Studio del Dottore Agronomo Antonio Bruno
Titolo: Rigenerazione del Paesaggio Rurale del Salento Leccese e Brindisino: Analisi e Proposta di Intervento a Carico della Fiscalità Generale
1. Premessa: La Devastazione del Paesaggio Rurale
Il paesaggio rurale del Salento, nelle province di Lecce e Brindisi, ha subito una trasformazione drammatica e devastante a causa dell'infezione da Xylella fastidiosa, un batterio fitopatogeno che ha distrutto quasi interamente gli olivi secolari che ne erano la caratteristica distintiva. Dopo un decennio dall'inizio della crisi, nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici messi a disposizione per la rigenerazione, gli imprenditori agricoli locali non sono stati in grado di riportare il paesaggio agrario al suo antico splendore. Oggi, il territorio si presenta arido e spoglio, con conseguenze dirette sia sull'ambiente che sull'economia locale.
2. Impatti Economici e Ambientali
Il degrado del paesaggio agrario ha determinato un significativo calo dell'attrattività turistica della regione, che storicamente rappresentava una delle principali fonti di reddito per i pugliesi. La perdita degli oliveti non solo ha impoverito l'estetica del territorio, ma ha anche compromesso la capacità della regione di offrire un'esperienza turistica basata su un paesaggio rurale unico e affascinante. Questa situazione mette seriamente in discussione la sostenibilità economica della regione, in quanto il turismo rappresenta una delle attività economiche più vitali.
Sul fronte ambientale, la mancata rigenerazione del paesaggio ha esacerbato i problemi di ordine idrogeologico. La scomparsa degli olivi ha ridotto significativamente la capacità del terreno di trattenere l'acqua, aumentando il rischio di erosione del suolo e di frane. Inoltre, la diminuzione della copertura vegetale ha avuto un impatto negativo sulla capacità del territorio di assorbire l'anidride carbonica, contribuendo così all'aumento delle emissioni di gas serra.
3. Proposta di Rigenerazione del Paesaggio Agrario
Alla luce della gravità della situazione, si propone un piano di rigenerazione del paesaggio agrario che sia interamente finanziato dalla fiscalità generale. La rigenerazione del paesaggio non può più essere demandata ai soli imprenditori agricoli locali, ma deve diventare una priorità nazionale, vista l'importanza economica, ambientale e sociale del territorio salentino.
4. Piano di Intervento e Business Plan
4.1 Obiettivi del Piano
Ripristino della copertura vegetale attraverso la piantumazione di nuove specie arboree resistenti alla Xylella fastidiosa.
Recupero del potenziale turistico della regione mediante la creazione di itinerari turistici ecologici e agriturismi.
Mitigazione del rischio idrogeologico attraverso la gestione sostenibile del territorio.
Riduzione dell'impronta di carbonio mediante l'aumento della capacità di captazione di CO2 delle nuove piante.
4.2 Azioni Previste
Identificazione delle Specie Arboree: Selezione di specie vegetali autoctone e resistenti alla Xylella, come il leccio (Quercus ilex), il carrubo (Ceratonia siliqua), e il melograno (Punica granatum).
Piantumazione e Manutenzione: Avvio di un programma di piantumazione su larga scala, con un calendario di manutenzione e monitoraggio delle nuove piante.
Incentivi per Agriturismi e Turismo Sostenibile: Promozione di nuovi agriturismi e percorsi turistici ecologici con incentivi fiscali per chi investe in queste attività.
Gestione Sostenibile delle Risorse Idriche: Implementazione di sistemi di raccolta e conservazione delle acque piovane, abbinati a tecniche di irrigazione a basso impatto ambientale.
Formazione e Coinvolgimento della Comunità: Organizzazione di corsi di formazione per gli agricoltori locali sulle tecniche di coltivazione sostenibile e sul recupero del paesaggio.
4.3 Fonti di Finanziamento
Costo Totale Stimato su un periodo di 5 anni.
Fonti di Finanziamento:
Fiscalità generale (80%): Il governo centrale si farà carico della maggior parte dei costi, riconoscendo la rigenerazione del paesaggio come un investimento strategico per la nazione.
Fondi Europei (15%): Utilizzo dei fondi comunitari destinati allo sviluppo rurale e alla tutela ambientale.
Contributi Privati (5%): Coinvolgimento di imprese private, soprattutto del settore turistico, attraverso agevolazioni fiscali per investimenti in progetti di rigenerazione.
4.4 Tempistica
Fase 1: Anno 1 – Identificazione delle specie arboree, formazione degli agricoltori, e avvio delle prime piantumazioni.
Fase 2: Anno 2-3 – Espansione delle piantumazioni e avvio dei primi progetti di agriturismi e turismo sostenibile.
Fase 3: Anno 4-5 – Completamento della rigenerazione paesaggistica e stabilizzazione delle nuove attività economiche.
5. Risposta al Ministro Francesco Lollobrigida
Alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, emerge la necessità di un approccio concertato e strutturale per affrontare la crisi causata dalla Xylella fastidiosa. L'impegno del ministro nel promuovere un confronto aperto tra Regione, centri di ricerca e istituzioni locali rappresenta un passo nella giusta direzione, riconoscendo che non si può più attendere per avviare un intervento coordinato e strategico.
La proposta delineata in questo studio risponde all'esigenza evidenziata dal Ministro di evitare una standardizzazione degli interventi e di promuovere invece una strategia mirata e basata su dati scientifici. L'idea di utilizzare nuove cultivar resistenti e di riconvertire alcune aree per creare cuscinetti di protezione si allinea perfettamente con le azioni previste nel piano di rigenerazione. Tuttavia, affinché tali iniziative possano avere successo, è essenziale che siano supportate da un finanziamento adeguato e da una collaborazione tra tutte le parti coinvolte.
In questo contesto, la proposta di finanziamento a carico della fiscalità generale non solo garantisce la realizzazione del piano, ma rappresenta anche un investimento a lungo termine per la sostenibilità economica e ambientale della Puglia. L'invito del Ministro a non sostituirsi alla scienza, ma a utilizzare i dati scientifici per trasformarli in azioni concrete, trova riscontro nell'approccio adottato in questo studio, che propone interventi basati su evidenze scientifiche e sulla collaborazione istituzionale.
In conclusione, la rigenerazione del paesaggio agrario del Salento, così come auspicata, non è solo possibile, ma necessaria. Con il supporto del governo centrale e delle istituzioni locali, si potrà non solo ripristinare il paesaggio, ma anche rilanciare l'economia locale e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.
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