer.aspx?Date=Today&ID=2010012214753322

Il mistero dei pomodori rosa


Prima di addomesticamento di pomodori erano piccole bacche acide cresce nei deserti della costa occidentale del Sud America. Oggi è grassoccia e frutti carnosi. Ci sono molte varietà e colori più diversi. Il solito è rosso, ma ci sono verde, viola e anche rosa!
Un team di scienziati Weizmann InstituteIn Israele, ha scoperto il gene che determina che alcune varietà sono rosa. Il gene si chiama SIMYB12 e se mutato provoca alterazioni nello stabilimento di più quanto previsto dagli scienziati. Il gene è come un direttore d'orchestra. Regolamenta l'altro 400 modifiche geni.
Ascolta, il gene è così forte che per mezzo di lui possiamo prevedere il colore deve essere il risultato anche quando la pianta è in fiore ancora, qualcosa che gli scienziati un forte impulso allo sviluppo di nuove varietà, un processo che richiede in genere 10 anni.
Le differenze più significative tra pomodori rossi e rosa che gli scienziati si trovano nella composizione chimica della cuticola, che è, la pelle. In primo luogo, e non sorprende, pomodori rosa hanno meno licopene, un pigmento rosso.
Egli è noto non solo per il suo colore, ma come un antiossidante che ha mostrato di ridurre il rischio di cancro, Problemi cardiovascolari e il diabete.
Non ha neppure il pomodoro rosa, una sostanza che gli dà un giallo al rosso e l'ultima differenza, questa volta nella rigidità della pelle è di pomodoro rosa che è più sottile e meno flessibile rispetto al rosso di tutta una vita.
Fonte

Tutti i semi della vita La fame si combatte con le colture locali e la biocliversità. Non con la Fao


Tutti i semi della vita La fame si combatte con le colture locali e la biocliversità. Non con la Fao colloquio con Vandana Shiva di Paola Pilati La rivoluzione in un seme. Combattuta dalle donne. Semi di fagioli moth e di miglio penato, di ceci neri e di sesamo, migliaia di semi con un patrimonio genetico autoctono, legato a un territorio, a un sistema di coltivazione, a una cultura alimentare. Chi l'avrebbe detto che su questo potesse nascere un movimento, così forte da travalicare confini remoti, villaggi sperduti, raccontare della vitalità e della forza di resistenza di una fetta di umanità sperduta nel Bengala o nell'imalaya, viaggiare con l'energia dello spirito e non con la forza delle lobby, imporsi come modello economico e ambientale. Buono ovunque ci siano semi da proteggere e donne per coltivarli. Questo miracolo è il risultato di trent'anni di lavoro e dell'energia di quella straordinaria scienziata e attivista che si chiama Vandana Shiva. segue


Anbi e 'prevenzione mediatica'


Anbi e 'prevenzione mediatica'
Al via la campagna di comunicazione sui temi della difesa idraulica e gestione delle acque

La consapevolezza di una diffusa 'non conoscenza' sulla realtà dei Consorzi di bonifica ha portato il Consiglio Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni a varare un piano di comunicazione: la prima campagna di “prevenzione civile” sui temi della difesa idraulica e gestione delle acque.Target della campagna, articolata dal 15 gennaio al 15 febbraio prossimi, sono le istituzioni nazionali e locali e i cittadini cui devono essere portate a conoscenza le azioni operative dei Consorzi.L’headline è 'Assicuriamo un viaggio sicuro e piedi asciutti anche alle nuove generazioni'. L’immagine è quella di una bambina che, librando in aria, si affida alle sicure braccia del padre. Il tutto è accompagnato da un body-copy, illustrativo delle potenzialità della Bonifica italiana per la tutela di suolo, fabbricati ed infrastrutture dalle acque. Un gioco di parole (ANBIentalmente) sottolinea i nuovi compiti, cui sono chiamati i Consorzi di bonifica.
La prima parte della campagna, dedicata alla salvaguardia idraulica, si articola in posizionamento di poster e “vele” nelle hall e nei corridoi arrivi e partenze dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino; inserzioni sui quotidiani free press presenti negli aeroporti e nella stazioni, in particolare di Roma supporto web attraverso il rinnovato sito http://www.anbi.it/, organizzazione di un evento nazionale, a conclusione dell’iniziativa comunicativa, in cui l’Anbi segnalerà esempi virtuosi di sistemazione idrogeologica e situazioni ad alto rischio emergenziale interessanti il territorio italiano.
A maggio sarà realizzata la seconda parte con analoghe modalità, dedicata alla gestione delle risorse idriche.
“Questa iniziativa – commenta Massimo Gargano, presidente Anbi – testimonia la moderna funzione della Bonifica, ora comunicata anche attraverso modalità al passo con i tempi. Il silenzioso e costante lavoro al servizio del Paese, sempre riconosciuto nei momenti del bisogno, è adesso rappresentato anche alla più ampia opinione pubblica".
Fonte: Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni

