Emergenza
Xylella: una proposta per la rigenerazione del paesaggio rurale e del settore
olivicolo in Puglia
Di Antonio
Bruno
L'annuncio
della nomina di un commissario straordinario per affrontare l'emergenza Xylella
Fastidiosa e rilanciare il settore olivicolo in Puglia rappresenta un passo
cruciale per un territorio che da anni si trova in una situazione di crisi
ambientale, economica e sociale. Per garantire un intervento efficace, è
fondamentale che questo nuovo incarico parta da una visione strategica basata
su analisi approfondite e su modelli già sperimentati con successo in altri
contesti nazionali e internazionali.
La proposta: partire dallo studio di Confindustria
Lecce
Ritengo che
sia imprescindibile partire dalle analisi già disponibili, come lo studio di
Confindustria Lecce. Tale studio individua tra le principali cause della
mancata rigenerazione del paesaggio rurale non solo la frammentazione del
paesaggio agricolo, ma soprattutto il ruolo della rendita per le imprese
agricole medie e grandi. La rendita, intesa come entrata continuativa senza
costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito di capitale
frutto di risparmio comunque investito, rappresenta un ostacolo significativo
alla rigenerazione. Queste imprese spesso non agiscono poiché i loro
imprenditori vivono grazie alla rendita derivata dalle risorse dei cittadini
pugliesi, italiani ed europei, che, impiegate in questo modo, non creano
sviluppo né posti di lavoro.
Un Ente tecnico per la rigenerazione
Propongo,
inoltre, la costituzione di un Ente tecnico formato da Dottori Agronomi e
Forestali, Periti Agrari e Agrotecnici che abbia il compito di progettare e
attuare interventi di rigenerazione del paesaggio rurale nella Provincia di
Lecce. Questo Ente dovrebbe operare in stretta collaborazione con il
commissario straordinario e con le istituzioni locali, garantendo la competenza
scientifica e tecnica necessaria per affrontare una sfida di questa portata.
L’importanza della trasparenza e della rendicontazione
Per accedere
a nuovi interventi compensativi a favore delle 6.000 aziende agricole delle
Province di Brindisi e Taranto, è essenziale che la Regione Puglia fornisca
informazioni dettagliate sull’utilizzo delle risorse già assegnate alla
Provincia di Lecce. Come sottolineato dai tecnici del Ministero, occorre
identificare i beneficiari, localizzare le aziende, specificare l’entità dei
contributi erogati e fornire lo stato di attuazione degli interventi di
ricostituzione del potenziale olivicolo. Questo passaggio di trasparenza è
fondamentale per garantire credibilità e accesso a ulteriori risorse.
L’insufficienza dei fondi attuali
Ad oggi, i
300 milioni di euro stanziati dall’ex ministro Centinaio per compensare i danni
causati dalla Xylella coprono solo il 10% del territorio della Provincia di
Lecce, lasciando scoperta una parte enorme delle esigenze locali. Inoltre, il
ritardo nella rendicontazione da parte delle aziende beneficiarie rallenta
ulteriormente l’accesso a ulteriori risorse. La stima del danno, valutata dalla
Regione Puglia in un miliardo e mezzo di euro, rende evidente che nemmeno i 14
milioni di euro del DAJS (Distretto Agroalimentare Jonico-Salentino) possono
risolvere il problema, nonostante i progetti innovativi proposti.
Rigenerazione integrale: un modello globale
È necessario
un piano di intervento che coinvolga l’intero territorio delle Province di
Lecce, Brindisi e Taranto, con un approccio olistico e sostenibile. A tal
proposito, possiamo guardare ad esempi internazionali di successo, come il caso
della rigenerazione del paesaggio agricolo in Israele, dove programmi
mirati hanno combinato tecnologie avanzate di irrigazione con politiche di
cooperazione tra piccoli e grandi agricoltori, trasformando territori aridi in
aree produttive. Un altro esempio significativo è quello della restaurazione
del suolo nella regione del Sahel africano, dove tecniche agroforestali e
la creazione di consorzi locali hanno permesso di ripristinare milioni di
ettari di terreno degradato.
Conclusione: una sfida collettiva
Il rilancio
del settore olivicolo in Puglia non può limitarsi a interventi parziali o
emergenziali, ma richiede un piano strategico e condiviso. Il commissario
straordinario dovrà essere il motore di un cambiamento profondo, coinvolgendo
tutti gli attori del territorio: tecnici, istituzioni, associazioni di
categoria e comunità locali. Solo attraverso un intervento strutturato, basato
su trasparenza, competenza e visione a lungo termine, sarà possibile restituire
alla Puglia il suo patrimonio olivicolo e paesaggistico, simbolo di identità e
ricchezza culturale.
Ecco i riferimenti bibliografici espliciti per i due esempi citati nel
testo.
Rigenerazione del paesaggio agricolo in Israele:
1. Irrigazione
a goccia e innovazioni tecnologiche
Israele ha sviluppato tecnologie come l'irrigazione a goccia, che hanno
trasformato aree aride in terreni agricoli produttivi. Approfondimenti disponibili
su:
Israele.net - Reinventare l'agricoltura
2. Agricoltura
4.0 e sostenibilità
Le tecnologie digitali e le pratiche sostenibili hanno migliorato la
produttività agricola in Israele, promuovendo l'uso efficiente delle risorse
naturali. Ulteriori dettagli su:
Feger.it - Sostenibilità e nuove tecnologie: Agricoltura 4.0 in Israele
Restaurazione del suolo nella regione del Sahel africano:
1. Progetto
"Regreening Africa"
Questo progetto sostenuto dall'Unione Europea mira a restaurare un milione di
ettari di terra degradata. Approfondimenti su:
EU International Partnerships - Regreening Africa
2. Grande
Muraglia Verde
L'iniziativa dell'Unione Africana combatte la desertificazione e il degrado del
suolo nel Sahel. Informazioni su:
UNEP - Green Wall to promote peace and restore nature in Africa's Sahel region
3. Restauro
ecologico in Africa
Include riforestazione e gestione sostenibile delle terre per ripristinare la
fertilità del suolo. Maggiori informazioni su:
Futuro Prossimo - Restauro ecologico in Africa