mercoledì 3 febbraio 2021

Alcune osservazioni sul piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia con considerazioni metodologiche e proposte concrete da attuarsi in Salento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

 

di Antonio Bruno

 

Come noto la politica agricola comune (PAC) sostiene la vitalità e la sostenibilità economica delle comunità rurali attraverso misure di sviluppo rurale (il cosiddetto secondo pilastro).

Queste ultime rafforzano le misure di mercato e il sostegno al reddito della PAC mediante strategie e finanziamenti per potenziare i settori agroalimentare e forestale dell'UE, la sostenibilità ambientale e il benessere delle zone rurali in generale.

Invece il modello di intervento dello stato nell'economia che va comunemente sotto il nome di programmazione incontra notevoli difficoltà ad affermarsi nel nostro paese. Per l’agricoltura del Salento leccese necessita un Piano che sia l'espressione di un più ampio e complessivo progetto di riforma dell'intero sistema istituzionale dell'agricoltura, ovvero un piano agricolo-alimentare per il Salento. Una visione complessiva del Piano che, come ben evidenziato in Next Generation EU, indirizzi tutto lo sforzo in direzione di una trasformazione profonda della nostra agricoltura puntando a quella di precisione.

 

Il Salento leccese dal 1971 e tutt’ora in atto vi è un processo di deterritorializzazione, ovvero di destrutturazione delle relazioni territoriali pre- esistenti e di trasformazione delle relazioni popolazione – risorse (Raffestin, 1981; Turco, 1988). Tale processo nell’ultima fase può essere schematizzato come segue:



I dati che seguono sono una mia elaborazione della pubblicazione della Prof.ssa Liberata Nicoletti Professore Associato di Geografia (M-GGR/01) presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università del Salento.

Il territorio della provincia di Lecce, per estensione ha una estensione di 2.759 chilometri quadrati, con una popolazione di 802.018 abitanti (censimento 2011).

Censimento 2011

 

 

 

 

 

territorio della provincia di Lecce metri quadrati

Ettari

Popolazione

275.900.000,00

275.900,00

802.018

 

Sono state rilevate con il censimento 2011 un numero di 71.060 aziende agricole delle quali 55 mila circa si estendono con una superficie agraria utilizzata (SAU) inferiore ai 2 ettari. Inoltre 15mila circa (quindicimila) aziende hanno una superficie compresa tra 2 e 20 ettari e circa 1.013 (mille tredici) aziende che presentano una superficie maggiore o uguale a 20 ettari

Numero delle Aziende Agricole Provincia di Lecce

 

Percentuale%

Totale

71.060

100,00%

Aziende con Sau media inferiore ai 2 ettari

55.000

77,40%

Aziende con superficie maggiore o uguale a 20 ettari

1.013

1,43%

Aziende con superficie tra 2 e 20 ettari

15.047

21,18%

 

Confrontando i dati con il precedente decennio

Confronto Numero di Aziende del censimenti del 2001 con quelle del 2011

 

Numero Aziende Provincia di Lecce

 

decennio 1990 - 2000

74.600

decennio  2000 -2010

71.060

differenza

3.540

 

La ridotta dimensione media delle aziende agricole, che colloca la provincia leccese agli ultimi posti della classifica nazionale, interessa quasi tutto il Salento con alcune significative eccezioni per i comuni di Lecce, Calimera, Maglie, Otranto e Minervino di Lecce in cui le dimensioni aziendali medie sono al di sopra dei 4 ettari. [….] la superficie media (del censimento 2011 n.d.r.) è di 2,4 ettari sebbene in oltre la metà (52,6%) delle aziende agricole della provincia si continui a coltivare una superficie inferiore a 1 ettaro. (Nicoletti Unisalento 2017)

La forma di conduzione familiare riguarda la quasi totalità delle Aziende Agricole della Provincia di Lecce

