sabato 5 luglio 2014

Niurumaru festival a Lecce dal 6 all'11 agosto 2014


Il Salento, in Puglia, è la regione del Negroamaro, il vitigno più diffuso e antico, dal quale si ricavano tra i migliori vini rossi e rosati d’Italia, tanto da essere impiegato per la ”correzione” di vini extra regionali, conosciuti anche all’estero.

Colore

Vino di un intenso colore rosso–granato.

Profumo

Il profumo è intenso, vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco.

Gusto

Gusto pieno, amarognolo, rotondo.

Gradazione

Media di 12°-13°.

Costo

Medio.

Abbinamento

Vino a tutto pasto. Si sposa benissimo con i ricchi piatti della tradizione del Salento, come la pasta fatta in casa, ad esempio le tipiche Sagne ‘incannulate, servite con una zuppa di ceci, o con polpette al sugo. Si abbina bene anche con la carne di agnello o gli "gnemmarieddrhi", involtini di frattaglie legati con budello.

Vitigni impiegati

È raro che venga utilizzato in purezza, ma in genere unito ad altre uve come la Malvasia nera, Primitivo, Montepulciano, Sangiovese. Le uve del vitigno Negroamaro sono la base di parecchie DOC salentine, il più noto è il Leverano, un vino che nasce appunto dal vitigno Negroamaro e contiene Malvasia Bianca e Nera. È un vitigno versatile che può offrire profumati vini rosati, se unito ad una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, o grandiosi rossi, che esprimono eleganza e morbidezza, fino a produrre un vino asciutto e austero, vellutato riconoscibile per i sentori di tabacco e frutta, ideale a tutto pasto.

Zona di produzione

Tutto il Salento, in particolare nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi. La Puglia è la regione d' Italia con la più alta produzione vitivinicola, e il Salento contribuisce notevolmente con i numerosi viticultori presenti sul territorio. Il vino a base di uva Negramaro, è al terzo posto tra i vini a denominazione d'origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione, secondo un'indagine svolta per il Vinitaly nel 2008, (Iri Infoscan per Vinitaly 2008).

Sostanze presenti

Può contenere solfiti.

Il bicchiere

Calice da vino rosso.

Temperatura di servizio 15°-16°C

Origine del nome

Il nome Negroamaro contiene la ripetizione della parola nero in due lingue: niger in latino e maru in Greco antico. Altre versioni sostengono che il nome altro non sia che il termine dialettale "niuru maru", dal colore nero delle bucce e dal sapore amaro del vino.

Le doc salentine.

Nei pressi di Lecce, nella zona tra Leverano, Copertino e Salice Salentino la cultura del vino sopravvive da secoli e richiama parecchi amanti del buon vino alla scoperta proprio di queste tradizioni. Un itinerario eno-gastronomico consigliato percorre i DOC della zona: il Matino DOC, il Leverano DOC, il Galatina DOC, lo Squinzano DOC, l'Alezio DOC, il Copertino DOC, il Salice Salentino DOC ed il Nardò DOC un percorso che regala spledidi scenari, e degustazioni di ottimi prodotti locali.

 

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