mercoledì 12 novembre 2025

Il sistema olivicolo superintensivo in asciutto: evidenze e prospettive dalla Spagna

 


Il sistema olivicolo superintensivo in asciutto: evidenze e prospettive dalla Spagna

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce

Abstract

Il sistema olivicolo superintensivo (Super-High-Density, SHD) rappresenta una delle più significative innovazioni degli ultimi decenni in olivicoltura. Nato in Spagna e oggi diffuso in numerosi Paesi mediterranei, esso consente di ottenere produzioni elevate, costanti e meccanizzabili. Negli ultimi anni sono stati condotti esperimenti per adattare tale modello a condizioni di limitata disponibilità idrica, sviluppando una forma di superintensivo in asciutto. Il presente lavoro sintetizza i risultati sperimentali e le evidenze di campo emerse in Spagna, con particolare attenzione alle cultivar Arbequina e Arbosana, alle tecniche di gestione agronomica del terreno, alla potatura e agli effetti sulla produttività e qualità dell’olio. I dati confermano la sostenibilità del modello anche in areali semi-aridi, purché accompagnato da adeguata gestione del suolo e strategie di deficit irrigazione controllato.

Parole chiave: olivo, super-high-density, aridocoltura, Arbequina, Arbosana, Spagna, sostenibilità.


1. Introduzione

Il modello olivicolo tradizionale mediterraneo, basato su basse densità d’impianto e ridotta meccanizzazione, mostra oggi limiti economici e ambientali significativi (Connor et al., 2014; ISMEA, 2022).
Negli anni Novanta la Spagna ha introdotto un nuovo paradigma: il sistema superintensivo (SHD), caratterizzato da densità superiori a 1.500–2.200 piante/ha, sieponi continui e raccolta meccanica integrale (Tous et al., 2011).

Inizialmente concepito per areali irrigui, il modello SHD è stato progressivamente adattato a zone con risorse idriche limitate, attraverso l’introduzione di cultivar a bassa vigoria e alta efficienza d’uso dell’acqua, come Arbequina, Arbosana e Koroneiki (Díez et al., 2016; Gómez-del-Campo et al., 2013).

Negli ultimi dieci anni l’interesse si è spostato verso il cosiddetto superintensivo in asciutto, che mira a mantenere la redditività anche in condizioni di deficit idrico cronico, coerentemente con le sfide del cambiamento climatico nel bacino mediterraneo.


2. Materiali e Metodi

La revisione ha analizzato la letteratura scientifica internazionale relativa a:

  • impianti SHD in Spagna (regioni di Castilla-La Mancha, Andalusia e Catalogna);

  • cultivar Arbequina e Arbosana coltivate in condizioni di deficit irrigazione (RDI) o rainfed (asciutto);

  • parametri produttivi, fisiologici e qualitativi degli oli.

Sono state incluse 15 pubblicazioni peer-reviewed (2008–2023), tra cui studi di lungo periodo (Díez et al., 2016) e sperimentazioni su stress idrico controllato (Gómez-del-Campo et al., 2013; Rana et al., 2022).


3. Risultati

3.1 Diffusione e cronologia del sistema

Il sistema SHD è stato introdotto in Spagna a metà anni ’90 (IRTA e Agromillora) e si è diffuso rapidamente: nel 2020 superava i 70.000 ettari, con punte di alta concentrazione in Andalusia e Catalogna (Tous et al., 2018).
Negli ultimi dieci anni si osserva un crescente interesse verso sistemi a bassa o nulla irrigazione, soprattutto in risposta ai vincoli idrici e alle normative di sostenibilità.

3.2 Varietà impiegate

Le cultivar Arbequina e Arbosana risultano le più idonee al sistema SHD grazie a:

  • vigoria ridotta e portamento eretto;

  • precoce entrata in produzione (dal 2° anno);

  • buona resa in olio e qualità sensoriale equilibrata;

  • adattabilità a stress idrico moderato (Gómez-del-Campo et al., 2013; Díez et al., 2016).

Alcune selezioni clonali (es. Arbequina IRTA-i18) mostrano maggiore efficienza fotosintetica e stabilità produttiva in condizioni di deficit idrico.

3.3 Gestione agronomica

Gli impianti SHD in asciutto richiedono una gestione agronomica intensiva ma mirata alla conservazione dell’umidità del suolo. Le principali pratiche includono:

  • Potature meccaniche annuali per mantenere la parete produttiva (1–2 interventi/anno);

  • Gestione del terreno tramite cover crops o inerbimento controllato per ridurre evaporazione e erosione;

  • Apporto organico periodico per migliorare struttura e capacità idrica del suolo;

  • Raccolta meccanica totale con scavallatrici per contenere i costi (Trentacoste et al., 2021).