martedì 19 gennaio 2010

Haiti, la Fao chiede 23 milioni di dollari per l'agricoltura


19 gennaio 2010
Haiti, la Fao chiede 23 milioni di dollari per l'agricoltura
Per sostenere la produzione alimentare nei campi e negli orti non solo nelle zone colpite ma anche nelle zone rurali
Haiti, il dramma degli sfollati Fonte: Fao
La Fao - Organizzazione delle nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha richiesto 23 milioni di dollari dai donatori internazionali per l'agricoltura ad Haiti, questa cifra fa parte della richiesta, fatta dalle Nazioni Unite, di 562 milioni di dollari da destinare al Paese colpito dal devastante terremoto.I soldi sono necessari a sostenere la produzione alimentare nei campi e negli orti non solamente nelle zone colpite ma anche nelle zone rurali che, pur non avendo subito direttamente il terremoto, si trovano a subire gli effetti del disastro avvenuto nella capitale.
“Possiamo aspettarci grandi spostamenti di persone e danni all'infrastruttura agricola, è, quindi, vitale fare tutto quello che possiamo per sostenere la produzione locale di cibo in modo da assicurare i mezzi di sussistenza” ha dichiarato Ari Tubo Ibrahim, il rappresentante della Fao ad Haiti.
In questi ultimi venti anni Haiti è diventata dipendente dalle importazioni di cibo. L'80% degli haitiani hanno un’occupazione nel settore agricolo ma non hanno né le conoscenze né le attrezzature necessarie e la Fao stima che circa la metà della popolazione Haitiana sia sotto nutrita. Dopo il terremoto, il Programma alimentare mondiale ha fatto appello affinché si trovino i fondi per nutrire due milioni di persone.
Produrre cibo a livello locale significa, per le famiglie povere, avere contanti disponibili per soddisfare altre bisogni primari urgenti. La prossima stagione di semina comincia a marzo è quindi di vitale importanza dare sostegno agli agricoltori durante le prossime settimane in modo da impedire un ulteriore collasso della sicurezza alimentare nazionale.Occorrono inoltre risorse per la riabilitazione delle infrastrutture agricole dei piccoli contadini distrutte dal terremoto – come canali di irrigazione, l’industria di trasformazione dei prodotti agricoli, i mercati ed altre infrastrutture rurali essenziali.
La Fao sta inoltre progettando di lanciare, in zone urbane e semi-urbane, dei progetti/orti agricoli urbani per le vittime del terremoto, focalizzandosi sull'aumento della produzione locale di cibo. Oltre a stimolare la nutrizione, particolarmente dei bambini, gli orti domestici possono avere un effetto positivo molto forte sul morale dei superstiti del terremoto e, se fatti correttamente, possono anche attenuare l’impatto ambientale in un Paese già fortemente degradato dal punto di vista ambientale.
Il tipo di supporto necessario ai piccoli produttori haitiani consiste in attrezzi agricoli, fertilizzanti, fagioli buona qualità, cereali, semi di piselli e di verdure oltre che di bestiame, compresi polli e maiali. I prodotti orticoli che forniscono nutrimenti vitale crescono in tre mesi , se sono piantati ora.
Nel 2008, i prezzi elevati di combustibile e cibo hanno innescato violente dimostrazioni e problemi politici ad Haiti.
Fonte: Fao - Food and Agriculture Organization of the United Nations

domenica 17 gennaio 2010

Gennaio: TEMPO DI ZENZERO: tremila anni prima della nascita di Cristo era già noto ai Cinesi tutto questo accadeva in Cina


Gennaio: TEMPO DI ZENZERO: tremila anni prima della nascita di Cristo era già noto ai Cinesi tutto questo accadeva in Cina mentre in Egitto cominciavano appena a fare pratica con le iscorizioni geroglifiche e in Inghilterra erigevano gli insediamenti di Stonehenge


Nuovo progresso tecnologico del florovivaismo. L'innesto? In serra lo fa un robot. mani umane addio. Tocca a meccatronica e sistemi pneumatici


Nuovo progresso tecnologico del florovivaismo. L'innesto? In serra lo fa un robot. mani umane addio. Tocca a meccatronica e sistemi pneumatici http://www.ow8.rassegnestampa.it/mipaafportale/pdf/2010/2010-01-16/2010011614702789.pdf

