giovedì 11 febbraio 2021

Le patate nel Salento lecese

Compositore di Patate

di Antonio Bruno


 

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Abstract Riassunto

La tipologia dei terreni presenti nell’aerale indicato presentano caratteristiche chimico fisiche (terra rossa) insieme al microclima influenzato dalla vicinanza del mare Jonio tali da conferire alla patata caratteristiche organolettiche uniche.

Mio padre non c’è più e comunque dopo di lui nessun Capo manovra compone treni di patate Sieglinde, magari solo qualche vagone. Francesco Minonne dell’Università del Salento poi quella di Enzo Manni della Cooperativa ACLI di Racale, seguirà il Prof. Francesco Serio dell’ISPA – CNR Bari sulle innovazione per la valorizzazione della patata precoce e concluderà il Dott. In particolare, la produzione di patate primaticce (novelle) copre il 33,9% rispetto al totale nazionale.

Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali siamo invece convinti che per salvaguardare la biodiversità e garantire la conservazione della tipicità di tanti prodotti agroalimentari sia necessario promuoverli e consumarli soprattutto in loco ed è per questo motivo che l’iniziativa proposta per domani dal collega Prof. Luigi De Bellis dell’Università del Salento va appunto nella direzione auspicata da noi Medici della Terra!

La questione che noi Dottori Agronomie Dottori Forestali poniamo appartiene alla più ampia tematica dei prodotti del Sud che vengono acquistati da dai consumatori meridionali solo nella misura del 6% con un evidente danno per l’economia del Meridione.

Da una ricerca di Coldiretti emerge che in nessuno dei supermercati del Salento è presente la patata di Galatina, ma si vendono patate provenienti dall’estero vecchie di 12 mesi e questo è un altro dei prodotti della mancata informazione dei consumatori che potrebbe essere fatta efficacemente da noi Medici della Terra.

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La prima volta che ne sentii parlare fu nel periodo che va da questo mese di marzo sino a giugno, io adolescente fremevo per i primi amori primaverili per poi spiaggiare alle avventure estive mentre mio padre, più maturo, fibrillava perché in primavera lui componeva treni. Chi? Mio padre un compositore? Ebbene si era capo manovra alla stazione di Lecce e li giungevano dalle Ferrovie Sud Est vagoni e vagoni pieni anzi, stracolmi, di patate Sieglinde che dovevano essere poi le note che messe insieme componevano il treno dell’armonia dei tedeschi, perché le Sieglinde nascono in Provincia di Lecce parlando tedesco solo ed unicamente per la felicità delle tedesche e dei tedeschi.

Ecco perchè chi attende con trepidazione la Sieglinde sono uomini e donne che dalla Germania alla Svezia che sono disposti a sborsare tantissimi Euro per la nostra patata che in quelle terre fredde del Nord Europa costa più di una bistecca. Infatti ad Amburgo ogni anno si svolge “l’ Internationale Kartoffel-Frühjahrsbörse”, cioè la fiera mondiale della patata, dove la nostra Sieglinde è tra le più richieste e valutate.

Solo che adesso tutte quelle vagonate di Patate non ci sono più. Ricordo che quasi tutte le duemila aziende agricole che assistevo negli anni 80 e 90 cominciavano a chiedere l’acqua per l’irrigazione nel mese di marzo, poi continuavano a chiederla per tutta l’estate e le patate davano lavoro a chi le produceva, raccoglieva e a chi le ammassava per la prima lavorazione prima di spedirle verso il nord Europa.

La patata Sieglinde è un prodotto inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali di PUGLIA - Decreto Mi.P.A. del 22 luglio 2004 e la produzione si svolge su terreni in proprietà o in affitto siti nei feudi dei Comuni di: Melissano, Ugento, Alliste, Racale e Taviano.

La tipologia dei terreni presenti nell’aerale indicato presentano caratteristiche chimico fisiche (terra rossa) insieme al microclima influenzato dalla vicinanza del mare Jonio tali da conferire alla patata caratteristiche organolettiche uniche.

La Sieglinde è una patata novella, e la sua raccolta avviene precocemente tra la seconda metà di marzo e giugno nel Salento e da maggio a metà luglio sulla costa jonica.

Il tubero non ancora completamente maturo (non c'è ancora il completo indurimento della buccia), viene immediatamente destinato al mercato per essere consumato.