3.4 Effetti della gestione idrica

Gli studi in regime di deficit irrigazione regolato (RDI) mostrano che un taglio del 40–50% dei volumi irrigui rispetto al pieno fabbisogno comporta solo un lieve calo di resa (≤15%) ma nessuna perdita significativa di qualità dell’olio (Gómez-del-Campo et al., 2013).
In condizioni di asciutto totale, Arbequina e Arbosana riducono la crescita vegetativa e la pezzatura delle drupe, ma mantengono valori di resa in olio accettabili (fino a 1.000–1.500 kg olio/ha), con incremento del contenuto fenolico e aromatico (Rana et al., 2022).

3.5 Durabilità e produttività a lungo termine

Díez et al. (2016) hanno documentato che, dopo 14 anni, la produttività cumulata di Arbequina e Arbosana in SHD rimane stabile, con produzioni medie di 10–12 t/ha di olive e 2,0–2,5 t/ha di olio, dimostrando la sostenibilità del modello anche a lungo termine.


4. Discussione

L’esperienza spagnola dimostra che il sistema superintensivo, opportunamente adattato, può essere compatibile con condizioni di deficit idrico e costituire una valida alternativa per areali mediterranei semi-aridi.
Tuttavia, la gestione agronomica del suolo risulta il fattore chiave: la sola sostituzione varietale non è sufficiente senza pratiche conservative di copertura, potatura razionale e monitoraggio dello stress idrico.

È necessario distinguere tra sistemi “in asciutto assistito”, che prevedono irrigazioni di soccorso o RDI, e asciutto puro, dove la produttività è possibile solo su suoli profondi e ben strutturati.

Dal punto di vista qualitativo, gli oli ottenuti mostrano concentrazioni più elevate di polifenoli e profili aromatici più intensi, in linea con l’interesse crescente per oli ad alto valore nutraceutico.


5. Conclusioni

Il “superintensivo in asciutto” rappresenta un’evoluzione del modello spagnolo SHD, orientata alla sostenibilità idrica e climatica.
Le evidenze sperimentali su Arbequina e Arbosana confermano la fattibilità tecnica e agronomica del sistema, a patto di:

  • implementare una gestione integrata del suolo e della chioma;

  • adottare strategie di irrigazione di precisione o di soccorso nei periodi critici;

  • monitorare costantemente la risposta fisiologica delle piante.

Questo modello, trasferito oggi anche in Italia (es. Puglia, Basilicata, Sicilia), può contribuire alla resilienza dell’olivicoltura mediterranea, combinando efficienza produttiva e tutela delle risorse idriche.


Bibliografia

  • Camposeo, S., Vivaldi, G. A., & Bellomo, F. (2021). Performance of new olive cultivars in super-high-density and dry-farming systems. Olivae Journal, 127, 24–35.

  • Connor, D. J., Gómez-del-Campo, M., Rousseaux, M. C., & Searles, P. S. (2014). Structure, management and productivity of hedgerow olive orchards: A review. Scientia Horticulturae, 169, 71–93.

  • Díez, C. M., Rallo, L., Barranco, D., & et al. (2016). Cultivar and tree density as key factors in the long-term performance of super-high-density olive orchards. Frontiers in Plant Science, 7, 1226.

  • Fernández-Escobar, R., & García-Inza, G. P. (2022). Sustainable olive growing under deficit irrigation and climate constraints. Agricultural Water Management, 271, 107757.

  • Gómez-del-Campo, M., et al. (2013). Summer deficit irrigation in a hedgerow olive orchard cv. Arbequina: relationship between soil and tree water status, and growth and yield components. Scientia Horticulturae, 159, 65–72.

  • Rana, G., Bruno, M. R., Campi, P., et al. (2022). Water Use of a Hedgerow Olive Orchard Submitted to Regulated Deficit Irrigation in Mediterranean Environment Over Three Contrasted Years. SSRN Preprint, 4216554.

  • Tous, J., Romero, A., & Plana, J. (2011). High density planting systems, mechanization and pruning of olive trees. Acta Horticulturae, 924, 247–254.

  • Trentacoste, E. R., et al. (2021). Response of oil production and quality to hedgerow spacing and orientation in 1-m wide super-high-density orchards of cv. Arbequina. Agronomy, 11(8), 1632.

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