giovedì 26 giugno 2025

Salice Salentino, la Doc verso i 50 anni «Storie di persone che fanno la differenza» .

 


Salice Salentino, la Doc verso i 50 anni «Storie di persone che fanno la differenza»

C’è sempre un Arcangelo – per nostra fortuna - a vegliare sulle umane cose. E anche stavolta la

 

regola non fa eccezione: perché sarebbe stato Arcangelo De Castris, senatore del Regno d'Italia dalla XVII Legislatura, con la sua azienda vitivinicola datata 1665 - fondata dall’avo duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco De Castris, conte di Lemos - a vagheggiare l’idea di una denominazione che attribuisse valore unico e ineguagliabile a quel nettare austero e fatto con l’accetta.

Figlio di quelle uve gagliarde e profumate che spadroneggiano, nonostante tutto, nei territori a sud della “siticulosa Apulia”: la “Puglia sitibonda” tanto cara al poeta Orazio. Così almeno narra Wikipedia. La Doc vera e propria, però, arrivò nel 1976: tra l’eventuale idea primigenia del senatore Arcangelo, che morì nel 1905, e l’istituzione vera e propria della Doc Salice salentino, scorse in effetti un oceano temporale di ben 71 anni. Era l’anno, per intenderci, in cui Steve Jobs e Steve Wozniak fondavano la Apple in un garage della California, in Giappone andava in onda la prima stagione di “Candy Candy” e il Presidente del Consiglio dei ministri Giulio Andreotti sfondava il famoso tetto di cristallo, nominando per la prima volta in Italia una donna ministro: Tina Anselmi, insegnante ed ex sindacalista.

Cinquant’anni nominali, insomma, ma di fatto secoli che hanno cambiato totalmente la faccia del mondo, ma non l’appeal di una Doc che continua a raccontare in struttura,

persistenza e vigore gusto-olfattivo un territorio che sta all’enologia come l’Egitto sta alle piramidi: quello del Salice salentino.

Denominazione che si appresta appunto a raggiungere le cinquanta primavere (nel 2026), celebrate con l’incontro “Verso i 50 anni della Doc Salice Salentino”, tenutosi lo scorso 20 giugno, nell’ambito del progetto “Produzioni di qualità e sviluppo locale” curato dal Gal Terra d’Arneo. A dare il via ai lavori Cosimo Leuzzi, sindaco di Salice, Stefano Minerva, presidente della Provincia, Eugenio Manieri, direttore del Consorzio di Tutela Salice salentino Doc, cui hanno fatto seguito le relazioni dei

rappresentanti del mondo agricolo, economico e accademico, con interventi di Cosimo Durante, presidente Gal Terra d’Arneo e del Comitato tecnico per i 50 anni della Doc, del Distretto agroalimentare jonico-salentino

- nella persona del suo presidente Pantaleo Piccinno – di Paolo

De Castro, economista, già ministro e oggi presidente di Nomisma, di Alessandra Piubello, giornalista e curatrice della “Guida

Oro I Vini di Veronelli”, di Donato Pentassuglia, assessore regionale all’Agricoltura. «Mezzo secolo di storia per un prodotto che

più di ogni altro identifica la nostra Terra d’Arneo anche oltre i confini nazionali - spiega Durante -. La Doc Salice Salentino è un prodotto di qualità riconosciuto con tanto da raccontare: storie di persone, famiglie, piccole aziende che coltivano con una dedizione che fa la differenza». «Il primo di tanti appuntamenti sulla Dop

tra cui la costituzione di un comitato tecnico e l'inaugurazione della rotatoria insieme al Comune di Guagnano che rende omaggio alla tradizione vitivinicola del nostro territorio», aggiunge il sindaco Leuzzi. E l’assessore allo Svilu«po economico Luigi Palazzo: "Stiamo lavorando su tante idee e possibilità su un percorso che dovrà coinvolgere tutto il territorio per affrontare al meglio l'importante ricorrenza dei 50 anni». Al termine dell’incontro, neanche a dirlo, degustazione di vini del territorio a cura della Pro Loco.

L.Ces.

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