Mio padre non c’è più e comunque dopo di lui nessun Capo manovra compone treni di patate Sieglinde, magari solo qualche vagone. Oggi i Paesi nord Africani e la Grecia suona altre composizioni che non vanno su rotaie ma che solcano i mari, le patate oggi sono dei naviganti che partono dall’africa per raggiungere le coste del nord Europa. Ma la patata africana non è la nostra elegante e raffinata Sieglinde del Salento leccese! C’è la qualità e la specificità propria della patata Sieglinde del Salento leccese che può essere un biglietto da visita per il mercato ecco che per questo motivo è davvero lodevole l’iniziativa del Prof. Luigi De Bellis dell’Università del Salento del Convegno sulla patata Sieglinde che si terrà 18 marzo 2010 presso il Rettorato Università del Salento a partire dalle ore 16.00.

Ci sarà la relazione del Dott. Francesco Minonne dell’Università del Salento poi quella di Enzo Manni della Cooperativa ACLI di Racale, seguirà il Prof. Francesco Serio dell’ISPA – CNR Bari sulle innovazione per la valorizzazione della patata precoce e concluderà il Dott. Roberto Fatano di Confindustria Lecce.

Nel Salento leccese una superficie di quasi 3.000 ed una produzione di 438.000 quintali dimostra che la Patata novella è tuttora una realtà produttiva per i territori che si sono specializzati anche se non c’è più una generalizzazione della produzione su ampia scala.

In particolare, la produzione di patate primaticce (novelle) copre il 33,9% rispetto al totale nazionale.

Ho già scritto che la patata Sieglinde compare nell'Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 18 agosto 2004, la cosa è di notevole importanza perché quell’elenco riporta i più importanti prodotti della tradizione gastronomica italiana, appositamente schedati al fine di garantirne la “sopravvivenza.

Questa patata come ho già scritto è particolarmente apprezzata in Germania, ma la questione si pone in modo pregnante perché è poco utilizzata proprio nel territorio di produzione, noi non la utilizziamo, non la mangiamo, non la consumiamo e quindi inesorabilmente assoggettiamo la produzione e la raccolta agli umori del mercato tedesco.

Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali siamo invece convinti che per salvaguardare la biodiversità e garantire la conservazione della tipicità di tanti prodotti agroalimentari sia necessario promuoverli e consumarli soprattutto in loco ed è per questo motivo che l’iniziativa proposta per domani dal collega Prof. Luigi De Bellis dell’Università del Salento va appunto nella direzione auspicata da noi Medici della Terra!

La questione che noi Dottori Agronomie Dottori Forestali poniamo appartiene alla più ampia tematica dei prodotti del Sud che vengono acquistati da dai consumatori meridionali solo nella misura del 6% con un evidente danno per l’economia del Meridione.

Da una ricerca di Coldiretti emerge che in nessuno dei supermercati del Salento è presente la patata di Galatina, ma si vendono patate provenienti dall’estero vecchie di 12 mesi e questo è un altro dei prodotti della mancata informazione dei consumatori che potrebbe essere fatta efficacemente da noi Medici della Terra. Solo un professionista iscritto all’Ordine che garantisce la sua azione tecnica nell’esclusivo interesse del consumatore può aggiustare questi paradossi che si verificano nel nostro Salento leccese.

C’è un grande assente al Convegno del Prof. De Bellis, infatti non c’è l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali che pur partecipando ai lavori e sicuramente anche al dibattito non è stato invitato a esprimere questo concetto di azione di informazione e formazione del consumatore a favore dei prodotti locali per una filiera corta dal produttore al consumatore che può essere messa in atto solo ed unicamente attraverso l’azione di noi Medici della Terra.

Il Prof. Luigi De Bellis che è anche un collega Dottore Agronomo e sono certo che sarà sensibile a questa esigenza di valorizzazione del territorio attraverso i prodotti garantiti da noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, garantiti da noi medici della terra e sono certo che in seguito l’Università e l’Ordine troveranno sinergie per la valorizzazione del nostro territorio.

 

 

*Dottore Agronomo

 

 

 

Bibliografia

Puglia agricola Maggio 2006

elenco dei prodotti tradizionali di PUGLIA - Decreto Mi.P.A. del 22 luglio 2004

http://patatesieglinde.com/

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