sabato 16 gennaio 2010

Costruzione di una serra backed











Costruzione di una serra backed © Christian Galinette Niente come una serra poco per prepararsi per l'impianto di primavera, un po 'di pomodori o melanzane coltivate immuni agli agenti atmosferici, prolungare la stagione di insalate a pieno inverno! L'effetto serra, che viene qui presentato è supportato da una banca. Potrebbe anche essere sostenuto da una casa o una casetta da giardino. Una serra ha sostenuto un notevole vantaggio nel corso di un effetto serra convenzionale: è l'inerzia termica della banca (o di un edificio, ma in misura minore), contro il quale è sostenuto e protetto dai venti freddi. E 'quindi del tutto possibile mantenere al di sopra di congelamento per tutto l'inverno senza riscaldamento.Role ModelL'effetto serra che funge da esempio qui si trova a 800 metri, a Jean-Louis Goutel in Mens (Isère), non lontano dalla Terra Living Center. Le sue caratteristiche principali sono: Orientamento : Verso sud.Dimensioni : 2 metri di larghezza e 6 metri di lunghezza per terra e 2,50 metri alla sua massima altezza.Struttura Lei è fatta di cemento versato per l'intera altezza del pendio laterale, e 40 centimetri e gli altri tre lati, il telaio è in legno (travi) e coprire le pareti sono fatte di policarbonato alveolare di un centimetro di spessore.L'aerazione : Resa possibile dalla installazione di due pannelli laterali di legno compensato. Si entra nella serra attraverso una porta d'ingresso.L'interno Ha quattro livelli. I primi due, piena di suolo giardino segnalato rendere le colture in campo tutto l'anno. Gli altri due piani, uno riceve vasi di piante e le piante in vaso in primavera, altre apparecchiature di piccole dimensioni.Il trucco : Un punto d'acqua installato direttamente nella serra, con un piccolo bacino in cui è facile tracciare con un innaffiatoio: L'acqua è sempre ben temperato.
© Christian GalinetteConstruction Manual
© Christian Galinette Il telaio, realizzato in cemento versatoPuò anche essere costruito in blocchi: metterli a testa in giù, fino cellule, che si riempie di sabbia (per l'inerzia termica).Le travi si tengono tra loro e il telaio in calcestruzzo da staffe metalliche avvitate. Il legno non è trattato.
© Christian GalinetteI pannelli in policarbonato sono forniti in kit con il sistema misto adeguato. Questi sono avvitati fino al soffitto: la distanza tra due travi è misurata centro a centro, la larghezza di un panel.Se vuoi, dopo la chiusura in alto tetto della serraContro il muro o pendio su cui la serra è costruita contro.Per limitare la formazione di condensa sotto il tetto di vetro, Lasciare uno spazio aereo di circa un centimetro al bivio tra la facciata e il tetto.Remy BacherA che serve?Entro febbraioJean-Louis Goutel inizia prima piantagione di lattuga, seguita abbastanza rapidamente, alcune piante di zucchine, cetrioli, zucche ... senza dimenticare i fiori annuali (cosmo, margherite ...). Metà aprile : Pomodori primo impianto ( 'Montfavet', una varietà precoce), seguita dalla fine di aprile di uno o due cetrioli. Poi vengono i grandi piantagioni di pomodori, peperoni, melanzane, alcuni anni in grado di produrre fino a Natale.
Nel mese di ottobre : Trapianto di sedano e prezzemolo, che continuerà a spingere via. Latifoglie di impianto, che le piante sono state coltivate in giardino, Jean-Louis e la cicoria ottenuti durante l'inverno. Esse sono integrate da lattuga invernale, coltivate all'aperto, e una piccola quantità di indivia e la cantina: l'offerta della famiglia è verde e disponibile in tutta la off-season!
Allo stesso tempo, il trapianto di verbena, che fiorì in giardino, in vasi collocati a ridosso della serra sarà consegnato nel terreno dopo il ritorno del bel tempo e gelate tardive primavera.

