venerdì 1 gennaio 2010

Il 2010 sarà l’anno del rilancio dell’agricoltura italiana?




Il 2010 sarà l’anno del rilancio dell’agricoltura italiana?
di Antonio Bruno

Molto è legato a due fattori: l’andamento del clima e la congiuntura generale. Nel 2009 la domanda alimentare è cresciuta dello 0,4%. E tu che mi stai leggendo lo sai che un euro su quattro di quelli che decidi di utilizzare per gli acquisti li spendi per la tavola? Tutti noi spendiamo in Italia 215 miliardi di Euro l’anno per acquistare prodotti alimentari di cui 144 li spendiamo per mangiare a casa e 71 per mangiare fuori in trattoria o ristorante. C’è da prendere atto però che i prezzi dei prodotti agricoli alla produzioni sono in calo del 5,2% con crollo del 16% del prezzo del vino, si paga il 15% in meno la frutta mentre costano meno crollando dell’11% i cereali e perdono il 5% i prodotti lattiero caseari. Che fare? C’è una strada già presa in Inghilterra dove c’è chi certifica il prodotto, ad esempio nel caso dei maiali c’è chi certifica che siano nati, cresciuti e macellati in Gran Bretagna. La strada è anche questa per l’Italia e a percorrerla devono essere i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali che sono gli unici in grado certificare in maniera rigorosa, mettendoci la faccia, sia la provenienza che la qualità dei prodotti ai consumatori che ne volessero la certezza ottenendo una filiera corta che si basa esclusivamente sulla qualità e sulla correttezza di chi produce. La cosa era nota in Salento già dal 1904 quando Ferdinando Vallese professore della cattedra di Agricoltura raccontava dei formaggi in Terra d’Otranto come potete leggere nel documento allegato.

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