In Sicilia, ai consorzi di bonifica, sono state tolte le
competenze in materia di tutela idrogeologica, così come nelle Marche, altra
regione colpita ora da gravi emergenze. Ma ciò che accade ogni giorno dimostra
la necessità di rafforzare la salvaguardia del territorio dove, i consorzi di
bonifica sono rimasti l’unico presidio permanente e la cui professionalità,
unanimemente riconosciuta, è spesso determinante per prevenire o contenere
situazioni di emergenza, a testimonianza di come la “sussidiarietà applicata”
sia elemento fondamentale nella tutela degli interessi della popolazione. Ne
sono recente testimonianza, fra l’altro, le apprezzate e molteplici azioni dei
Consorzi di bonifica nelle alluvioni del Veneto e della Toscana dell’autunno
2010.
L’Associazione Nazionale delle Bonifiche elabora il Piano
per la Riduzione del Rischio Idrogeologico consultabile qui: http://www.anbi.it/public/file/150205131645.pdf
.
Tale piano prevede in tutta Italia, 3.335 progetti cantierabili per un
importo complessivo di 8.412.963.148,1 quindi più di 8 miliardi di euro,
recuperabile anche attraverso una proiezione quindicennale dell’impegno di
spesa da realizzarsi mediante mutui; è una soluzione già adottata nel recente
passato e che permetterebbe l’immediato avvio di centinaia di cantieri, con
evidenti ricadute occupazionali ma che, soprattutto, impedirebbe l’aggravarsi
della critica situazione del territorio dove, in un solo anno, le esigenze sono
cresciute di oltre il 30% (+ 1.540,185 milioni di euro).
In soli sei giorni gli ingegneri della società di gestione
Nexco sono riusciti a ripristinare un tratto dell'autostrada a nord di Tokyo
devastata dal terremoto dell'11 marzo 2011. A poche ore dal sisma di 9 gradi
Richter la strada si presentava piena di voragini di alcuni metri sull'asfalto
disarticolato e sconnesso, oggi la strada è stata ricostruita. Se finalmente
tutti ci rendessimo conto che affidando ai Consorzi di Bonifica risorse
adeguate per la progettazione e la gestione avremmo maggiore efficienza anche
noi faremmo lo stesso clamore nel mondo così come ha fatto l’opera dei
giapponesi.
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