sabato 22 settembre 2012

I percorsi dei fichi in Francesco Minonne

I percorsi dei fichi in Francesco Minonne

di Antonio Bruno



Conoscete Francesco Minonne? Questa è la domanda che rivolgerei agli amici oggi, giorno in cui ho ripreso in mano “Fichi di Puglia storia, paesaggi, cucina e conservazione del fico in Puglia”. Francesco Minonne è un bel tipo: chi lo conosce lo sa. Voglio dire un tipo interessante. Io con Francesco Minonne ho fatto conoscenza anni or sono (una conoscenza parziale, s'intende, come del resto, or più or meno, ogni conoscenza).

Oggi il libro che presento m'impone di ricordare la nostra conoscenza.

Così com'è stato pubblicato, solo in parte lo si può dire un libro di Francesco Minonne (il che

d'altronde, or più or meno, può dirsi dei libri di molti autori, forse di tutti) infatti insieme a lui firmano l'opera il Presidente di Pomona Paolo Belloni e il giornalista Vincenzo De Leonardis. Questo lo sapeva anche Francesco Minonne, anche se non lo dice, credo per modestia. Ascrivo a merito dell'editore Cooperativa Ulisside (CEA di Andrano) e dell’Ente che ha finaziato il Progetto “Fichi di Puglia” con mostre e la prima stampa del libro, il CUIS Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino presieduto dal Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone averlo pubblicato. In una nota preliminare del libro il prof. Silvano Marchiori Ordinario di Botanica Sistematica ed Ecologia Vegetale presso l'Università del Salento avverte: “L'opera, scritta a più mani da professionisti del settore, mette a disposizione del lettore un enorme quantità di informazioni su una delle più antiche piante da frutta coltivate dall'uomo.”



Qui tento di descrivere il libro, grazie allo stesso Francesco Minonne che me ne donò una copia fresca di stampa consentendomi di vedere la complessità del lavoro di "creazione".

Nella lettura vi confesso che mi sono limitato all'impiego di un solo metodo ovvero la semplice descrizione, in modo empirico, per mio piacere, per ricordare Francesco Minonne agli amici che già lo conoscono e invogliare gli amici che non lo conoscessero a farne una conoscenza meno mediata e più ampia di questa che ora propongo. Sì, una presentazione in forma di breve descrizione; o meglio ancora, di campionario,

Il libro stampato nel dicembre 2011, in copertina porta il titolo: Fichi di Puglia storia, paesaggi, cucina e conservazione del fico in Puglia. Uno degli elementi fondamentali che concorrono alla creazione dell'opera, l'elemento cognitivo, è mirabilmente espresso dal Presidente Antonio Gabellone che scrive: “Ancor più ampio è il territorio raccontato in questa pubblicazione; è infatti l'intera Puglia che, attraverso il filo conduttore del fico, esprime la sua storia, la sua cultura, la sua biodiversità”

L'elemento affettivo del libro di Francesco Minonne è l'amore per il fico, albero e frutto, e per

il paesaggio che del fico è sede naturale, il paesaggio della Puglia che è il Paesaggio del Mediterraneo.



Il volume di Francesco Minonne ha anche il pregio di stigmatizzare l'importanza del consumo di fichi all’interno di un’alimentazione equilibrata e sana, un concetto ormai acquisito e consolidato tra tutti quelli che si occupano a vario titolo di nutrizione e, per fortuna, anche tra molti consumatori.



Questo libro, tuttavia, non è nato per propagandare le sue innumerevoli qualità nutrizionali, ci sono testi ben più prestigiosi e qualificati che ne evidenziano al meglio le prerogative, piuttosto si prefigge di gettare una luce nuova sui fichi e sull’uso che di questo frutto si può sia nel Paesaggio della Puglia che in cucina.

Dal punto di vista del cuoco, infatti, il fico rappresenta una straordinaria opportunità di alleggerire, rinfrescare e rinnovare sapori e aromi, valorizzare al meglio prodotti serviti sempre allo stesso modo, scoprire combinazioni inusuali e intriganti.



In un suo articolo Francesco Minonne scrive: “Il radicale cambiamento dei mercati e dei consumi ed il conseguente crollo delle coltivazioni ha posto il fico, in pochi anni, tra i cosiddetti “frutti minori”; lo ha relegato ai margini dell’agricoltura produttiva, sottraendolo anche alle cure e attenzioni di cui un tempo godeva e confinandolo spesso ad un abbandono colturale e alimentare. “

Ma è lui stesso in questo libro di 161 pagine ben scritte e illustrate che ci accompagna convincendoci che progetti scientifici, iniziative di promozione e l’azione dei Parchi Naturali pugliesi fanno una parte importante nel rilancio della coltivazione e del consumo dei fichi in Puglia. Ma soprattutto per Francesco Minonne “....all’interno di un grande progetto di agricoltura sostenibile e creativa il fico trova il suo spazio ideale per esistere e continuare a fare la sua parte sulle tavole di questa terra. “

E con questo auspicio che vi invito all'acquisto e alla lettura di questo interessantissimo volume.

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