giovedì 25 febbraio 2010

Tu sei ciò che mangi e se è sano e genuino ciò che mangi sei sano e genuino pure tu!


Tu sei ciò che mangi e se è sano e genuino ciò che mangi sei sano e genuino pure tu!
di Antonio Bruno*

Non mi sarei mai aspettato che un'affermazione di un collega mi imponesse di scrivere sulla questione dell'Ingegneria genetica. Ho sostenuto due esami di Genetica all'Università presso la Facoltà di Agraria, l'esame di Genetica Agraria superando brillantemente lo scritto e l'orale e poi successivamente ho superato, sempre brillantemente, l'esame di Miglioramento Genetico ed ero certo, in scienza e coscienza, che prendere Variabilità dalle varietà vegetali presenti in alcune parti del mondo che sono i centri di origine, e immettere quei geni in altre piante determinando caratteristiche desiderate, come ad esempio la resistenza alle malattie, fosse una pratica assolutamente pacifica.
Non mi sarebbe mai venuto in mente di affermare che invece gli Organismi Geneticamente Modificati sono una minaccia. L’ho visto dimostrare in un Convegno a Lecce che la coesistenza tra Organismi Vegetali Geneticamente Modificati e Organismi Vegetali è impossibile poiché l'impollinazione che avviene attraverso il vento e gli insetti porta quei geni messi dall'uomo a caso nel DNA e che sarebbero un BREVETTO negli ovari dei fiori delle piante che invece hanno i geni messi a caso dagli agenti dell'impollinazione.
Il caso, l’amato caso.
In Italia abbiamo ampia varietà di climi e una vasta gamma di specie e varietà coltivate. In Italia abbiamo i SISTEMI COLTURALI che è un modo di dire di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali per descrivere come le diverse specie agrarie si alternano nello spazio e nel tempo a livello delle tante aziende agricole sparse nel territorio. Quando noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali scriviamo o parliamo dei sistemi colturali non facciamo altro che descrivere le interazioni esistenti delle diverse specie fra loro e con le altre produzioni agrarie (es: produzioni zootecniche).
Ecco con gli organismi geneticamente modificati questi sistemi colturali verrebbero stravolti completamente così come è accaduto in India con il Cotone.
Ma da dove sono spuntate fuori le coltivazioni delle piante e l’allevamento degli animali?
Tutto non è sempre stato così come lo vediamo ora. Per capire come coltiviamo le piante e alleviamo gli animali domestici oggi dobbiamo sapere il modo in cui si sono formati gli attuali sistemi colturali.
C'è stata dal Neolitico, ovvero diecimila anni fa, ai giorni nostri la domesticazione di piante e animali. Qualche collega mi ricorderà che la domesticazione altro non è, che la profonda alterazione del corredo genetico. In effetti basta pensare a cos'era all'origine il grano e a che cos'è oggi, tanto che tutti siamo consapevoli che quello che noi coltiviamo oggi ha poco o nulla a che fare con il grano che cresceva liberamente in natura diecimila anni fa. Ma da dove hanno avuto origine queste piante? Quali sono i Centri d’origine dell’agricoltura?
Sono tre ed esattamente: la mezzaluna fertile ex Mesopotania oggi Iraq (frumento), il Centro America (mais) e la Cina e Indocina (riso).
Vi ho gia scritto che sostenni l'esame di MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE PIANTE COLTIVATE e in quell'occasione acquisii il concetto che il principale obiettivo del miglioramento genetico delle piante coltivate è quello di ottenere varietà con caratteristiche PRODUTTIVE, QUALITATIVE e di RESISTENZA A STRESS migliori di quelle delle varietà già disponibili sul mercato.
La cosa che però dovevo sempre tener presente quando dovevo prendere i caratteri era che molto spesso i caratteri utili provengono da specie selvatiche più o meno distanti geneticamente e che si sono evolute in ambienti particolarmente sfavorevoli. Ero consapevole inoltre del fatto che dal Neolitico, ovvero da almeno 10.000 anni, le piante coltivate vengono modificate al fine di renderle sempre più adatte alle esigenze dell’uomo. I primi agricoltori, che di fatto furono le donne, miglioravano le colture semplicemente selezionando i semi di piante che avevano i caratteri desiderati.
Nel ultimo secolo, dopo la definizione delle leggi fondamentali della genetica da parte di Gregor Mendel, il miglioramento vegetale è avvenuto secondo procedimenti sempre più rigorosi. Si sono ottenuti risultati molto significativi incrociando piante sessualmente compatibili (incrocio intraspecifico ed interspecifico).
Tutto però si infrangeva su una barriera: l'incompatibilità sessuale!
Che significa?
In pratica ciò vuol dire che con i metodi messi in atto dalla evoluzione naturale anche se un polline del fiore della pianta di cactus arriva sull'ovario del fiore dell'albero di melo non accade che ci sia un seme che da poi una pianta che produce le mele con le spine.
La barriera è caduta da quando si è iniziato a utilizzare I VIRUS come vettori artificiali di geni che possono portare geni animali in quelli umani e viceversa, oppure geni di insetti in animali. Insomma IL VIRUS E’ IL CAVALLO DI TROIA che ha superato la BARRIERA DELL’INCOMPATIBILITA’ SESSUALE.
I VIRUS CHE VENGONO USATI SONO ALTAMENTE INFETTIVI E QUESTO I BIOTECNOLOGI LO FANNO PER ESSERE SICURI CHE PENETRINO NEL DNA DELLE PIANTE DA MODIFICARE.
Ma questi virus entrano insieme al DNA nel nostro corpo? All’interno del nostro corpo questi virus si moltiplicano? E se si moltiplicano, ci stiamo contaminando?
