TESI DI LAUREA SULLA XYLELLA DEL DOTT. UMBERTO CAPUTO |
Attualità 28/05/2016 | 10:47
Il dott. Umberto Caputo - originario di Porto Cesareo - ha
scritto una tesi di Laurea sulla Xylella Fastidiosa, laureandosi in Scienze
Biologiche all'Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di
Alessandria. 'Cosa mi ha spinto? L'amore per la mia terra'
Dal Salento. L’impatto sul territorio dell’emergenza xylella
ha, lo scorso marzo, oltrepassato i confini locali, giungendo nelle aule
universitarie del nord Italia. Un case study ‘ad hoc’ analizzato dal dott.
Umberto Caputo, originario di Porto Cesareo e laureatosi lo scorso marzo in
Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di
Alessandria. La tesi in fisiologia vegetale con il titolo di “ricerca di
xylella fastidiosa in estratti fogliari di olivo mediante la tecnica della
q-pcr” è stata, peraltro, anticipata da uno stage effettuato in compagnia degli
esperti dell’Università del Salento. Un vero e proprio monitoraggio dello stato
fisiologico di piante di olivo in uliveti sperimentali assieme a COPAGRI
Puglia. Stamattina, la redazione di LecceNews24.it è riuscita a contattare telefonicamente
l’autore della medesima tesi:«Essendo per me un argomento particolarmente
familiare – dice Umberto Caputo in una brevissima intervista alla nostra
testata – ho ritenuto interessante farlo conoscere ai professori e ai membri
della Commissione presenti al mio esame finale».
«Una tesi – spiega – divisa in diversi capitoletti che
descrive la situazione venutasi a creare in seguito al ritrovamento del
patogeno da quarantena ‘xylella fastidiosa’ sugli alberi di olivo affetti da
CodiRo. Non poteva, insomma, lasciarmi
indifferente. L'amore per la mia terra, il desiderio di contribuire in qualche
modo alla salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico, mi ha spinto a
elaborare una tesi sull'argomento al fine di sensibilizzare docenti, ricercatori
e studenti di un’altra università».
Queste le tematiche affrontate:
microbiologia del batterio;
sviluppo della malattia;
trasmissione del batterio;
gli insetti vettori;
misure agronomiche;
ed infine diagnosi della malattia, così come tecniche di
diagnosi per l’identificazione in real time PCF della Xylella Fastidiosa.
Nella completissima relazione, spazio anche alle Buone
Pratiche effettuata da COPAGRI, le cui ricerche sono tese a limitare l’azione
del vettore.
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