Forma di conduzione delle Aziende Agricole

Numero Aziende

Percentuale % sul totale

Conduzione familiare

69.639

98,00%

Altre forme di conduzione

1.421

2,00%

Totale Aziende della Provincia di Lecce

71.060

100,00%

 

 

 

 

Nel 2016 le aziende agricole che assumono dipendenti sono 5.712 unità. Gli occupati in agricoltura sono in tutto 22.023 unità di cui 1.071 sono extra comunitari. (Nicoletti Unisalento 2017)

 

COMPARTO PRODUTTIVO OLIVICOLO

Il comparto olivicolo è in via di ricostituzione in passato era praticata in ordinamenti monocolturali ed era prevalente tra le province italiane sia per numero di aziende (65.738 - 92,6% del totale regionale e 7,3% del totale nazionale) che per superficie investita (97.329,38 ha, 60,4% della SAU totale) e contribuiva per circa il 20% alla produzione regionale. (Nicoletti Unisalento 2017)

COMPARTO PRODUTTIVO VITICOLO

La vite, presente nel 12,4% delle aziende, interessa una superficie pari al 5,3% della SAU totale soprattutto nei comuni a ridosso della costa ionica (Leverano, Salice Salentino, Nardò, Copertina, Guagnano, Campi Salentina e Veglie) dove in numerose aziende si praticano coltivazioni per la produzione di vini di qualità certificata (DOC e/o DOCG) e contribuisce a circa il 10% della produzione regionale. (Nicoletti Unisalento 2017)

COMPARTO PRODUTTIVO CEREALICOLO

Il frumento viene coltivato nel 10,2% delle aziende e interessa una superficie pari all' 11,3% della SAU totale. (Nicoletti Unisalento 2017)

COMPARTO PRODUTTIVO FLORICOLO ORTICOLO

In particolare le colture floricole e ortive (patate, angurie, pomodori e altre specie di ortaggi), con rese spesso anche elevate, tipicamente orientate al mercato fresco, costituiscono uno dei settori di maggiore interesse nell'agricoltura provinciale; sono praticate nel 3,1% delle aziende della provincia, soprattutto in quelle di piccole dimensioni, e investono una superficie pari al 7,2% della SAU totale. (Nicoletti Unisalento 2017)

COMPARTO PRODUTTIVO AGRUMICOLO

solo nel 2,3% delle aziende leccesi è presente la produzione di agrumi che investe una superficie pari allo 0,3% della SAU totale provinciale. (Nicoletti Unisalento 2017)

COMPARTO PRODUTTIVO AGRICOLTURA BIOLOGICA

Solo lo 0,9% delle aziende provinciali (contro il 1,9% in Puglia e il 3% in Italia) pratica il biologico, che interessa una superficie di 13.646,12 ettari, corrispondenti all'8,5% della SAU provinciale. (Nicoletti Unisalento 2017)

Il Paesaggio rurale della pietra

Si fa presente l'assoluta priorità per la conservazione degli elementi del paesaggio rurale tradizionale (pajare, muretti a secco, masserie, ecc.) che oltre a rappresentare un peculiare aspetto del contesto territoriale, di cui sono direttamente o indirettamente il prodotto, possono svolgere un ruolo di organizzazione compositiva e di valorizzazione del paesaggio agrario. (Nicoletti Unisalento 2017)

MASSERIE E RECETTIVITA’ AGRITURISTICA

Peculiare funzione di tutela del territorio è assicurata dalle masserie, espressioni emblematiche della cultura contadina e dell'organizzazione produttiva dello spazio agricolo, il cui utilizzo ha consentito di triplicare nell'ultimo decennio la ricettività complessiva delle attività agrituristiche soprattutto nei comprensori di Otranto e Gallipoli: nell'intera provincia di Lecce si concentra più del 30% degli agriturismi della Puglia ed il 23,1% delle masserie didattiche pugliesi. (Nicoletti Unisalento 2017)

 

 

Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia - https://www.regione.puglia.it/web/rigenerazione-olivicola

Aziende Agricole della Provincia di Lecce - Numero: 71.060 – Sau: Ha 161.130,94 - SAU media aziendale: Ha 02,27 -  Sat: Ha 173.782,85

Fonte: Istat - 6° Censimento generale dell'Agricoltura, 2010

 

Le Aziende olivicole della provincia di Lecce

sono 65.738 con una superficie investita ad olivo di circa 97.300 ettari – Superficie media aziendale 1,48 ettari. (Fonte: Istat - 6° Censimento generale dell'Agricoltura, 2010)

 

Aziende Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA.

