sabato 4 giugno 2016

Ferdinando Vallese, sull’eterna questione del solfato di rame

L'AGRICOLTURA SALENTINA


L'egregio nostro amico prof. Sansone, rappresentante a Napoli della Federazione dei Consorzi agrari, in un articolo pubblicato nel Giornale di Agricoltura della Domenica, tratta brillantemente dell'eterna questione del solfato di rame, cioè se convenga nella lotta contro la peronospora adoperare prodotto nazionale ed americano o la famosa marca CCC
Il nostro amico, dopo una, sferzatila ai suoi colleghi delle Cattedre del Mezzogiorno, concia anche per benino le Associazioni agrarie delle regioni meridionali; -a
è quella aggiungendo: Fra queste la più importante u delle Fughe, dove non vi è vita, ne vittoria sulla pe- •onospora senza la marca CCC. Che importa, se il C: solfato di rame. già, cariss;mo, si paga due o tre lire .4 pili per quintale rispetto alle marche inglesi °Mi-u nane o primarie, e cinque o sei lire in più rispetto al « nazionale in sacchi ? « Evidentemente il commercio è diviso in rappre-sentanze generali e locali, e quando — puta caso u un'associazione che coopera per gl' interessi.... degli « agricoltori, arriva a toccare l'esclusiva, allora le dif-fide piovono ed il colto pubblico è avvertito che solo « l'Associazione possiede nel suo tesoro gli atti di na-« scita, autenticati e legalizzati, della vera, genuina, in-« superabile CCC. Molte volte, per prevenire la genesi delle sofisticazioni, si tolgono, dopo l'uso, i barili vuoti
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dalla circolazione e  si riempiono nuovamente di solfato di rame, che per il nuovo battesimo diventa quattro C. ,) L'egregio amico nostro ha ragion da vendere ; e noi dopo aver letto con tutta attenzione il suo opportunissimo articolo abbiamo voluto occuparcene non solo per ride-gli stare l'attenzione dei viticultori sull'importantissima que-stione, ma anche per prendere la parola e rispondere per fatto personale. Noi, infatti, tutte le volte e non sono state poche — che ci siamo dovuti occupare di questo argomento, e nelle pubbliche conferenze e nelle consultazioni, e nelle famigliari conversazioni e ripetu-tamente su questo Bojlettino, abbiamo sostenuto che , tecnicamente, tanto vale il solfato di rame nazionale quanto quello inglese, sia qualunque il numero delle C da cui è seguito ; ed economicamente quello nazionale
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sia da preferirsi a quello CCC perchè costa di meno. Quindi.
Sansone sol contro i filistei tutti ha avuto un ignorato compagno, al quale, sebbene sprov-visto molto più di lui di chioma fluente e di relative mascelle, non vorrebbe rimanere annoverato tra la fa-lange dei filistei. E dopo ciò -- ripetiamo il prof. Sansone ha ra-gione da vendere : gl'inconvenienti da lui deplorati qua e ]à esistono ; ma egli converrà che il rimuoverli non è la cosa più facile del mondo. Vi sono dei viticultori, quali sono inerollabilmente convinti — dove e come ab-biano tratto questa convinzione non sappiamo — che nella lotta contro la peronospora non v'é altro che la marca CCC, e poichè in generale costoro sono i più grossi, ai quali poc,) importa spendere qualche lira di più, sono seguiti anche dai piccoli e così il pregiudizio permane. Succede per il solfato di rame quel che succede per una stoffa, per un cappello... Si preferisr_le perchè è in-glese ; poca importa se costa dt più e se sia anche di qualità eguale al prodotto nazionale.

Ferdinando Vallese

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