giovedì 3 novembre 2011

I Parchi del Salento leccese Coste, spiagge, Beni culturali e Paesaggio rurale del gusto.

I Parchi del Salento leccese Coste, spiagge, Beni culturali e Paesaggio rurale del gusto.






Ho preso parte del 3° Forum plenario dei Parchi del Salento per l'adesione alla Carta Europea Turismo Sostenibile che si è tenuto il 3 novembre 2011, alle ore 17.30, nella sala conferenze del Castello Carlo V di Lecce.

Il forum è il percorso per l’adesione alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle aree protette che impegna i firmatari ad attuare una strategia locale per realizzare una "Forma di sviluppo, pianificazione o attività turistica che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree protette".

Gli animatori del forum hanno notato e stigmatizzato la clamorosa assenza nel Forum della Regione Puglia oltre che l’assenza all’interno del sito http://www.pugliaevents.it/ di qualunque riferimento ai parchi del salento, infatti non si legge nulla sulla loro possibile fruizione turistica e men che mai c’ qualche riferimento alla centralità di questi ambiti nell’offerta turistica regionale. Ma al forum non c’era nemmeno l’ex ATP oggi Agenzia regionale "Puglia Promozione" e con amarezza gli organizzatori hanno rilevato che l’importante percorso “appare gambizzato” perché stata proprio la Regione a istituire i parchi e quindi oltre che incomprensibile queste assenza appaiono irresponsabili!

In quella splendida serata del 3 novembre 2011 c’era davvero tanta gente, operatori turistici, culturali e ambientali, c’erano i proprietari delle strutture di accoglienza i concessionari degli stabilimenti balneari e l’Assessore Provinciale al Turismo della Provincia di Lecce Francesco Pacella che ancora una volta si dimostra serio e puntuale e soprattutto attento alle iniziative che vengono prese nel territorio.

Quali sono le cose essenziali da fare? Innanzitutto una cartografia delle aree sensibili per le fragilità naturalistiche e una serie di studi periodici su queste aree per osservare che cosa cambia in funzione della fruizione turistica.

Collegare l’offerta turistica al paesaggio rurale che è anche paesaggio del gusto con i prodotti enogastronomica tipici del parco che possono dare vita all’Atlante del parco.

Nel 3° forum si è parlato soprattutto delle azioni che possono essere fatte nei prossimi 5 anni. Si è parlato sia delle cose da fare tenendo presente tutto il sistema dei Parchi del Salento che quelle possibile all’interno di un unico parco.

Intanto i parchi per essere accessibili hanno bisogno di una rete di sentieri e i presenti hanno rilevato che quella esistente è slegata dai contesti impedendo la fruizione ordinata.

Tutti hanno segnalato l’esistenza di rifiuti nei parchi che ne rendono impossibile la fruizione e a questo proposito le proposte sono state quelle di informazione – formazione delle persone che vivono nei Comuni che confinano con i Parchi e con un attività di osservazione attraverso il volontariato oppure con una sinergia con gli operatori balneari e dell’accoglienza in maniera tale da reperire le risorse sufficienti per una vera e propria attività di sorveglianza

C’è stato anche chi ha proposto si utilizzare le guardie ecologiche volontarie che non chiedono che il rimborso delle spese di benzina.

Ma è un concessionario di uno stabilimento balneare del parco che sveglia tutti con il suo grido inascoltato di rimuovere una automobile sventrata che da mesi è ancora nello stesso identico punto, lo stesso che ha chiesto di rimuovere gli indumenti che da mesi campeggiano dietro le dune, lo stesso che ha pregato gli abitanti di non gettare ogni sorta di materiale di risulta delle ristrutturazioni delle abitazioni rischiano la sua incolumità. Tutto inascoltato!