Fare il compost sul balcone







Fare il compost sul balcone
Hai poco spazio a giardino? Si vive in un appartamento, ma voglio il vostro compost rifiuti di cucina per il vostro piante d'appartamento o balcone? Scegli vermicomposting!
Nessun cattivo odore, una piccola orma, la manutenzione a basso ... vermicomposting può compost loro rifiuti di cucina, anche se uno non ha giardino. Worms (di solito rosso vermi del letame Eisenia foetida) Mineralize materia organica, come fanno naturalmente in decomposizione rifiuti nei boschi e praterie, e rapidamente produrre un ottimo compost. Potete trovare bidoni worm nel commercio (tra 80 e 180 €). Ma si può fare uno solo! Se si produce circa un chilogrammo di rifiuti alimentari Vermicompost a settimana, un volume di 30 cm di altezza, 30 cm di larghezza e 60 cm di lunghezza è sufficiente. Le vasche di plastica opaca reperibili nei supermercati fare il trucco. Sceglierne uno con un coperchio che si chiude così stretto perché ci vuole che a respirare! Se siete un po 'fai da te (SE), il legno è ancora meglio: sei pannelli truciolari Marina (legno grezzo non può sopportare l'ambiente di umidità), fissato con chiodi.Come i vermi si trovano nei negozi di pesci o supermercati Multisport: Chiedere "alla pesca" o "vermi compost". Per determinare l'importo, pesano un paio di giorni i rifiuti e impiega circa 50 a circa 100 grammi di rifiuti al giorno.
Istruzioni
© D. KleckaPer iniziare, mettere la lettiera (carta da giornale strappato, paglia, trucioli di legno ...) nella parte inferiore del vassoio, inserire le linee e lasciare un'altra settimana prima di prendere i rifiuti della cucina, mentre si adattano al nuovo ambiente. Attento a mantenere l'umidità. È possibile eseguire il worm bin orizzontalmente fornendo rifiuti progressivamente da destra a sinistra (o viceversa!). Hai raccolto il Vermicompost finito nella zona dove si è iniziato a depositare i rifiuti biodegradabili.Se si seleziona "verticale" iniziare lentamente riempiendo un contenitore con un coperchio. Una volta che il serbatoio è pieno, posto un secondo cassetto di sopra della prima (a contatto con la massa dei rifiuti). In precedenza è stato condotto una serie di fori nella parte inferiore del vassoio secondi. Portate la vostra bio nel vassoio superiore. I vermi salire attraverso i fori, attratti dal cibo "fresco". Tutto quello che devi aspettare fino a quando il worm hanno completamente finito il loro lavoro di trasformazione nel cassetto inferiore in modo da poter recuperare il compost.
Alimentazione worm I vermi mangiano: scarti, bucce di ortaggi e frutta, mollica di pane, gusci d'uovo schiacciati, fondi di caffè, tè ... Dal cons, non come carne, latticini, speziati o troppo salati, agrumi, aglio, cipolle!Portate i vostri rifiuti preferito in piccoli pezzi. La degradazione è più veloce! Mettere un po 'di biancheria da letto e il cibo. Questo impedisce l'installazione di mosche e aiuta a trattenere l'umidità. Se il letto sembra secca, l'acqua con parsimonia.ManutenzioneIl compost deve avere un odore di humus. Se odori sembrano, forse perché il sistema è mal concepiti o mal gestite. Le probabili cause possono essere:
fermentazione di massa ha lavorato dal worm è troppo alto (più di venti centimetri), il fondo diventa compatto e si verifica in condizioni anaerobiche, che emana odore; c'è troppa umidità, causando la fermentazione stessa;worm non sono sufficientemente grandi rispetto alla quantità di rifiuti. Mescolare il terreno per aerare, aggiungere un po 'di lettiera e / o aggiungere i vermi.Questi problemi si verificano a volte durante l'avvio. Non ti preoccupare, ti gradualmente a capire che cosa fare o non fare. Dopo due mesi, aprendo il cassetto, vedrete immediatamente se il sistema funziona. In tre mesi, un contenitore ben mantenuto worm si prevede di raggiungere la velocità di crociera. Con la pratica, la manutenzione non vi chiederà una ventina di minuti a settimana.
Pascale Chenon

venerdì 15 gennaio 2010

Agricoltura: Agronomi e forestali, dal campo alla tavola per tutelare la qualità e la sicurezza alimentare


Agricoltura: Agronomi e forestali, dal campo alla tavola per tutelare la qualità e la sicurezza alimentare