In totale sono 9.000 (novemila) le Aziende Agricole della provincia di Lecce, iscritte alla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Lecce. Di queste come abbiamo visto solo 5.712 assumono dipendenti. Inoltre solo 2.800 (duemilaottocento) sono condotte da IAP(Imprenditori Agricoli Professionali)

E’ del tutto evidente che ci sono circa 57mila aziende olivicole della provincia di Lecce che non potranno accedere a queste risorse.

 

Ma cosa è stato fatto sino ad oggi?

Misura 5.2 dotazione 50 milioni di Euro

Contributo per l’espianto e Contributo per il reimpianto

Attraverso il Psr Puglia, ovvero con la sottomisura 5.2 si sono rigenerati oltre 7mila ettari del territorio della provincia di Lecce, circa il 10% delle superfici estirpate.

SUPERFICIE CHE È STATA INTERESSATA DALLA RIGENERAZIONE Ha 7.000 (settemila ettari)

Da una fonte che attribuisce questi dati al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano le superfici da estirpare sono 70mila ettari di oliveto nella Provincia di Lecce (fonte https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/08/24/xylella-il-piano-di-rigenerazione-olivicola-inizia-a-pagare/67737  )

Misura 2.A – Rimozione piante disseccate a seguito della Xylella nella zona infetta (Art. 4) 20 milioni di Euro (ci sono altri 20 milioni di Euro)

La dotazione si è esaurita ma siccome verrà rifinanziata potranno accedere ai contributi tutti i proprietari di oliveti danneggiati della provincia di Lecce.

Se stimiamo in 2mila Euro per ettaro le somme necessarie per estirpare si sono estirpati 10mila ettari e con i prossimi 20 milioni se ne potranno estirpare altri 10mila.

SUPERFICIE CHE E’ STATA INTERESSATA DALL’ESTIRPAZIONE Ha 10.000 (diecimila ettari)

Superficie che sarà interessata dall’estirpazione Ha 10.000 (diecimila ettari)

Le richieste per l’espianto ammontano a 225 milioni di Euro e non sono state ancora soddisfatte.

Misura 2.B – Reimpianti e riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti (Art. 6) 40 milioni di Euro

Superficie che è stata interessata dalla rigenerazione 5MILA ETTARI DI OLIVO

 

Misura 4.1.C PSR dotazione 40 milioni di Euro per i reimpianti

Superficie che è stata interessata dalla rigenerazione 5MILA ETTARI DI OLIVO

Distretto Agroalimentare Jonico Salentino 30 milioni con progetti DI COLTIVAZIONI ALTERNATIVE ALL’OLIVETO sino a 50 milioni

Il totale rigenerabili e rigenerati al gennaio 2021 è desumibile dal quadro sinottico che segue:

 

Misura

Superficie rigenerata o potenzialmente finanziata per la rigenerazione

Misura 5.2

7 mila ettari

Misura 2.b

5mila ettari

Misura 4.1 c

5mila ettari

Distretto Agroalimentare Jonico Salentino 30 milioni con progetti DI COLTIVAZIONI ALTERNATIVE ALL’OLIVETO

5mila ettari

Totale ettari rigenerabili al gennaio 2021

22mila ettari

 

Ho già scritto che la superficie investita ad olivo in Provincia di Lecce circa 97.300 ettari

MI CHIEDO E VI CHIEDO: CHI PROVVEDERA’ A RIGENERARE I RESTANTI 80MILA ETTARI?

