Alcuni olivi del Salento leccese sono malati: un complesso
di esseri viventi e di sostanze chimiche e minerali ci fanno osservare alcuni
olivi compromessi e altri distrutti dal disseccamento.
Ma è il paesaggio del Salento
leccese che non è in armonia tanto che gli ecosistemi che lo compongono non
sono in equilibrio.
I virus, i batteri, i funghi, gli insetti, le piante, i pesci,
gli animali e l’uomo sono tutti esseri viventi.
Nessun essere vivente può vivere da solo,
Il Paesaggio del Salento leccese è una costellazione di
ecosistemi che obbediscono alla dinamica della vita delle specie vegetali che non
vivono isolate le une dalle altre, ma formano spontaneamente delle comunità
vegetali.
La vita, per le piante come l'olivo e anche per lo stesso uomo, è un intreccio di relazioni
ed integrazioni.
Nessuno può vivere isolato.
Il paesaggio è la manifestazione di queste relazioni nato
non solo dalle interazioni tra la componente fisica (roccia e suolo) e quella
vivente (fauna e vegetali) ma anche dalla presenza dell’uomo che ne diventa
quindi un elemento essenziale.
Ciò rende tutti noi, tutti gli abitanti del Salento, nessuno escluso, responsabili dei luoghi nei quali viviamo e ai
quali apparteniamo.
Se non conosciamo profondamente questo Paesaggio che in
definitiva significa la conoscenza delle relazioni tra tutti gli ecosistemi non
sapremo mai come tornare all’equilibrio e all’armonia del nostro paesaggio.
Bisogna partire da questo. Il Salento non ha bisogno di “scienziati
solisti” premi Nobel, il Salento ha bisogno di un gruppo di scienziati con una
specializzazione una diversa dall’altra che in modo multidisciplinare indaghino
il nostro Paesaggio.
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