“Sicurezza e qualità alimentare sono una priorità della nostra società civile, ed un “esercito” di agronomi e forestali sono ogni giorno impegnati in tutta Italia per garantire che sulle tavole degli italiani giungano cibi sani e di alta qualità. Il sistema Italia nel settore agroalimentare europeo deve ambire a diventare centrale attraverso progetti di qualità e gli agronomi e i forestali hanno tutte le competenze e professionalità per giocare un ruolo da protagonisti”. Lo afferma Andrea Sisti (nella foto), presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), al termine dell’incontro con gli iscritti della Federazione interregionale degli Ordini del Piemonte e della Valle d’Aosta, e con gli iscritti della Liguria. Non è certo causale, quindi, che l’assemblea di Torino, che ha visto la partecipazione di professionisti provenienti da Piemonte (950 iscritti), Valle d’Aosta (57) e Liguria (213), si sia tenuta proprio a Eataly, uno dei luoghi simbolo dell’agroalimentare “made in Italy” nel mondo.
L’assemblea - Il tour del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), dopo aver già toccato Bari, L’Aquila e Brescia, è proseguito quindi a Torino. E’ la prima volta che il Consiglio nazionale incontra ben tre ordini regionali. L’appuntamento nel capoluogo piemontese ha visto la partecipazione oltre del presidente Conaf, Andrea Sisti; della vicepresidente Rosanna Zari; e del segretario Riccardo Pisanti, dei responsabili regionali e provinciali e dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. Al centro dell’assemblea il programma operativo del Conaf e il piano di comunicazione 2010. Il ruolo degli agronomi e dei forestali, la formazione permanente, le scelte professionali e la pianificazione delle attività della categoria. Il Conaf ha incontrato la preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, Elisabetta Barberis, a pochi mesi dal protocollo di collaborazione siglato a Bari, fra l’Ordine e tutte le Facoltà di Agraria italiane, sui temi della formazione permanente ed il paesaggio. “La formazione permanente – ha detto Barberis – è uno dei passaggi ineludibili da fare costantemente”.
Sicurezza e qualità alimentare - La location, in uno dei luoghi simbolo dell’agroalimentare “made in Italy” nel mondo, non è certo causale. Fra le competenze primarie di agronomi e forestali, infatti, la sicurezza e qualità alimentare. Professionisti che quotidianamente operano per garantire una maggiore trasparenza e competenza in termini di controlli con l’obiettivo di mettere aziende e consumatori in una condizione di reciproca garanzia. Controlli dei prodotti di origine vegetale e animale, dalla produzione primaria e per tutto il processo produttivo.
Ordini regionali a confronto - “L’incontro – ha ricordato Angèle Barrel, presidente della Federazione interregionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta – è stato l’occasione per svolgere anche un consiglio congiunto con i colleghi di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, in cui abbiamo affrontato insieme le problematiche e le novità comuni della nostra categoria, prime fra tutte la questione previdenziale alla vigilia del rinnovo dei vertici Epap. Un confronto utile con il Consiglio Nazionale al quale abbiamo consegnato le riflessioni dei nostri ordini”. Sono oltre 21mila gli iscritti all’Ordine in Italia: sia il Piemonte (+34%) che la Valle d’Aosta (+45%) hanno fatto registrare un ottimo trend di crescita di iscritti nell’ultimo decennio. Il Piemonte conta 950 iscritti (erano 619 nel 1999), mentre la Valle d’Aosta, che è l’Ordine più piccolo a livello nazionale, è passato da 31 a 57 iscritti.
Il ruolo del dottore agronomo - “Di fronte ad un’agricoltura che attraversa grandi trasformazioni dobbiamo essere così bravi – ha detto Mino Taricco, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte – a saper cogliere per primi� le sfide che i mercati ci pongono davanti e che i cittadini ci chiedono di saper affrontare. In questo quadro le figure del dottore agronomo e del dottore forestale acquisiscono una centralità che grazie a competenze specifiche e professionalità possono dare quel trasferimento di conoscenza e consulenze indispensabili>>. “Il Consiglio Nazionale prosegue la sua attività in stretto e diretto contatto con tutti gli iscritti – ha sottolineato la vice presidente Conaf Rosanna Zari –. E’ essenziale, infatti, continuare il percorso di crescita della categoria ascoltando e confrontandoci continuamente con coloro che sono chiamati ogni giorno ad operare sul campo”.

