venerdì 28 dicembre 2012

Proposta per la stesura di linee guida per la corretta potatura dei Lecci (Quercusilex) in città.



Alle cortese attenzione
dell’Ordine dei Dottori agronomi e forestali della provincia di Lecce.

Oggetto : Proposta per la stesura di linee guida per la corretta potatura dei Lecci (Quercusilex) in città.

Egregi Sig. consiglieri dell’ordine
Con la presente lettera vorrei porvi all’attenzione un problema che dilaga nei nostri paesini quello cioè della potatura selvaggia dei Lecci. Questa pratica in numerosi comuni della provincia di Lecce viene effettuata esclusivamente recidendo tutti i rami vegetativi e lasciando le due-tre branche principali alla lunghezza di massimo 80 centimetri. Questo modo di agire porta ad una lenta agonia della pianta che vive in eterno stress dovuto sia alle ferite inflitte dai grossi tagli, sia dagli attacchi parassitari che ne conseguono, e sia al fatto che si fa vivere la pianta in controtendenza rispetto al suo metabolismo sciafilo, tutto questo porta delle volte anche alla morte della pianta stessa.
Un ultimo esempio di questa pratica si è avuto a Galatina, dove per tutta via Soleto, i Lecci sono stati totalmente dilaniati.



Da voci di corridoio, anche nel mio paese (Soleto) a breve dovrebbero intervenire in questo modo perché secondo gli amministratori “potandoli in quel modo si risparmia, e si può intervenire solo una volta ogni 5 anni”. Io da singolo cittadino prima, e poi da agronomo quale sono, ho sentito la necessità di chiedere soccorso all’ordine per fermare questi criminali ,ed ecco arrivati al motivo di questa mia lettera, infatti io tramite il vostro aiuto vorrei redigere delle linee guida per la corretta potatura di questi Lecci ultracentenari che sono presenti nei nostri paesi. Queste linee guida vorrei fossero portate all’attenzione sia della mia amministrazione tramite lettera o tramite la mia persona, quando arriverà il momento del loro intervento,ma anche che vengano prese in considerazione dagli altri comuni della provincia. Un qualcosa che assomigli ad una convenzione.
Concludendo vorrei evidenziare un mio pensiero che vorrebbe un po’ smentire la convinzione delle amministrazioni comunali secondo le quali solo con quei tipi di intervento si risparmia. Sono fortemente convinto che si può arrivare ad un giusto compromesso tra interessi di risparmio dei comuni e tutela degli alberi, proprio per questo chiedo il vostro aiuto in quanto delle linee guida dettate da un ente autorevole e credibile come l’Ordine dei dottori agronomi siano più forti di una semplice proposta che arriva da uno o più cittadini.

Distinti saluti

Soleto 28 Dicembre 2012                                                                                                         Dott. Alessandro Stanca

Nessun commento:

Posta un commento