mercoledì 27 febbraio 2013

“IL PAESAGGIO COME STRUMENTO DI MARKETING TERRITORIALE”


Nell'ambito delle iniziative collegate alla MOSTRA FOTOGRAFICA SUL PAESAGGI O
“ IL PAESAGGIO SALENTINO : QUALE IDENTITA’ , QUALE FUTURO ? “ che rimarrà aperta nel castello di Castrignano dei Greci fino alla fine del mese di Maggio 2013 per dar modo alle scuole medie e superiori della provincia di visitarla, Angela Beccarisi Laureata in Beni Culturali e Guida Turistica e Antonio Renzo Presidente del Consorzio Proloco del Capo di Leuca terranno un seminario dal titolo “IL PAESAGGIO COME STRUMENTO DI MARKETING TERRITORIALE”.
Cos'è il Marketing? Una definizione operativamente abbastanza condivisa recita che: “il Marketing è la scienza che studia il mercato, con lo scopo di sviluppare gli scambi dei prodotti e servizi utili a soddisfare i bisogni e i desideri immediati e futuri dei consumatori, nella prospettiva di realizzare il profitto aziendale e il benessere individuale e collettivo.”(Chiariello, 2007).
Dopo l'iniziale esperienza del marketing dei beni di consumo e dei beni industriali, la nozione di marketing è stata applicata anche ad altre specificità di mercato, quali i servizi bancari, assicurativi, turistici e sociali. Nell'ambito dei servizi, merita mettere in risalto i servizi sociali che hanno già riscontrato un interesse accademico attraverso il cosiddetto social marketing, fondato sul concetto che le decisioni aziendali d'investimento devono tener conto non solo di produrre e vendere i beni e i servizi per realizzare l'interesse e il benessere individuale (profitto) ma anche per soddisfare l'interesse e il benessere sia del consumatore che della società in generale.
E' evidente che con l'adozione del social marketing gli obiettivi etico - sociali potranno essere conseguiti solamente in tempi relativamente lunghi. In altre parole, quelle decisioni d'investimento avranno un impatto benefico sulla società solamente in tempi a medio - lungo termine.
Presto la nozione del social marketing è entrata soprattutto nella realtà operativa degli Enti Territoriali (Comuni, Provincie, Regioni) introducendo un approccio gestionale di tipo aziendale, cioè una cultura maggiormente orientata alla produttività. D'altro canto non si deve dimenticare che gli enti territoriali altro non sono che aziende di servizi. Essi, infatti, hanno un bilancio di entrate (tasse e imposte) e di uscite, un budget e regole di bilancio da rispettare e svolgono l'attività di produrre e vendere servizi ai cittadini.
Forse è proprio sulla scia dell'esperienza del marketing sociale che più recentemente, intorno agli anni '90, gli Enti pubblici locali hanno dato avvio a speciali progetti di sviluppo socio-economico d'intesa con le organizzazioni imprenditoriali e sindacati, facendo leva sull'attività di produzione, promozione e vendita di un ben definito insieme di servizi territoriali (infrastrutture efficienti, siti localizzativi attrezzati per attività produttive, burocrazia snella, assistenza tecnica, ecc.) da proporre efficacemente alle imprese esistenti sul territorio e al mercato degli investitori.
E' nata così una nuova funzionale disciplina: il marketing territoriale, quale metodo operativo adottato dalla pubblica amministrazione con lo scopo di conseguire, d'intesa con le parti sociali (Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali), un più consapevole e condiviso sviluppo socio-economico, puntando ad elevare in maniera diffusa il benessere e la qualità della vita dei cittadini, senza stravolgere l'ambiente, la storia e la cultura del territorio.
Il Marketing Territoriale che qui si definisce non pretende di essere un concetto valido universalmente, ma piuttosto una definizione orientativa alla comprensione della materia di cui si andrà a trattare nel seminario:
“Il Marketing Territoriale è la disciplina che studia il territorio e il mercato degli investitori, con lo scopo di rilevare dati e informazioni utili alla definizione e attuazione di un piano strategico di marketing territoriale, condiviso da operatori pubblici e privati, incentrato sulla promozione e vendita dell’offerta territoriale (cioè un prodotto sostanziato da un insieme di servizi infrastrutturali, energetici, formativi, etc.) in cambio di nuovi investimenti profittevoli, i quali, senza stravolgere l’ambiente e la cultura, possano risultare di aiuto anche in termini di rafforzamento della competitività e dell’internazionalizzazione delle imprese, nella prospettiva di accrescere il tasso di occupazione e quindi il benessere sociale.” (Chiariello, 2007).

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