LECCE - Emergenza xylella: è il giorno delle ispezioni in
campo. La delegazione europea del Food and veterinary office farà oggi un
sopralluogo nel Salento, a cominciare da Oria, negli uliveti in cui è stata
rilevata la presenza del batterio da quarantena e che, secondo la decisione
europea, dovrebbero essere interessati dalle eradicazioni. Il tour nel Salento
al momento è top secret. Gli stessi ispettori comunicheranno all’ultimo momento
le varie tappe ai diretti interessati. Intanto cresce la preoccupazione del
settore vivaistico leccese per le 188 specie sottoposte ad «embargo» dalla
nuova decisione europea del 18 maggio e che non potranno più essere
commercializzate.
Alla già corposa lista, fanno sapere i vivaisti, si sono
aggiunte cinque nuove specie risultate, dopo le prove effettuate
dall’Università di Bari, sensibili a xylella fastidiosa: la grevillea, la
westringia glabra, il cisto di Creta, l’euforbia di Terracina, e l’asparago
selvatico. Le prime quattro sono piante ornamentali molto comuni nei giardini e
nelle ville del Salento.
«Siamo ormai condannati a chiudere - è il grido d’allarme
degli operatori del settore - sinora gli unici su cui è ricaduto il peso di
dover contenere l’avanza di xylella siamo noi. E questo è assurdo».
Domani, intanto, a Montecitorio, inizia la discussione per
la conversione del decreto legge 51/2015 che contiene le «misure per il
rilancio dei settori agricoli in crisi e per il sostegno alla imprese agricole
colpite da eventi eccezionali».
«L’articolo 4 - spiega il deputato del Pd, Federico Massa -
prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro tra il 2015 e il 2017 per il
recupero del potenziale produttivo del settore olivicolo-oleario. L’articolo 5
riguarda ancora più direttamente il Salento perché cita espressamente la xylella
fastidiosa e la necessità di risarcire le imprese che hanno subito danni a
causa dell’infezione». Il budget previsto è di 21 milioni di euro (uno per il
2015 e 20 per il 2016).
«Misure importanti - osserva Massa - che testimoniano la
scelta del governo di sostenere la nostra produzione agricola. Rimane in piedi
il tema dell’Imu agricola. Nei giorni scorsi il governo ha dato parere positivo
su un ordine del giorno votato all’unanimità, che prevede proprio l’esen -
zione dell’Imu e la proroga delle rate di credito agrario per le aree colpite
dalla xylella. La discussione sul decreto 51 sarà l’occasione per chiedere di
passare dagli impegni alla concretezza degli atti. E per questo, insieme agli
altri parlamentari pugliesi, chiederò certezza sia sui tempi della sospensione che
sulle risorse disponibili».
Manca, intanto, ad
oggi, un’analisi epidemiologica della diffusione del patogeno nel Leccese. Le
campionature dell’infezione si sono concentrate prevalentemente nell’area Nord
del Salento, per individuare la zona cuscinetto, mentre la maggioranza dei 27
focolai non sono monitorati. Una lacuna che dovrebbe essere colmata per
comprendere dal punto di vista scientifico le modalità e i tempi di
propagazione del batterio.
di DANIELA PASTORE
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