martedì 8 giugno 2010

La protezione civile del Salento leccese agli Esperti


La protezione civile del Salento leccese agli Esperti
di Antonio Bruno*
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Secondo l'Autorità di Bacino della Puglia il territorio del Salento leccese è a rischio idrogeologico. I comuni di Gallipoli e Cutrofiano sono stati allagati nella giornata di pioggia del 20 maggio 2010 e anche le spiagge del Salento leccese, da Porto Cesareo a Otranto, hanno perduto parte dell'arenile per le recenti mareggiate. Con un coordinamento dei soggetti con competenze operato dagli Esperti in Diagnostica Urbana e territoriale si potrebbe avere il territorio del Salento leccese al riparo dai rischi idrogeologico e di erosione delle spiagge.
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I dati redatti dall'Autorità di bacino della Puglia, che ha monitorato le aree a rischio idrogeologico, parlano chiaro: i comuni di Gallipoli e Cutrofiano sono stati allagati nella giornata di pioggia del 20 maggio 2010 e anche le spiagge del Salento leccese, da Porto Cesareo a Otranto, hanno perduto parte dell'arenile per le recenti mareggiate.
Il 20 maggio scorso c'è stata una tromba d’aria, pioggia, raffiche di vento, persino violente grandinate soprattutto fra Corigliano d’Otranto, Uggiano La Chiesa, Minervino e Otranto. Tanti danni e nulla che potesse proteggere il territorio dalla violenza delle acque, eppure il lavoro di base per mettere in sicurezza il territorio del Salento leccese è stato fatto; infatti la Provincia di Lecce ha effettuato il censimento dettagliato delle voragini naturali, elemento indispensabile per lo studio del territorio dal punto di vista idrogeologico.
La provincia ha fatto anche molto di più per consentire, attraverso le informazioni raccolte, l'utilizzo delle stesse per delineare gli scenari connessi al rischio idrogeologico che volgarmente potremmo definire il rischio di avere le alluvioni. La Provincia di Lecce ha fatto in modo che le informazioni siano riferite al territorio in modo da poterle porre in relazione spaziale con gli altri elementi che determinano il rischio di allagamenti (orografia del terreno, geologia, reticolo idrografico superficiale ecc.) e per fare questo c'è ha reso disponibile lo strumento che può rappresentare in maniera organica e precisa il territorio offrendo la possibilità di disegnare gli scenari di rischio simulando i relativi modelli di comportamento. Quello che ho descritto è il Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Lecce realizzato con i soldi di noi cittadini e che può servire a prevedere ciò che può accadere se cadranno 10 millimetri di pioggia in un determinato territorio, oppure se ne cadranno 100 o 1.000. Con i “potenti mezzi” messi a disposizione dalla Provincia di Lecce tutto questo è possibile ed ecco perché adesso c'è l'urgenza di impiegare il Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Lecce per prevedere gli scenari delle possibili alluvioni e predisporre le opere necessarie per rendere il territorio sicuro e difeso dalla furia delle acque.
In questo Salento leccese paradossale, che scava sottoterra per succhiare l'acqua dalla falda e dissetare la terra che non a caso Dante Alighieri, nei suoi versi, descrive come «terra sitibonda ove il sole si fa vino» è davvero paradossale scrivevo che e poi debba combattere per evitare che venga sommerso dall'acqua con danni alle produzioni agricole, ma anche alle strutture: smottamenti, muretti a secco distrutti dalla violenza delle acque, fabbricati rurali allagati.
In soccorso è venuto il Salentino leccese Dario Stefàno Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia con un altro strumento indispensabile: il Piano Agro meteorologico regionale (Par), per il supporto agli agricoltori pugliesi sui temi delle calamità naturali e dei danni alle colture.
Un altro elemento che dovrebbe lasciare ben sperare circa la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico del territorio del Salento leccese e che è già a disposizione è certamente identificabile nel Master internazionale in diagnostica urbana e territoriale, già giunto alla quarta edizione, il cui obiettivo è stato quello di creare nuove figure professionali in un settore di rilevante importanza anche per fini di protezione civile.
Io ho frequentato quel Master conseguendo il titolo di Esperto in Diagnostica Urbana e Territoriale iscritto nell'Elenco Esperti in Diagnostica Urbana e Territoriale.
Gli strumenti già a disposizione quale il Sistema Informativo Territoriale e il censimento dettagliato delle voragini naturali uniti al nascente Piano Agro meteorologico regionale (Par) possono essere alla base del processo di interazione ed integrazione con il territorio che con un efficace sistema di governance finalizzato alla protezione idrogeologica potrà promuovere, a livello sociale, una maggiore consapevolezza del rischio idrogeologico e, contestualmente, una cultura della prevenzione finalizzata sia alla programmazione dello sviluppo sostenibile delle aree maggiormente esposte, sia alla tutela della pubblica incolumità.
Ecco perché se finalmente le Pubbliche Amministrazioni e la Protezione Civile in primo luogo, si decideranno a utilizzare la figura dell'Esperto in Diagnostica Urbana e Territoriale si potranno predisporre mirate attività di analisi del sistema territoriale mediante specifici protocolli di diagnostica urbana e territoriale, con un coordinamento dei soggetti con competenze territoriali che, individuati i tempi e le modalità di trasformazione ed adeguamento del sistema territoriale, effettuino una puntuale verifica dei nodi strutturali più significativi, per valutarne la concreta fattibilità, coniugando esigenze ed opportunità che possano promuovere il decollo economico dell’intera area del Salento leccese.
Tra le altre competenze di noi Esperti Diagnostica Urbana e Territoriale c'è la messa in sicurezza delle spiagge per difenderle dall'erosione così come nell'esempio trattato nei due miei articoli sulle spiagge e su San Cataldo citati nella bibliografia.
Abbiamo i dati di partenza che ci consentono di intervenire in maniera efficace per mettere in sicurezza il territorio e abbiamo anche le professionalità rappresentate dagli Esperti Diagnostica Urbana e Territoriale non ci resta che mettere insieme questi ingredienti e in tal modo, certamente sarà alla nostra portata, il risultato di un territorio al riparo dai rischi idrogeologico e di erosione delle spiagge.

