mercoledì 27 agosto 2025

Il ruolo pratico dei dottori agronomi e forestali: una prospettiva accademica globale


 Il ruolo pratico dei dottori agronomi e forestali: una prospettiva accademica globale

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce

Introduzione

La professione dei dottori agronomi e forestali, come delineato dal Presidente del CONAF Mauro Uniformi, va oltre la mera applicazione tecnica: essa incarna una responsabilità sociale profonda, incentrata sulla salute, sul territorio e sulla sostenibilità. In un contesto globale segnato da sfide ambientali, economiche e sociali, questi professionisti svolgono un ruolo cruciale nell'affrontare le problematiche legate ai cambiamenti climatici, alla gestione delle risorse naturali e alla transizione ecologica. Questo saggio esplora, attraverso casi di studio internazionali, le concrete applicazioni delle loro competenze e l'importanza di un sistema ordinistico moderno e inclusivo.

1. Gestione sostenibile delle risorse naturali

I dottori forestali sono figure chiave nella gestione sostenibile delle risorse forestali, contribuendo significativamente alla conservazione della biodiversità, alla protezione dei suoli e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Forests and Global Change, le scienze forestali giocano un ruolo fondamentale nell'avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare nell'ambito dell'azione per il clima (SDG 13) e della vita sulla terra (SDG 15) . Un esempio emblematico è rappresentato dal programma di riforestazione in Costa Rica, che ha portato a un aumento della copertura forestale dal 25% al 52% in trent'anni, dimostrando come una gestione forestale olistica possa contribuire alla sostenibilità ambientale e sociale.

2. Agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare

Gli agronomi svolgono un ruolo essenziale nella promozione di pratiche agricole sostenibili, come l'agroecologia e l'agroforestazione, che integrano la produzione agricola con la conservazione ambientale. La FAO sottolinea l'importanza delle foreste per lo sviluppo agricolo sostenibile, evidenziando il loro ruolo nei cicli dell'acqua e del carbonio, nella conservazione del suolo e nella gestione dei parassiti . Un esempio pratico è il sistema agroforestale implementato in Kenya, dove l'integrazione di alberi con colture agricole ha migliorato la fertilità del suolo, aumentato la resilienza ai cambiamenti climatici e diversificato le fonti di reddito per le comunità locali.

3. Pianificazione territoriale e prevenzione del dissesto idrogeologico

La pianificazione territoriale, un ambito in cui agronomi e forestali sono coinvolti, è fondamentale per la gestione del rischio idrogeologico e per la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile. L'adozione di infrastrutture verdi, come la riforestazione urbana e la gestione sostenibile delle acque, può contribuire a ridurre i rischi di alluvioni e frane. Studi evidenziano come la gestione integrata del territorio, che include la protezione delle risorse naturali e la pianificazione urbana, sia essenziale per la resilienza ai disastri naturali e per la sostenibilità a lungo termine delle comunità.

4. Innovazione, formazione e inclusione sociale

La modernizzazione del sistema ordinistico, come auspicato dal CONAF, è cruciale per rispondere alle sfide contemporanee. Investire nella formazione continua, nel riconoscimento delle esperienze sul campo e nella valorizzazione delle specializzazioni permette ai professionisti di adattarsi alle evoluzioni del mondo del lavoro e della tecnologia. Inoltre, un sistema ordinistico più inclusivo e trasparente favorisce l'accesso equo alla professione e promuove la responsabilità sociale, garantendo che le competenze siano utilizzate per il bene comune.

Conclusioni

I dottori agronomi e forestali, attraverso la loro formazione multidisciplinare e l'impegno sul campo, sono protagonisti di una professione che risponde concretamente alle sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo. La loro azione, supportata da un sistema ordinistico moderno e inclusivo, è fondamentale per la costruzione di un futuro sostenibile, in cui salute, territorio e ambiente siano al centro delle politiche pubbliche e delle pratiche quotidiane. Come sottolineato dal CONAF, è necessario un ripensamento profondo degli Ordini professionali, in chiave moderna e lungimirante, per valorizzare il ruolo sociale di queste figure e garantire una gestione responsabile delle risorse naturali per le generazioni future.


Segue l'articolo su ITALIA OGGI

Conaf, un ordine con responsabilità sociale, della salute, del territorio


Italia Oggi continua la pubblicazione di una serie di interventi dei presidenti degli ordini professionali incentrati sulla riforma delle professioni, iniziata il 2 agosto

Le sfide attuali, dai cambiamenti climatici alla sostenibilità, dal dissesto idrogeologico all'innovazione agronomica e forestale, impongono una visione nuova del ai stema ordinistico, oggi ancorate a modalità del passato. Occorre un ripensamento profondo degli Ordini, in chiave moderna e lungimirante.

Fin dal primo giorno di mandato come Presidente del CONAF ho cercato, quindi, di promuovere un ordine che unisse innovazione, competenza e identità. Un approccio che, caratterizzerà trasversalmente tutte le sessioni del XIX Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, che si terrà a Roma tra il 5 e il 7 novembre 2025

Serve una riforma che dia slancio alla funzione pubblica e valorizzi il ruolo sociale dei dottori agronomi e dei dettori forestali. Una riforma che conduca a un sistema ordinistico più semplice, trasparente, snello e inclusivo, più vicino al territorio e che rappresenti un'opportunità per l'intera collettività, oltre che per chi è iscritto

Avviare questa trasformazione significherebbe, innanzitutto, rafforzare la tutela dei cittadini, migliorando ulteriormente la qualità delle consulenze professionali e garantendo sempre maggiore incisivitá in contesti decisivi come la pianificazione territoriale e paesaggistica, la prevenzione del dissesto, la gestione sostenibile delle risorse naturali, la cura del verde urbano e la transizione ecologica.

Una trasformazione del sistema ordinistico cosi immaginata consentirebbe, quindi, di rispondere con concretezza alle evoluzioni del mondo del lavoro, della formazione e della tecnologia, che stanno profonda mente trasformando il nostro ambito professionale.

Gli ultimi dati confermano che quella dei dottori agronomi e dei dottori forestali è una professione molto attrattiva per i giovani e le professioniste, ma proprio per questo dobbiamo garantire a tutti possibilitá trasparenti di accesso, investire nel riconoscimento delle esperienze acquisite sul campo, promuovere il merito e valorizzare le specializzazioni.

Non dimentichiamoci, infatti, che agevolare la professione di dottore agronomo e dottore Forestale significa superare le mere competenze tecniche per avviare una valutazione organica di problemi ecosistemici fino ad abbracciare la responsabilità sociale, quale garante della salute, del paesaggio e del territorio.

E una professione che, da un secolo, intervenendo in campo rurale, ambientale, economico e sociale, dimostra quotidianamente la propria funzione di utilità sociale e la sua universalità, dimostrandosi capace di adattarsi alle esigenze di ogni periodo e restando sempre profondamente attuale.

II CONAF è pronto ad offrire idee, progetti, competenze e passione per supportare questo percorso, consapevole che siamo chiamati a difendere un patrimonio agricolo e forestale in cui sostenibilità economica, ambientale e sociale si fondono inestricabilmente.


Mauro Uniformi-Presidente CONAF


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