La gestione dell'ambiente è, oggi, un problema di sempre
maggior attualità. Da una parte il degrado ambientale, le piccole e grandi
devastazioni della natura sono sotto gli occhi di tutti, dall'altra c'è il
dovere primario di trovare il modo di far fronte alle sempre maggiori richieste
alimentari da parte della popolazione umana.
Al punto in cui ci troviamo, forse, l'equazione rispetto
ambientale - sviluppo è molto sbilanciata e sicuramente per riportarla ad un
equilibrio l'unico mezzo è quello di attuare un'agricoltura sostenibile. La
conoscenza dei vegetali e delle loro relazioni con l'ambiente è senza dubbio di
primaria importanza. Al dottore agronomo e ai tecnici dell'ambiente, sempre di
più vengono richieste professionalità, esperienza tecnologica e sensibilità nei
confronti del territorio.
Dedicherò a questo tema molti post filo conduttore dei quali è il cammino
evolutivo dei vegetali e, partendo dalla constatazione che ogni pianta si trova
a vivere nell'ambiente in cui si è adattata, si è cercherà di risalire la scala
della crescente complessità organizzativa, dagli organismi più semplici ai più
evoluti. La stretta correlazione fra problemi biologici e strutture, fra forma
e funzione, fra organizzazione generale e ambiente è il concetto base assunto
per mettere in evidenza uniformità e variabilità esistenti in natura.
Prima di affrontare lo studio di ogni gruppo tassonomico si
scriverà attingendo a ricerche, della struttura e della fisiologia dell'organo
che lo caratterizza.
Tutto questo soprattutto per comprendere come in natura la
vita di ogni organismo dipende da interrelazioni delicate e complesse con tutto
ciò che lo circonda. È proprio su queste interrelazioni che si basa un modo
nuovo di concepire gli interventi agronomici, che l'umanità ha il dovere di
operare attraverso le tecnologie più avanzate, proposte dalla ricerca
scientifica.
Per il dottore agronomo il problema di riuscire ad
affrontare un numero di argomenti sempre più vasto, tecniche sempre più
aggiornate e moderne, scoperte e ricerche che si aggiungono a quelle già
codificate, in una quantità di tempo sempre più ridotta è forse lo scoglio
maggiore da superare. Dal canto loro, i cittadini sono sempre più abituati a
comprendere e a provare interesse soprattutto per ciò che vedono coi loro occhi
e che costruiscono con le loro mani.
Cercherò di venire incontro a queste due esigenze con alcuni
post che non sono solo stati concepiti come approfondimento degli argomenti
esposti ma come un mezzo dinamico e mobile da utilizzare a seconda delle scelte
progettuali.
Altri post proporranno alcuni processi sperimentali di
laboratorio con prove facilmente realizzabili con materiale che si può reperire
e che non richiede uso di strumenti particolarmente sofisticati. Alcuni post
tratteranno le relazioni intercorrenti fra piante e ambiente, mentre altri
affronteranno le tecniche che vengono utilizzate dall'uomo in agricoltura.
Penso che chi vedrà con i suoi occhi ciò che leggerà e
forse, attraverso il diretto contatto in ambiente naturale, in campo o in
laboratorio, gli consentirà una più ampia possibilità di valutazione.
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