*Dottore Agronomo – Esperto in Diagnostica Urbana e Territoriale


Bibliografia
FULVIO DI GIUSEPPE: "Salento, spiagge a rischio"l´allarme dei geologi pugliesi Secondo l'Autorità di Bacino sono 1150 le frane nella regione: rischia un quinto del territorio - La Repubblica di Bari del 4 giugno 2010
Redazione Lecceprima.it: TROMBA D'ARIA SUL SALENTO E VIENE GIÙ ANCHE LA GRANDINE http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20558
Donato Nuzzaci: Maltempo. Il Salento nell'inferno http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=10666
GIOVANNI NUZZO Si contano i danni dopo la tromba d'aria che giovedì ha devastato il Sud Salento http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=273&IDNotizia=337151
Maltempo: la Cia Puglia chiede al Governo interventi straordinari http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3827:maltempo-la-cia-puglia-chiede-al-governo-nazionale-interventi-straordinari&catid=72:Territorio&Itemid=123
Prof. Paolo Sansò - dott. Gianluca Selleri Osservatorio di Chimica, Fisica e Geologia ambientali CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA DEGLI INGHIOTTITOI CARSICI (VORE) DELLA PROVINCIA DI LECCE http://www.sit.provincia.le.it/sitwww/Universit%E0/Vore_relazione_universit%E0.pdf
Agrometeorologia un Convegno a Bari – La Gazzetta del Mezzogiorno dell'8 giugno 2010
5th International Conference of Applied Geophysics for Engineering http://www.fbpme.it/fbp/allegati/357/age5.pdf
Antonio Bruno: STESSA SPIAGGIA STESSO MARE? NO, SE C’È L’EROSIONE" C’è il rischio che le belle spiagge del Salento vengano completamente erose dal mare? http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=8918
Antonio Bruno: SAN CATALDO, UN QUADRETTO DI MARE CON BRUTTI… PENNELLI http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3929

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