Ma come dicono i miei amici avvocati (li rispetto molto gli avvocati) vi è di più.
Cos’è che ci fa stare bene? Cos’è che ci mantiene in buona salute?
Dobbiamo dire a tutti, è il compito di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, come scrivevo prima dobbiamo dire a tutti che noi possiamo rimanere persone in salute se ci nutriamo di cibi sani e genuini.
Prima di arrivare alla malattia c’è qualcosa che può prevenirla ed è una sana e corretta alimentazione.
Ecco perché noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali possiamo e dobbiamo contribuire con le nostre conoscenze a certificare le buone pratiche agricole che portano ad ottenere un prodotto sano e genuino che poi sarà presente sulle mense delle famiglie.
Ecco perché questa storia degli OGM (organismi geneticamente modificati) che sono dannosi può e deve essere una opportunità per far riappropriare le persone umane del loro diritto a nutrirsi con cibi sani e genuini.
Li hanno chiamati prodotti biologici per distinguerli da quelli ottenuti utilizzando ARTIFICI e che per questo sono artificiali. Noi sappiamo ottenere i frutti della NATURA noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali vi diamo ciò che regala MADRE NATURA, comunque tutti ora li chiamano BIOLOGICI e quindi per capirci li chiamerò così anch’io.
Ricordo a me stesso che il 23 novembre 2003 nelle Considerazioni finali della Conferenza Ministeriale euromediterranea sull’Agricoltura di Venezia è stato tracciato un programma di lavoro comune su tre temi ritenuti strategici per il rafforzamento della cooperazione agricola tra le due rive del Mediterraneo: lo sviluppo rurale, la qualità dei prodotti agricoli e l’agricoltura biologica.
L’Italia è il Paese leader in Europa per le produzioni da agricoltura biologica, disponendo del maggior numero di imprese e della più elevata superficie condotta con il metodo biologico tra tutti i Paesi europei.
Oggi abbiamo obblighi e opportunità derivanti dal nuovo regolamento CE 834/07 e 889/08, sulle nuove regole di certificazione ed etichettatura. Inoltre si va sempre più diffondendo la consapevolezza della opportunità per tutti di avere una filiera corta e sulla validità del mercato biologico nazionale e estero. L'agricoltura biologica ha raggiunto in Puglia un elevato livello di diffusione con oltre 130mila ettari di superficie agricola utilizzata e più di 5mila operatori agricoli e agroalimentari impegnati a competere sui mercati internazionali con prodotti affidabili e di grande qualità.
Perché prodotti biologici?
Perché il prodotto biologico è più ricco in vitamine e sali minerali rispetto ai prodotti da coltivazioni convenzionali. Le Mele biologiche hanno il Potassio K in misura maggiore del 31%, i Fenoli (flavonoidi) maggiore del 19%, la Vitamina C maggiore del 30%, rispetto alle mele che vengono coltivate senza tenere conto della natura, (XXV International Horticultural Congress). Inoltre dalla ricerca condotta dall' American Chemical Society si evidenzia una presenza di antiossidanti nel MAIS maggiore del 58,8%, nella FRAGOLA maggiore del 19% e nella MORA maggiore del 50% rispetto a quelle che vengono coltivate senza tenere conto della natura.
Gli antiossidanti non fanno altro che contrastare l’attività dei radicali liberi sono sostanze di scarto che provengono dalle reazioni fisiologiche dell’organismo. Vengono prodotte in misura maggiore in presenza di determinate condizioni fisiche, quali stress, abuso di alcool e fumo, inquinamento e alimentazione scorretta. Un eccesso di produzione ha un effetto sul processo di invecchiamento, velocizzandolo.
Tendono a reagire con tutte le molecole e gli atomi con i quali vengono a contatto, che a loro volta possono diventare instabili.
I radicali liberi vengono contrastati dagli antiossidanti esogeni, introdotti con la dieta, sono reperibili nel sangue e costituiscono la barriera antiossidante che cerca di neutralizzare immediatamente le sostanze circolanti.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali quando siamo chiamati a decidere quali piante coltivare possiamo attraverso la nostra professionalità favorire la conservazione della biodiversità, possiamo addirittura avere un ruolo rilevante nel recupero di germoplasma delle varietà ortive salentine ad elevato rischio di sopravvivenza. In molte di queste piante a rischio di scomparire si sono rilevate sostanze antiossidanti in misura notevole tanto da rappresentare una risorsa per la salute delle famiglie.
Infatti, le risorse genetiche agrarie costituiscono, una buona percentuale della biodiversità totale di un territorio, quella più utilizzata dall’uomo,comprendente vecchie e nuove cultivar, ma anche ibridi, popolazioni locali e mutanti.
Nel corso dei millenni, i coltivatori hanno sviluppato una ricchezza di varietà, selezionando e riseminando solo i semi di piante più resistenti ai parassiti o con frutti più appetitosi.
Fino a 30 - 40 anni fa, per ciascuna coltura erano presenti decine e decine di varietà diversificate: oggi si stima che l’80-90% di esse sia scomparso!
Prima che ci sia la totale scomparsa di tutto chi coltiva la terra ha l’opportunità di salvare queste piante rivolgendosi a noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali prima di stabilire le rotazioni delle coltivazioni della propria azienda agricola o del piccolo appezzamento che abbiamo sotto casa e che coltiviamo per gli ortaggi che poi consumeremo noi stessi.

