venerdì 15 dicembre 2023

La Rinascita della Macchia Mediterranea nel Salento: Tra Storia, Conservazione e Sostenibilità Ambientale

 

La Rinascita della Macchia Mediterranea nel Salento: Tra Storia, Conservazione e Sostenibilità Ambientale

Il paesaggio salentino dell'XI secolo era un territorio incolto e selvaggio, ricco di boschi cedui, foreste e macchia. Noto come "silva et gualda", il Salento era caratterizzato da un terreno fertile e abbondante, favorito da un clima ideale per la coltivazione di prodotti orticoli di alta qualità. Nel De situ Iapygiae, Galateo descriveva questa terra come bellissima e ricca di cereali, legumi, frutta, grano, orzo e altre colture.

Nei secoli successivi, il Salento mantenne la sua natura boscosa, con antichi boschi che si estendevano da Oria a Lecce e oltre. Tuttavia, verso la fine dell'Ottocento, la deforestazione iniziò a lasciare solo residui della magnifica foresta originaria. Specie predominanti come il leccio, la quercia spinosa e la quercia virgiliana erano parte del ricco patrimonio floristico salentino.

Il sottobosco era caratterizzato da arbusti come corbezzolo, alloro, mirto, lentisco e pungitopo, mentre la vegetazione attuale è una sostituzione causata dall'intervento umano per scopi agricoli. La modifica dei paesaggi vegetali da parte dell'uomo ha avuto un impatto significativo sull'ambiente, dalla deforestazione alla creazione di nuovi terreni agricoli.

Negli ultimi decenni, il Salento ha cercato di preservare e ripristinare parte della sua flora originaria. Ad esempio, nel 1997, nella zona nord-est di Gallipoli, sono state messe a dimora 30.000 piante, tra cui pioppo, tamerice, pino d'aleppo, carrubo, quercia vallonea, quercia da sughero, quercia spinosa e leccio, per contrastare la perdita di vegetazione.

Per ripopolare il territorio, anche negli anni '70 del ‘900, sempre nella zona nord-est di Gallipoli, si sono introdotte specie come eucalipto, acacia, corbezzolo e altri, contribuendo così a preservare il patrimonio naturalistico vegetale della zona.

La gestione attenta delle risorse naturali e la valorizzazione della macchia mediterranea non solo contribuiscono alla salvaguardia ambientale, ma offrono anche opportunità economiche e culturali. La tutela delle tradizioni locali, la difesa del territorio e la promozione di nuove opportunità di mercato si concentrano sulle piante che compongono questo ricco ecosistema, contribuendo a un equilibrio sostenibile tra uomo e natura.

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