mercoledì 20 agosto 2014

Olivi - Cultura Salentina del III MILLENNIO





Gli olivicoltori del 900 del secolo scorso sono stati per tradizione i custodi del nostro paesaggio ed i depositari del sapere che ruota intorno ai nostri oliveti.
Già, gli olivicoltori del secondo millennio sapevano bene come giungere ad ottenere preziose produzioni di alta qualità dagli olivi secolari!
E oggi?
Oggi le sfide imposte dal mercato, dall’intensivizzazione della produzione agricola hanno introddotto nel nostro territorio dei cambiamenti che non sono compatibili con la sua salvaguardia in termini di valori produttivi, colturali e culturali.
Oggi, nel terzo millennio, c’è la necessità di effettuare uno sforzo nella direzione della protezione del paesaggio, delle nostre risorse ambientali e della nostra eredità culturale e sociale,
C’è la necessità che i possessori del paesaggio rurale abbiano a disposizione alcuni sintetici suggerimenti per la gestione sostenibile del capitale ambientale costituito dagli oliveti secolari che popolano il territorio del Salento leccese.
C’è la necessità e l’urgenza di conciliare gli aspetti produttivi della gestione degli oliveti secolari con la necessità di salvaguardare e proteggere la biodiversità che vive negli oliveti stessi.
Per fare questo è necessario prendere in considerazione l’agro-ecosistema degli oliveti secolari e attuare le pratiche agricole necessarie all’ottenimento di una produzione di qualità seguendo alcune semplici regole e modalità che aiutino a ridurne gli impatti negativi sulla biodiversità.
Per gli oliveti da tempo presenti sul territorio la scelta di una gestione più attenta all’ambiente ed alla biodiversità può costituire un modo per valorizzare le risorse del Salento leccese per dare un maggior valore alla loro specificità contribuendo ad includere queste aree agricole in un sistema di valorizzazione globale della realtà territoriale specifica.

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