giovedì 9 giugno 2011

Agricoltura: più soldi a chi?

Agricoltura: più soldi a chi?



Ieri a Lecce al Castello Carlo V nella sala Maria D’Enghen il Ministro Romano ha dichiarato che ha chiesto più soldi all’Europa e li ha chiesti per l’agricoltura. Ma per quale agricoltura?



L’Agricoltura del Salento leccese

Io ho più volte scritto che voglio fissare il mio sguardo al Salento leccese. Allora mentre continua la ridda delle cifre degli addetti all’agricoltura io ho chiesto al Presidente di Coldiretti Lecce quante fossero le imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio di Lecce, mi ha risposto che sono circa 11mila ovvero poco più di 100 imprenditori agricoli per ognuno dei 100 Comuni della Provincia di Lecce. Poi in serata parlando con il mio collega Vincenzo Castellano e commentando queste cifre abbiamo insieme considerato che di tali imprese solo pochissime fatturano e quindi lavorano per il mercato.



Più soldi a chi?

Più soldi all’agricoltura può voler dire che abbiamo fatto scomodare un Ministro della Repubblica per chiedere più soldi da dare a poco più di 10mila persone delle 800mila del Salento leccese?

Io non credo che la strada da percorrere sia questa. E chi pensa ai 220mila possessori del Paesaggio rurale del Salento leccese esclusi da ogni tipo di finanziamento? Perché i soldi che vengono dall’Europa devono essere dati solo ai10mila imprenditori agricoli professionali?



I numeri dell’Agricoltura del Salento leccese

Nella Provincia di Lecce il settore agricolo appare caratterizzato da un elevato grado di frammentazione aziendale, ossia dalla presenza di numerose imprese di dimensioni piccole e piccolissime. Le aziende della provincia sono, infatti, oltre 78.600 per una superficie totale (SAT) di 163.438 ettari, il 93% dei quali utilizzati (152.284 ettari).

Ma quanti dei 163mila ettari di terreno della Provincia di Lecce è coltivato dai 10mila imprenditori agricoli professionali?



Chi mette fuori i soldi?

Devo registrare che chi investe in agricoltura, chi mette le mani in tasca per acquistare macchine, attrezzi, per effettuare migliorie nel Paesaggio Agrario sono proprio i tanti Architetti, Ingegneri, Medici, ragionieri, impiegati, postini e operai che hanno acquistato o ereditato un pezzetto di Paesaggio rurale del Salento leccese. Non hanno contribuito solo con il 50% del loro capitale, come gli imprenditori agricoli professionali che prendono i soldi, si sono messi le mani in tasca e hanno tirato fuori il 100% del capitale necessario.

Io avrei capito se il Ministro della Repubblica Romano avesse detto che ai soldi che l’Unione Europea destina ai 10mila imprenditori agricoli professionali devono essere aggiunti i soldi per i più di 200mila possessori di paesaggio rurale del Salento leccese.



L’Unione Europea salvaguarda gli ecosistemi

L’UE è la stessa che a livello internazionale sta promuovendo una migliore governance e che tenta di rafforzare le regole che aiutano a salvaguardare gli ecosistemi. L'UE è uno dei 191 firmatari della Convenzione sulla diversità biologica delle Nazioni Unite (CBD). Fra le recenti iniziative della CBD vi è l'integrazione del tema della biodiversità nei negoziati sui cambiamenti climatici.

L'UE stanzia milioni di euro per gli aiuti esterni alla conservazione della biodiversità. Affronta inoltre la questione dei negoziati commerciali attraverso valutazioni di impatto sulla sostenibilità.



La valutazione degli ecosistemi del millennio

La valutazione degli ecosistemi è uno strumento che consente di valutare i diversi aspetti della salute degli ecosistemi e la fornitura dei beni e servizi ecosistemici che sono quelli resi dai 220mila proprietari del Paesaggio rurale del Salento leccese.

Nel 2000, le Nazioni Unite hanno lanciato un'iniziativa a livello planetario, la valutazione degli ecosistemi del millennio (Millennium Ecosystem Assessment). La relazione sulla valutazione, completata nel 2005, ha evidenziato che due terzi dei servizi ecosistemici della Terra sono in calo o a rischio. Nell'ambito del seguito dato alla valutazione degli ecosistemi del millennio, l'UE si è impegnata a preparare una valutazione per la regione europea. Una nuova valutazione su scala planetaria è prevista per il 2015.



Chiedo al Ministro Romano di pagare ai Proprietari del Paesaggio rurale del Salento leccese i servizi ecosistemici

In base ai calcoli dell' Agenzia europea dell'ambiente il valore complessivo dei servizi generali prodotti dalle zone umide, ad es. la purificazione dell'acqua e l'assorbimento del carbonio, potrebbe aggirarsi attorno ai 2,5 miliardi di euro l'anno.

Chiedo al Ministro Francesco Romano di ottenere che in Italia, quindi anche nel Salento leccese, si faccia ciò che già si fa in molti paesi del mondo dove vengono sviluppati programmi di pagamento per i servizi ecosistemici che sono essenziali per fornire compensi adeguati ai proprietari terrieri che tutelano i servizi ecosistemici utili per la società.



di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).

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