giovedì 10 ottobre 2024

Orti Urbani: Un Progetto di Sostenibilità e Inclusione Sociale LINEE GUIDA PER LA CREAZIONE DI ORTI URBANI, COLLETTIVI, DIDATTICI E SOCIO-TERAPEUTICI

 

Orti Urbani: Un Progetto di Sostenibilità e Inclusione Sociale LINEE GUIDA PER LA CREAZIONE DI ORTI URBANI, COLLETTIVI, DIDATTICI E SOCIO-TERAPEUTICI

(Art. 7, comma 2. L.R. n. 10/2024)

Di Antonio Bruno dottore agronomo


Gli orti urbani rappresentano un'iniziativa sempre più diffusa nelle città italiane, in risposta a bisogni di sostenibilità ambientale, inclusione sociale e riqualificazione urbana. La gestione di queste aree, però, richiede una regolamentazione accurata per garantire un uso corretto e collettivo delle risorse. Il regolamento proposto per gli orti urbani del Comune, redatto sulla base della LR 19 febbraio 2024, n. 10, pubblicare norme precise che disciplinano la gestione e l'assegnazione degli orti, fornendo linee guida che coniugano esigenze ambientali e sociali.

1. Il Valore degli Orti Urbani

Gli orti urbani offrono numerosi vantaggi, sia per l'ambiente sia per la comunità. Dal punto di vista ecologico, favoriscono la riduzione delle emissioni di CO2, migliorano la qualità dell'aria e promuovono la biodiversità nelle aree urbane densamente popolate. Oltre ai benefici ambientali, rappresentano spazi di aggregazione sociale, dove i cittadini possono impegnarsi in attività agricole, promuovendo la cooperazione e la condivisione delle risorse. Questi orti, infatti, sono spesso gestiti da associazioni, scuole o gruppi di cittadini, come indicato nell'articolo 3 del regolamento.

2. Gestione e Responsabilità

Il regolamento sancisce che gli orti urbani sono assegnati gratuitamente ai cittadini, ma la gestione e l'uso di questi spazi comportano responsabilità precise. L'assegnatario è tenuto a coltivare personalmente il proprio lotto, utilizzando tecniche di agricoltura biologica e rispettando l'ambiente (art. 3). La promozione di metodi sostenibili come il compostaggio, la raccolta differenziata e l'uso parsimonioso dell'acqua dimostrano l'impegno verso pratiche ecologicamente responsabili.

Questi principi, che promuovono la sostenibilità e il risparmio delle risorse naturali, sono fondamentali per preservare l'equilibrio ecologico all'interno della città. L'acqua, ad esempio, è una risorsa preziosa che deve essere utilizzata in modo oculato, e il regolamento prevede l'uso di sistemi di irrigazione a goccia o di aridocoltura, riducendo così il consumo idrico (art. 3).

3. Norme e Divieti

La gestione collettiva di un bene come l'orto urbano implica anche il rispetto di norme rigide per evitare comportamenti che possano danneggiare l'area o compromettere il benessere degli altri utenti. L'articolo 4 consiglia una serie di prescrizioni e divieti volti a preservare l'ordine e la pulizia degli spazi. Tra le regole più importanti troviamo il divieto di utilizzare sostanze tossiche, di introdurre veicoli nell'area ortiva, e di recintare i lotti. Sono anche proibiti comportamenti che potrebbero disturbare la quiete pubblica, come fare rumori molesti, o danneggiare le attività degli altri concessionari.

Un altro aspetto significativo è la regolamentazione dell'uso dei materiali e delle strutture: solo materiali naturali e biodegradabili possono essere utilizzati per sostenere le coltivazioni, favorendo così un approccio ecocompatibile e riducendo l'impatto ambientale (art. 4).

4. Inclusione Sociale e Educativa

Gli orti urbani non sono solo uno spazio dedicato all'agricoltura, ma anche un luogo di incontro e di educazione. Come riportato nell'articolo 5, le eccedenze dei raccolti non possono essere venduti, ma devono essere destinati a scopi sociali o educativi, promuovendo così un modello di economia solidale. Questa disposizione sottolinea l'importanza dell'orto come strumento di inclusione sociale, dove le persone possono contribuire al benessere della comunità donando i propri prodotti in eccedenza.

Inoltre, l'articolo 7 evidenzia il ruolo educativo degli orti, soprattutto per le scuole o le associazioni che vi partecipano. L'esperienza diretta della coltivazione permette ai giovani di apprendere nozioni di ecologia, sostenibilità e responsabilità civica, integrando la teoria con la pratica in modo significativo.

5. Sostenibilità e Agricoltura Biologica

La regolamentazione degli orti urbani incoraggia fortemente l'uso di tecniche di agricoltura biologica, senza ricorrere a prodotti chimici o pesticidi. L'articolo 5 promuove l'uso di sementi riproducibili, la rotazione delle colture e la concimazione organica, tutte pratiche che contribuiscono a mantenere la fertilità del suolo ea preservare l'equilibrio dell'ecosistema. Queste norme non solo garantiscono un impatto minimo sull'ambiente, ma aiutano anche a creare un modello di coltivazione che può essere replicato anche su piccola scala nelle abitazioni private.

6. Aspetti Tecnici e Conclusione

L'articolo 6 introduce importanti indicazioni tecniche relative alla gestione delle infrastrutture all'interno degli orti, come la realizzazione di impianti di irrigazione e di percorsi pedonali. Questi interventi devono essere reversibili e rispettare il contesto naturale, evitando di compromettere la flessibilità e l'equilibrio dell'area.

In conclusione, il regolamento per la gestione degli orti urbani rappresenta un esempio di buona amministrazione delle risorse pubbliche, ponendo al centro valori come la sostenibilità, la cooperazione e l'inclusione sociale. La chiara definizione di diritti e doveri, insieme alla promozione di pratiche agricole rispettose dell'ambiente, contribuisce a trasformare gli orti urbani in un patrimonio condiviso, a beneficio di tutta la comunità. Questo modello può essere replicato e adattato in altre realtà urbane, favorendo uno sviluppo sostenibile e la partecipazione delle città.

Antonio Bruno

 

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