Vi basti sapere che nella determinazione del contenuto di composti antiossidanti in 9 ecotipi di pomodori tradizionali noti con il nome comune di pomodori d’inverno (li pummitori te mpisa) selezionati localmente da agricoltori custodi la colorazione dell’epiderma, non sempre costituisce un indice predittivo del contenuto di β-carotene e di licopene che quando viene determinato da risultati davvero sorprendenti in alcuni ecotipi.
La disponibilità della nostra consulenza per la scelta delle varietà e degli ecotipi da coltivare nelle vostre aziende nasce dall’esigenza di rendere più facili le scelte salutari e per promuovere informazione che ha lo scopo dia modificare comportamenti inadeguati.
Molti nemici della salute si possono prevenire mangiando in modo sano ed equilibrato
Uno degli obiettivi dell’azione di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali è sostenere la dieta tradizionale, cioè la dieta che permette una strategia di contrasto alle malattie croniche.
Tutto questo è IN LINEA CON LA STRATEGIA messa a punto dalle Regioni, dal Ministero della Salute in collaborazione con la Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) approvata a Copenaghen il 12 settembre 2006 dal Comitato Regionale e il 15 novembre 2006 ad Istanbul nel corso della Conferenza Ministeriale Intergovernativa, durante la quale i Ministri della Salute hanno sottoscritto per i propri governi una dichiarazione di appoggio alle misure nazionali ed internazionali di contrasto all’ obesità.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali parallelamente sosteniamo l'adozione a livello nazionale di un'etichettatura degli alimenti dove scrivere tutto, la provenienza, il foglio e particella del campo e anche le coordinare per poterlo vedere di GOOGLE EARTH da tutto il mondo perché l'alimento sia NATURALE perché siamo noi a seguirlo I MEDICI DELLA TERRA, perché tu sei ciò che mangi e quello che mangi è garantito da un Dottore Agronomo o da un Dottore Forestale.

