Situata nel Parco del Rauccio, sulla costa adriatica
salentina, a 800m dalle spiagge leccesi
di Frigole e Torre Chianca, e ad 8 km da
Lecce, Masseria Giammatteo è una piccola
fattoria abitata da una sola comunità familiare, i Corrado, in tutto 7 o 8 famigli
discendenti dal capostipite (massaro Donato) che nella prima metà del secolo
scorso vi si trasferì proveniente da Supersano - paese d'origine del ceppo
familiare- a seguito di un orgoglioso alterco con il nobile del posto di cui
era fattore.
Massaro Donato, reduce pluridecorato della Grande Guerra, vi
si insediò quale assegnatario di circa 40 ettari di terreni a seguito della riforma fondiaria che lo vide artefice, insieme ad un'altra
trentina di assegnatari, della bonifica ai fini agricoli di tutta quell'area
precedentemente preda di macchia mediterranea, boschi di leccio e paludi.
La sua esperienza di fattore risultò preziosa
nell'organizzazione di una vera e propria azienda agricola in cui i numerosi
figli (10 in tutto) ebbero assegnati compiti e responsabilità ben precise (chi
l'allevamento, chi i pascoli, chi gli uliveti, chi la semina ed il raccolto,
ecc.);
La preparazione culturale per l'epoca ampiamente superiore
alla media (leggeva e scriveva correntemente, studiava trattati di agronomia e
componeva poesie per lo più ispirate dalla sua esperienza bellica e dalla vita
agreste), la passione per la vita di campagna, le capacità organizzative gli consentirono in breve di
sviluppare l'azienda e di garantire condizioni di benessere a tutta la famiglia.
Masseria Giammatteo divenne il principale centro agricolo
della frazione di Frigole e fu sede di diversi servizi agricoli comuni; Vi era
attivo un Frantoio cooperativo cui i coltivatori dell’area conferivano la
produzione della raccolta olivicola e tramite il quale potevano commerciare
l’olio ed espletare le pratiche per i contributi comunitari, disponeva di Forno
collettivo che i residenti potevano utilizzare per la cottura di pane e “friselle”, aveva una grande e bella
Aia per la trebbiatura comune atta ad ospitare i covoni dei vari coltivatori e
fu anche sede di scuola rurale;
la Masseria visse il periodo di maggiore sviluppo tra il
finire degli anni ‘50 ed i primi anni ‘70;
La vita della comunità era intimamente connessa agli eventi
e ritmi dei lavori nei campi che
impegnavano tutti i componenti delle famiglie;
Il periodo autunnale vedeva sciamare per giorni e giorni
verso gli uliveti numerose e gioiose
comitive di donne – braccianti agricole - di tutte le età che si muovevano in
gruppi per la raccolta a mano delle olive;
il duro lavoro era in qualche modo mitigato dalle occasioni di socialità
che si creavano- la raccolta era momento
di incontro più o meno clandestino tra fidanzati, di convivialità, occasione
per stringere amicizie, di fare nuove conoscenze, o di complicità in un mondo
in cui le occasioni di incontro erano poche, molto codificate e controllate;
Gli uomini si incontravano al frantoio, ed era occasione per
capire come era andato il raccolto in quantità e qualità, ma anche di
commercio, di discussione politica o di consiglio;
I ragazzi di varie età partecipavano ai lavori con compiti
precisi, spesso accompagnavano gli adulti e ne costituivano l’attendente, il
messaggero, o il servitore; ma i giochi si mescolavano ai compiti;
In primavera ed estate pascolavano le mandrie, mietevano i
foraggio quotidiano per gli allevamenti, i più grandi montavano e smontavano
gli impianti mobili delle linee per l’irrigazione o si occupavano del trasporto
in fienile di paglia e foraggi secchi;
L’estate era molto intensa per la trebbiatura o la raccolta
di foraggi secchi e di pomodori e la produzione della salsa, ma
anche la raccolta del mais ed il presidio dei frequenti incendi nei campi.
In inverno la cura della stalla scandiva i tempi di giornate spesso piovose e perciò
inattive, lunghe e noiose. Le serate, frequentemente oscurate da un servizio
elettrico sempre precario in inverno,
non di rado trascorrevano alla luce di un lume a petrolio o di una
lucerna ad olio ;
la compagnia discreta di un focolare crepitante era il luogo
istituzionale di svolgimento, insieme a tutta la famiglia, di qualunque
discussione e consulto;
La ripartizione ereditaria del podere ai figli non provocò
nei primi anni, particolari problemi, ma Masseria Giammatteo cominciò a
svilupparsi in maniera meno armoniosa;
Dalla fine degli anni ‘70 l’economia rurale legata al mondo
dei piccoli coltivatori diretti e piccoli allevatori fu travolta da una
profonda crisi non garantendo più ai discendenti di Massaro Donato redditi
sufficienti a motivare la continuazione dell’attività
La graduale scomparsa
per vecchiaia dei primi assegnatari che avevano condiviso le stesse esperienze
e bisogni contribuì a far scomparire quel mondo di rapporti umani e di
produzione che aveva dato vita in pochi decenni alla magia del sorgere e
svilupparsi dal nulla di una intera comunità
Furono abbandonate le strutture di produzione collettiva
come frantoio, Aia e forno, via via chiusi gli allevamenti e le produzioni di
foraggio correlate, quindi furono ridotte anche le produzioni agricole
praticamente solo ai prodotti assistiti da integrazioni contributive statali e
Masseria Giammatteo assunse l’aspetto di un agglomerato di residenze di campagna.
Oggi solo pochi discendenti di seconda generazione dedicano
la loro attività principale alla Fattoria ed alle produzioni agricole ed
allevamenti per lo più intenti a
valorizzare prodotti tipici locali artigianali;
E' da qualche anno attivo un "FURNU DE PETRA"
artigianale e molto apprezzato per le produzioni delle tipiche
"pucce" e "frise" ; inorno al forno si presentano sempre più frequentemente altre specialità
agricole artigianali della campagna leccese ivi prodotte;
La fattoria conserva la sua struttura originale, e numerosi
stabili di Masseria Giammatteo sono stati recentemente recuperati con splendidi
restauri facendo forse intravedere una rinascita della Masseria secondo una vocazione agrituristica.
Frantoio: il Piazzale
durante la stagione olivicola sede naturale di attività carico e scarico ma
anche di trattative e commerci
Frantoio: il Deposito delle olive macchine per la cernita e la preparazione
alla molitura
Frantoio: l'Elevatore
per il sollevamento dei sacchi di iuta contenenti le olive all'area di
stoccaggio situato al 1° piano
Frantoio: il Separatore punto finale della catena di
produzione dell'olio
Fonte: http://www.giammatteo.le.it/Home
Fonte: http://www.giammatteo.le.it/Home
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