venerdì 2 luglio 2010

Senza Parole: così è rimasto Giulio Tremonti di fronte al Dottore Agronomo Sergio Marini


Senza Parole: così è rimasto Giulio Tremonti di fronte al Dottore Agronomo Sergio Marini
di Antonio Bruno*
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Venerdì 2 luglio 2010 al Palalottomatica di Roma Eur si è svolta l’Assemblea Nazionale della Coldiretti. Un report da parte di un partecipante giunto da una galassia lontana, lontana...
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Un anno fa, era un giovedì e specificamente il 4 giugno 2009 in occasione di un Convegno da me organizzato, conoscevo un uomo preparato, capace e determinato eppure nello stesso tempo semplice e spontaneo, un uomo capace di emozionarsi di fronte all'anelito di riscatto del mondo agricolo e che non ha perso la speranza di una agricoltura al centro del dibattito della società del Salento leccese: il Presidente Pantaleo Piccinno che è alla guida della Coldiretti di Lecce dal 19 gennaio 2008.
E' passato poco più di un anno ma è come se lo conoscessi da sempre, abbiamo parlato da appena ci siamo conosciuti e continuiamo a farlo ogni volta che ci incontriamo: la nostra è una narrazione della realtà e, la mia narrazione è ancora più incalzante dal settembre 2009, cioè da quando ricopro l'incarico di Consigliere dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Lecce.
La realtà è ciò che ci circonda e in cui siamo immersi, io la narro e porgo questo racconto a chi ha la pazienza di ascoltarmi, a chi mi fa il grande onore di regalarmi il suo tempo. In questo modo ottengo di testare continuamente questa mia narrazione, con i miei interlocutori che mi fanno il grande onore di dirmi quello che pensano e che sono gli innamorati di questo settore, le donne e gli uomini che si occupano dell'ambiente che è, per il 90% , il Paesaggio rurale.
Mi ha chiamato l'Ing. Piccinno e mi ha chiesto se potessi andare con lui Venerdì 2 luglio 2010 al Palalottomatica di Roma Eur dove si doveva svolgere l’Assemblea Nazionale della Coldiretti. Gli ho detto di si, subito, ero certo che l'invito fosse frutto di quella narrazione della realtà che stiamo proseguendo insieme da un anno, quando ci incontriamo, dicendoci “quello che esce” e che sempre, alla fine della storia, faceva dire al Presidente Piccinno un “siamo daccordo” che mi sorprendeva e incuriosiva, anche perchè non sono abituato a suscitare consensi immediati: nella mia vita per avere un consenso, anche quello della donna che amo, ho sempre dovuto faticare molto e quando questo consenso arrivava mi rendevo conto che, dalla mia proposta, era trascorso davvero tanto tempo.
Una notte in pullman insieme a tanti colleghi Dottori Agronomi e a tanti professionisti, verso Roma, alle prime luci dell'alba l'autogrill, la barba, il rito del caffè. La narrazione continua anche qui, con tutti quelli che c'erano, con i mille sorrisi che accompagnano le parole di speranza. E quindi Roma che è vestita di giallo con la scritta verde di Coldiretti, e puntuali siamo tutti e 15.000 ordinatamente seduti al Palalottomatica dell'Eur.
Un uomo giovane, dell'età di 45 anni, un collega Dottore Agronomo è il Presidente Nazionale della Coldiretti, si chiama Sergio Marini. Io non l'avevo mai sentito parlare, e ieri è arrivato, folgorante, il perchè il Presidente Pantaleo Piccinno era sempre daccordo con la mia narrazione del Mondo. Già! Ieri sera ho ascoltato la mia narrazione dalla viva voce di un collega che ricopre l'incarico di Presidente della Coldiretti. Non sto scherzando! A meno che io non abbia ascoltato da qualche parte i discorsi del Presidente Marini, io ho fatto una narrazione che è quella di quest'uomo che ho conosciuto e ascoltato per la prima volta in vita mia Venerdì 2 luglio 2010. E ho visto con i miei occhi l'assoluta pari dignità tra questo collega e il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, quello delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, e ancora con il Ministro del lavoro Maurizio Sacconi, senza trascurare il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, il Segretario generale della Cei Mons. Mariano Crociata, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Pari dignità, spalla dritta e testa alta di un mondo che dal neolitico ad oggi ha nutrito tutte le generazioni che si sono susseguite sulla faccia della terra.
Un collega Dottore Agronomo alla guida di Coldiretti, che ha il “sacro fuoco”, che lascia quasi senza parole ministri che passano da un confronto televisivo all'altro perchè ha una proposta su cui chiede il consenso. Una proposta che è per l'ambiente, che poi è il Paesaggio rurale, ma che è un paradigma, un modello estensibile a tutti i settori dell'economia mondiale.
Ed eccoli i Ministri, i governatori d'Italia che ascoltano con rispetto e con attenzione, che aderiscono alla proposta che la fanno propria perchè sono consapevoli che quella del collega Dottore Agronomo Sergio Marini è una consulenza che li mette in condizioni di fare ciò a cui sono chiamati, di rispondere all'alto compito di contribuire a far si che il bene comune e la giustizia divengano finalmente operativi nel mondo. Perché la proposta del Collega Sergio Marini è rivolta al mondo intero.
La proposta è semplice, il consumatore deve essere messo in condizioni di scegliere! Perché dici che lo sapevi? Come dici? Che sei già nella condizione di scegliere? Ecco la dimostrazione che ti hanno imbrogliato, truffato, perso in giro! Tu sai se la salsa di pomodoro che compri è prodotta in Italia o in Cina? Come dici? Guarda che non lo sai, e se credi che quella salsa sia cinese non ne hai la certezza perchè non c'è scritto da nessuna parte.
La proposta del Collega Dottore Agronomo Sergio Marini e che tu quando vai ad acquistare il cibo che darai ai tuoi figli e a te stesso sappia! Tu hai il diritto di sapere se hai acquistato un prodotto italiano, francese o cinese! Poi libera concorrenza tra tutti, ma nella chiarezza, nella trasparenza!
Sei daccordo? Hai capito adesso perchè tutti quei ministri sono rimasti senza parole? E tu che hai partecipato all'Assemblea, hai capito adesso perchè la canzone che faceva da “Sigla” alla manifestazione era “Senza Parole” di Vasco Rossi?
Abbiamo continuato la nostra narrazione della realtà per tutto il viaggio di ritorno, sino alla pista d'atterraggio immersa nel Grande Lago Salato, sino al Salento leccese. Che pensi Presidente Piccinno: spicchiamo il volo verso nuovi orizzonti? Ci spendiamo affinché il “paradigma Marini” contagi tutto il Mediterraneo?

*Dottore Agronomo

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