* Dottore Agronomo

mercoledì 24 febbraio 2010

Innovazione ed investimenti ad hoc per il rilancio dell'agricoltura lucana



24 febbraio 2010 - 12:02
Innovazione ed investimenti ad hoc per il rilancio dell'agricoltura lucana
Ruolo centrale per i dottori agronomi e forestali materani al tavolo tecnico per i bandi del Psr
Andrea Sisti - presidente dottori agronomi e forestali nazionale
Al centro dello sviluppo agricolo e delle tutela dell’ambiente della provincia di Matera ci sono i dottori agronomi e forestali. Innovazione e competitività, che passano dal ruolo di professionisti, possono portare ad un rilancio dell’agricoltura lucana in un momento di forte crisi economica. E’ quanto è emerso in occasione di un convegno che si è tenuto nella città dei Sassi, dal titolo “Agricoltura, Ambiente e Professione tra Passato e Futuro”, organizzato dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Matera, che conta in tutto il territorio provinciale oltre 200 iscritti. Il convegno, oltre alla presenza del presidente Conaf Andrea Sisti, e del presidente della Federazione della Puglia, Oronzo Milillo, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del mondo delle istituzioni, come il presidente della provincia di Matera Franco Stella; del mondo agricolo regionale; il mondo accademico, con il rappresentante della Facoltà di Agraria dell’Università della Basilicata Emilio Gambacorta e il preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari Vito Savino.
Per la prima, infatti, in Basilicata l’ordine provinciale dei dottori agronomi e dottori forestali, parteciperà al tavolo tecnico di concertazione per i Bandi regionali per il Piano di sviluppo rurale. E questo è già un importante traguardo per l’intera categoria “perché – ha sottolineato il presidente Conaf Andrea Sisti - permette agli agronomi di essere determinanti anche nella fase decisionale per l’erogazione dei fondi e le strategie di investimento in agricoltura. I dottori agronomi ed i dottori forestali rappresentano quel patrimonio intellettuale necessario a creare innovazione e proposte per il territorio”.
Durante il convegno spazio alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile che sappia coniugare agricoltura, ricerca e tutela ambientale; all’agromarketing per le aziende agricole lucane; quindi si è parlato del monitoraggio e rilevamento sui pesticidi in un territorio fra i più vocati nel settore dell’ortofrutta.
Fonte: Agenzia Impress

stampala, compilala e firmala. Poi dopo averla fatta passare allo scanner otterrai un'immagine da spedire all'indirizzo antonio.bruno2010@libero.it


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Opportunità per vendere i tuoi prodotti


