venerdì 1 dicembre 2023

Cìcìule del Salento Leccese: Viaggio tra Delizie e Segreti di Ziziphus zizyphus

 

Cìcìule del Salento Leccese: Viaggio tra Delizie e Segreti di Ziziphus zizyphus



Caro pubblico, oggi ci immergeremo nel suggestivo mondo delle "cìcìule del Salento leccese", guidati dalla curiosità e dall'entusiasmo di scoprire i segreti di questa affascinante pianta che popola le terre salentine.

Iniziamo col conoscere il protagonista di questa storia verde: Ziziphus zizyphus, la pianta delle Giuggiole. Chiamata anche Natsume, Tsao o, in modo più semplice, dattero cinese, questa pianta ci regala i suoi frutti eduli e carnosi noti come giuggiole. Questi piccoli tesori, grandi quanto un'oliva, ci deliziano con una polpa giallognola dolcissima e profumata, racchiusa da una buccia marroncina-brunastra che li rende irresistibili. Al cuore di ogni giuggiola, c'è un piccolo seme, il custode del segreto di questo frutto.

Nel dialetto salentino, queste delizie prendono il nome di "cìcìula - cìcìule". Interessante notare che antiche leggende asiatiche narrano di alberi di giuggiole strettamente sorvegliati, poiché il loro irresistibile profumo aveva il potere di far innamorare le persone. Da qui deriva l'espressione "andare in brodo di giuggiole", che esprime il sentirsi completamente avvolti dalla gioia. Un'immagine suggestiva che ci fa comprendere l'effetto avvolgente e appagante di queste piccole delizie.

Ma le giuggiole non sono solo un piacere per il palato, sono anche oggetto di studio per la loro composizione. Estratti e frazioni di foglie, frutti e semi di Ziziphus spina-christi L., coltivati in Egitto, sono stati attentamente esaminati in vitro per le loro potenziali attività antivirali, antimicotiche e antibatteriche. Durante questi studi, sono emersi interessanti isolati, tra cui flavonoidi come quercetina, iperoside, rutina e quercetina-3-O-[β-xilosil-(1–2)-α-ramnoside] 4′-O-α-ramnoside. Dettagli che sottolineano la ricchezza e la complessità di questa pianta, non solo nel regalarci gioia attraverso il gusto, ma anche nel riservarci possibili benefici per la salute.

In conclusione, le "cìcìule del Salento leccese" non sono solo frutti, ma veri e propri custodi di storie antiche e segreti biochimici che meritano di essere esplorati e apprezzati.

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