Dove studiare Agraria e Veterinaria, le migliori università italiane
La Top 10 degli atenei del Belpaese secondo Censis-Repubblica
Vita all’aria aperta, contatto con la terra e gli animali e buone opportunità occupazionali. Negli ultimi anni si sta registrando un ritorno alle professioni dell’area veterinaria-agraria. Corsi di studio che secondo il rapporto Almalaurea 2016, collocano i laureati in queste discipline in una sorta di “terra di mezzo” se si fa un confronto con la situazione delle altre aree disciplinari. Prendendo in considerazione i laureati magistrali, gli occupati stabilmente a cinque anni dal conseguimento del titolo sono l’83,2%. Anche per quanto riguarda le retribuzioni medie, i laureati in queste discipline si piazzano al centro della graduatoria, con 1300 euro di stipendio mensile. Per chi ha intenzione di iscriversi ai corsi di quest’area disciplinare, può essere sicuramente d’aiuto la recentissima classifica sugli atenei italiani di Censis – Repubblica 2016-2017. Nello specifico la graduatoria riguarda i corsi triennali di Scienze e tecnologie agrarie e forestali, Scienze e tecnologie alimentari e Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali. Come per tutte le altre aree disciplinari, anche per stilare la classifica delle migliori facoltà di questo ambito, l’istituto di ricerca ha tenuto conto soprattutto di due parametri: la progressione della carriera degli studenti e i rapporti internazionali, valutati per progetti di ricerca e produttività scientifica. Ecco le prime dieci posizioni della graduatoria.
10° posto: Università degli Studi di Sassari
Nell’ultimo gradino della top ten troviamo da sola al decimo posto l’Università degli Studi di Sassari, con un punteggio medio di 88, frutto di una valutazione di 66 per quanto riguarda la progressione di carriera e di un punteggio di 110 per quanto concerne i rapporti internazionali.
8° posto: Università degli Studi della Basilicata e Università degli Studi di Foggia
All’ottavo posto troviamo la coppia composta dall’Università degli Studi di Foggia e Università degli Studi della Basilicata. I due atenei raggiungono un punteggio medio di 88,5. Per quanto riguarda la carriera degli studenti, l’ateneo pugliese raggiunge un punteggio di 70, mentre quello lucano si attesta su un punteggio di73. Nei rapporti internazionali, invece, la situazione si capovolge: l’università foggiana raggiunge una valutazione di 107, mentre quella lucana si ferma a 104.
7° posto: Università degli Studi di Padova
Alla settima posizione ecco l’Università di Padova, con un punteggio medio di 89,5. L’ateneo veneto raggiunge una valutazione di 95 per la carriera degli studenti, mentre il giudizio scende sensibilmente per quanto concerne i rapporti internazionali, dove totalizza 84 punti.
6° posto: Università degli Studi di Torino
In solitario al sesto posto, troviamo l’Università degli Studi di Torino. L’ateneo piemontese ottiene una valutazione media di 90,5, frutto della media tra il 96 per la carriera degli allievi e di una valutazione di 85 nei rapporti internazionali.
5° posto: Università degli Studi di Udine
A metà classifica ecco l’Università degli Studi di Udine, che raggiunge un punteggio medio di 93,5. La valutazione per quanto riguarda la carriera degli studenti raggiunge il punteggio di 86, mentre nei rapporti internazionali il giudizio sale ad un buon 101.
4° posto: Università degli Studi delle Marche
Appena giù dal podio troviamo l’Università degli Studi delle Marche, con un punteggio medio di 94. Punteggio frutto proprio di due 94 ottenuti nella progressione di carriera degli studenti e nei rapporti internazionali.
3° posto: Università degli Studi di Perugia
Nel gradino più basso del podio c’è l’ Università degli Studi di Perugia, con una valutazione media di 96. L’ateneo umbro ottiene un punteggio altissimo per quanto riguarda i rapporti internazionali, con 108, mentre fa decisamente meno bene nella progressione di carriera degli studenti, dove realizza un punteggio di 84.
2° posto: Università degli Studi di Bologna
Medaglia d’argento per l’Università degli Studi di Bologna che raggiunge 102 punti. L’ateneo emiliano raggiunge un ottimo 104 per quanto riguarda la progressione di carriera degli studenti, mentre realizza un punteggio di 100 nei rapporti internazionali.
1° posto: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Sul primo gradino del podio svetta l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con un punteggio totale medio di 103,5. L’ateneo raggiunge il massimo dei voti nella progressione di carriera degli allievi con un punteggio di 110, mentre si ferma a 97 nei rapporti internazionali.
Ecco la classifica completa:
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