Gli operatori chiedono i parcheggi per le automobili perché oggi non ci sono e chi va a fare un bagno tornando trova una bella multa fermata dal tergicristallo e dopo non ritorna più a fare il bagno in una località che non ha i parcheggi e che multa i bagnanti che la scelgono. Insomma una tragedia nell’indifferenza di istituzioni che non hanno né le professionalità né le risorse per risolvere i problemi.

E che dire delle proposte di parcheggi distanti con collegamenti navetta? Nulla di nulla, non esistono, non se ne parla nemmeno. E meno che mai se si prende in considerazione la mobilità con altri mezzi come minibus elettrici o biciclette. Anzi i poveri turisti tedeschi che si avventurano in bicicletta dopo la prima escursione si guardano bene dal farne altre perché rischiano di essere messi sotto l’auto di qualche fanatico dell’alta velocità che impunemente sfreccia nelle strade di campagna a 100 all’ora.

Eccoli i presenti che, tra il sognante e l’amaro della delusione, guardano a Torre Guaceto come si trattasse di un miraggio perché li c’è il parcheggio distante dal parco e un servizio navetta che porta i bagnanti.

Uno si alza per dire che è ora di dire basta con tutte queste sagre a ferragosto e solo allora! Cause di incendi e inquinamento! Gli operatori e imprenditori presenti sono stufi di dilettanti! Le governance che decidono la creazione e gestione delle infrastrutture devono essere gestite da professionisti che siano in grado di rendere i servizi all’impresa! L’ambiente è l’unica impresa disponibile nel territorio del Salento e c’è bisogno di professionisti che rendano fruibile l’offerta turistica fornendo le infrastrutture agli operatori, imprenditori e ai lavoratori.

Possibile che nessuno incentivi il trasporto su rotaia e si gomma delle Ferrovie Sud Est? Gli imprenditori presenti, disperati, pur di risolvere il problema offrono la loro collaborazione gratuita alle amministrazioni pubbliche. Una vera e propria offerta di commissariare strutture che non funzionano perché piene di persone demotivate figlie di quella “PEGGIOCRAZIA” che fa affondare il nostro territorio.

Ma anche destagionalizzare è solo una parola perché gli operatoti lamentano che gli imprenditori che fanno accoglienza non possono pretendere di offrire una pensione completa in autunno o primavera agli stessi prezzi dell’alta stagione! Un operatore presente afferma che è costretto a spostarsi dal Salento per fare turismo didattico perché non c’è nessuna struttura in grado di offrire una pensione completa a 26 euro, eppure questo turismo unito a quello sportivo e ambientale è fortemente collegato alla fruizione dei beni culturali e del Paesaggio del gusto e determinerebbe uno sviluppo delle imprese agricole e un lavoro agli operatori dei beni culturali.

Di parchi ne parleremo ancora e pare che la prossima volta vedremo di individuare le fonti di finanziamento. Sei un turista che vuoi venire nel Salento? Si dico a te! Tu che sei una persona dei 500 visitatori del mio blog e che mi leggi dalla Francia, dall’Inghilterra, dagli Usa, dal Canada, dalla Svezia! Bene leggi attentamente perchè devi avere pazienza; sappi che alla fine di questo forum ti guiderò in mondo fantastico fatto di forni di pietra alimentati dalla legna in cui si cuoce il pane di grano duro, questo mondo è il Salento delle cantine in cui il Negramaro fa cantare avvinazzati uomini in preda all’allegria, il Salento degli ulivi secolari giganti del Mediterraneo che ti danno le olive che tu, dopo averle raccolte, vedrai molire nel frantoi e da qui potrai vedere sgorgare l’olio della salute, il Salento delle civaie con il pisello nano di Zollino, con la Batata di Lecce e il pomodoro di Morciano. Perché c’è una sapienza millenaria in questi prodotti e nella loro preparazione. Seguimi e saprai che qui in questa penisola chiamata Salento c’è tutta la cultura del Mediterraneo che ti aspetta!



di Antonio Bruno

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