giovedì 28 agosto 2014

Ripercussioni dei concimi e pesticidi azotati sulle piante




Poiché la sensibilità delle piante alle malattie dipende soprattutto dal contenuto dei tessuti di azoto solubile (particolarmente amino acidi non legati), una grandissima attenzione dovrebbe essere data all’uso di questi prodotti, sia aggiunti al suolo come fertilizzanti o dati direttamente alla pianta come cibo per le foglie o come pesticida fogliare.
Per quanto riguarda i fertilizzanti azotati è stato mostrato che certi dosaggi correntemente usati nella cosiddetta agricoltura «intensiva», portano ad un blocco del rame.
Cionondimeno, è probabile che non solo il rame sia implicato in questo fenomeno di blocco. Lo stesso avviene con il boro: quando il boro è applicato al suolo, la quantità di questo elemento è ridotta nelle foglie.
Huguet, un esperto negli effetti collaterali dei fertilizzanti nella biochimica dei tessuti delle foglie dice che, al seguito delle applicazioni di fertilizzanti azotati «la quantità di boro decresce negli anni man mano che del concime azotato è applicato agli alberi». C’è un’analoga riduzione in tracce di elementi come il boro, come effetto di un trattamento fogliare con pesticidi? Di fatto quasi tutti gli «anticrittogamici» chimici sono o prodotti azotati o clorati se non ambedue. Ciò spiegherebbe perché piante trattate con carbammati, diserbanti, insetticidi chimici mostrano ai controlli un contenuto crescente di azoto.
Gli stessi risultati furono presentati a un simposio sulla viticoltura integrata (Bologna 1972), dove fu affermato che il contenuto di azoto aumenta dopo tutti i trattamenti anticrittogamici. Come Ripper sottolinea: «Un piccolo aumento del livello di azoto nelle piante aumenta gli attacchi dei parassiti». Nell’essere completamente d’accordo con questa affermazione, noi vorremmo enfatizzare che ciò si applica in particolare all’azoto solubile.
Ancora, i trattamenti con prodotti chimici azotati, come gli anticrittogamici e insetticidi in uso al momento, conducono per via degli effetti cumulativi a mancanza di tracce di alcuni elementi. Perciò un semplice criterio come la mancanza di boro potrebbe spiegare inaspettate infestazioni di malattie batteriche e virali che colgono i ricercatori come i contadini a sorpresa. Questa situazione si trova particolarmente con certe malattie che danneggiano il vino e gli alberi da frutta, ma si applica anche ai cereali.

Fonte: Come i pesticidi aumentano le epidemie di Francis Chaboussou, L'ecologist italiano. Anno: 2007 - Fascicolo: 7 - Pagina iniziale 143 
Bibliografia
Huguet, Cl., Effects des fertilisants et des conditions annuelles sur la concentration minérale des feuilles des arbres fruitiers. Colloqui Nancy mars, 1979. Document ronéotypé, 11pp, graphiques.
Ripper, W.E., Side effects of pesticides on plant growth. 7th British Weed Control Conf. Proceeding. 3, pp. 1040-1058.
Delas, J. e Molot, C. 1967, Fertilisation potassique du vignoble bordelais. Résultats d’un essai de 7 ans. Bull. A.F.E.S. No.1

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