Elegia al Grano


ELEGIA DEL GRANO

Il pane si pu anche buttare ma se manca il frumento sono guai. Storia di un alimento mitico e mistico I poveri del mondo non hanno voce. E la Fao, l'agenzia Onu che dovrebbe essere la loro stanza di compensazione, è un baraccone La battaglia del grano di Mussolini non è pura propaganda. Il Duce sa che ki rivalutazione delki lira vi è strettamente collegata Il protezionismo è tornato afarda padrone. Dalla Russia all'estremo oriente i produttori hanno rispolverato le loro 1ttaglie frumene La crisi del grano ha preceduto e accompagnato il collasso finanziario del 2008. Oggi le cose vanno un p0' meglio di Stefano Cingolani Quanto è antico il grano. Nessuno lo sa con esattezza. Certo pi antico dell'uomo da quel seme nutrito e fatto crescere. a diecimila anni e forse pi . Le tombe dei faraoni sono piene di pagnotte o persino di chicchi ancora in grado di germogliare; a dimostrare la magia, il fiato divino che alberga in quel minuscolo miracolo della natura. Nel passaggio dal paleolitico al neolitico, lo si trova in Europa e non solo nella fertile mezzaluna che dalla Mesopotamia arriva fino in Palestina. Grazie al riscaldamento climatico. Gerico, la prima città conosciuta, impasta farina per il pane. Il codice di ammurabi è il primo esempio scritto in cui appare il grano. Il fango del Nilo ne moltiplica la produzione. La Sicilia, ancora greca, viene convertita dall'orzo al frumento e con Roma diventa il granaio della Repubblica. L'impero sposta gli approvvigionamenti verso l'Egitto e l'Africa del nord allora rigogliosa di ulivi, vigne e cereali. Non sono ancora arrivati i popoli nomadi, dai vandali agli arabi, che non conoscono l'agricoltura o la aborrono come fatica da schiavi non da uomini liberi dediti alla caccia, al commercio, alla guerra. Quanto è moderno il grano. Anche questo non possiamo definirlo con precisione. Certo è che, insieme al petrolio, regola ormai i prezzi delle materie prime, quindi buona parte dell'economia mondiale. Si scambia in Borsa, si compra con i future, quei calcoli delle probabilità che predicono l'avvenire come un tempo le viscere del capro espiatorio e gli uccelli dei vaticini etruschi, scommesse basate sulla matematica invece che sulle stelle. Del resto, Dio parla con i numeri dicevano Galileo e Newton. La crisi del grano ha preceduto e accompagnato il collasso finanziario del 2008. Oggi le cose vanno un po' meglio. Le scorte mondiali non sono pi ai minimi, la produzione è cresciuta, anche se la Fao avverte che nei prossimi anni la domanda è destinata a superare di nuovo l'offerta. Di qui altre tensioni. Barilla, l'azienda che ne consuma di pi al mondo, si è appena premunita, stringendo un accordo con i coltivatori padani. Il triticum (questo il nome scientifico) è un mostro genetico. Tanto pi il tvitini t'ìirtI'ìini n rnn lnnnin .p *** modificarne i chicchi. La sua produttività non pu essere accresciuta allo stesso livello del mais, del riso e della soia. Ci ha fatto sì che per la prima volta dall'età della pietra la superficie coltivata si sia ridotta, trasformando il frumento in bene raro e prezioso pi degli altri cereali. Le specie pi diffuse sono esaploidi, cioè hanno sei coppie di geni, a differenza della maggior parte delle creature viventi che ne hanno due. Il Dna possiede 16 miliardi di basi, 40 volte pi del riso, sei pi del mais e cinque pi dell'uomo. Forse, è proprio in questa specificità la fonte inconsapevole del suo potere. Il grano che conosciamo non è puro, ma fin dalle origini un meticcio, ibridazione di ben tre razze diverse. E anche questo, in fondo, si radica nell'inconscio, diventando una ne- mesi archetipica: noi che dobbiamo il nostro sviluppo a un metissage organico, inseguiamo ancora la fola della purezza. Il primo incrocio si suppone sia avvenuto in Siria dieci millenni orsono. Il secondo sul mar Nero, producendo un tipo a chicchi grandi e saldamente legati alla spiga, tanto da dover essere staccati e seminati dall'uomo. Furono, dunque, le popolazioni indoeuropee che dall'Asia centro meridionale si spingevano verso ovest, ad aver diffuso quella coltura che non apparteneva ai popoli delle steppe. Qualsiasi triticum, dal dicoccum (farro) all'aestivum (tenero), contiene pi proteine del riso o del mais. Ma niente complessi di superiorità. Non per questo noi mangiatori di grano fin dalla oreistoria siamo oi grandi. oi for ti pi belli degli altrY Prenàete un pugliese e un manci , o un provenzale e un somalo. Senza dubbio, per , il grano ha un potere mitico e mistico che manca a tutti gli altri prodotti della terra. Ges si paragonava a un chicco che muore per rinascere in mille altri chicchi. Il suo corpo è nel pane che viene spezzato durante l'Ultima cena. Ecco perché viene considerato un peccato sprecarlo, anche se per ragioni economiche sarebbe conveniente. Il mercato ha le sue leggi ferree, ma non è tutto. La rivoluzione neolitica, come la chiamava Gordon Childe, non consiste solo nel levigare la pietra, ma nel coltivare cereali. Da allora, l'uomo ha applicato il proprio ingegno a cercare i modi migliori per produrre di pi con minor fatica. Il primo grande salto tecnologico è dovuto all'aratro circa seimila anni fa, il secondo al giogo per buoi e il terzo al collare per cavalli, in tempi molto pi recenti, appena tre secoli prima di Cristo. L'espansione di Roma non sarebbe stata possibile senza ilfrumentum che placava la fame plebea e rassicurava l'aristocrazia guerriera. Nei