venerdì 11 marzo 2011

Dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia il Fondo di Garanzia ISMEA, un’ulteriore opportunità per le imprese agricole pugliesi.

Dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia il Fondo di Garanzia ISMEA, un’ulteriore opportunità per le imprese agricole pugliesi.


di Antonio Bruno

Si è svolto oggi venerdì 11 marzo 2011, presso la Sala Conferenze dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB) con sede a Valenzano alla via per Ceglie, il seminario "Programma di Sviluppo Rurale per la Puglia 2007- 2013 - Fondo di Garanzia ISMEA: ulteriore opportunità per le imprese agricole pugliesi"

L’introduzione Direttore Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia Dottore Agronomo Giuseppe Ferro

Il Direttore Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia Dottore Agronomo Giuseppe Ferro ha introdotto i lavori del Seminario affermando che in pochi decenni, abbiamo visto praticamente scomparire la nostra tradizionale "civiltà contadina", i cui cimeli vengono oggi ricercati e recuperati per raccoglierli in appositi musei.



L’agricoltura dal dopoguerra sino agli anni 60

Dall'immediato dopoguerra, fino agli anni '60, si è avuto un forte esodo dalle campagne verso i centri urbani industrializzati. Gli addetti all'agricoltura, che agli inizi del '900 costituivano il 90% della nostra popolazione attiva, alla metà del secolo scorso superava ancora il 50% circa. .



L’agricoltura del Terzo Millennio

Per varie cause concomitanti, tra le quali la fine della mezzadria e la spinta meccanizzazione, gli addetti all'agricoltura sono invece scesi oggi a meno del 5%.



I lavoratori agricoli a tempo parziale e i contoterzisti

Il Dott. Ferro ha proseguito affermando che va crescendo il numero di agricoltori part-time i cui redditi provengono (anche nella maggior misura) da attività non agricole. Contestualmente cresce il numero di contoterzisti, come nuova figura di imprenditori (sancita con le modifiche apportate nel 2001 al Titolo V della Costituzione) che possono intervenire con proprie macchine, attrezzature e personale per effettuare specifiche operazioni colturali, anche in un solo ciclo produttivo e soltanto in una sua fase, senza partecipare ai rischi gestionali dell'azienda committente.



Il credito in agricoltura

Con l’Accordo di Basilea 1 e ancora più con l’Accordo di Basilea 2 si introduce nei rapporti tra Banche e cliente la valutazione del merito creditizio. Le aziende di credito sono obbligate a valutare le pratiche di fido in conformità di criteri oggettivi quantitativi e standardizzati – sistemi di rating interni - basati, in larga misura, sulle evidenze contabili aziendali.



Il contributo dell’agricoltura della silvicoltura e della pesca alla formazione del valore aggiunto dell’economia italiana

Il comparto dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca contribuisce per l’1,6 per cento alla formazione del valore aggiunto dell’economia italiana, occupa il 5,2 per cento delle unità di lavoro e a esso è destinato il 4,1 per cento del credito concesso alle imprese dagli intermediari vigilati dalla Banca d’Italia.

Ad ogni euro di valore aggiunto prodotto in agricoltura ne corrisponde 1,4 di credito concesso allo stesso comparto produttivo, un valore elevato se confrontato con i principali settori di attività economica; per l’industria in senso stretto il rapporto è pari all’unità.



L’illuminante intervento di Arturo Semerari Presidente dell'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Arturo Semerari Presidente dell'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha precisato che l’ISMEA ha affrontato il problema della valutazione del merito creditizio. una nuova funzione di garanzia viene esercitata da ISMEA, che opera in un contesto allargato al fine di innescare una duplice leva di sviluppo: dal lato dell’impresa agricola con una forte spinta al riavvicinamento ai mercati finanziari, dal lato delle banche stimolando una più sana “abitudine” ad esporsi verso il settore agricolo. Sul versante della finalizzazione degli interventi, accanto alla concessione di garanzie per finanziamenti destinati alla realizzazione di investimenti, è prevista la possibilità di garantire operazioni innovative, come quelle legate alle realizzazione di investimenti in ricerca e innovazione, e di stabilizzazione della struttura finanziaria dell’impresa, come le operazioni di ristrutturazione del debito legate alla trasformazione a medio e lungo termine di passività contratte a breve termine.



Il primo Sistema di rating specifico per le aziende agricole ed agroalimentari italianeIl Presidente dell'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare Arturo Semerari ha riferito che Ismea ha realizzato in partnership con Moody's KMV il primo Sistema di rating specifico per le aziende agricole ed agroalimentari italiane. I modelli di rating utilizzano le avanzate tecnologie di analisi e stima delle insolvenze di Moody's KMV e sono basati sul complesso di dati settoriali che costituiscono il patrimonio informativo dell'Ismea.



Le aziende agricole sono affidabili e solide

La finalità di tali modelli è di monitorare l'affidabilità e la solidità delle aziende che operano nei vari comparti dell'agricoltura italiana con l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito delle aziende agricole e di fornire un valido strumento agli istituti finanziari nei processi interni di valutazione del rischio alla luce del Nuovo Accordo di Basilea.

Un sistema di rating specifico per il settore primario

Arturo Semerari ha detto che il sistema di rating Ismea è uno strumento unico per il settore agricolo italiano, nato con l'obiettivo di sviluppare e implementare una metodologia di rating in grado di valutare le aziende agricole tenendo conto della loro specificità all'interno del sistema economico. A tale scopo, sono stati sviluppati tre specifici modelli di rating per la valutazione del rischio di credito delle aziende agricole, in funzione della diversa tipologia delle aziende da valutare aziende di capitale, con obbligo di bilancio; piccole e medie aziende agricole, senza obbligo di bilancio e cooperative agricole.

Le conclusioni dell’Assessore Dario Stefàno

L’assessore ha affermato che sulla spinta della creazione dell’Unione Europea è stato riformato l’intero sistema creditizio italiano, introducendo principi più moderni e adeguati a competere con le banche dei partners esteri.

I requisiti di maggiore flessibilità ed efficienza hanno esteso a tutte le banche la capacità di erogare finanziamenti di credito agrario. Comunque il credito al Mondo Agricolo è bene sia affrontato in modo specifico dalle Banche evitando schemi generalistici a cui si fa ricorso oggi.L’Assessore ha affermato che l’obiettivo della Regione Puglia è rendere meno oneroso e più agevole il ricorso al credito da parte delle aziende agricole singole e associate attraverso un rapporto paritario con il sistema bancario. Inoltre le proposte concrete fatte dalla Regione sia alle banche che all’ Ismea, e al mondo agricolo regionale possono far giungere a dei risultati in funzione del livello di convergenza e coesione che sapranno esprimere tutti i soggetti interessati.



Conclusioni

Vi è la necessità e l’urgenza di informare il mondo agricolo nella sua eterogeneità. Inoltre informare sulle opportunità di credito per le aziende agricole della Puglia è un dovere istituzionale che diventa opportunità nel momento in cui uno strumento come quello dei Seminari contribuisce ad avvicinare ulteriormente un ente alla propria utenza.

Lo scenario agricolo è mutato. Il settore primario tiene conto del mercato, ma anche della propria valenza multifunzionale a cominciare dal ruolo strategico rivestito dal paesaggio rurale e dalle produzioni legate al territorio con funzione anche turistica. Questi seminari nelle diverse province della Puglia saranno al servizio del settore primario, delle imprese e dei soggetti che a diverso titolo in esso operano, anche alla luce della valenza multifunzionale ed ecofunzionale che tale settore esprime in pieno.

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