giovedì 18 settembre 2014

Tentativo di cura per gli olivi malati










«Siamo venuti qui per dare dei consigli di buone pratiche agricole che hanno sempre utilizzato i nostri antenati per curare gli alberi di ulivo. Noi non andiamo a curare la Xylella o a combattere la Xylella, ma andiamo a curare l’albero: se poi l’albero reagirà o no, questo dovranno verificarlo le Università competenti e i Centri di ricerca». Così Ivano Gioffreda, presidente dell’associazione “Spazi popolari- Agricoltura organica rigenerativa” di Sannicola, durante una visita insieme a dei volontari in un terreno agricolo tra Alezio e Taviano. Nell’occasione, finalizzata a indirizzare gli olivicoltori verso una cura del terreno e delle piante tutta al naturale, a base di solfato di rame, calce e una sostanza a base di aglio, si è proposta una sperimentazione empirica in totale rispetto della natura: «L’unica possibile cura -sottolinea Gioffreda- per la salvaguardia di un paesaggio, di un territorio e di una cultura per i salentini di oggi e delle future generazioni è evitare l’uso di pesticidi e prodotti chimici».

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