Opportunità per vendere i tuoi prodotti

Gentilissima/o Titolare dell’Azienda Agricola o Ristoratore rurale e di Agriturismo,
il mio impegno do oltre 25 anni nel Sindacato della CISL mi vede oggi impegnato a scriverti allo scopo di favorire l'affermazione di imprenditori agricoli che siano allo stesso tempo intenzionati a proporre ai soci della CISL di tutta Italia le loro produzioni.
Allo stesso modo la mia attenzione è rivolta ai tanti Agriturismo e Ristoratori rurali sparsi nel territorio riservando anche a loro tale opportunità. La mia proposta deriva dal mio convincimento che le tue produzioni sono di altissima qualità e rappresentano un’eccellenza del territorio.
Se sei interessato alla proposta utilizza la scheda che è allegata alla presente o che puoi scaricare dal link
stampala, compilala e firmala. Poi dopo averla fatta passare allo scanner otterrai un'immagine che mi potrai spedire all'indirizzo antonio.bruno2010@libero.it
Sono certo che approfitterai dell'opportunità che ti sto dando e in attesa di leggere la tua scheda ti saluto con la più viva cordialità

Antonio Bruno
dottore agronomo

martedì 9 febbraio 2010

Agricoltori sempre più connessi


Agricoltori sempre più connessi
I risultati della ricerca 'Internet e software per l'azienda agricola' condotta dall'Università di Bologna in collaborazione con Image Line e presentata ad Agripiazza (Fieragricola, Verona 4/7 febbraio 2010)
Internet e software per l'azienda agricola
Cercano su Internet informazioni sui mezzi tecnici per difendere le colture, si collegano al web per conoscere i prezzi dei prodotti ottenuti in azienda, hanno un elevato grado di familiarità con il computer e i new media. E' un'immagine rinnovata, quella degli agricoltori che hanno partecipato alla ricerca 'Internet e software per l'azienda agricola', realizzata dall'Università di Bologna, Dipartimento di Protezione e valorizzazione agroalimentare, in collaborazione con Image Line. I risultati sono stati presentati nel corso degli Aperiweb, gli appuntamenti dell'Arena delle novità di Agripiazza, il "salone multimediale" di Fieragricola (Verona, 4-7 febbraio 2010).
Gli agricoltori intervistati appartengono alla community di Image Line Network (http://www.imagelinenetwork.com/), la rete di oltre 74.000 operatori professionali che ogni giorno si aggiorna e si confronta sui temi più caldi del settore primario collegandosi a portali come AgricolturaOnWeb, il quotidiano on line dedicato all'attualità ed all'innovazione in agricoltura, realizzato in partnership con Veronafiere.
692 produttori hanno compilato il questionario, somministrato a partire dal 19 novembre 2009. La superficie media (Sau) delle aziende degli intervistati è pari a 37,28 ettari, mentre il maggior numero di aziende si colloca nella fascia 1-10 ettari. Il numero medio di capi allevati è pari a 106 bovini da latte, 505 suini, 1.842 conigli, 984 avicoli; queste, le specie più rappresentate.
Alcuni risultatiL'88% degli agricoltori intervistati si collega ad Internet almeno una volta la settimana. Di questi, il 73% si connette tutti i giorni. Fra le informazioni più ricercate, le previsioni meteorologiche ed i prezzi di mercato dei prodotti ottenuti in azienda: per trovare questi dati, gli operatori si connettono al web o ricevono newsletter almeno una volta la settimana (le percentuali sono rispettivamente dell'85% e del 50%).Alla domanda "Quali informazioni ritieni utili nella conduzione della tua azienda (e in che misura)?", l'81% ha indicato come importanti/molto importanti le news sugli agrofarmaci e i fertilizzanti (novità, revoche, residui, ...) evidenziando un particolare interesse verso l'applicazione di corrette pratiche di difesa e nutrizione delle colture. A seguire, sono giudicate importanti/molto importanti le informazioni relative ai costi di produzione (57%) ed alle macchine agricole (52%).
Internet si rivela come il mezzo di comunicazione a cui gli agricoltori intervistati si affidano maggiormente per la propria attività: il 69% lo giudica importante o molto importante. Fra le ulteriori "fonti di informazione", sono indicati i periodici tecnici (52%), i consulenti e le associazioni di categoria (52%), le fiere e le mostre specializzate (44%).
Ulteriori informazioni"Terra chiama Internet", "Internet per il marketing relazionale in agricoltura", "Comunicazioni mirate ed efficaci via Internet": i tre Aperiweb sono stati organizzati da Image Line, azienda specializzata nel marketing e nella comunicazione in agricoltura, e partner di Veronafiere nell'organizzazione del salone Agripiazza (padiglione 1).Durante tutte le 4 giornate della manifestazione fieristica, lo staff di Image Line è stato presente nell'area di Agripiazza per fornire consulenza ed informazioni ai visitatori, portando in Fieragricola oltre 20 anni di esperienza nella pubblicazione di banche dati sui mezzi tecnici per l'agricoltura (da Fitogest.com a Fertilgest.com), nell'ideazione di strumenti interattivi (forum on line, portali web, newsletter) e nella divulgazione (con le testate Agronotizie.it e AgricolturaOnWeb.info).La community di Image Line Network conta 74.000 operatori, fra cui 17.000 agricoltori, 10.000 tecnici, 5.000 rivenditori/distributori.

