lunedì 23 maggio 2011

Il prof. Giulio Cesare Giordano promotore del progetto “I cento laghi del Salento leccese”

Il prof. Giulio Cesare Giordano promotore del progetto “I cento laghi del Salento leccese”




A Martignano del Salento leccese per raggiungere Palazzo Palmieri. Arrivo e lascio la mia automobile in Piazza per fare una passeggiata in questo borgo bellissimo. Mi avvio verso Palazzo Palmieri e, subito dopo le Poste, posso ammirare il Palazzo dell’ex Municipio dove è situata la sede operativa per la Puglia del Centro Internazionale di Cooperazione Culturale CICC http://www.web-cicc.org/site/ .

Varco il portone e prendo l’ascensore e al primo piano, in uno splendido e accogliente studio, ad attendermi c’è il Prof. Giulio Cesare Giordano Presidente di questa antica e prestigiosa organizzazione internazionale. La sede è accogliente, il presidente Giordano mi prega di accomodarmi per affrontare insieme la collaborazione del CICC nell’ideazione ed organizzazione del Convegno Internazionale “I 100 laghi del Salento leccese” che si terrà a Tricase il prossimo 3 giugno 2011 nella splendida Sala del Trono di Palazzo Gallone in Piazza Pisanelli a partire dalle 9.00. Il Presidente Giordano mi accoglie da amico e io gli pongo qualche domanda



Carissimo Prof. Giordano perché questo interesse del CICC per l’acqua?

“Intanto perché l’acqua come costituente rappresenta una condizione necessaria per tutti gli esseri viventi, infatti il CICC già nel dicembre del 2008 a Specchia del Salento leccese per volontà dell’allora Sindaco On.le Antonio LIA ha realizzato un colloquio sull’acqua con la presenza dei massimi esperti internazionali tra cui l’Economista politico Riccardo PETRELLA (studi all'Università di Firenze), fondatore e segretario del Comitato Mondiale dell'Acqua, autore del Manifesto dell'Acqua, consigliere della Commissione Europea a Bruxelles e professore di mondializzazione presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio; e che insegna anche alla "Libera Università di Bruxelles" (sessione olandese). Già da allora, dopo l’interesse che ho potuto osservare tra le centinaia di studenti delle scuole elementari, medie e superiori intervenuti in massa in quei giorni, penasai che era opportuno valutare la messa in cantiere di altre iniziative sempre sull’acqua. Poi l’amico, socio ordinario e coordinatore della sede operativa del CICC per la Puglia Antonio BRUNO mi ha proposto questo interessante progetto di recupero delle cave dismesse trasformandole in 100 laghi del Salento leccese e mi è sembrato naturale proseguire nell’impegno.”

Ascoltare il Prof. Giordano parlare in questi termini della mia persona mi ha lusingato molto gli ho poi chiesto:



Ma caro professore come si possono trasformare le cave dismesse in laghi?

Il dott. Bruno mi ha partecipato la graduatoria degli 11 progetti di risanamento delle cave dismesse finanziabili dalla Regione Puglia, per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Mi ha anche riferito che i progetti ammessi di cui si è avuta notizia lo scorso 29 aprile hanno lo scopo di realizzare opere di risanamento e riutilizzo ecosostenibile di aree estrattive dismesse esclusivamente di proprietà pubblica.

Inoltre la natura per così dire ha messo lo zampino perché a Cutrofiano del Salento leccese “Madre Natura” da cave dismesse ha miracolosamente “creato” dei meravigliosi specchi d’acqua. E allora il dott Bruno mi fatto la seguente domanda che mi ha fatto riflettere: perché non prendere esempio da questo modo meraviglioso di sanare le cave dismesse che non sono altro che ferite profonde inferte al territorio? Io ritengo che l’intuizione del dott. Bruno, che poi si è trasformata in una proposta progettuale, sia praticabile e soprattutto che rappresenti una “buona pratica” che potrebbe fare da paradigma per il resto del mondo.



Ma come ha contribuito il CICC al Convegno?

Intanto con la possibilità di portare questo progetto al prossimo Forum dell’acqua di Marsiglia nel Marzo 2012 e poi con la presenza del Prof. Iko Avital di Israele che ha molti anni di esperienza nella progettazione in Israele e all'estero. Il Prof. Avital si è guadagnato una reputazione per i la determinazione e risolutezza con cui ha risolto i problemi, per l’alta creatività, comprensione della tecnologia, per le competenze di marketing nel campo della psicologia del consumatore Per molti anni è stato membro dell'Istituto israeliano. Tra i premi ha avuto quello del Museo di Israele per la progettazione del prodotto



Ma cosa pensa dell’acqua il prof. Avital?

Le riferisco solo della scoperta attraverso ricerche di quanto sia grande l’influenza dei bambini sulle loro famiglie. I bambini fanno pressione sulle persone che li circondano che sono sia gli altri bambini, che i genitori, per cambiare le loro convinzioni e per portare all’affermazione di nuove abitudini. Guardi che sebbene sia difficile cambiare abitudini sul consumo e sull’utilizzo dell’acqua, le pratiche “sprecone” possono essere trasformate attraverso i bambini infatti a chi non piace giocare con l’acqua? I bambini lo fanno e attraverso il gioco cambiano le loro abitudini. I bambini che hanno potuto praticare il cambiamento di cattive abitudini in abitudini “virtuose” fanno una pressione fortissima su chi li circonda ottenendo di cambiare le loro abitudini sull’acqua! Uno dei temi che tratterà sarà appunto il riuso dell’acqua che si è ottenuto in Israele attraverso i bambini.



Il colloquio con il Prof Giordano è interessante ma è giunto il tempo di fare una pausa caffè, e sapete perché? Ma perché c’è chi della “pausa caffè” ne ha fatto una tecnologia! Si tratta di Harrison Owen, pioniere dell’Open Space Technology che ha notato nel corso della sua esperienza di organizzatore di conferenze come le persone si confrontino con molto più entusiasmo durante i coffee break che non nelle fasi di lavoro. E allora del confronto con il Prof. Giordano che si è sviluppato nella pausa caffè vi riferirò nel prossimo pezzo!

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