Per rispondere a questa domanda c’è da tenere presente che i destinatari delle risorse per il reimpianto e per le altre coltivazioni alternative all’Olivo sono le Aziende Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA.

 

Come già scritto le Aziende Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA sono 9.000 (novemila) e di queste solo 2.800 (duemilaottocento) sono condotte da IAP(Imprenditori Agricoli Professionali).

Se ne deduce che circa 57mia aziende della provincia di Lecce non potranno accedere a queste risorse. Queste aziende possiedono 80mila ettari di oliveto.

Le aziende che hanno avuto il finanziamento pubblico hanno ottenuto in media 7mila Euro per ettaro

Questo dimostra che tutti i cittadini hanno finanziato solo 9mila proprietari del paesaggio rurale della provincia di Lecce.

Qual è il valore dei terreni in Provincia di Lecce nell’anno 2021?

Valore del capitale fondiario in provincia di Lecce 2021

Le compravendite avvenute registrano un valore del capitale fondiario per un minimo di 5mila euro ad un massimo di 10mila euro.

È evidente che per rigenerare i restanti 80mila ettari al costo medio di 7.000 Euro ci vogliono 560milioni di Euro.

Conclusioni

Per sviluppo territoriale deve intendersi un processo di miglioramento tendenziale e diffuso delle condizioni di benessere della popolazione che vi è insediata nel rispetto dei principi dell’equità intra e intergenerazionale, ossia, un processo di miglioramento sostenibile. (Pollice Unisalento 2017)

Come è possibile desumere dai dati che ho esposto applicando l’economia di mercato alla rigenerazione olivicola del Salento leccese non si è attuato nessun processo di miglioramento tendenziale e diffuso delle condizioni di benessere della popolazione del territorio della provincia di Lecce. Inoltre non vi è stato alcun rispetto dei principi dell’equità tra le 9.000 (novemila) Aziende Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA e le altre 57mia aziende che invece non risultano iscritte.

Per il Salento leccese invece ci dovrebbe essere un Ente pubblico che attui un piano basato sulla proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza he prevede di fare finalmente un salto di qualità nell’impegno contro i cambiamenti climatici che per valorizzare a pieno le opportunità per ne derivano.

Nel Piano la priorità da riconoscere è quella dell’agricoltura biologica, anche come modello desiderabile per l’agricoltura del futuro, con l’obiettivo che la superficie agricola utilizzata nel Salento sia certificata in biologico entro il 2030, anche per dare una risposta coerente alle crescenti richieste dei consumatori.

Inoltre nello stesso si dovrebbe intervenire per la tutela dei suoli, sia dal punto di vista quantitativo con il blocco di nuovo consumo di suolo, che da quello qualitativo per invertire la tendenza sempre più allarmante della perdita di fertilità causata dall’abuso della chimica di sintesi in agricoltura nei decenni scorsi.

Il Piano dovrebbe anche prevedere il passaggio dall’economia circolare alla bio economia circolare partendo dalle  strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030.

Un piano di conversione al biologico per sostenere le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici, a partire dalle aree interne e dalle aree naturali protette, un’opzione strategica per promuovere l’occupazione dei giovani occupati nell’Ente pubblico che si occupa dell’agricoltura del Salento in coerenza con il Green Deal europeo.

 Antonio Bruno

Bibliografia

LIBERATA NICOLETTI, L'agricoltura salentina fra tradizione e innovazione

Fabio POLLICE e CLAUDIO CERRETI, Partecipazione e conflitto per lo sviluppo territoriale

Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia  https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/08/24/xylella-il-piano-di-rigenerazione-olivicola-inizia-a-pagare/67737

https://www.regione.puglia.it/web/rigenerazione-olivicola

C. Raffestin, Territorializzazione, deterritorializzazione, riterritorializzazione e informazione, in A. Turco (ed.), Regione e regionalizzazione, Milano, Angeli, 1984

Piano nazionale di ripresa e resilienza http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/approfondimenti/pnrr-approfondimento/

 

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