Lo staff di Image Line esprime un particolare ringraziamento ai professori Nasuelli e Zanasi per l'elaborazione del questionario.
Fonte: Image Line

venerdì 5 febbraio 2010

Vertical farms, la città del futuro si allea con l'agricoltura


Vertical farms, la città del futuro si allea con l'agricoltura
Fieragricola 2010 - Confagricoltura: l'evoluzione del vivere in Europa sta cambiando il modo di intendere il verde urbano
Vertical farms, il futuro del verde urbano Fonte: Curbed SF
L’evoluzione del vivere civile in Europa sta cambiando radicalmente il modo di intendere il verde urbano, che fino a ieri era sostanzialmente visto come un accessorio all’edilizia. Oggi assume un significato diverso, legato alle funzioni che svolge per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nell’attuazione del protocollo di Kyoto, nella stabilizzazione e nella difesa del territorio.In un processo così dinamico nascono idee all’avanguardia, come il verde verticale. Tetti verdi, giardini pensili, muri viventi, facciate vegetali. Se la città si sviluppa in verticale, anche il giardino la segue.
Il verde verticale si inserisce come soluzione polivalente, ad alto valore scenografico e con grandi possibilità di miglioramento degli ambienti urbani. Le previsioni sono quelle di un mercato che non si basa solo su un trend estetico, ma che è strettamente legato alla necessità di risparmio energetico, di mitigazione ambientale, di riduzione dell’inquinamento dell’aria, acustico e visivo.
Tutta la filiera del settore del verde (progettisti, produttori, costruttori e manutentori) è coinvolta. Ma serve anche una diversa attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni che devono diventare parte attiva nella promozione di sistemi innovativi.
Assieme al verde ornamentale, potrebbe, in un futuro non così lontano, arrivare in città anche l’agricoltura, complice la “fame” di terra coltivabile dei prossimi decenni, di cui si hanno già le prime avvisaglie.
Entro 50 anni si calcola che la popolazione mondiale raggiungerà un livello tra gli 8 e gli 11 miliardi. Nutrire questi nuovi arrivati richiederà 1 miliardo di ettari supplementari di terra coltivabile, che non esiste, e ciò comporterà la necessità di individuare nuove soluzioni per la nostra agricoltura.
Tra quelle più probabili le 'vertical farms', le 'fattorie verticali' nelle aree metropolitane. Biotorri autosufficienti dal punto di vista energetico, dedicate alle coltivazioni idroponiche, basate quasi esclusivamente sulla presenza di acqua e sostanze nutrienti per le piante. Con il vantaggio di maggiori produzioni più elevate e più salubri, a parità di gusto e valore nutritivo
E già qualcosa si muove anche in Italia: per l’Expo 2015 di Milano l’Enea ha pensato alla prima vertical farm del mondo, che dovrebbe diventare i simbolo della città. Si chiamerà 'Sky-land'.
Fonte: Confagricoltura

