sabato 19 marzo 2016

Prof. Francesco Porcelli studio pubblicato negli atti delle "Giornate fitopatologiche",


I suggerimenti del professor  Francesco Porcelli, entomologo dell'Università di Bari, hanno riguardato, invece, le undici sostanze insetticide presenti nelle nuove linee guida.

«Nelle mie osservazioni ho fatto presente che alcune di esse devono essere eliminate - ha, dichiarato il docente - perché sono state testate e non hanno dato gli effetti sperati. Quindi ho chiesto di eliminarle per con-centrarsi invece sulle quattro che hanno dimostrato di funzionare meglio, almeno finora».




 
Sostanze contro la sputacchina: ecco quelle che non fanno effetto
Negli atti delle Giornate Fitopatologiche lo studio di 9 scienziati sugli insetticidi
«Nessun formulato è registra-to in Italia ed Europa su olivo per il controllo di Philaenus spu-marius, vettore del batterio da quarantena xylella fastidiosa sub-sp pauca ceppo Codiro». È quan-to si afferma in uno studio pub-blicato negli atti delle "Giornate fitopatologiche", che si sono svolte la settimana scorsa a Chianciano Terme, che ha uffi-cializzato i risultati preliminari di prove comparative di effica-cia per il controllo di Philaenus Spumarius, il vettore (la sputac-china) della xylella fastidiosa. «Dieci formulati sono stati saggiati in due prove di se-mi-campo realizzate nella zona infetta da xylella della penisola salentina - scrivono gli autori della pubblicazione Dongiovan-ni (Centro di Ricerca, Sperimen-tazione e Formazione in Agricol-tura "Basile Caramia"), Cavalie-ri (Cnr—Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Uos di Bari), Di Carolo (Centro di Ri-cerca, Sperimentazione e Forma-zione in Agricoltura "Basile Ca-ramia"), Fumarola (Centro di Ri-cerca, Sperimentazione e Forma-zione in Agricoltura "Basile Ca-ramia"), Corrado (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pian-ta e degli Alimenti — Università degli Studi di Bari "Aldo Mo-ro"), Saponari (Cnr—Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Uos di Bari), De Lillo (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Ali-menti — Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"), Porcelli (Dipartimento di Scienze del
I punti chiave della ricerca
Le prove
Sono state fatte in due campi infetti in agro di Taurisano e Sannicola
I risultati  Buprofenzin, pimetrozine e spirotetramat non hanno efficacia contro il vettore
Suolo, della Pianta e degli Ali-menti — Università degli Studi di Bari "Aldo Moro")-. Nelle condizioni dei saggi, i migliori risultati sono stati conseguiti con l'applicazione di formulati a base dei neonicotinoidi acetami-prid e imidacloprid, seguiti da quelli contenenti deltametrina, lambda cialotrina ed etofenprox. Scarsa mortalità è stata riscontra-ta con due formulati a base di di-metoato. Nessuna azione effica-ce è stata riscontrata nei confron-ti della sputacchina dai formula-ti a base di buprofenzin, pimetro-zine e spirotetramat». Conclusioni che poi sono sta-te suggerite anche all'Osservato-rio fitosanitario regionale e al Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia per la revisione delle nuove linee °guida per il contenimento della diffusione della xylella. Nella pubblicazio-ne gli esperti partono dal dato che attualmente in Italia non so-no registrate sostanze attive per il controllo di Philaenus spuma-rius. Una registrazione tempora-nea di 120 giorni, fino al 9 set-tembre 2015, è stata concessa a un formulato a base di estratto di olio di agrumi. «La valutazio-ne dell'efficacia di altre sostan-ze attive per il controllo della sputacchina si rende pertanto for-temente necessaria» sottolineano gli autori dello studio, che riferi-scono di due prove portate avan-ti nella zona infetta del Salento, nei campi di Taurisano (prova A) e Sannicola (prova B), rispet-tivamente su varietà di Leccino e Cellina di Nardò, su piante di
20 e oltre 100 anni, in cui sono state impiegate determinate so. stanze, tenendo conto delle indi-cazioni fornite dalle linee guida della Regione nel 2014, privile giando gli insetticidi dotati di si-stemia o registrati su olivo, per il controllo di altri fitofagi della coltura. «I trattamenti sono stati eseguiti 1'8 giugno per la prova A e il 27 luglio per la prova B -riporta la ricerca -. Nella prova A sono stati saggiati otto diffe-renti formulati a base di sostan-ze attive appartenenti a diverse famiglie chimiche e dotati di dif-ferenti meccanismi di azione e traslocazione nella pianta. Nella prova B sono stati previsti gli stessi formulati saggiati nella prova A con l'aggiunta di un for-mulato a base di spirotetramat e un ulteriore formulato a base di dimetoato, al fine di confermare la scarsa efficacia del dimetoa-to, registrata nel corso della pro-va A». Da qui le conclusioni: «Nei confronti degli adulti della sputacchina, i neonicotinoidi (acetamiprid e imidacloprid) e i piretroidi (deltametrina e lamb-da cialotrina) hanno mostrato un ottimo effetto abbattente, seguiti da etofenprox che ha mostrato un'azione leggermente piùgraduale. I formulati conte-nenti le citate sostanze attive hanno evidenziato una persisten-za di circa una settimana. Scarsa è lenta nel tempo è stata l'azio-ne di entrambi i formulati a ba-se di dimetoato. Nessuna effica-cia hanno mostrato i prodotti contenenti buprofenzin, pimetro-zine e spirotetramat». M.C.M.



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