mercoledì 27 dicembre 2023

"Formaggi e ricotte in Terra d'Otranto: Un Viaggio Gustoso con il tocco ironico di Antonio Bruno"

 "Formaggi e ricotte in Terra d'Otranto: Un Viaggio Gustoso con il tocco ironico di Antonio Bruno"


Caro lettore, oggi ci immergeremo nella Terra d'Otranto, un luogo dove il formaggio è più di un semplice prodotto caseario; è un'arte, una tradizione, una passione. E chi meglio di Girolamo Marciano potrebbe guidarci attraverso questa esperienza gastronomica senza tempo? Nel suo capolavoro "Descrizioni, origini e successi della Provincia d'Otranto", Marciano ci offre un viaggio unico nel mondo dei formaggi, che, con il passare del tempo, si sono trasformati in autentiche delizie.

Nel suo stile inconfondibile, Antonio Bruno ci accompagna attraverso le parole di Marciano, descrivendo con ironia e brio i tesori caseari della Terra d'Otranto. Marciano, nel lontano 1628, già elencava formaggi che oggi sono parte integrante della nostra tavola quotidiana. Uno sguardo curioso alla marzotica e alla "ricotta forte", chiamata con un tocco di volgarità "uschiante", per via del suo sapore alquanto mordace, capace di mettere in riga anche la confettura più coraggiosa.

Il metodo di preparazione di questi formaggi è raccontato con precisione, e Marciano va oltre, riconoscendo loro persino proprietà terapeutiche. Antonio Bruno non potrebbe fare a meno di sottolineare con sarcasmo il potere miracoloso attribuito a questi latticini: "Giova molto allo stomaco, reprime il vomito, stringe il flusso del ventre e, udite udite, uccide grandemente i vermi! Un formaggio con superpoteri, direi."

Nonostante la data di pubblicazione, V. Corrado e G.B. Gagliardo, tra il 1738 e il 1836, confermano la preminenza dei formaggi otrantini nei loro testi. Gagliardo, nel suo "Catechismo Agrario" del 1793, persino ci insegna come ottenere "la manteca", il burro di ricotta, svelando i segreti nascosti dietro questo tesoro caseario.

Antonio Bruno non perde l'occasione di rendere ancora più gustosa la narrazione, esaltando le abilità gastronomiche e terapeutiche dei formaggi di Terra d'Otranto. Citando Carlo Salerni, uno degli artefici dell'Accademia degli Speculatori, fondamentale per lo sviluppo economico e culturale della regione, Bruno ci presenta un Salerni entusiasta: "Ottimi sono i nostri latticini, al pari dei più ricercati d'Europa, eccellenti! E cosa dire del cacio del Capo di Maglie e del cacio-ricotta di Taranto? Perfetti per condire i cibi. Le ricotte salate, specialmente le marzotiche di marzo, sono saporite e grasse, tanto che non ci si può desiderare di meglio."

In conclusione, il viaggio attraverso i formaggi e le ricotte di Terra d'Otranto, con il tocco ironico di Antonio Bruno, è un'esperienza culinaria e narrativa senza pari. I latticini che hanno resistito al trascorrere dei secoli continuano a deliziarci oggi, portando con sé il gusto unico di una terra ricca di storia e sapori autentici.

Nessun commento:

Posta un commento