giovedì 4 febbraio 2010

SABATO 6 FEBBRAIO ALLE ORE 16:00 IN OCCASIONE DELLA FIERA DELLA CANDELORA A MARTANO PRESSO IL LARGO 1° MAGGIO



Gentili signore, egregi signori,

In occasione della festa della Candelora, a Martano (Lecce), il giorno sabato 6 febbraio alle ore 16 si terrà una tavola rotonda per discutere i tempi, le opportunità e le azioni per intraprendere questo cambiamento. Al convegno parteciperanno tutti gli attori della filiera produttiva: i produttori, i trasformatori, i confezionatori, i dottori agronomi, gli enti di ricerca e di certificazione dei prodotti, gli esperti di marketing e di commercializzazione dei prodotti. E naturalmente i politici che devono aiutarci a sostenere questo cambiamento
Si parlerà di sviluppo locale e di strumenti di marketing territoriale, con la presentazione del progetto della creazione delle Denominazioni Comunali.
Saranno presentati progetti di valorizzazione del territorio e la creazione di nuove strutture ricettive a 4 e 5 stelle che possano accogliere e deliziare i migliori turisti e visitatori
Inoltre presenteremo le iniziative già intraprese da consorzi per l’ esportazione e da gruppi di filiera integrata e sarà esposto uno strumento di marketing che questa estate effettuerà un tour per le piazze italiane per valorizzare i nostri prodotti agricoli: il frantoio mobile.
Saranno infine illustrate le opportunità di investimento date dai contributi comunitari del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, specie ai giovani sotto i 40 anni e ai gruppi di operatori che si uniscono in un unico progetto di filiera.

Richiediamo a gran voce la presenza dei giovani che possono trovare nuovi stimoli e motivazioni da una nuova agricoltura di qualità e che possono contribuire a cambiare le regole del gioco e del mercato. Perché l’ olio della Puglia diventi d’ oro !

Vi alleghiamo alla presente il nostro comunicato stampa con la preghiera di diffonderlo e di sostenere la nostra iniziativa

TAVOLA ROTONDA
Il Salento: dall'olio lampante al vero "oro" extra vergine da oliva "Made Salento"

SABATO 6 FEBBRAIO ALLE ORE 16:00 IN OCCASIONE DELLA FIERA DELLA CANDELORA A MARTANO PRESSO IL LARGO 1° MAGGIO

INTERVERRANNO:
Dr. FRANCESCO PAOLO FANIZZI Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica, Presidente Sezione Puglia della Società Chimica Italiana, Docente di BIO-NMR presso Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali Università del Salento;
Dr. ROBERTO DE DONNO Professore Universitario LUM esperto di Marketing autore del libro DE.CO;
On. PAOLO DE CASTRO Europarlamentare Presidente della Commissione Agricoltura Europea;
On. RAFFAELE BALDASSARRE Europarlamentare;
Sen. COSIMO GALLO;
Sen. ADRIANA POLIBORTONE;
Dr. DARIO STEFANO Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia;
Dr. ANTONIO GABELLONE Presidente della Provincia di Lecce;
Dr. FRANCESCO PACELLA Assessore del Turismo e Marketing Territoriale, all’Agricoltura e Risorse del mare della Provincia di Lecce;
Dr. EMANUELE GABRIELI Agronomo ed esperto per le opportunità d’investimento date dai contributi comunitari;
Dr. ANDREA MONTINARI Imprenditore ed esperto nell’attività turistica provinciale;
Sig. CARLO SANNA, Sig. GIUSSEPPE ERRIQUEZ e Sig. ORONZO RIZZELLO, Imprenditori ed esperti nel settore della ristorazione e dell’arte culinaria;
Perito Agrario ALESSANDRO CORICCIATI Imprenditore ed esperto nell’attività olearia (Produzione, Trasformazione e Commercializzazione);

Coordina la Tavola Rotonda il Dr. ANGELO AMATO esperto in Marketing

Per informazioni: 348-7849932
info@mediterranea-degustatio.it