primi secoli eroici tra i sette colli, l'alimento del popolo è il plus, una sorta di p0- lenta di cereali misti. Nel 150 avanti Cristo viene aperto il primo forno per cuocere il pane di farro. Con i viaggi in Egitto arriva anche la lievitazione e su tutti i dipinti e i mosaici romani si possono vedere le pagnottine dorate, rotonde e gonfie, divise in petali come una rosa o a forma di fuso. Le rosette e le ciriole, si chiamano oggi. In Magna Grecia predomina l'orzo, soprattutto in Sicilia che poi si trasfor *** nemesi p0lenta ma nel granaio della Repubblica, mentre l'impero punterà a sud sull'Africa, a nord sulla Gallia (la Francia ancor oggi resta il pi grande produttore europeo) a est sulla Siria. Il medioevo non sarà un'epoca buia come ci ha insegnato Jacques Le Goff. ma certo è il periodo in cui il triticum decade, quasi scompare. Si mangia pane nero e tanta polenta. I feudatari si ingozzano di cacciagione. Con la peste del 1318 la produzione frumentaria s'arresta addirittura. Ricompare soltanto insieme alla fioritura delle arti e delle scienze. Il grano è progressivo. Il grano è rinascita. Ed è Rinascimento. Il grano è illuminista. Maria Antonietta voleva dare ai sanculotti le brioche, ma la vasta campagna sulla quale si reggeva la ricchezza della Francia, chiedeva grano a buon prezzo da seminare, per trasformarlo in bianca farina e pane profumato. Le frumentationes, distribuzione gratis al popolo dell'urbe, erano l'arma escogitata nell'antica Roma per mantenere la pace sociale. Bloccare le forniture alla capitale divenne lo strumento di tutti gli usurpatori. I re di Francia non hanno letto abbastanza i classici. E sono scalzati dagli allievi degli enciclopedisti che invece li avevano tradotti e meditati. Nello stesso anno in cui Napoleone viene sconfitto a Waterloo, una gigantesca eruzione vulcanica in Indonesia oscura il sole. E scompare l'estate. In Francia l'agosto 1815 è freddo come l'inverno, il New England addirittura ghiaccia. Il prezzo del grano sale alle stelle, il raccolto crolla negli abissi. E Robert Malthus vede realizzarsi le sue fosche previsioni elaborate nel 1798, quando ha calcolato che l'umanità non sarebbe mai riuscita a raccogliere tanti cereali sufficienti a nutrire i nuovi bambini. a torto come tutti i catastrofisti, i profeti (di sventure), i futurologi e gli economisti. Perché poi viene il guano di uccello, arrivano i nitrati dal Cile, e l'ammoniaca da azoto di Carlo Bosch che lavora per la Basf. E tutto ci rende il terreno fertile come non mai. Vengono sistemi di semina innovativi e vengono le macchine. Malthus finisce sepolto dal trattore, anche se il buon pastore anglicano trova interpreti geniali come John Maynard Keynes e un po' meno intelligenti come i tanti uccellacci e uccellini che teorizzano la fine dello sviluppo, la morte del capitalismo, l'economia lenta o addirittura la decrescita. Il gran guru degli apocalittici, Jared Diamond, nel suo best seller Collasso rispolvera pari pari l'equazione malthusiana e descrive il declino delle civiltà come provocato dallo squilibrio tra risorse e popolazione. Per il grande pensatore inglese e i suoi piccoli seguaci, vale quel che scriveva Ralph Waldo Emerson: Affermando che le bocche si moltiplicano geometricamente e il cibo solo aritmeticamente, Malthus dimentic che la mente umana era anch'essa un fattore dell'economia politica e che i crescenti bisogni della società sarebbero stati soddisfatti da un crescente potere di invenzione . Forse non sarà sempre e comunque crescente, come sperava il filosofo americano con la sua gaia scienza (la definizione è di Nietzsche che per tutta la vita lesse e rilesse Emerson). Magari andrà avanti per prove ed errori, cicli ascendenti e discendenti, ma la storia del grano ci porta fino alla fon *** dazione Rockefeller e alla scoperta che frutta il Nobel a Norman Borlaug. Nel 1955, l'agronomo americano crea un incrocio tre volte pi fertile di quelli fino ad allora in uso. E' l'inizio della rivoluzione verde che ha moltiplicato per sei la produzione messicana e per tre quella indiana, mettendo fine alle carestie. Il cibo comincia a crescere pi della popolazione. Malthus ha perso ancora. Se avesse posseduto quel chicco, Mussolini non avrebbe dovuto lanciare la prima delle grandi sfide per cambiare l'economia della nazione: la battaglia del grano, seguita da quella sulla lira a quota 90 con la sterlina e da quella demografica. C'è poco da ridere sul Duce a torso nudo che taglia le spighe armato di falcetto. Si è trattato di una scelta difficile, importante, uno dei momenti definitori del ventennio fascista, della sua capacità di comando, delle sue volontaristiche illusioni. 1114 giugno 1925, l'agenzia Stefani annuncia con un messaggio in perfetto stile militaresco che il grande esercito dei contadini è pienamente mobilitato. Sei giorni dopo, Mussolini parla: Io ho preso formale impegno per condurre la battaglia del grano e ho già preparato lo stato maggiore. Il quale dovrà agire sui quadri rappresentati dai tecnici dei consorzi agrari, delle cattedre di agricoltura, delle camere agrarie provinciali e costoro dovranno manovrare l'esercito, le truppe degli agricoltori . 