sabato 7 maggio 2011

Il Dottore Agronomo Fabio Ippolito e la sua Botanica storica per i giardini del Salento leccese

Il Dottore Agronomo Fabio Ippolito e la sua Botanica storica per i giardini del Salento leccese


Ieri 7 maggio 2011, alle ore 18.30 presso il Museo Provinciale Castromediano a Lecce (viale Gallipoli, 30) a parlare di giardini, piante e viali della Puglia e quindi anche del Salento leccese c’erano tra gli altri il direttore del Centro Studi sul Barocco Antonio Cassiano, il preside della Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento Regina Poso e Massimo de Vico Fallani.


Un giardino dell’uomo che torni a essere tale attraverso le modalità della sua coltivazione
Quest’ultimo è stato direttore del Servizio per la Conservazione dei parchi e giardini della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici per le Province di Firenze, Prato e Pistoia fino al 1986, poi con il medesimo incarico presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma fino al 2008 e ha delineato il concetto di un giardino dell’uomo che torni a essere tale attraverso le modalità della sua coltivazione; un giardino ‘biologico’ dove il binomio uomo-natura ritrovi la sua feconda identità e il vantaggio reciproco.


Il vero giardiniere coltiva il terreno
Secondo Fallani il vero giardiniere coltiva il terreno, e ha sviluppato questa affermazione in un libro in cui sviluppa il tema della conservazione dei giardini con uno sguardo attento alle tecniche antiche, e in particolare a quelle della tradizione italiana scrivendo delle Annaffiature, dei Concimi, delle Potature, delle Malattie delle piante, del Vivaio, della Coltura in vaso, degli Agrumi e aranciere, dei Prati, delle rose e delle siepi. Ecco perché è importante per i Dottori Agronomi come me affrontare le tematiche del giardino e del giardiniere prendendo esempio da un collega che ha collaborato nella stesura del libro presentato ieri ovvero Fabio Ippolito.


Chi è Fabio Ippolito?
Fabio Ippolito è Dottore Agronomo e paesaggista, ha collaborato a numerosi progetti nel campo del paesaggio, della tutela della biodiversità vegetale e delle aree protette ed habitat naturali, svolgendo numerose consulenze ed analisi paesaggistiche, botanico-vegetazionali e agronomiche, studi di impatto ambientale, e progetti di aree verdi. È coordinatore tecnico dell'Orto Botanico dell’Università del Salento ed autore di numerose pubblicazioni su parchi, giardini storici e orti botanici, e sulla conservazione e l’impiego delle specie vegetali.




Giardini di Puglia
Ieri sera a Lecce si è presentato un libro scritto da Vincenzo Cazzato e Andrea Mantovano intitolato “Giardini di Puglia” edito da Congedo in cui dalla consapevolezza della molteplicità delle discipline che concorrono alla costruzione di un giardino è scaturita l’esigenza di proporre un’ampia riflessione - curata da Fabio Ippolito - sulla botanica storica. Nel medioevo, grazie alle comunità monastiche, non solo la cultura classica ma anche le conoscenze agricole e botaniche vennero salvaguardate e tramandate. Sull' insegnamento di S. Benedetto, i monaci fecero dei monasteri, e dei loro orti e giardini, luoghi di spiritualità e cultura, ma anche di produzione e lavoro.
Prima di procedere alla creazione di un giardino
Gli amanti del giardino concepiscono lo spazio verde intorno a casa e il Dottore Agronomo attraverso l' uso sapiente degli alberi, degli arbusti e delle piante da fiore e sulla capacità di utilizzare un elemento naturale come l' acqua esalta e interpreta la percezione del committente.
Quando il Dottore Agronomo progetta e fa consulenza prende in esame, oltre al clima della zona, alla tipologia del terreno e alla sua esposizione, anche il colore dei fiori (e delle foglie) che il cliente preferisce. Inoltre si occupa di curare la messa in opera del drenaggio (nel caso di un terreno poco permeabile), la scelta e la sistemazione delle rocce, la messa a dimora e la manutenzione delle piante.
Il Dottore Agronomo studioso di giardini
Alcune specie ornamentali, sia sempreverdi che a foglia caduca, erbacee, grasse o arbustive, presentano spine sui loro rami, foglie dai margini affilati o una certa esuberanza vegetativa e, proprio per queste loro caratteristiche, costituiscono un' ottima soluzione per realizzare in giardino siepi o punti di interesse con piante dall' aspetto particolare.
Ma queste specie potrebbero non essere adatte alle esigenze e ai giochi dei bimbi perché nascondono insidie e pericoli. Ecco perché nella progettazione il Dottore Agronomo ha un occhio di riguardo per le piante tossiche, come ad esempio l' oleandro ed il ricino, e per quelle provviste di pericolosissime spine, come ad esempio il cuscino della suocera.
Le piante aromatiche in giardino
Vi sono alcune piante aromatiche comuni e di facile reperibilità. Nel progetto di un giardino le stesse piante sono utilizzate con il duplice scopo di avere a portata di mano delle aromatiche utili in cucina e nello stesso tempo di impreziosire lo spazio disponibile con queste ornamentali un po' fuori della norma
Gli alberi da frutto
Gli alberi da frutto, forse ancora più di quelli ornamentali, scandiscono il ritmo delle stagioni ed offrono al giardino motivi di bellezza ed utilità. Anzi, possono diventare uno degli elementi di maggiore attrazione se collocati nel punto giusto e sapientemente abbinati alla vegetazione ornamentale circostante
Molto interessanti sono le specie da frutto minori: banano, corbezzolo, corniolo, cotogno, giuggiolo, melograno, nocciòlo e sorbo domestico


Un’ultima annotazione sui Gerani.
I gerani sono le piante preferite in Italia, ma anche nel resto d'Europa, per abbellire balconi e terrazzi durante la primavera e l'estate. La fioritura è ricchissima, la coltivazione semplice, le cure da prestare non eccessive: insomma piante perfette per i principianti ed anche per gli esperti.
Eppure il preside della Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento Regina Poso ieri ha lanciato un allarme per le malattie che stanno privando i balconi di questa pianta e noi della bellezza dei suoi fiori. La prof.ssa Poso ha paragonato la patologia dei gerani a quella che sta distruggendo le palme in Italia, un killer come il punteruolo rosso? Consiglio alla preside di rivolgersi ad un Dottore Agronomo per intervenire e salvare i bei gerani sul balcone, stesso consiglio che estendo a tutti. Chiamare un Dottore Agronomo per progettare il giardino ma soprattutto assicurarsi la sua consulenza continua.


di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).

1 commento:

  1. grazie delle belle parole, Antonio. sono certo che la nostra formazione e la nostra cultura della terra ci consentano di guardare ai giardini come uno spazio familiare, da far conoscere e valorizzare

    fabio ippolito

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