1127 giugno il capo del governo in persona arriva a Borgo Pasubio nel cuore dell'Agro pontino in via di bonifica, si reca nel podere 1.316, sale su una trebbiatrice e comincia a separare i chicchi dalla paglia. Alle nove la sirena chiama alla colazione. Sotto il porticato è stata imbandita una grande tavolata per trebbiatori e macchinisti. Tutti si avvicinano ma Mussolini li ferma: prima bisogna fare la conta dei sacchi. La gente scatta entusiasta nel saluto romano. Chiede un discorso, ma Lui risponde: Oggi si lavora, non si parla . Per anni l'Istituto Luce andrà avanti a riprendere le incursioni ducesche sui campi per seguire di persona i risultati. E' una posa, ma non solo. Mussolini ci crede e sa che l'esito di quella battaglia è strettamente collegato alla rivalutazione della lira. Perché tutto comincia nei primi anni Venti con le conseguenze della guerra, anzi della pace, quella iniqua di Versailles, come ha scritto Keynes pensando alla Germania sconfitta, ma anche all'Italia, vincitrice, eppur prostrata. La bilancia commerciale è in rosso profondo e il 15 per cento almeno di questo deficit è provocato dall'importazione di grano. Il paese non era mai stato autosufficiente dagli anni dell'Unità in poi. Ma questa volta la differenza tra produzione e consumi diventa insostenibile. Come finisce? Il raccolto compie un balzo notevole: da 52 milioni di quintali del periodo 1921-25 ai 75 milioni del quadriennio finito nel 1940. L'acquedotto pugliese trasforma la piana di Foggia nel cuore della produzione granaria. Ma l'autonomia non viene mai raggiunta. Non solo. I dazi costano cari ai consumatori i quali non possono usufruire della discesa dei prezzi americani. Non sempre le importazioni sono male, dai cereali agli involtini primavera. Gli incentivi al frumento finiscono *** per aumentare il divario tra nord e sud. Nel settentrione, infatti, si intensifica l'uso di fertilizzanti e attrezzature, con gran vantaggio della Montecatini o dei produttori di macchine agricole, a cominciare dalla Fiat. Nel sud, invece, i sostegni statali favoriscono ancor pi l'agricoltura estensiva e un uso non efficiente dei terreni. Violare il mercato alla fine è pi costoso che seguirne le regole. Le campagne mussoliniane, dal grano in poi, smentiscono la tesi di un fascismo liberale in economia. Ci sono anche altre prove (come la chiusura delle frontiere ai produttori stranieri di auto, cosa che non riuscì neppure a itler). Ma l'esito della battaglia del grano è la dimostrazione pi evidente. Eppure, sembra che la storia non riesca a impartire le sue lezioni. Dopo l'impennata dei prezzi, tra il 2006 e il 2008, il protezionismo è tornato a far da padrone e dalla Russia all'estremo oriente i paesi produttori hanno rispolverato le loro battaglie frumentane. Mentre si è diffusa l'idea che gli squilibri tra produzione e consumi siano opera delle forze del male, trascinate dal famigerato Cartello del grano, infausto e perverso quasi quanto le sette sorelle del petrolio. Guidato dalle big three, Adm (Archer Daniel Midlands), Cargill e Bunge y Born, statunitensi le prime due, argentina quest'ultima; accompagnato dai colossi degli ogm e dei fertilizzanti come Monsanto e Dupont; finanziato e consigliato da Goldman Sachs, la Spectre della finanza globale. Fin dagli inizi dello scorso decennio ha puntato sui cereali, consigliando i clienti a operare in massa con i future su questa commodity importante quanto il greggio o il rame. La Borsa di Chicago è stata sottoposta a ondate massicce di speculazione. Poi è arrivato il Big Crash. Goldman è l'unica banca d'affari sopravvissuta al grande crollo finanziario, anzi ne è uscita vincitrice. Il mondo, per fortuna, è pi vasto e complesso di qualsiasi filosofia complottista. Sul mercato del grano ope rano in modo massiccio grandi paesi. Gli Stati Uniti, innanzitutto, ma anche l'Unione europea e al suo interno l'Italia, quarto produttore dopo Francia, Germania, Spagna. Poi l'Australia, l'Argentina, la Russia, il Kazakistan. I loro interessi non coincidono, anzi spesso sono in conflitto, e si scontrano anche con le multinazionali e la Borsa di Chicago. Fino al 2005, la produzione è cresciuta in sintonia con la maggiore domanda asiatica e dei paesi usciti dalla fame. Dall'anno successivo è cominciata la discesa. Catastrofi naturali innanzitutto: la siccità in Australia o la diffusione della peste frumentaria, una muffa distruttiva che dall'Iran ha infettato l'Etiopia e altri paesi. Catastrofi umane, come la politica europea che ha finanziato la distruzione dei raccolti per non alimentare un eccesso produttivo. Cecità ed errori come la febbre del bioetanolo che ha portato a usare grano ancor pi del mais per fabbricare carburanti che sostituiscano la benzina. E il cambiamento climatico? Sì, for se. Non ci sono ancora prove provate, ma è molto probabile che sia uno dei fattori che hanno influenzato la riduzione dei terreni coltivati. Perenne o no, c'è stato un riscaldamento negli ultimi anni e c'è una desertificazione nell'Africa subsahariana. Ma la crisi del cibo è pi urgente e ben pi grave di quella del clima. Non ce ne vogliamo rendere conto perché non c'è convergenza di interessi, non esiste l'equivalente della lobby verde o del complesso ecologico-industriale che muove governi e miliardi di dollari. I poveri del mondo non hanno voce. E la Fao, l'agenzia Onu che dovrebbe essere la loro stanza di compensazione, è un baraccone. Il grano, questo dono così mitico e così mistico, finisce anch'esso sotto il tallone del calculemus, l'ideologia alla quale tutti, volenti (se ci tiriamo fuori un profitto) o nolenti (se ci tocca pagare caro il solo fatto di essere al mondo) siamo sottoposti. E lo saremo ancora a lungo.
FonteIl Foglio del 16 gennaio 2010